sabato 30 novembre 2019

Gli articoli della settimana di Z Net Italy 30 nov 2019



Z NET Italy
Gli articoli di questa settimana su

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Come commettere crimini di guerra e farla franca

scritto da Redazione il Nov 29, 2019 07:17 pm

  di Vijay Prashad – 28 novembre 2019 Il presidente statunitense Donald Trump ha licenziato via Twitter il suo segretario alla marina. Il motivo principale è stato che il segretario alla marina non ha rispettato il suggerimento di Trump riguardo all'operatore della Guerra Speciale Edward Gallagher. Trump voleva che Gallagher conservasse la sua posizione di Navy SEAL (membro della Squadra […]
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Il manifesto del partito laburista per le elezioni generali

scritto da Redazione il Nov 28, 2019 09:32 pm

di Kenneth Surin – 28 novembre 2019 Quelli di noi che hanno partecipato al congresso annuale del Partito Laburista a settembre hanno dalle risoluzioni approvate che il manifesto del partito per le prossime elezioni offrirà una visione di socialismo non vista dopo il governo laburista dell'immediato dopoguerra. Anche se non tutte le risoluzioni del congresso finiscono nel manifesto, nel congresso […]
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Salute e diritti umani a Gaza: una vergogna mondiale

scritto da Redazione il Nov 28, 2019 12:24 pm

di Richard Falk – 27 novembre 2019 [Nota preliminare: questo testo è dedicato alla salute e ai diritti umani a Gaza. E' basato su una presentazione video di alcune settimane fa a una conferenza su questo tema tenuta a Gaza. Non fa alcun tentativo di aggiornamento con riferimento al più recente ciclo di violenza scatenato dall'assassinio mirato di Baha Abu-Ata, […]
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Netanyahu è pronto a scatenare una guerra pur di sfuggire ai suoi guai legali?

scritto da Redazione il Nov 27, 2019 06:03 pm

di Jonathan Cook – 26 novembre 2019 La decisione di incriminare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per tre separati capi d'accusa spinge lo stallo elettorale già senza precedenti del paese nel territorio del tutto inesplorato di una crisi costituzionale. Non esistono precedenti legali che un primo ministro in carica subisca un processo, nel caso di Netanyahu per corruzione, frode […]
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Testimoni della rivoluzione del Rojava: hevaltî e dignità

scritto da Redazione il Nov 26, 2019 11:47 pm

di Debbie Bookchin, Emre Sahin e Marina Sitrin – 24 novembre 2019 Quello che ha avuto luogo nel Rojava è facilmente uno degli esperimenti più ispiratori ed eccitanti di autogoverno autonomo mai esistiti. E' anche uno dei più grandi, e inclusivi di genere, spesso paragonato alla Rivoluzione Spagnola del 1936, nonché agli zapatisti del Chiapas, Messico. E tuttavia la gente […]
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In difesa di Julian Assange

scritto da Redazione il Nov 24, 2019 07:39 pm

di Tariq Ali e Margaret Ratner Kunstler – 23 novembre 2019 Questa settimana la pubblica accusa svedese ha archiviato l'indagine sulle accuse di molestie sessuali contro il fondatore di WikiLeaks Julian Assange, avviata nel 2010. Assange, che ha sempre negato le accuse, ha preso rifugio per più di sette anni nell'ambasciata ecuadoriana di Londra per evitare l'estradizione in Svezia per […]
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"Ci uccidono come cani"

scritto da Redazione il Nov 24, 2019 07:47 am

di Medea Benjamin – 23 novembre 2019 Sto scrivendo dalla Bolivia, solo poco giorni dopo aver assistito, il 19 novembre, al massacro militare all'impianto del gas di Senkata nella città indigena di El Alto e al lancio di lacrimogeni contro un pacifico funerale il 21 novembre per commemorare i morti. Questi sono esempi, purtroppo, del modus operandi del governo di […]
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Crollo della montatura svedese sulla "molestie sessuali" denuncia la cospirazione politica contro Assange

scritto da Redazione il Nov 20, 2019 04:55 pm

Oscar Grenfell – 20 novembre 2019 La pubblica accusa svedese ha annunciato ieri che , dopo quasi dieci anni, sta alla fine abbandonando un'"indagine preliminare" a proposti di accuse di "molestie sessuali" contro il fondatore di WikiLeaks Juliana Assange. La vicecapo procuratore svedese Eva-Marie Persson ha dichiarato in una conferenza stampa che non c'erano "prove sufficienti" per procedere. L'ignominioso crollo […]
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La lunga storia della cancellazione dei debiti

scritto da Redazione il Nov 18, 2019 07:23 pm

  di Olivia Schwob – 17 novembre 2019 "Volevo andare all'università per evitare di essere un uomo delle pulizie della terza generazione". L'uomo sul palco di questo municipio della California racconta una storia familiare. Oggi è un preside amato di una scuola superiore ma per finanziare la sua istruzione ha assunto un prestito: 80.000 dollari. All'inizio lo ha rimborsato secondo […]
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Nyet significa nyet: linee rosse della Russia sull'espansione della NATO

scritto da Redazione il Nov 17, 2019 04:41 pm

di Ambasciatore USA a Mosca – 1° febbraio 2008 Dispaccio a: Capi di stato maggiore congiunti Cooperazione NATO-Unione Europea Comitato della Sicurezza Nazionale Collettivo Politico Russia di Mosca Segretario alla Difesa Segretario di Stato   Mosca 182 – Classificato [confidenziale] da ambasciatore William J. Burns – Motivo 1.4 (b) e (d). Sommario Dopo una prima reazione muta dell'intenzione dell'Ucraina di […]
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Z Net Italy è la versione italiana del sito americano Z Net, attivo da più di dieci anni. Z Net è stato fondato da Michael Albert, l'autore di Parecon (Economia Partecipativa) ed ospita frequentemente scritti di Noam Chomsky ed altri famosi autori dell'area politica radical americana.
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New Treasures at the Internet Archive - November 2019


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November 2019

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Top 10 Reasons to Love the Internet Archive

All year long, the Internet Archive is your personal treasure trove of books, web pages, concerts, films, radio and video games… the gift that keeps on giving! Once a year, we ask you to help sustain us. And best of all, right now we have a 2-to-1 matching gift, so your donations will be tripled! Need more reasons to chip in? Here are 10 of our current favorites.
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Keeping a Literary Language Alive

Ancient texts etched into palm leaves. A new generation increasingly unable to read and write their literary texts. Can technology help to preserve the culture and native language of Bali? Those are the questions that the Internet Archive and the linguists at PanLex are tackling, along with a team of local Balinese. Discover what this diverse team is finding after unlocking these ancient manuscripts.
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Turkey Circa 1772

Wondering how to boil a bird and stuff it? In 1772, you could turn to The Complete English Cook or Prudent Housewife, by Catharine Brooks, who wrote:

In cooking Fowl, or Flesh or Fish,
Or any nice or Dainty dish,
With care peruse this useful Book,
I will make you soon a perfect Cook.

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WASHINGTON POST: What you learned about impeachment hearing depended on what channel you watched

WIRED: The Internet Archive is Making Wikipedia More Reliable

OPEN CULTURE: The Internet Archive is Digitizing and Preserving Over 100,000 Vinyl Records

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venerdì 29 novembre 2019

STRAGE DI CAPACI / QUEL TRITOLO “RAFFINATISSIMO”


Torna alla ribalta la strage di via Capaci e il giallo sugli esecutori dell’attentato. E anche sulle modalità dell’operazione.
Adesso arrivano le dichiarazioni di un mafioso che ha deciso di collaborare con la giustizia dieci anni fa, ma solo ora tira fuori alcune “rivelazioni”. Si chiama Pietro Riggio, 54 anni, uomo dalla doppia vita: di giorno agente della polizia penitenziaria e di notte mafioso, affiliato al clan di Caltanissetta.

IL “TURCO” SULLA SCENA DI CAPACI
Alcuni mesi fa, dopo la prima sentenza nel processo “Stato-Mafia”, ha deciso di riprendere a parlare con gli inquirenti di Caltanissetta. E ha appena tirato fuori la storia del “turco”, un ex poliziotto che – stando alla sua ricostruzione – sarebbe stato il protagonista nella preparazione dell’attentato.

Il tribunale di Caltanissetta
I due si sarebbero conosciuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove è avvenuta la “rivelazione”. Ecco cosa racconta Riggio: “Mi ha confidato di aver partecipato alla fase esecutiva della strage di Capaci, si sarebbe occupato dei riempimento del canale di scolo dell’autostrada con l’esplosivo, operazione eseguita tramite l’utilizzo di skate board”.
Gli hanno domandato Gabriele Paci e Luca Turco, procuratori aggiunti rispettivamente a Caltanissetta e a Firenze: “Perché prima non ha mai parlato di questo ex poliziotto?”.
Ecco la risposta di Riggio: “Fino ad oggi ho avuto paura di mettere a verbale certi argomenti, temevo ritorsioni per me e per la mia famiglia. Ma adesso i tempi sono maturi perché si possano trattare certi argomenti”.

Giorni fa, nel corso di un summit alla Direzione Nazionale Antimafia, guidata da Federico Cafiero de Raho, si sono incontrati gli inquirenti che a diverso titolo si occupano ancora della stagione delle stragi d’inizio anni ’90. Contenuti top secret, ma uno degli argomenti è stato anche quello circa le modalità operative nell’attentato di Capaci.
La figura di Riggio fa capolino tra carte e fascicoli del processo bis per la strage in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e la scorta. Il procuratore generale, Lia Sava, ha infatti depositato alcuni verbali in cui si trovano le dichiarazioni del collaboratore di giustizia ora tornato alla ribalta. Fa il nome del ‘turco’ e spiega, appunto, di averlo conosciuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano.
Nel 2000 la scarcerazione: e poi – stando alle più attendibili ricostruzioni – l’ex poliziotto recluta il mafioso per far parte di una non meglio identificata “struttura” dei Servizi segreti impegnata nella caccia ai latitanti. Un mistero.

Federico Cafiero de Raho

Tra l’altro, Riggio era cugino di Carmelo Barbieri, un mafioso legato all’entourage dello stesso Provenzano.

UN ATTENTATO ARTIGIANALE?
Ma sulle effettive modalità della strage di Capaci a quanto pare il buio è ancora pesto. La verità “giudiziaria” fino ad oggi ufficiale è quella affidata alle ricostruzioni di Giovanni Brusca, il boss che ha appena chiesto i domiciliari dopo anni di galera: rifiutati. Brusca ha sempre ammesso di aver organizzato, sotto il profilo tecnico, l’attentato. Vero? Falso?
E sulla dinamica, da lui stesso ricostruita, ci sono valanghe di dubbi.
Uno dei punti nodali riguarda, appunto, la tecnica: artigianale o professionale? Da dilettanti o da super esperti?
Seguiamo entrambe le piste. E partiamo dalla prima.
I periti nominati dalla procura di Caltanissetta, Claudio Miniero e Marco Vincenti, non hanno dubbi: “L’attentato di Capaci? E’ stato fatto in maniera artigianale”.
E scendono in una serie di dettagli. “L’esplosivo utilizzato era composto da tritolo, nitrato di ammonio e rdx. Un composto compatibile con il contenuto di mine e ordigni navali di fabbricazione americana o inglese”.

Giovanni Brusca
Ancora: “Immediatamente dopo l’attentato, il modo di procedere fu artigianale perché era la prima volta che si manifestava un evento di tale portata. Chi intervenne era impreparato a fronteggiare una situazione del genere”.
Poi: “Lo scopo è stato comunque raggiunto. Non c’era la perfezione ma il tutto è stato compensato con la gran quantità di esplosivo utilizzato. Nell’incertezza hanno collocato una carica molto alta”.
Ed hanno praticamente escluso che fosse stato utilizzato esplosivo Sementex H, proveniente dall’est Europa, come venne invece ipotizzato dagli investigatori dell’Fbi che hanno effettuato indagini sull’attentato di via Capaci. Con ogni probabilità, già allora, depistando…
Da rammentare che Gaspare Spatuzza, nel corso degli interrogatori resi dopo la sua decisione di collaborare con la giustizia, ha dichiarato di essersi occupato del reperimento dell’esplosivo e di averlo recuperato da ordigni bellici inesplosi e rimasti sui fondali del Golfo Persico dopo la seconda Guerra mondiale. Spatuzza, tra l’altro, ha permesso di scoprire – con le sue verbalizzazioni – il taroccamento del teste chiave nei processi Borsellino, ossia di Vincenzo Scarantino, attraverso le cui parole è stato costruito a tavolino, dagli inquirenti, il depistaggio di Stato (arieccoci!) che ha causato la galera per degli innocenti e resi uccel di bosco mandanti & killer per la strage di via D’Amelio, ancora “a volto coperto”.

Tornando a quel tritolo killer usato per Capaci, la ricostruzione dei due periti fa acqua da tutte le parti. Assai poco verosimile, in particolare, il carattere “artigianale”, quasi “fai da te” a cui avrebbero fatto ricorso le “menti raffinatissime” che stanno dietro le stragi. Ai confini della realtà.

‘O SISTEMA DEGLI APPALTI
Ma c’è un’altra versione – tutta da capire – sulle modalità della strage di via Capaci, su tritolo & quant’altro. L’ha fornita tempo fa alla Direzione Investigativa Antimafia un personaggio chiave per decodificare il Sistema degli appalti in quella Sicilia delle stragi e, prima ancora, su quella fittissima rete di lavori pubblici che costituì il “corpus” del maxi rapporto del Ros “Mafia-Appalti”, il detonatore per le stesse stragi che intendevano eliminare quei magistrati-coraggio.
Si tratta del geometra Giuseppe Li Pera, all’epoca un funzionario del gruppo friulano di costruzioni Rizzani De Eccher, tra i più in vista sul fronte dei lavori pubblici a livello nazionale, e quindi anche in Sicilia.

Antonio Di Pietro
Il nome della Rizzani de Eccher faceva parte di quel gruppo di imprese baciate dalla “fortuna”, come ad esempio anche la regina degli appalti in Campania, l’ICLA molto cara ad ‘O Ministro Paolo Cirino Pomicino.
Li Pera ha più volte verbalizzato con i magistrati siciliani ma le sue “piste” sono state concretamente seguite solo dal pm Felice Lima: per questo opportunamente trasferito ad altri incarichi, meno “pesanti” ed ambientalmente molto meno ingombranti.
Il nome di Li Pera, tra l’altro, fa capolino nella fresca verbalizzazione resa da Antonio Di Pietro (e ferocemente contestata proprio da Pomicino) nel corso del processo di Caltanissetta. Perché Di Pietro avrebbe convocato, all’epoca, Li Pera al palazzo di giustizia di Milano per farsi “illustrare” il sistema degli appalti mafiosi in Sicilia, che vedeva il pieno coinvolgimento dello star system delle sigle nazionali, le cosiddette “portappalti”.
Un’inchiesta che Di Pietro “mollò” troppo presto, soprattutto non utilizzando la fonte delle fonti, l’Uomo a un passo da DioFrancesco Pacini Battaglia, che era perfettamente a conoscenza (essendone il protagonista) del meccanismo Appalti-Corruzione in tutta Italia, a partire dalla maxi mazzetta Enimont, la madre di tutte le tangenti.

QUEI CANDELOTTI DI TRITOLO
Ma ecco cosa raccontò il geometra Li Pera agli investigatori della DIA, ricostruzione che fa totalmente a pugni con quella fornita ai magistrati dallo stesso Brusca.
“La ricostruzione fatta da Brusca era, ed è, completamente fasulla”.“Sono un discreto esperto di dinamite, grazie ai lunghi anni di cantiere passati sia all’estero che in Italia. Ho acquisito una discreta conoscenza sull’uso della dinamite sia per lo sfruttamento delle cave che per gli a scavi in trincea e per altre esigenze di cantiere”.

“Posso assicurare che collocare 700-750 chili di tritolo significa collocare almeno, se i candelotti sono da 400 grammi, da 1750 a 1875 pezzi; se invece sono stati usati candelotti da 200 grammi il numero raddoppia”.
“Pezzi che vanno collegati tra loro con il sistema a spina di pesce, nei vari nodi; poi, vanno collegati i detonatori, tarati con millisecondi, in modo tale che l’esplosione vada, dall’estremità del tombino, verso il centro della carreggiata e soprattutto verso l’alto”.
“Bene, tutto questo lavoro di preparazione non può essere stato fatto nel poco tempo che dice Brusca, una notte; non può essere stato fatto di notte; e soprattutto non può essere stato fatto da loro, è sicuramente intervenuto un super esperto”.
Sorgono a questo punto spontanei alcuni interrogativi.
Se così stanno le cose, chi ha imbeccato Brusca?
Come mai dei seri periti sono arrivati a scrivere di “operazione artigianale”?
A questo punto, quali menti raffinatissime stanno alle spalle della preparazione “tecnica” della strage di Capaci?
Tutti interrogativi che bruciano. Oggi più che mai.

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