L’Organizzazione Mondiale per la Sanità sempre al centro degli intrighi internazionali su Covid 19. Dalla Cina agli Usa.
Una ricercatrice cinese denuncia senza mezzi termini il governo del suo paese per aver creato in laboratorio il coronavirus. E l’Organizzazione Mondiale della Sanità di essere già da tempo a conoscenza della trasmissibilità del Covid 19 da persona a persona, ben prima di quanto ha sempre sostenuto.
A lanciare il pesantissimo j’accuse è una scienziata e divulgatrice scientifica, Li-Meng Yan, che ha lavorato alla Southern Medical University, al Xiengya Medical College.
Nel corso di un’intervista rilasciata all’anchorman di Fox News, Tucker Carlson, Li Meng Yan fa una serie di rivelazioni da novanta. Tutte da dimostrare ma, secondo quanto sostiene davanti ad uno sbigottito Carlson, è in possesso di prove documentali in grado di suffragare le sue affermazioni.
In sostanza dice che Covid 19 non è un virus naturale ma chiaramente prodotto in laboratorio. Il primo a volerlo è stato il governo cinese. Che a suo parere ha lasciato la ‘firma’ su quel misfatto: c’è – dice – un ‘finger print’, quasi si trattasse di un sigillo digitale. Che lei, appunto, sarebbe in grado di dimostrare.
Sei minuti e mezzo di fuoco, quelli della bollente intervista, che potete ascoltare in versione originale cliccando sul video in basso.
Ma c’è un altro botto. E arriva dagli Stati Uniti.
Non poco inquietanti, infatti, sono i risultati di una approfondita analisi di un consistente numero di cartelle cliniche effettuato da un’equipe della celebre università californiana, UCLA.
Le prime voci, addirittura, risalgono ad un anno fa, quando Keren Kaplan scrive sul Los Angeles Times del 10 settembre 2019 che “i ricercatori di UCLA e i loro colleghi dell’Università di Washington hanno documentato un sensibile incremento di pazienti che richiedevano cure per tosse”.