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domenica 6 marzo 2022
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mercoledì 13 ottobre 2021
giovedì 7 ottobre 2021
lunedì 8 marzo 2021
Mistero Maddalena, la vera erede di Gesù?
Chi era Maria Maddalena? Quale ruolo ricopriva realmente nella comunità di Cristo? E' possibile che fosse molto di più che una discepola? E' possibile che ciò che sappiamo di lei sia, in realtà, il frutto di un complotto teso ad offuscarne la grandiosità?
A queste ad altre questioni di conoscenza cercheremo di dare risposta. Vogliamo capire e conoscere. Mossi solo ed esclusivamente dalla verità. Qualunque essa sia.
In studio:
Adriano Forgione , studioso e esperto di misteri dell'antichità
David Donnini, scrittore, "Gesù e i manoscritti del Mar Morto" , "Il matrimonio di Gesù, ipotesi sull'unione tra Cristo e Maria Maddalena"
Mike Plato, studioso gnosi e esoterismo
"Rebus, questioni di conoscenza" è una trasmissione curata e condotta da Maurizio Decollanz con la regia di Luca Valtorta . Maurizio Amodeo è il dir ettore della fotografia, Roberto De Lucia il montatore, Dario Maggiore il grafico, Monica Marastoni è la delegata di produzione, Luca Gervasoni fidelity cameraman, Davide Bisceglia fidelity RVM.
Venerdì 15 febbraio 2008 ore 21:30
A queste ad altre questioni di conoscenza cercheremo di dare risposta. Vogliamo capire e conoscere. Mossi solo ed esclusivamente dalla verità. Qualunque essa sia.
In studio:
Adriano Forgione , studioso e esperto di misteri dell'antichità
David Donnini, scrittore, "Gesù e i manoscritti del Mar Morto" , "Il matrimonio di Gesù, ipotesi sull'unione tra Cristo e Maria Maddalena"
Mike Plato, studioso gnosi e esoterismo
"Rebus, questioni di conoscenza" è una trasmissione curata e condotta da Maurizio Decollanz con la regia di Luca Valtorta . Maurizio Amodeo è il dir ettore della fotografia, Roberto De Lucia il montatore, Dario Maggiore il grafico, Monica Marastoni è la delegata di produzione, Luca Gervasoni fidelity cameraman, Davide Bisceglia fidelity RVM.
Venerdì 15 febbraio 2008 ore 21:30
mercoledì 31 gennaio 2018
martedì 30 gennaio 2018
venerdì 19 gennaio 2018
Cosa si nasconde dietro l’affresco di Leonardo da Vinci a Villa Torlonia di Avezzano?
Avezzano. All'ingresso di Villa Torlonia c'è un affresco che occupa un'intera parete, rappresentante il castello di Celano che si affacciava su un lago Fucino di un verde così insolito da lasciare il dubbio se si trattasse di terre coltivate o d'acqua. Ma se si alzano gli occhi al soffitto, cosa che nessuno fa mai poiché si viene rapiti dal dipinto appena citato, si possono osservare tre volti, raffigurati secondo un ordine non troppo casuale: Giulio Cesare, Leonardo da Vinci e Alessandro Torlonia.
Ma cosa ci fa il genio toscano, raffigurato tra mappamondi e clessidre con al suo fianco alambicchi da laboratorio e alcuni strani macchinari, nella dimora avezzanese del Principe Torlonia? Forse non tutti sanno che Leonardo, ancor prima di essere l'artista che tutto il mondo ormai conosce, era un eminente idraulico. Le sue realizzazioni più importanti in tal senso si trovano nella Villa delle Delizie di Charles d'Amboise a Milano, dove costruì un'incredibile macchina che chiamò "mulino ventilatore" mosso dalla corrente di un canale artificiale, sempre di sua invenzione. Inoltre ha creato sorgenti, peschiere e macchine d'acqua che suonano armonie come se fossero strumenti a fiato, fontane e cascatelle che sembrano naturali nonostante siano state ideate dal suo genio. Per realizzarli Leonardo aveva rispolverato alcuni vecchi progetti di canalizzazione che aveva costruito per Ludovico il Moro. Quei fogli contengono una grande quantità di studi legati al sistema dei navigli di Milano, a cui l'artista contribuì con una serie di innovazioni tuttora visibili, come ad esempio la famosa vite di Archimede, utilizzata per svuotare le conche e migliorare la navigabilità dei bacini e dei navigli.
Grazie a Leonardo le imbarcazioni potevano attraversare la città utilizzando esclusivamente i canali. Ma la sua raffigurazione a Villa Torlonia può essere dettata solo dall'interesse che il genio provava per l'idraulica? O esiste qualche altro motivo per cui il Principe fece dipingere il volto di Leonardo tra il suo ritratto e quello di Cesare? Cosa ha spinto Torlonia a farlo collocare tra lui, l'unico uomo che dopo duemila anni era riuscito a prosciugare il terzo lago d'Italia, e Cesare, il primo che aveva ideato quel prosciugamento? Il primo ad accostare il nome di Leonardo all'opera idraulica compiuta nel Fucino fu Kurt Hassert, un geografo tedesco che fece il Gran Tour proprio in Abruzzo "Il prosciugamento venne realizzato per conto del Principe da Frantz Mayor De Montricher, il più grande idraulico del XIX secolo, degno erede del genio di Leonardo". Ma esiste un'opera di Leonardo, su tutte, che si avvicina tantissimo al prosciugamento del Fucino, ovvero il prosciugamento delle paludi Pontine. In una carta geografica, datata 1514, attraverso un'insolita visuale a volo d'uccello, Leonardo realizzò a penna, inchiostro ed acquerello una cartina che riproduce le paludi Pontine, dal Circeo a Terracina fino alla piana di Fondi.
Questa fa parte dei progetti e degli studi compiuti dal maestro per il prosciugamento delle stesse. Nel Cinquecento l'idea di bonificare quest'area, da sempre considerata impossibile, affascinò anche Leonardo da Vinci che studiò un sistema di canali e di macchine idrovore. Il progetto venne commissionato e finanziato da Papa Leone X ma questo non vide mai la luce poiché il pontefice morì pochi anni dopo. Ma il sistema studiato da Leonardo era talmente efficace che venne usato per i successivi progetti del periodo fascista. Fu infatti Benito Mussolini, che per un lungo periodo visse a Villa Torlonia a Roma, a prosciugare le paludi, inaugurando nel dicembre del 1932 la città di Littoria. Ci si chiede quindi come sia possibile che Leonardo, affascinato dal prosciugamento delle paludi Pontine, possa essere rimasto indifferente alla più grande opera idraulica dell'antichità? Esiste infatti qualcos'altro che lega i nomi di Torlonia e da Vinci, qualcosa di molto più importante, che scopriremo mercoledì prossimo. @francescoproia (autore dei romanzi "Polvere di Lago" e "Il Principe del Lago")
To see the article visit www.marsicalive.it
Ma cosa ci fa il genio toscano, raffigurato tra mappamondi e clessidre con al suo fianco alambicchi da laboratorio e alcuni strani macchinari, nella dimora avezzanese del Principe Torlonia? Forse non tutti sanno che Leonardo, ancor prima di essere l'artista che tutto il mondo ormai conosce, era un eminente idraulico. Le sue realizzazioni più importanti in tal senso si trovano nella Villa delle Delizie di Charles d'Amboise a Milano, dove costruì un'incredibile macchina che chiamò "mulino ventilatore" mosso dalla corrente di un canale artificiale, sempre di sua invenzione. Inoltre ha creato sorgenti, peschiere e macchine d'acqua che suonano armonie come se fossero strumenti a fiato, fontane e cascatelle che sembrano naturali nonostante siano state ideate dal suo genio. Per realizzarli Leonardo aveva rispolverato alcuni vecchi progetti di canalizzazione che aveva costruito per Ludovico il Moro. Quei fogli contengono una grande quantità di studi legati al sistema dei navigli di Milano, a cui l'artista contribuì con una serie di innovazioni tuttora visibili, come ad esempio la famosa vite di Archimede, utilizzata per svuotare le conche e migliorare la navigabilità dei bacini e dei navigli.
Grazie a Leonardo le imbarcazioni potevano attraversare la città utilizzando esclusivamente i canali. Ma la sua raffigurazione a Villa Torlonia può essere dettata solo dall'interesse che il genio provava per l'idraulica? O esiste qualche altro motivo per cui il Principe fece dipingere il volto di Leonardo tra il suo ritratto e quello di Cesare? Cosa ha spinto Torlonia a farlo collocare tra lui, l'unico uomo che dopo duemila anni era riuscito a prosciugare il terzo lago d'Italia, e Cesare, il primo che aveva ideato quel prosciugamento? Il primo ad accostare il nome di Leonardo all'opera idraulica compiuta nel Fucino fu Kurt Hassert, un geografo tedesco che fece il Gran Tour proprio in Abruzzo "Il prosciugamento venne realizzato per conto del Principe da Frantz Mayor De Montricher, il più grande idraulico del XIX secolo, degno erede del genio di Leonardo". Ma esiste un'opera di Leonardo, su tutte, che si avvicina tantissimo al prosciugamento del Fucino, ovvero il prosciugamento delle paludi Pontine. In una carta geografica, datata 1514, attraverso un'insolita visuale a volo d'uccello, Leonardo realizzò a penna, inchiostro ed acquerello una cartina che riproduce le paludi Pontine, dal Circeo a Terracina fino alla piana di Fondi.
Questa fa parte dei progetti e degli studi compiuti dal maestro per il prosciugamento delle stesse. Nel Cinquecento l'idea di bonificare quest'area, da sempre considerata impossibile, affascinò anche Leonardo da Vinci che studiò un sistema di canali e di macchine idrovore. Il progetto venne commissionato e finanziato da Papa Leone X ma questo non vide mai la luce poiché il pontefice morì pochi anni dopo. Ma il sistema studiato da Leonardo era talmente efficace che venne usato per i successivi progetti del periodo fascista. Fu infatti Benito Mussolini, che per un lungo periodo visse a Villa Torlonia a Roma, a prosciugare le paludi, inaugurando nel dicembre del 1932 la città di Littoria. Ci si chiede quindi come sia possibile che Leonardo, affascinato dal prosciugamento delle paludi Pontine, possa essere rimasto indifferente alla più grande opera idraulica dell'antichità? Esiste infatti qualcos'altro che lega i nomi di Torlonia e da Vinci, qualcosa di molto più importante, che scopriremo mercoledì prossimo. @francescoproia (autore dei romanzi "Polvere di Lago" e "Il Principe del Lago")
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sabato 23 dicembre 2017
martedì 14 novembre 2017
mercoledì 8 novembre 2017
Il Partito Pirata Ceco festeggia il suo successo alle elezioni
I pirati in Repubblica Ceca hanno segnato un successo storico: con quasi l'11% dei voti alla Camera Bassa del Parlamento hanno ottenuto 22 seggi, sui 200 totali. Sono diventati così la terza forza politica del Paese.
C'era già aria di festa nel quartier generale dei Pirati fin dall'inizio dello spoglio. Nel suo primo discorso ai Pirati, Ivan Bartoš ha ringraziato gli elettori e tutti coloro che hanno partecipato alla campagna elettorale. Allo stesso tempo, ha espresso la necessità di mantenere i piedi a terra.
Abbiamo raggiunto questo obiettivo e l'abbiamo già archiviato. Non abbiamo mai mentito: abbiamo convinto la gente nei posti di lavoro e nei pub. Abbiamo sempre discusso di tutto con la gente e non ci siamo mai sottratti. Abbiamo anche presentato il lavoro di otto anni. Non ce l'abbiamo con chi non ci ha votato: continuiamo ad essere lo stesso Partito Pirata aperto.
All'inizio della campagna, i Pirati avevano dichiarato che arrivare al 10% dei voti sarebbe stato un successo elettorale. Quello che sembrava pochi mesi fa essere una malriposta auto confidenza si è in realtà affermata come un cambiamento nelle preferenze politiche degli elettori Cechi.
Rispetto agli altri partiti, i Pirati hanno realizzato la miglior campagna finanziaria, con un budget complessivo che ha superato i 350.000 euro, principalmente grazie a volontari e al crowdfunding.
In parlamento i Pirati spingeranno verso una forma di eGovernment, un registro pubblico dei contratti a firma statale, leggi più eque sul copyright, riforma del sistema di assistenza sanitaria e la legalizzazione e la tassazione della marijuana.
Vogliamo uno Stato moderno, aperto e senza corruzione.
Rispetto agli altri partiti, i Pirati hanno realizzato la miglior campagna finanziaria, con un budget complessivo che ha superato i 350.000 euro, principalmente grazie a volontari e al crowdfunding.
In parlamento i Pirati spingeranno verso una forma di eGovernment, un registro pubblico dei contratti a firma statale, leggi più eque sul copyright, riforma del sistema di assistenza sanitaria e la legalizzazione e la tassazione della marijuana.
Vogliamo uno Stato moderno, aperto e senza corruzione.
Un numero inaspettato di partiti ha ottenuto seggi in Parlamento: nove partiti hanno superato la soglia del 5%. I vincitori delle elezioni con 78 seggi sono il movimento di Andrej Babiš, YES (ANO), proprietario della Holding Agrofert e di altre compagnie di media nazionali.
Il secondo partito ha ottenuto 25 seggi: è il Partito conservatore "Democrazia Civile" (ODS), le cui attività negli ultimi anni sono state pieni di scandali.
Trovano posto in parlamento anche altri partiti anti-establishment: il Partito di Democrazia Diretta e Libertà (SPD), basato su di una campagna retorica anti-immigrazione, e il Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSČM).
Oltre a questi, la Camera dei Deputati sarà occupata dal partito di sinistra del Partito Social Democratico Ceco (ČSSD), dai Cristiani Democratici (KDU-ČSL), dai conservatori di TOP09 e dai centristi dello STAN.
Il secondo partito ha ottenuto 25 seggi: è il Partito conservatore "Democrazia Civile" (ODS), le cui attività negli ultimi anni sono state pieni di scandali.
Trovano posto in parlamento anche altri partiti anti-establishment: il Partito di Democrazia Diretta e Libertà (SPD), basato su di una campagna retorica anti-immigrazione, e il Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSČM).
Oltre a questi, la Camera dei Deputati sarà occupata dal partito di sinistra del Partito Social Democratico Ceco (ČSSD), dai Cristiani Democratici (KDU-ČSL), dai conservatori di TOP09 e dai centristi dello STAN.
Lo slogan della campagna dei Pirati Cechi è stato "Portateci da loro!" ("Pusťte nás na ně!"). Abbiamo adesso questa opportunità e abbiamo intenzione di fare tutto il possibile per non buttarla via.
Seguiteci e passate le nostre informazioni, perché "sharing is caring".
Seguiteci e passate le nostre informazioni, perché "sharing is caring".
sabato 4 novembre 2017
La spada nella roccia di San Galgano
domenica 29 ottobre 2017
Conosci e sostieni CHOOSE LOVE ❤, il nuovo film di Thomas Torelli
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sabato 22 luglio 2017
sabato 28 gennaio 2017
sabato 3 dicembre 2016
San Galgano e Re Artù nella stessa storia?
La storia di San Galgano Guidotti da Chiusdino, provincia di Siena. Ha ispirato la storia di Re Artù e della spada nella roccia?
mercoledì 30 novembre 2016
La via dell'Angelo - intervista a Maria Grazia Lopardi
La Via dell'Angelo - The sign of the Angel è un film documentario di Germano Di Mattia, sul percorso millenario dedicato a San Michele Arcangelo, un culto antico che abbraccia tutta l'Europa. Il film è basato sulle ricerche della scrittrice aquilana Maria Grazia Lopardi, autrice del libro "La Dea e L'Arcangelo".
giovedì 8 settembre 2016
Newsletter Thomas Torelli: Offerta "Pachamama" • Convegni • Eventi Settembre
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