giovedì 10 gennaio 2019

Spread - Btp - risparmi fiscali

Spread alto: non tutto il male viene per nuocere

Per alcuni la risalita dello spread è un fatto positivo. Per i nemici dell'Italia? No, più banalmente per chi ha soldi da investire. Vedere «Risale lo spread: una cattiva notizia per lo Stato, ma non per chi investe» sul Fatto Quotidiano del 17-9-2018. L'articolo è di tre mesi fa, ma le quotazioni dei titoli di Stato sono di nuovo circa ai livelli di allora.

Frottole sui Btp Italia e altri titoli del Tesoro

Su Internet, ma anche altrove, sedicenti esperti mettono in guardia i risparmiatori... da pericoli inventati. Si rischierebbe di rimetterci a causa delle cacs (non è vero niente) o appoggiandosi a banche con molti titoli del Tesoro in portafoglio (non c'entra nulla). Mio post «Btp e bufale, tre pericoli inventati attorno ai titoli di Stato»

Risparmi fiscali controproducenti

Non insistono solo le banche e altri venditori di investimenti, ma anche fiscalisti, commercialisti ecc. In realtà un versamento nella previdenza integrativa, per ridurre l'Irpef, innesca un meccanismo che mangerà soldi per anni o anche decenni. Vedere «"Così ti faccio spendere meno in tasse", i consigli non sempre in buona fede» sul Fatto Quotidiano del 10-12-2018 e anche nel blog, con alcune informazioni in più, il post «Previdenza integrativa, pronta la trappola di fine anno».

Saluti
Beppe Scienza

Dipartimento di Matematica
Università di Torino
via Carlo Alberto 10
10123 Torino

www.beppescienza.it
www.ilrisparmiotradito.itmariorossi.org

mercoledì 9 gennaio 2019

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 9 gen 2019

Rete Voltaire
Focus




In breve

 
La collaborazione tra Egitto e Israele
 

 
Brexit: Londra assume una nuova politica coloniale
 

 
Tentativi di uccidere Assad e negoziati israeliani
 

 
Rivelazioni sul «Deal del secolo»
 

 
La NATO prepara un'ondata di attentati in Europa
 

 
Difficile reintegrazione della Siria nella Lega Araba
 

 
Il ritiro degli Stati Uniti apre la questione dei crimini di guerra della Coalizione
 
Controversie

 
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[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 9 1 2019


Réseau Voltaire
Focus




En bref

 
La collaboration entre l'Égypte et Israël
 

 
Brexit : Londres assume sa nouvelle politique coloniale
 

 
Tentatives d'assassinat d'Assad et négociations israéliennes
 

 
Révélations sur le « Deal du siècle »
 

 
L'Otan prépare une vague d'attentats en Europe
 

 
Difficile réintégration de la Syrie par la Ligue arabe
 

 
Le retrait US ouvre la question des crimes de guerre de la Coalition
 
Controverses
Fil diplomatique

 
Vœux 2019 d'Emmanuel Macron aux Français
 

abonnement    Réclamations


Insieme per il copyright

L'accesso alle informazioni e alla creatività online è una risorsa per tutti noi

Troviamo un modo migliore per aggiornare le regole sul copyright in Europa.

Ogni giorno, miliardi di persone accedono a Internet per usufruire di un'ampia gamma di notizie, intrattenimento, tutorial e altro ancora.
Per i giornalisti, gli artisti e gli autori di questi contenuti Internet è diventato una piattaforma essenziale che permette loro di condividere informazioni e idee, trovare un pubblico e guadagnarsi da vivere.
La legge europea sul copyright mira a supportare gli autori e gli editori consentendo loro di decidere in che modo il proprio lavoro può essere consultato e condiviso. Inoltre, protegge il diritto del pubblico a trovare e usufruire di questo lavoro, nonché condividerlo.
Siamo consapevoli che le leggi devono essere aggiornate e adattate all'era di Internet. Tuttavia, la proposta di direttiva sul copyright dell'UE può avere conseguenze indesiderate che potrebbero limitare la varietà di informazioni disponibili online.
Insieme possiamo trovare una soluzione che protegga la ampia gamma di contenuti presenti sul Web, così come gli autori che li producono.

Cosa si rischia?

La versione proposta dal Parlamento europeo potrebbe far sì che servizi come YouTube e la Ricerca Google debbano limitare la varietà di contenuti offerti.

Che cosa sta facendo Google al riguardo?

Stiamo collaborando con rappresentanti politici, editori e autori per suggerire modifiche alla direttiva sul copyright affinché possa davvero rispondere alle intenzioni per cui è stata scritta - tutelare la creatività e il giornalismo. In particolare, alcune delle modifiche che suggeriamo sono:
I servizi che agiscono con diligenza per proteggere i titolari dei diritti non dovrebbero essere ritenuti responsabili di violazioni del copyright senza preavviso.
I titolari di diritti e le piattaforme dovrebbero lavorare assieme per identificare la proprietà dei diritti.
Agli editori dovrebbe essere data la libertà di scegliere in che modo rendere disponibili online i loro contenuti.
L'articolo 11 mira a difendere il giornalismo di qualità. Per raggiungere questo obiettivo, questo articolo dovrebbe fornire una definizione precisa che specifichi quali sono i contenuti di informazione creati dagli editori di notizie, senza includere altri editori.

Perché abbiamo scelto di contattarti

Quando la maggior parte delle persone viene a conoscenza delle conseguenze di una legge, di solito questa è già entrata in vigore. La nostra speranza è che, aprendo un dialogo in anticipo, sia possibile trovare una soluzione migliore per tutti.
Condivideremo tutti gli ultimi aggiornamenti e sviluppi nel corso del tempo. Inoltre, per ulteriori informazioni sulle possibili conseguenze indesiderate per YouTube, consulta questa pagina.

È PRONTO IL BAVAGLIO UE PER L’INFORMAZIONE LIBERA



Una bufera si abbatterà presto sull'informazione libera. La Ue vuole blindare le prossime elezioni europee, ed è pronta a tutto. Se non reagiamo ora, domani sarà tardi. Questo è molto altro nella nuova edizione del mini-tg di Byoblu

Fonte: www.byoblu.com #LightBlu 12

martedì 8 gennaio 2019

Un Grand Jury chiamato a giudicare sulla presenza di esplosivo al WTC l'11 settembre 2001

A febbraio scorso, a New York, è nato il Comitato Giuristi per un’Inchiesta sull’11 Settembre (Lawyers Committee for 9/11 Inquiry), che nel mese di aprile ha depositato alla procura distrettuale di New York Sud una petizione di 52 pagine e 57 reperti. Alla scadenza dei sei mesi regolamentari il procuratore ha designato un Grand Jury per esaminare l’esposto.
Il Comitato non mette in discussione in questa fase la versione bushiana degli attentati dell’11 settembre 2001. Non si pronuncia sull’impatto dei due aerei che colpirono due dei tre edifici crollati. Si concentra esclusivamente sugli esplosivi nelle torri WTC1, WTC2 e WTC7, rilevando che la loro presenza e il ruolo avuto quel giorno costituiscono un crimine federale, per il momento non ancora perseguito.
Il procuratore Geoffrey S. Berman è stato per due anni associato di Rudy Giuliani, sindaco di New York al momento dei fatti. Giuliani aveva invitato i concittadini a evacuare le torri colpite dagli aerei di linea, WTC1 e WTC2, per il rischio di crollo. Ebbene, quegli edifici erano stati costruiti per resistere a choc ben più violenti.
Il Grand Jury dovrebbe riunirsi in udienza nel 2019. Per la prima volta dopo 17 anni da quegli avvenimenti, la giustizia civile (e non militare) statunitense prenderà in esame uno degli aspetti degli attentati dell’11 settembre.

To see the article visit www.voltairenet.org

lunedì 7 gennaio 2019

Chi era Nikola Tesla, genio senza confini morto 75 anni fa


Anniversario della morte di Nikola Tesla: la vita del genio dell'elettricità, scomparso 75 anni fa.


Gli studi del celebre fisico serbo sono stati fondamentali per la trasmissione dell'elettricità

Il 7 gennaio 1943 muore, in una camera d'albergo di New York, Nikola Tesla. Sebbene molte delle sue invenzioni – dalle radio alla corrente alternata – siano alla base delle moderne tecnologie, durante la sua vita il genio serbo con cittadinanza statunitense non riuscì a monetizzarle.

I primi anni di vita
Tesla nasce 10 luglio 1856 a Smiljan, cittadina dell’Impero Austro-Ungarico (oggi in Croazia, dove la sua casa natale è diventata un museo). Il padre è un prete serbo ortodosso e la madre si diletta a costruire rudimentali "elettrodomestici". Nikola frequenta prima la Realschule di Karlstadt, in Germania, poi il Politecnico di Graz, in Austria, e infine l’ateneo di Praga. Proprio all’università Tesla, che inizialmente si interessa a matematica e fisica, rimane affascinato dall’elettricità

Il trasferimento negli Usa
Secondo quanto scrive la "Tesla Science Foundation", nel 1881 Nikola trova lavoro come ingegnere in una compagnia telefonica di Budapest e nel 1883 a Strasburgo, in Francia, costruisce un prototipo del motore a induzione. Si trasferisce quindi negli Stati Uniti, dove comincia a collaborare con Thomas Alva Edison a New York. Sarà naturalizzato statunitense dal 1891, anno in cui inventa la "bobina di Tesla" che produce correnti alternate ad alta frequenza. Quest'invenzione passa alla storia per le impressionanti scariche elettriche prodotte (messe in mostra dallo stesso scienziato nei suoi show) e contribuisce allo sviluppo di apparecchi successivi come la radio e la televisione. Quattro anni dopo, nel 1895, Tesla progetta la prima centrale idroelettrica nei pressi delle cascate del Niagara.

La "Guerra delle correnti"
Lui ed Edison sono tra i protagonisti di quella che verrà ribattezzata la "Guerra delle correnti" a fine Ottocento. Inizialmente collaboratore dell'inventore statunitense, Tesla contribuisce a migliorare il sistema di dinamo a corrente continua di Edison. Ma dopo le divergenze con l'inventore dell'Ohio, dovute anche al mancato pagamento di 50mila dollari per il suo lavoro, Tesla nel 1886 si unisce al team di George Westinghouse finendo per essere riconosciuto come uno degli inventori del ben più efficace sistema a corrente alternata, utilizzato ancora oggi. Nel 1915, erroneamente, il "New York Times" indica Tesla ed Edison come probabili vincitori del Nobel per la Fisica: un evento mai verificatosi, neanche in futuro, e che alcuni attribuiscono al rifiuto dei due di dover condividere il premio.

Tesla e Guglielmo Marconi
Fra i circa 300 brevetti depositati da Tesla nel corso della sua vita (in particolare nel campo dell'elettromagnetismo, tra cui quelli legati alla corrente alternata) ce ne sono anche alcuni che riguardano gli elementi di base per la realizzazione della radio. Una scoperta che è sempre stata attribuita a Guglielmo Marconi, il quale nel 1901 realizza la prima trasmissione radio transatlantica: per l'attribuzione di questa invenzione i due scienziati finiranno a fronteggiarsi in tribunale. In un'altra diatriba, sulla scoperta del campo magnetico rotante, un giudice darà ragione allo scienziato italiano Galileo Ferraris.  

Vegetariano ed eccentrico
Come sottolinea Businness Insider, Nikola Tesla è sempre stato piuttosto eccentrico, tanto che durante la sua permanenza negli Stati Uniti l'Fbi apre un dossier su di lui. A un certo punto della sua vita smette di assumere carne animale e cibi solidi: la sua dieta, vegetariana ante-litteram, si componeva di miele, latte caldo e un intruglio di carciofi e sedano di propria invenzione. Tesla teorizza inoltre un "raggio della morte" e una sorta di "muro di forza" per bloccare le invasioni militari. Sostiene di non dormire più di due ore consecutive, e si narra che in un'occasione abbia lavorato addirittura per 84 ore senza fermarsi. Mai sposato e recalcitrante alle relazioni di coppia, sostiene a più riprese che l'innamoramento e la vita coniugale incidono negativamente sul lavoro dello scienziato. I suoi ammiratori lo chiamano "l'uomo che inventò il Ventesimo Secolo" e il suo nome identifica tra le altre cose l'unità di misura dell'induzione magnetica. 
To see the article visit tg24.sky.it

venerdì 4 gennaio 2019

RICERCA / A TARRO, NEGLI USA, IL PREMIO COME VIROLOGO DELL’ANNO


L'Italia può contare sul miglior virologo a livello mondiale ma gli italiani non lo sanno. O meglio, non viene fatto sapere, perchè i media praticamente lo ignorano. Il motivo? Osa mettere in discussione l'uso obbligatorio dei vaccini, è l'anti Burioni che non dà del somaro o bestia agli altri, ma semplicemente sottolinea che nell'uso dei vaccini va usato criterio, precauzione e ne vanno valutati tutti i possibili effetti collaterali, perchè un farmaco importante viene iniettato nel sangue di un neonato.
Va radiato, Tarro, per queste sue logiche convinzioni? Va sbattuto in galera perchè vuole usare cervello e prudenza nella somministrazione di uno o più vaccini nelle vene di una creatura?

No, meglio il silenzio. Il muro di gomma. Per i nostri media meglio eclissare chi osa dire quelle "eretiche verità", chiare e comprensibili per chiunque. Tranne che per il massone Roberto Burioni, lo 'scienziato' via facebook.
Tarro, negli Stati Uniti, ha appena ricevuto il premio come "miglior virologo dell'anno", conferitogli dall'Associazione internazionale dei migliori professionisti del mondo (IAOTP), nel corso di una celebrazione al Plaza di New York.
A Time Square campeggia una sua gigantografia, così come sulla copertina della rivista Millennium c'è il suo volto. Sempre negli Usa è stato premiato con l'Albert Nelson Marquis Lifetime Achievement Award. A livello internazionale, poi, è attualmente presidente della Commissione Biotecnologie della Virosfera all'Unesco.
Negli Usa la percentuale dei vaccinati raggiunge il 97 per cento, ampiamente superata la quota gregge. Eppure non esiste alcun obbligo di legge, come invece – incredibilmente – succede da noi.

Quale il segreto americano? "La presuasione", secondo Tarro. "L'informazione quanto più accurata e precisa possibile. Far sapere ai genitori tutto quel che c'è da sapere e soprattutto essere certi che il neonato o il bimbo è in perfette condizioni di salute e quindi in grado di sostenere l'impatto con il vaccino".
Semplice come bere un bicchier d'acqua. Ma da noi la situazione si complica maledettamente "perchè si fa una guerra ideologica": guelfi e ghibellini, bianchi o neri. Non in base a certezze scientifiche – come sarebbe logico e giusto – ma a "inoculazioni forzate" di un pensiero unico pro vaccini, che mette alla gogna chiunque voglia discutere.
"La scienza non è democratica", è il Burioni pensiero. Così può parlare con i suoi confratelli incappucciati o in grembiulino del Grande Oriente d'Italia. Non con i cittadini che hanno cuore e cervello.

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