“La miocardite è in cima alla lista delle lesioni da vaccino”.
E’ il titolo di una fresca inchiesta pubblicata dall’associazione ‘Children’s Health Defence’ sugli effetti collaterali prodotti dai vaccini nel primo anno di somministrazione.
Un’associazione fondata e animata da Robert Kennedy junior, nipote di John Fitzgerald e figlio di Robert. Sere fa molti di voi avranno forse ammirato uno dei capolavori di Oliver Stone, “J.F.K”, su quel tragico duplice omicidio organizzato dai poteri forti a stelle e strisce: perché i due fratelli davano troppo fastidio all’apparato politico e militare e, quindi, “dovevano morire”.
Avvocato per l’ambiente (“environmental lawyer”), da anni Robert Kennedy junior si batte strenuamente per la tutela della salute dei più deboli, in primis of course quella dei bambini, soprattutto sul fronte vaccinale.
E veniamo all’ultima inchiesta sulle miocarditi come primo effetto collaterale dei vaccini. Firmato da Megan Redshaw, giornalista scientifica e principale redattrice del sito ‘The Defender’, costola informativa dell’associazione, il reportage si basa sui dati forniti dal sistema di monitoraggio sulla segnalazione di eventi avversi ‘VAERS’, allestito dai ‘Centers for Desease Control and Prevention’, i CDC che coprono tutto il territorio degli States. Un organismo super ‘ufficiale’, quindi, difficilmente formato da complottisti no-vax.
Ecco cosa scrive Redshaw il 16 gennaio. “I Centers for Desase Control and Prevention hanno rilasciato oggi nuovi dati che mostrano un totale di 1.033.994 segnalazioni di eventi avversi a seguito dei vaccini anti Covid, inviate tra il 14 dicembre 2020 e il 1 gennaio 2022 al sistema di segnalazione di eventi avversi al vaccino (VAERS), cioè il principale sistema finanziato dal governo per la segnalazione di reazioni avverse al vaccino negli Stati Uniti”.
Continua l’articolo: “I dati includono un totale di 21.745 segnalazione di decessi e 170.446 segnalazioni di lesioni gravi”.
Tragiche cifre che parlano da sole, con riferimento ad un intero anno di vaccinazioni.
Poi, nel dettaglio. “Il 19 per cento dei decessi si è verificato entro le 24 ore dalla vaccinazione, il 24 per cento entro le 48 ore”.
E’ noto che i vaccini manifestano i loro effetti collaterali anche a distanza di mesi, e perfino di anni: e a lungo termine (con un lasso temporale che può arrivare fino ai 20 anni) soprattutto nei bambini. Non c’è proprio da stare allegri, quindi, visto anche il procedere a ritmo serrato delle inoculazioni nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni.
Negli Stati Uniti a tutto il 7 gennaio 2022 sono state somministrate 516 milioni di dosi di vaccino, di cui 303 milioni di Pfizer, 197 di Moderna e 18 milioni di Johnson & Johnson.