mercoledì 29 giugno 2022

Montanari denunciato


Se non sono per qualche ragione forzato a farlo, io non perdo tempo con dilettanti velleitari. Accade, però, di tanto in tanto, che qualcuno mi indichi una delle loro esibizioni, e oggi mi si domanda se quanto riportato in https://www.pattoperlascienza.it/2020/03/25/coronavirus-abbiamo-denunciato-stefano-montanari/ corrisponda a verità. Pare che diversi siti e giornali (es. https://www.repubblica.it/scienze/2020/03/25/news/coronavirus_gl_scienziati_italiani_denunciano_i_guru_online_che_gridano_al_complotto-252285764/) abbiano ripreso la notizia senza, però, prendersi la briga di riportare poi il nulla assoluto che ne è seguito negli anni. No, non me la prendo: la cosiddetta informazione non si eleva oltre il livello del cortile, e, dunque, ce ne dobbiamo fare una ragione, magari facendo, come si suol dire, la debita tara a quanto ci viene propinato. Resta il fatto che ci sarà senz’altro qualcuno che presta fede a queste “notizie”, e in base a quelle si forma un’opinione.

lunedì 27 giugno 2022

BIOLABORATORI IN UCRAINA / ORA IL PENTAGONO AMMETTE: ERANO 46!


I russi stanno per rendere noti dati e dettagli imbarazzanti per gli Stati Uniti sui famigerati biolaboratori installati dall’esercito americano in Ucraina?

E’ altamente probabile. E forse proprio per questo il Pentagono ha pensato bene di anticipare i tempi e di ‘vuotare sacco’, fornendo addirittura il numero preciso delle strutture di ‘ricerca’ (sic), tante piccole Wuhan disseminate sul territorio ucraino: sono addirittura 46, un numero impressionante, quasi quadruplo rispetto ai laboratori in qualche modo ‘ufficiali’ (13) ammessi un mese fa, quando il numero due del Dipartimento di StatoVictoria Nuland, si vide costretta a fare le prime ammissioni, proprio perché i russi avevano appena sequestrato materiali di grosso  interesse e molto pericolosi per la credibilità degli Usa.

venerdì 24 giugno 2022

La Polonia e l'Ucraina , di Thierry Meyssan

                                               Il 22 maggio 2022 i presidenti polacco e ucraino, Andrzej Duda e 
                                                      Volodymyr Zelensky, alla Verkhovna Rada di Kiev.

Polonia e Ucraina hanno una storia complessa di reciproci massacri. Ciononostante, da otto anni fanno fronte comune contro la Russia. Dopo aver accarezzato l’idea di annettersi una porzione di territorio russo in caso di sconfitta di Mosca, ora Varsavia intravede la possibilità di annettere una parte del territorio ucraino, qualora fosse Kiev a perdere la guerra.

Dalla catena montuosa dei Carpazi agli Urali non ci sono rilievi. L’Europa orientale è una vasta pianura da cui sono passati molti popoli. Alcuni vi si sono insediati, senza catene montuose a delimitare i confini dei loro territori. Polonia, Moldavia, Ucraina, Bielorussia, Paesi Baltici, come pure la parte europea della Russia sono corridoi di passaggio, la cui storia è dominata da flussi migratori. La maggior parte di questi Stati è addossata al mare o alla montagna. Solo Ucraina e Bielorussia non hanno confini naturali.

mercoledì 22 giugno 2022

I programmi militari segreti ucraini, di Thierry Meyssan


Nel 2016 gli Stati Uniti hanno cominciato ad armare l’Ucraina perché muovesse guerra alla Russia e la sconfiggesse. In seguito il ministero della Difesa USA ha messo a punto un programma di ricerca biologica in Ucraina; nel Paese è stata inoltre segretamente trasferita un’enorme quantità di combustibili nucleari. Sono elementi che modificano l’interpretazione della guerra: non è stata voluta e preparata da Mosca, ma da Washington.

lunedì 20 giugno 2022

GIULIETTO CHIESA / PROPAGANDA WAR


“Molte di queste conclusioni verosimili sono probabilmente false; altre sono parzialmente false e, infine, qualcuna ha un alto grado di probabilità di essere mescolata al falso. Ma, soprattutto, queste versioni hanno tutte un unico difetto: sono senza storia, non spiegano perché le cose sono accadute. Come se chi le ha presentate fosse affetto da amnesia totale o parziale. Resterebbe da spiegare perché il sistema mondiale dei media (e quel sottoinsieme rappresentato dai media italiani, che ne è parte integrante) sia stato generalmente incapace di offrire ai propri lettori e spettatori qualcosa di meglio delle versioni ufficiali, qualcosa di più corposo della verosimiglianza”.

“E allora, sulla base di quello che ho visto, sentito e letto, la mia risposta è nettamente negativa. Il sistema dei media non ha fornito né una buona informazione (corrette, scrupolosa), né un’informazione esauriente. Al contrario, questa guerra ha evidenziato una totale vulnerabilità dei media ai progetti manipolatori dei poteri politici, nazionali e internazionali”.

“Le bugie si sovrappongono alle bugie, in un intrico senza fine e senza pudore”.

“Non sto parlando di una defaillance, di un’eccezione che confermerebbe la regola di una buona informazione sostanziale. Il fatto è che anche le fotografie che abbiamo visto per mesi nei telegiornali e sulle prime pagine dei giornali, erano spesso false ed erano spesso falsi i colpi di cannone, di bazooka, le sventagliate di kalashnikov”.

sabato 18 giugno 2022

Byoblu Newsletter: 📺 1984 - IL TALK DI BYOBLU


AL TALK DI BYOBLU "1984" ESPLODE IL VASO DI PANDORA: LA NARRAZIONE BOICOTTATA 

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"Ci hanno detto che la guerra è pace. Che l'ignoranza è forza, e su questo hanno ragione: l'ignoranza è forza, ma è forza solo per chi vuole comandare, e tenere gli italiani sotto un tallone di ferro. Benvenuti a 1984."

Questo, l'esplosivo incipit del giornalista Francesco Borgonovo, da poche settimane al timone del nuovo talkshow di Byoblu. In onda il mercoledì alle 21:30. 

La citazione dell'indimenticato romanzo di George Orwell appare quanto mai profetica e calzante, considerati i tempi correnti cui siamo tutti in balia.

Il neonato, e già performante, nuovo talk di Byoblu mira a diffondere luce sulle zone d'ombra del panorama informativo nazionale sulla guerra. Dopo il recente scandalo legato alla lista di proscrizione pubblicata da Il Corriere della Sera, tale esigenza diviene sempre più imperativa. Ospiti in studio, durante la terza puntata di 1984, l'economista Michele Geraci, il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il ricercatore indipendente Giacomo Gabellini, l'autore Matteo Giusti e il saggista Thomas Fazi.

Ad impreziosire il tessuto del format Aldo Giannuli, politologo, storico e saggista e Giorgio Bianchi; il famoso reporter e fotografo è nel mirino delle istituzioni dopo la recente inchiesta, la cui paternità attribuita al Copasir è stata poi smentita.

La terza puntata di "1984 - prequel" è stata aggiunta, in calce alle prime due previste, dopo il grande successo e condivisione da parte del pubblico. 

Il panorama geopolitico attuale appare ben diverso da quanto la narrazione ufficiale offre nelle reti mainstream. L'impeto intellettuale viene sistematicamente interpretato come ostile al sistema, nonché registrato come un aperto atto sovversivo in contrasto al Governo italiano. Finire bollati come nemici del Grande Fratello tricolore appare quanto meno semplice e controproducente. Persino manifestare la propria opinione sui social può sembrare sospetto: i processi alle intenzioni hanno completamente invaso il campo ai reati di natura conclamata.

L'ultima puntata di 1984, andata in onda ieri mercoledì 15 giugno, è stata come un vaso di Pandora scoperchiato su una narrazione della guerra boicottata. 

Te la sei persa? Riguardala in tv sabato 18 giugno alle ore 22:00 sul canale 262 del digitale terrestre, 462 di Tivùsat o 816 di Sky. Oppure guardala sul sito cliccando sul pulsante:  
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venerdì 17 giugno 2022

Ucraina: equivoci, malintesi e incomprensioni, di Thierry Meyssan


All’origine della guerra in Ucraina ci sono innanzitutto l’ignoranza degli Occidentali di quanto stava accadendo in quel Paese, poi una serie di equivoci e malintesi. Gli Occidentali, concentrati su loro stessi e incapaci d’immedesimarsi nella mentalità della controparte, perseverano a commettere errori. Alla fine, quando le operazioni militari cesseranno e i russi avranno raggiunto i loro obiettivi, enunciati pubblicamente sin dal primo giorno, potranno persino convincersi di avere vinto. In fin dei conti quel che importa agli Occidentali non è salvare vite umane, ma potersi convincere di stare dalla parte giusta della Storia.

mercoledì 15 giugno 2022

Elon Musk: “Strano” che il Dipartimento di Giustizia non abbia rivelato i nomi dei clienti di Jeffrey Epstein


L’imprenditore miliardario Elon Musk si interroga sul motivo per cui nessuno al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha esposto l’elenco dei clienti del pedofilo Jeffrey Epstein e sul perché nessuno nei media legacy sembra inseguire la storia.

“La cosa più assurda del DOJ che non ha fatto trapelare l’elenco è che nessuno nei media se ne preoccupa”, ha dichiarato Musk sabato in un post su Twitter. “Non vi sembra strano?”

Musk ha allegato il commento a un meme intitolato “Cose che non vedrò mai in vita mia”, che mostrava illustrazioni di un drago sputafuoco, un dinosauro e un unicorno, insieme alle parole “Epstein-Maxwell client list”. 

Epstein, finanziere condannato per reati sessuali, è morto in una cella di New York City nell’agosto 2019 in attesa del processo con l’accusa di traffico sessuale di minori. La sua morte è stata classificata come suicidio, un’affermazione contestata dai critici, molti dei quali hanno ipotizzato che fosse stato ucciso per impedirgli di identificare i suoi potenti clienti.

lunedì 13 giugno 2022

L'istanza per la riapertura delle indagini sulla morte di Rita Atria



A soli 17 anni, testimone di giustizia, è morta a Roma il 26 luglio 1992, ufficialmente per suicido. Il documento visionato da AGI chiede di verificare ciò che successe visto anche il legame tra la ragazza e il giudice Paolo Borsellino -

venerdì 10 giugno 2022

Con il fallimento annunciato della CEI in Italia, la chiesa perde la lotta agli abusi sessuali nel mondo e il Governo italiano in Europa


Un gigante con i piedi di argilla e un fallimento negato solo dai media nostrani che fanno spalla, ma quanto sta accadendo in Italia, il paese che suo malgrado ospita da sempre e finanzia lo Stato della Città del Vaticano, dove la religione cattolica, il numero dei preti e dei fedeli è il più alto nel mondo.

Come verosimilmente il numero di bambini stuprati nelle parrocchie italiane. Un dato di cui lo Stato non si interessa ma che terrorizza la CEI che per questo oggi più che mai invoca ai media “amici” la censura delle vittime.

mercoledì 8 giugno 2022

Esclusivo: Klaus Schwab contro la Russia


Il presidente del Forum Economico Mondiale, Klaus Schwab, ha organizzato l’edizione 2022 in funzione del sostegno all’Ucraina contro la Russia. Non solo ha consentito che l’oligarca Pinchuk installasse una Casa dei crimini di guerra russi, ma ha pianificato interventi ad hoc in seduta plenaria, di cui uno del presidente Volodymyr Zelensky.

Questo sostegno incondizionato ai banderisti si spiega con le origini di Klaus Schwab. Al contrario di quanto racconta la leggenda familiare, è figlio di un generale della Wehrmacht (foto), decorato non solo per fatti d’armi durante le due guerre mondiali, ma anche per gli atti compiuti nell’impero turco ottomano, durante il genocidio dei cristiani, in particolare degli armeni.

lunedì 6 giugno 2022

Presto l'Ucraina smembrata dagli Alleati


Washington intente approfittare della vittoria russa in Ucraina per annettere Leopoli alla Polonia, come già accadde dopo la prima guerra mondiale. All’epoca, in seguito a una breve guerra fra ucraini e polacchi per il controllo della Galizia nel contesto del disfacimento dell’impero austroungarico, la Conferenza di Pace di Versailles e la Società delle Nazioni decisero di annettere amministrativamente per 25 anni la Galizia alla Polonia e d’indire in seguito un referendum di autodeterminazione.

Lo scopo era rafforzare la Polonia per irrobustire lo sbarramento all’ideologia sovietica.

venerdì 3 giugno 2022

ANDREA ROCCHELLI ANCORA SENZA GIUSTIZIA. FU UCCISO IN UCRAINA 8 ANNI FA


Era in Donbass. Documentava le sevizie ai civili durante gli scontri fra esercito e indipendentisti filorussi-  Un dossier e un video di Ossigeno

Otto anni fa, il 24 maggio del 2014, il fotoreporter Andrea Rocchelli (Andy, per i suoi amici) fu ucciso nel Donbass, nei pressi di Sloviansk, colpito dai mortai in dotazione all’esercito ucraino che difendevano una collina contesa dagli indipendentisti filorussi.

Andrea aveva trentuno anni. All’inizio del 2014 era andato in Ucraina per documentare gli scontri nelle piazze (“Euromaidan” saranno poi chiamati), scontri che avevano scosso l’Ucraina. Una volta lì, aveva scoperto che oltre alle proteste nelle piazze riferite dalle principali testate giornalistiche internazionali, vi erano altre storie importanti che non venivano raccontate: gli scontri armati fra esercito ucraino regolare e indipendentisti filorussi. Questi combattimenti mettevano la popolazione civile in terribili condizioni di pericolo.

L’ATTACCO – Anche quel 24 maggio 2014 era andato con un taxi, a verificare le condizioni dei civili presi fra due fuochi nei pressi di Sloviansk. Era insieme a due suoi colleghi e amici: il fotoreporter francese William Roguelon e l’attivista e giornalista russo Andrej Mironov. Arrivarono ai piedi della collina Karachun. Erano appena scesi dal taxi quando furono raggiunti da ripetuti colpi di mortaio che li colpirono. Andrea Rocchelli e Andrej Mironov persero la vita.

giovedì 2 giugno 2022

Le vittime di pedofilia chiedono al nuovo capo dei vescovi di cambiare linea


Sul tavolo della 76esima assemblea generale della Cei, oggi in chiusura, c’è un dossier che scotta, quello degli abusi nella Chiesa. Sarà proprio questo il nodo gordiano che il neopresidente dei vescovi, il cardinale Matteo Maria Zuppi, salutato come l’emblema del cambiamento, sarà chiamato ad affrontare. Infatti, mentre nel mondo cattolico deflagra lo scandalo della violenza sui bambini e sulle religiose, in Italia dai vescovi ancora non arriva una chiara ammissione di responsabilità, né tantomento la determinazione a fare chiarezza, aprendo gli archivi vaticani e dando il via a una radicale operazione di trasparenza che finalmente renda giustizia alle vittime.

Stavolta, però, non basteranno le solite generiche dichiarazioni sulla lotta alla pedofilia nelle parrocchie, come ha fatto lo stesso ex presidente Gualtiero Bassetti nel suo discorso introduttivo ai lavori dell’assemblea, quando ha ripetuto che la Cei conferma il suo impegno per la tutela dei minori e la promozione di «una migliore conoscenza del fenomeno degli abusi per valutare e rendere più efficaci le misure di protezione e prevenzione».

mercoledì 1 giugno 2022

Lucetta Scaraffia, Anna Foa e Franca Giansoldati indagano sugli abusi del clero in Italia. “Agnus Dei” esce alla vigilia dell’Assemblea Cei


“Agnus Dei. Gli abusi sessuali del clero in Italia”. Si intitola così un saggio prossimamente in uscita con la casa editrice Solferino a firma di Lucetta Scaraffia, Anna Foa e Franca Giansoldati, mentre la Conferenza episcopale italiana affronta la questione nella sua assemblea plenaria della prossima settimana. “Negli ultimi decenni gli abusi sessuali del clero sono stati occasione di scandalo in quasi tutti i paesi cattolici, che hanno avviato inchieste indipendenti per misurare l’ampiezza del problema”, si legge in una nota dell’editore. “Solo in Italia e in Spagna le conferenze episcopali si rifiutano di collaborare, all’interno di una Chiesa in cui l’abuso e’ tuttora considerato una trasgressione del sesto comandamento senza tuttavia che il diritto canonico ne consideri l’effetto e le conseguenze per le vittime”.