Nonostante il caldo che opprime l'Europa, e che dà nuova linfa a chi ama gli allarmismi, la vita politica e le trame geopolitiche continuano. L'intoccabile Ursula torna sul banco degli imputati, si fa per dire, per i suoi traffici con BigPharma. Ma ora tutte le sue attenzioni, e non solo le sue, sono puntate su un altrettanto redditizio business: le armi. E anche Fincantieri decide che è ora di produrre solo navi da guerra. Forse! Buona lettura.
PRIMO PIANO
Ursula von der Leyen, mozione di sfiducia per il "Pfizergate"
di Adalberto Gianuario
Giovedì 10 luglio, nel corso della sessione plenaria, il Parlamento europeo sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione di sfiducia verso la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen. L'iniziativa è stata presa dal parlamentare romeno Gheorghe Piperea, che fa parte del gruppo dei conservatori Ecr, lo stesso di Fratelli D'Italia. L'iniziativa ha raccolto 5 adesioni in più rispetto alle 74 indispensabili per superare la soglia di ammissibilità.
La mozione accusa la presidente di "mancanza di trasparenza" e "cattiva gestione" della pandemia, con particolare riferimento al caso Pfizergate: lo scambio di messaggi privati tra la presidente e il capo di Pfizer, Robert Bourla, per concordare il monumentale acquisto dei vaccini Covid. Continua a leggere >
POLITICA
Forza Italia spinge sullo ius scholae e guarda alle opposizioni
di Gabriella De Rosa
Antonio Tajani insiste sulla riforma della cittadinanza. La proposta di Forza Italia introdurre lo ius scholae non è tramontato né con il referendum né con il voto di scambio con la Lega per il terzo mandato dei governatori.
La legge, denominata dagli azzurri Ius Italiae, garantirebbe la cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia o inferiori a 12 anni dopo il ciclo scolastico obbligatorio di 10 anni. In questo modo, tutti i giovani nati in Italia, anche se da genitori stranieri, potrebbero essere italiano in modo effettivo, cosa che al momento non avviene.
Per la Lega però si tratta di una "proposta irricevibile" e apre lo scontro all'interno della maggioranza. Continua a leggere >
CRONACA
Esplosione a Roma, paura tra i residenti: "Ho pensato avessero messo una bomba"
di Miriam Gualandi
Non si parla d'altro per le strade e nei bar di Torpignattara, quadrante est della Capitale, che stamattina si è svegliata con un boato tremendo e con l'andirivieni delle sirene di ambulanze e macchine della polizia.
Ad esplodere alle 8.20 del mattino di venerdì 4 luglio, un distributore di gas in via dei Gordiani. Si tratta di un quartiere molto popoloso, a ridosso di un parco e di un centro estivo che avrebbe riportato ingenti danni.
Solo per un fortunato caso del destino al momento dell'esplosione non c'erano bambini e la zona è stata immediatamente evacuata. Continua a leggere >
"Ho pensato avessero messo una bomba"
– Abitante della zona
AFFARI DI GUERRA
Odore di affari, Fincantieri: puntiamo sulle navi da guerra
di Andrea Tomasi
Non è solo la Germania a guadagnarci dall'Operazione Rearm Europe (poi ribattezzata Prontezza2030) promossa dall'Unione europea. Anche l'Italia si organizza. E così riorganizza la propria produzione industriale.
Addio alle navi commerciali nei due siti strategici di Fincantieri. Si punta sulle navi da guerra. Lo stabilimento di Castellammare di Stabia (a sud di Napoli) e quello di Palermo (in Sicilia) potrebbero cambiare radicalmente: solo navi da guerra.
Per ora i vertici della società per azioni pubblica del nostro Paese usano ancora il condizionale, ma il segnale è forte e chiaro. La Spa si prepara ad una nuova era. Lo ha detto l'agenzia Bloomberg, riferendo le parole dell'amministratore delegato della Spa Pierroberto Folgiero.Continua a leggere >
ESTERI
Cessate il fuoco a Gaza, Hamas favorevole mentre la Knesset chiede l'annessione della Cisgiordania
di Giulia Bertotto
Mentre Israele avrebbe accettato il cessate il fuoco che vede Hamas dall'altra parte del tavolo delle trattative, non solo non si fermano i bombardamenti da parte di Tel Aviv, che solo il 3 luglio hanno causato più di ottanta vittime a Gaza, ma anche le mozioni illegali, secondo il diritto internazionale, proposte dal parlamento israeliano.
Quattordici ministri, insieme al presidente della Knesset Amir Ohana, hanno firmato una lettera congiunta chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di annettere immediatamente la Cisgiordania occupata, come riportato dall'agenzia Anadolu. Continua a leggere >
Rientrato l'allarme rosso per la terza guerra mondiale in Medio Oriente, Donald Trump torna a premere l'acceleratore per costringere l'Europa a investire in armamenti. Forte dell'appoggio del segretario generale della Nato, Mark Rutte, l'obiettivo è stato brillantemente raggiunto. Anche i detrattori sono costretti a riconoscere che se pure l'atteggiamento è quello di un boomer impazzito sui social, Donald Trump tiene per la collottola tutto il blocco occidentale. L'obiettivo è riarmarsi per combattere i Brics non solo sul piano economico ma anche militare? Intanto Israele, rimesso al suo posto l'Iran, torna a occuparsi indisturbata di Gaza. Buona lettura.
PRIMO PIANO
NATO: ok ad aumento fondi per la Difesa
di Marco Paganelli
La linea americana ha vinto e le perplessità spagnole sono state superate. Via libera della Nato all'impegno dei 32 Capi di Stato e di governo a stanziare il 5% del proprio PIL, entro il 2035, alle esigenze dell'ente militare. Lo ha riferito il documento conclusivo del vertice svolto all'Aja nei Paesi Bassi.
Il risultato, su cui Madrid aveva espresso delle perplessità per il timore di dover diminuire la spesa destinata ai servizi per i cittadini, è stato conseguito anche con le pressioni di Trump che aveva spinto sulla necessità dei partner di impiegare maggiori fondi per la Difesa. Continua a leggere >
Terzo mandato bocciato: FI sbarra la strada alla Lega
di Gabriella De Rosa
La maggioranza non ha trovato un'intesa sul terzo mandato per i governatori di Regione e l'emendamento non passa al Senato. La Lega deve accantonare la prospettiva di avere Zaia alla guida del Veneto per la terza volta.
Con 15 voti contrari e gli astenuti di FdI, il provvedimento è stato bocciato in commissione Affari costituzionali in Senato, con un esito già preannunciato. Il presidente del Senato La Russa aveva parlato di "tramonto" del terzo mandato.
A segnarne la fine è stato il mancato accordo tra le forze di maggioranza, soprattutto tra Lega e Forza Italia che nelle scorse settimane si erano scontrate sulla questione. Continua a leggere >
CRONACA
Vicenza, processo Pfas, arrivano le condanne. Vincono i cittadini
di Miriam Gualandi
Quattro anni e 130 udienze dopo, a Vicenza viene scritta la parola fine su uno dei più gravi disastri ambientali italiani degli ultimi anni.
Parliamo di Pfas, sostanza perfluoroalchiliche altamente inquinanti e dell'attività dello stabilimento chimico Miteni di Trissino. L'accusa è di aver contaminato con Pfas le falde acquifere di vaste aree delle province di Vicenza, Padova e Verona; e con l'acqua, anche il cibo e il sangue di 300mila cittadini.
La sentenza letta nel pomeriggio di giovedì 26 giugno è stata un sospiro di sollievo per attivisti e associazioni che non hanno mai smesso di battersi per ottenere non solo verità e giustizia ma anche risarcimenti. Tra questi le Mamme no Pfas, Greenpeace, Medicina Democratica, e Isde Medici per l'Ambiente. Continua a leggere >
Lo scontro a Bruxelles si consuma sulla direttiva presentata dalla Commissione Europea nel 2023 per contrastare il fenomeno del "greenwashing".
Secondo il testo, le imprese dovrebbero dimostrare concretamente che i prodotti siano, per esempio, riciclati oppure con un impatto ambientale ridotto. Le dichiarazioni verrebbero quindi valutate da un ente terzo.
Ma la Commissione ha deciso di ritirare la proposta, dopo l'annullamento dei negoziati da parte del Consiglio dell'Unione Europea. Il motivo? La direttiva, che deve ancora essere recepita dagli Stati membri, sarebbe risultata troppo onerosa per il 96% delle aziende europee coinvolte.Continua a leggere >
"Nessun passo indietro sul Green Deal, altrimenti usciamo dalla maggioranza"
– Socialisti europei
ESTERI
"Hunger Games a Gaza": le stragi di civili in attesa degli aiuti umanitari
di Adalberto Gianuario
La rivista israeliano palestinese +972 ha pubblicato un'inchiesta sulle stragi di civili palestinesi affamati e uccisi mentre erano in attesa di cibo e medicinali distribuiti dalla Fondazione Umanitaria di Gaza, sorvegliati da appaltatori privati della sicurezza americana e soldati israeliani.
"Mentre l'attenzione del mondo si è rivolta alla guerra tra Israele e Iran – prosegue l'inchiesta – gli attacchi di Israele contro gli abitanti di Gaza in difficoltà in attesa di aiuti si sono solo intensificati". Continua a leggere >