lunedì 31 maggio 2021

Uno scienziato spiega perché era ingannevole l’indagine dell’OMS sulle origini del Covid


In un’intervista con Independent Science News, Richard H. Ebright, Ph.D., uno dei 26 scienziati che hanno firmato una lettera aperta chiedendo un’indagine sulle origini del COVID-19, delinea i molti modi in cui l’indagine dell’OMS è stata inadeguata.

Di Jorge Casesmeiro Roger

 

Il biologo molecolare Dr. Richard H. Ebright, Ph.D. è uno dei 26 scienziati mondiali che hanno firmato la lettera aperta: “Call for a Full and Unrestricted International Forensic Investigation into the Origins of COVID-19 ” – un documento pubblicato il 4 marzo dal Wall Street Journal e Le Monde che ha riacceso il dibattito sull’origine della pandemia dopo il Missione convocata dall’OMS a Wuhan.

Consiglio d’amministrazione, Professore Richard H. Ebright, professore di chimica e biologia chimica alla Rutgers University, è anche direttore di laboratorio al Waksman Institute of Microbiology e funge è anche capo progetto per due sovvenzioni di ricerca del National Institutes of Health.

Richard H. Ebright

Il dottor Richard Ebright ha conseguito la laurea in biologia e il dottorato in microbiologia e genetica molecolare all’Università di Harvard. Ha più di 160 pubblicazioni e più di 40 brevetti rilasciati e in sospeso. È membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze e membro dell’Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza, dell’Accademia Americana di Microbiologia e della Società Americana di Malattie Infettive.

Il dottor Ebright è membro del Comitato istituzionale di biosicurezza della Rutgers University e del Comitato per la resistenza antimicrobica della Infectious Diseases Society of America. È stato anche membro del gruppo di lavoro sulla sicurezza degli agenti patogeni dello stato del New Jersey e del progetto Controlling Dangerous Pathogens del Center for International Security Studies. È stato un membro fondatore del Cambridge Working Group, che ha sostenuto la biosicurezza, la biosicurezza e le revisioni del rischio-beneficio per la ricerca sui potenziali patogeni pandemici.

domenica 30 maggio 2021

Un anno intero senza più Giulietto Chiesa: e che anno

Giulietto Chiesa

Un anno intero, senza Giulietto Chiesa: e che anno. Brutalizzati da un potere sbrigativo e di colpo palese, scoperto, sfrontato. Tutti rinchiusi in casa, trattati come bestie. Interi settori dell’economia distrutti, la socialità azzerata grazie al terrorismo mediatico-sanitario. Popolazioni destabilizzate e portate sull’orlo della follia, disinformate in modo aggressivo e violento. I portavoce della catastrofe impegnati a terrorizzare il pubblico in televisione, a reti unificate, e gli eretici reietti completamente silenziati, isolati, ostracizzati, insultati e diffamati, demonizzati come criminali anche se medici, avvocati, magistrati, scienziati Premi Nobel. Il mondo capovolto: la bugia al potere, e la verità sfrattata come mai prima, nella storia. Il tutto, in un silenzio spaventoso dove a pesare è l’omertà di chiunque abbia un po’ di visibilità, e ha scelto di tacere. Tacere su cosa? Sull’evidenza: si incarcerano intere nazioni sulla base di una patologia virale perfettamente curabile da casa, ma presentata come inaffrontabile per gonfiare all’infinito i numeri dell’emergenza, onde imporre – anche col ricatto – la vaccinazione universale perpetua, oltre naturalmente ai diktat grotteschi di un regime che cancella diritti e libertà, mentre blatera di Green Deal e di riconversione ecologica per sudditi obbedienti.

«Ce l’hanno con noi: ci hanno dichiarato guerra». Giulietto Chiesa non ha fatto in tempo a vederne l’esplosione definitiva, ci ha lasciati quando ancora i medici non avevano finito di capire con che cosa avessero davvero a che fare. Però la guerra – quella dei pochissimi contro tutti gli altri – Giulietto l’aveva vista arrivare, eccome: sotto forma di conflitti imperialistici, di terrorismo fatto in casa, di manipolazione finanziaria a scopo predatorio, a danno di intere comunità nazionali. Da giornalista (già comunista, e vicino alla Russia) l’ex corrispondente de “L’Unità”, della “Stampa” e del “Tg5″ aveva sempre fiutato, con largo anticipo, le direttrici delle faglie sotterranee che avrebbero terremotato il mondo, sotto la sferza di un’élite a vocazione totalitaria e ormai incontenibile, dopo il crollo geopolitico dell’Urss. Fu il primo, in Italia – nel saggio “La guerra infinita”, immediato bestseller eppure mai recensito sui giornali – a denunciare come interamente falsa, la versione ufficiale sugli attentati dell’11 Settembre. Avvertimento esplicito: se esistono poteri capaci di tanto, prepariamoci pure al peggio. Gli costò caro, quel libro: Giulietto Chiesa fu letteralmente espulso dai salotti del mainstream, trattato come un pericoloso pazzo visionario.

venerdì 28 maggio 2021

Medici: resistenza contro il vaccino imposto da Draghi

Mariano Amici

«Con la risoluzione numero 2361 del febbraio scorso, il Consiglio D’Europa si è espresso in modo piuttosto netto contro l’introduzione negli Stati membri di un obbligo vaccinale». Lo sottolinea Sonia Fascendini, su “Trend Online”. Nella risoluzione si legge tra l’altro che gli Stati membri «devono assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria», e che nessuno (politicamente, socialmente o altrimenti) è «sottoposto a pressioni per farsi vaccinare», se non desidera farlo. Inoltre, secondo questo primo pronunciamento di un organo dell’Unione Europea, si deve «garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato», per qualsiasi motivo (possibili rischi per la salute, di fronte a vaccini Covid ancora sperimentali, o contrarietà personale verso il vaccino come profilassi sanitaria preventiva). Al tempo stesso, aggiunge “Trend Online“, si invitano i paesi Ue ad «adottare misure tempestive ed efficaci per contrastare la disinformazione e l’esitazione riguardo al vaccino Covid-19». Una posizione, quindi, che «sembra orientata verso un’attività di persuasione e di tolleranza verso chi è scettico verso i vaccini».

Sembra inoltre esclusa, senza eccezioni, «l’ipotesi invece di imporre un vaccino», o anche solo di «applicare sanzioni o penalizzare chi non voglia farsi inoculare il vaccino», annota la stessa Sonia Fascendini. Peccato però che l’Italia lo abbia appena introdotto, un primo obbligo vaccinale, per ora riservato al personale sanitario. «Già qualcuno inizia a ipotizzare che questo sia il primo passo, verso la diffusione dell’obbligo di sottoporsi al vaccino, poco alla volta, se non per tutti, per una platea molto più ampia». “Merito” del decreto legge del 31 marzo 2021, varato dal governo Draghi. «Trattandosi di un decreto legge e non di un Dpcm, non è possibile ricorrere al Tar», chiarisce il dottor Mariano Amici, che a Roma nell’ultimo anno ha curato e guarito, da casa, ben 2.000 pazienti, senza mai doverli fare ricoverare. Il dottor Amici – violentemente attaccato e diffamato dai grandi media – smonta alla radice il ricorso al vaccino-Covid: non garantisce ai medici vaccinati di non essere contagiosi. Per quale motivo, dunque, costringerli a subire questo singolare Tso, completamente inutile dal punto di vista epidemiologico, sotto pena di gravi sanzioni?

giovedì 27 maggio 2021

OMS – Nuovo passo verso il governo mondiale


L’OMS sta promuovendo un nuovo trattato internazionale sulla pandemia da redigere e firmare dalle nazioni del mondo. Nel loro annuncio del 30 marzo 2021 intitolato COVID-19 mostra perché un’azione unitaria è necessaria per un’architettura sanitaria internazionale più solida , l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) fa prevedibilmente appello a vaghi principi generali e valori nobili nel tentativo di invogliare l’umanità a sostenere la sua ricerca del globalismo e di una maggiore centralizzazione del potere.

Anche se questa volta non usa la parola d’ordine sostenibile , usa un’altra delle sue parole d’ordine preferite equa . L’OMS afferma che tutti devono avere un “accesso universale ed equo” a “vaccini, medicinali e strumenti diagnostici sicuri, efficaci e convenienti” per le pandemie attuali e future, tuttavia ha già sbagliato, poiché come i fatti hanno dimostrato, COVID non lo è una pandemia ma piuttosto un’operazione, un’agenda, una casedemia di PCR e una truffa. Gli scettici nei confronti delle autorità che chiedono più collaborazione come stratagemma per ottenere più potere dovrebbero notare che l’attuale struttura dell’UE è nata prima tramite i trattati. Quindi diamo uno sguardo più da vicino alle parole usate per spingere questo nuovo trattato internazionale sulla pandemia .

Al momento giusto, 23 leader mondiali e il capo dell’OMS hanno letto i loro script per promuovere il trattato internazionale di pandemia

mercoledì 26 maggio 2021

Bill Gates e i suoi imperi


Attualmente stiamo affrontando tecnocrati enormemente potenti che sono decisi a inaugurare il Great Reset , che completerà il trasferimento in corso di ricchezza e proprietà delle risorse dai poveri e dalle classi medie agli ultra-ricchi. Forse il più noto degli individui che spingono per questo è Bill Gates che, come John Rockefeller un secolo prima di lui, ha riabilitato la sua immagine dolorosamente offuscata rivolgendosi alla filantropia.

Tuttavia, il marchio di filantropia di Gates, finora, ha aiutato pochi e danneggiato molti. Mentre la sua macchina di pubbliche relazioni è riuscita a trasformare l’opinione pubblica su di lui in modo tale che molti ora lo vedono come un salvatore globale che dona la sua ricchezza per il bene del pianeta, niente potrebbe essere più lontano dalla verità.

 

Stranglehold di Gates sulla salute globale

Di recente mi è venuta in mente l’entità del ruolo di Gates sulla salute globale. Credo che la catastrofe del COVID-19 non sarebbe stata possibile se non fosse stato per l’Organizzazione mondiale della sanità, su cui Gates sembra esercitare un controllo ombra. Ricordate, è stata principalmente l’OMS a facilitare questa chiusura globale e l’adozione di misure che privano la libertà e distruggono l’economia praticamente da tutti i governi del pianeta.

Quando l’allora presidente Trump ha interrotto i finanziamenti statunitensi all’OMS nel 2020, Gates è diventato il più grande finanziatore dell’OMS. Come spiegato in ” WHO Insider Blows Whistle on Gates and GAVI “, l’OMS ha trasformato la sicurezza sanitaria globale in una dittatura, in cui il direttore generale ha assunto il potere esclusivo di prendere decisioni a cui gli stati membri devono attenersi, ma secondo un lungo termine Insider dell’OMS, l’alleanza vaccinale di Gates GAVI sembra effettivamente essere il potere direttivo dietro l’OMS.

I due – Gates e l’OMS – hanno lavorato mano nella mano spingendo per una campagna di vaccinazione globale, e Gates ha investito una grande quantità di denaro in questi vaccini. Abbiamo anche assistito a sforzi straordinari per censurare alternative naturali e farmaci poco costosi, prontamente disponibili e chiaramente efficaci, come l’ idrossiclorochina e l’ ivermectina , e sembra che la ragione di ciò sia probabilmente perché sono concorrenti del vaccino.

L’autorizzazione all’uso di emergenza per i vaccini pandemici viene concessa solo quando non ci sono altri trattamenti, quindi le alternative diffamatorie sono state una strategia chiave per proteggere i profitti dei vaccini.

martedì 25 maggio 2021

RIFIUTA IL TAMPONE, DOCENTE DI SCIENZE INFERMIERISTICHE SOSPESA DAL LAVORO – Giovanna Finocchi



Giovanna Finocchi è direttrice del corso di laurea in scienze infermieristiche e docente di etica e bioetica. Lo scorso marzo, ai sensi della legge 81/08, è stata convocata dalla propria direzione sanitaria per eseguire il test antigenico.

“Già dall’aprile del 2020 ho iniziato a studiare i numeri dell’ISS, dell’Istat, di Epicentro, insomma i dati di tutti quegli istituti che da anni monitorano l’andamento delle epidemie in Italia, in particolare dell’influenza stagionale. Mi sono resa conto che questi numeri non si discostavano molto rispetto a quelli degli anni precedenti, così ho iniziato a informarmi su altre fonti oltre a quelle dei telegiornali. Inoltre, a seguito dei provvedimenti adottati per contenere l’epidemia, che risultati sono stati ottenuti?”

lunedì 24 maggio 2021

Lockdown dannoso secondo 43.000 medici e ricercatori


43.000 (quarantatremila, si avete capito bene) medici e scienziati di medicina hanno oramai firmato la Grande Dichiarazione di Barrington, che contesta – sulla base di fatti oggettivi verificabili da chiunque – la narrazione Covid. Non contestano l’esistenza del virus, bensì i lockdown (non hanno alcun senso, anzi) e le decisioni dei governi. I giornalisti, tutti corrotti o pavidi, non ve lo raccontano.

Jay Bhattacharya è professore di medicina presso la Stanford University, dove ha conseguito sia un M.D. che un Ph.D. in economia. È anche ricercatore associato presso il National Bureau of Economics Research, senior fellow presso lo Stanford Institute for Economic Policy Research e presso il Freeman Institute for International Studies e direttore dello Stanford Center on the Demography and Economics of Health della Dichiarazione di Great Barrington, la sua ricerca è stata pubblicata su riviste di economia, statistica, legge, medicina, salute pubblica e politica sanitaria.

domenica 23 maggio 2021

Pietro Orlandi: “Ho lo scambio di messaggi tra due persone vicine al Papa, ma il Vaticano non mi convoca”.

Nuovo duro intervento da parte di Pietro che continua a sostenere che all’interno del Vaticano non ci sia l’intenzione di andare a fondo sulla scomparsa della sorella. “Ci sono due persone molto vicine a Papa Francesco che usano telefoni riservati della Santa Sede e io ho un loro scambio di messaggi: parlano di documenti su Emanuela. Quando noi chiedevamo i documenti ci dicevano che non c’è nulla: non è vero” e nessuno ha convocato Pietro Orlandi per capire di cosa si tratta.

La trasmissione di approfondimento di La7, Atlantide, condotta da Andrea Purgatori nella puntata del 12 maggio 2021 si è occupata dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II e del caso OrlandiOspite in studio Pietro Orlandi e in collegamento l’avvocatessa Laura Sgrò.

...segue: emanuelaorlandi.altervista.org

venerdì 21 maggio 2021

Bill Gates, la Clinton e lo stranissimo incidente di Suez

Il cargo Ever Given incagliatosi nel Canale di Suez

Ci sono anche Bill Gates e Hillary Clinton, nel puzzle azionario che fa capo all’armatore della gigantesca portacontainer Ever Given, incagliatasi il 23 marzo nel Canale di Suez, ostruendo per giorni l’idrovia mercantile più importante del mondo. Lo segnala “Come Don Chisciotte“, che si interroga sull’incidente più strano della storia: un mastodonte da 200.000 tonnellate, mandato a sbattere contro le rive da una semplice tempesta di vento? Strano: l’enorme nave faceva parte di un convoglio: tra tanti cargo incolonnati, la tempesta avrebbe colpito solo lei? Altra stranezza: prima di imboccare il canale, la Ever Given aveva seguito una rotta “folle”, disegnando sui tracciati Gps – letteralmente – un gigantesco pene: la “firma” di una clamorosa beffa? «La nave non solo si è messa di traverso, ma con la prua si è addirittura conficcata in un argine-sponda del canale, manovra che a questo punto è difficile ritenere accidentale: con l’apparato motore, infatti, sarebbe stato possibile contrastare la manovra sbagliata ed evitare l’impatto».

Lo afferma su “Africa ExPress” l’ingegner Bruno Brugnoni, consulente marittimo e già direttore di macchina sui grandi mercantili. Un uomo esperto, che ha passato decine di volte il Canale di Suez. «Certamente – conclude – la verità non si saprà mai. Non essendoci stati morti o feriti, tutte le questioni saranno risolte dalle assicurazioni: e queste non hanno interesse a divulgare i particolari». Il mistero del “fallo” sui tracciati tiene banco anche sui giornali: goliardata, gesto involontario o strana coincidenza? Il disegno, sottolinea il “Fatto Quotidiano“, lo si vede chiaramente dal filmato pubblicato su Twitter dal sito “Vessel Finder”, specializzato nel tracciare e registrare le tracce Gps delle navi. Le stesse autorità egiziane – vere vittime del blocco dell’idrovia – non escludono l’errore umano. Sull’inserto “InsideOver” del “Giornale”, Lorenzo Vita suggerisce un’altra possibilità: l’hackeraggio a distanza dei comandi della nave. Esistono infatti «hacker in grado di penetrare nei sistemi informatici dell’imbarcazione e impartire gli ordini».

giovedì 20 maggio 2021

La Bibbia Nuda: dietro la nostra storia, una regia occulta

Mauro Biglino

E’ perfettamente lecito domandarsi a chi mai possa importare, oggi, della eventuale veridicità del libro più famoso e più diffuso al mondo, la Bibbia. Un testo sacro, per i religiosi. Un insieme di codici simbolici, per gli esoteristi. Una collezione di fiabe, per gli atei. E se invece – al di là di come la si possa pensare, e nel pieno rispetto delle convinzioni di chiunque – quell’insieme di rotoli antichi contenesse indizi sull’origine della nostra possibile, vera storia? Per cercare una risposta, risulta utilissimo il metodo (pratico, lineare) adottato da Mauro Biglino, singolare figura del panorama culturale italiano. Prima, traduttore dell’Antico Testamento per le Edizioni San Paolo, e poi autore di 14 saggi che indagano tra le pieghe del testo biblico, riletto testualmente e senza filtri, teologici o sapienziali. Dopo oltre dieci anni di studi, la domanda resta invariata: e se la Bibbia riflettesse l’eco dell’origine della nostra specie, letteralmente “fabbricata” da individui non umani? E’ proprio questa, l’angolazione che – volendo – consente di passare, in modo verticale, dalla Genesi alla difficilissima attualità del momento presente, in cui l’umanità sembra in balia di forze ostili e smisuratamente potenti.

Forse è utile fare un bel passo indietro, di almeno vent’anni. Per esempio: fino al 10 settembre 2001, era diffusa la sensazione di vivere nel migliore dei mondi possibili. Non esattamente un pianeta-capolavoro, politicamente parlando, ma distante anni luce da quello che sarebbe venuto dopo, a cominciare dall’alba del giorno seguente: due Boeing contro le Torri Gemelle di New York, senza che un solo jet militare – dopo il primo impatto – si fosse levato a presidiare quelli che erano considerati i cieli più sorvegliati del globo, così da scongiurare almeno la seconda, devastante collisione. Un’avvisaglia poco rassicurante la si era avuta due mesi prima, a Genova, in mezzo a strade e piazze improvvisamente preda della follia di una violenza insensata. Wayne Madsen, già dirigente della Nsa, disse che oltre duemila agenti avevano lavorato, per mesi, a “organizzare” la carneficina del G8 genovese, puntando sul caos scatenato dai misteriosi black bloc, in apparenza venuti dal nulla. Risultato: un temporale anomalo e capace di tramortire l’opinione pubblica, spingendo i giornali a parlare di “sospensione della democrazia”, prima ancora che la vicenda vivesse i suoi pesanti strascichi giudiziari.

mercoledì 19 maggio 2021

22 anni fa l’invasione criminale della NATO in Jugoslavia


Nelle prime ore del 24 marzo 1999, la NATO iniziò i bombardamenti di quella che allora era la Repubblica Federale di Jugoslavia. Per qualche ragione, molti nella nazione presa di mira pensavano che il nome dell’operazione fosse “ Angelo misericordioso “. In effetti, l’attacco aveva il nome in codice “ Allied Force ” – un moniker freddo, banale e perfettamente descrittivo. Perché, per quanto molti portavoce della NATO e la stampa cheerleading girassero, mentissero e inventassero il contrario (sfortunatamente, con troppo successo), non c’era nulla di nobile negli obiettivi della NATO. Attaccò la Jugoslavia per la stessa ragione per cui l’allora imperatore Bill Clinton si divertì una sveltina nello Studio Ovale: perché poteva.

La maggior parte delle critiche alla guerra del 1999 si è concentrata sulla sua condotta (prendendo di mira le pratiche, gli effetti, i “danni collaterali”) e le conseguenze. Ma sebbene la condotta della guerra da parte della NATO sia stata atroce e le conseguenze siano state disastrose e criminali , nulla di tutto ciò cambia il fatto che per sua stessa natura e fin dall’inizio, l’attacco della NATO è stata una guerra di aggressione: illegale, immorale e ingiusto; non “infruttuoso” o “mal gestito”, ma semplicemente sbagliato .

Illegale

Non c’è assolutamente dubbio che l’attacco della NATO nel marzo 1999 fosse illegale . L’articolo 2, sezione 4 della Carta delle Nazioni Unite dice chiaramente:

“Tutti i membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o dall’indipendenza politica di qualsiasi stato, o in qualsiasi altro modo incompatibile con gli scopi delle Nazioni Unite.”

martedì 18 maggio 2021

Non furono i partigiani a decidere la fine di Mussolini

Mussolini

Giustiziato dai partigiani, il 28 aprile 1945? A correggere la “vulgata” sulla fine del Duce provvedono ormai in tanti. Tra questi, un giornalista come Luciano Garibaldi, autore di veri e propri “scoop”, negli anni Novanta. La sua ricostruzione: Mussolini (già condannato a morte due anni prima da Roosevelt e Churchill, secondo Enrico Montermini, come conferma un’intercettazione telefonica della Gestapo) fu “venduto” ai partigiani dal generale Wolff delle SS, ormai accerchiato dagli alleati. A loro volta, i partigiani – che catturarono il dittatore a Dongo, senza che la scorta militare tedesca opponesse resistenza – fu assassinato poco dopo su ordine di 007 inglesi, accorsi sul Lago di Como per far tacere per sempre il Duce e far sparire i documenti che aveva con sé: provavano il complotto ordito con Churchill, fino all’ultimo, per convincere Hitler a deporre le armi in Europa, per poi fare fronte comune contro l’Urss. Doveva morire anche Claretta Petacci – dice Garibaldi – perché era al corrente di tutto. Bisognava impedire che Mussolini e la donna parlassero, con gli americani o anche solo coi giornalisti che stavano affluendo da mezzo mondo per tentare di intervistarlo, dopo la notizia della sua cattura. La celebre fucilazione partigiana a Giulino di Mezzegra? Sarebbe stata soltanto una macabra messinscena: Mussolini era già morto, da ore.

In un documentario televisivo trasmesso una decina di anni fa, il partigiano Roberto Remund ricorda: nel sollevare il cadavere di Mussolini si accorse che era assolutamente rigido. Sarebbe stato impossibile, se fosse stato davvero fucilato appena un’ora prima, alle ore 17, davanti al cancello di Villa Belmonte, a Giulino di Mezzegra. Significa che era stato fucilato almeno 10 ore prima, ovvero in mattinata. Altra contraddizione clamorosa nel racconto di Lia De Maria, la contadina a casa della quale, dal “capitano Neri” (il partigiano Luigi Canali), erano stati condotti Benito Mussolini e Claretta Petacci. La donna dichiarò che i due prigionieri, a pranzo, avevano mangiato polenta, latte, pane, salame e frutta. L’autopsia sul cadavere di Mussolini, condotta da Caio Mario Cattabeni, stabilì che Mussolini aveva lo stomaco vuoto. Questo sarebbe verosimile se Mussolini fosse stato ucciso, appunto, in mattinata (non nel pomeriggio). Ancora più clamorose le contraddizioni in cui sono caduti i tre protagonisti della presunta fucilazione: Walter Audisio (il famoso “colonnello Valerio”, che avrebbe sparato la raffica di mitra contro Mussolini), Michele Moretti (il partigiano “Pietro”) e Aldo Lampredi (”Guido”, uno dei massimi esponenti del Cln).

lunedì 17 maggio 2021

ROBERT KENNEDY A BYOBLU: “NON ABBIATE PAURA, QUESTA GUERRA SI PUÒ VINCERE”


Claudio Messora ha realizzato un’esclusiva intervista a Robert Kennedy Junior, nipote del presidente americano John Fitzgerald Kennedy assassinato nel 1963, sulla sua lotta al totalitarismo moderno.

Robert Kennedy è un avvocato ambientalista che ha vinto anche un’importante causa contro la multinazionale Monsanto e il suo prodotto Roundup accusato di essere cangerogeno.

È fondatore dell’organizzazione Children’s Health Defense che si occupa di sensibilizzare le persone sul tema della vaccinazione, soprattutto infantile. 

ECCO LA TRASCRIZIONE DELLA LUNGA INTERVISTA A KENNEDY

Claudio MessoraLei Robert Kennedy è un avvocato ambientalista con alle spalle numerosi successi che se poi avremo tempo andremo a raccontare. Ed è anche un attivista anti-vaccinista con un sito internet molto frequentato, e andremo a spiegare molte delle cose che quotidianamente pubblicate e le battaglie che fate.

Lei però porta un cognome così importante che per trenta secondi inizialmente mi deve consentire di fare un piccolo riferimento perché lei è il nipote di John Kennedy, il famoso presidente degli Stati Uniti d’America, ucciso nel giugno 1963. Cosa dire, è davvero emozionante parlare con lei, se ci può raccontare quanti anni aveva all’epoca e quali furono le sue emozioni?

Robert Kennedy: Avevo 10 anni quando mio zio è stato assassinato e 14 quando è stato ucciso mio padre.

MessoraPer noi quell’episodio fu il simbolo di una battaglia contro un potere superiore che si può fare e anche il simbolo di cosa può accadere a coloro che combattono questa guerra. Per cui la ringraziamo di essere qui e di combattere la sua guerra. 

Kennedy: Grazie, Grazie, sono felice di essere qui.

venerdì 14 maggio 2021

PANDEMIA – LA HIT DI CHI STA FACENDO MILIARDI


Ricchezza miliardaria: chi sono i 10 maggiori profittatori di pandemia?

Un anno dopo l’inizio della pandemia di Covid-19, i miliardari statunitensi si sono comportati come dei gangster a spese dei lavoratori.

 

Un anno fa, l’Institute for Policy Studies ha pubblicato “Billionaire Bonanza 2020: Wealth Windfalls, Tumbling Taxes and Pandemic Profiteers”   e ha iniziato a monitorare i guadagni di ricchezza dei miliardari con l’aumento della disoccupazione. Abbiamo collaborato con Americans for Tax Fairness (ATF) per monitorare la crescita della ricchezza dei miliardari americani nell’ultimo anno. Questo rapporto riassume la straordinaria crescita della ricchezza di quegli ora 657 miliardari sulla base dei dati in tempo reale di Forbes il 18 marzo 2021.

giovedì 13 maggio 2021

The Great Reset è qui: «Follow the Money»


La riorganizzazione dall’alto verso il basso dell’economia mondiale da parte di una cabala di tecnocrati delle multinazionali, guidata dal gruppo attorno al Forum Economico Mondiale di Davos – il cosiddetto Great Reset o Agenda 2030 delle Nazioni Unite – non è una proposta futura.

 

Il Great Reset del WEF non è semplicemente una grande idea di Klaus Schwab che riflette sulla devastazione economica del coronavirus. È stato a lungo pianificato dai maestri del denaro.

È ben attualizzato poiché il mondo rimane in un folle lockdown per un virus.

 

L’area di investimento più calda dall’inizio dei lockdown globali del coronavirus è un qualcosa chiamato investimento ESG. Questo gioco altamente soggettivo e molto controllato sta spostando drasticamente i flussi di capitale globali in un gruppo selezionato di azioni e obbligazioni societarie «approvate».

 

In particolare, promuove l’agenda distopica 2030 delle Nazioni Unite o l’agenda del Grande Reset del WEF. Lo sviluppo è uno dei cambiamenti più pericolosi e meno compresi almeno nell’ultimo secolo.

mercoledì 12 maggio 2021

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL CASO SVEZIA E IL SUO NO ALLE CHIUSURE


La Svezia rappresenta un caso unico tra i Paesi europei riguardo alla gestione del Sars-Cov2. Il Paese, che ha evitato i rigidi blocchi e restrizioni che hanno soffocato gran parte dell’economia mondiale, ha fatto registrare un aumento minore del tasso di mortalità complessivo rispetto agli altri Paesi europei. Questo confermerebbero i dati aggiornati di Eurostat, agenzia statistica dell’UE.

Gli esperti di malattie infettive hanno tenuto a precisare che tali risultati non possono essere interpretati come prove del fatto che le restrizioni non fossero necessarie, ma hanno riconosciuto che il comportamento della Svezia nel gestire la crisi sanitaria ha dei lati positivi, tanto da meritare di essere studiato e analizzato attentamente.

La scorsa settimana, i governi della Germania e della Francia hanno deciso di estendere le misure anti-covid per l’aumento dei casi di Coronavirus e l’alto tasso di mortalità. Una mossa questa che secondo gli economisti dei due Paesi, ritarderebbe ulteriormente la ripresa economica.

martedì 11 maggio 2021

LA LEGGE PENALE E LA “GIUSTIZIA” CANONICA NON AGEVOLANO IL CONTRASTO ALLA PEDOFILIA


Con una concreta collaborazione legislativa tra Stato e chiesa, il fenomeno della pedofilia nelle parrocchie potrebbe essere fortemente limitato. Tuttavia, ci ritrova in una pericolosa fase di stallo in cui si dibatte, si discute, si riflette e nel mentre molte vittime innocenti vengono abusate.

A livello di normativa statale, il reato di abuso su minori è disciplinato all’articolo 609 quater del codice penale il quale, rimandando per il calcolo della pena al precedente articolo 609 bis c.p., prevede delle pene che al netto degli aumenti previsti dalle circostanze aggravanti, potrebbe anche dare un certo senso di giustizia alla vittima in caso di condanna dell’autore del reato.

Purtroppo, nella realtà pratica dei fatti, subentrano diversi fattori che non permettono che si possa far giustizia e che si possa intervenire in maniera tempestiva in caso di “allarme”. Si pensi al serio problema della prescrizione, che ha aiutato ad evitare un definitivo giudizio di merito sull’operato di Don Paolo Alberto Lesmo e su quello di Don Vincenzo Calà, entrambi condannati nelle prime fasi di giudizio per poi veder intervenire la prescrizione in ultima facie. L’elenco sui processi di questo genere che si sono conclusi con la prescrizione del reato potrebbe essere infinito e, a parere di chi scrive, questo reato dovrebbe essere considerato imprescrittibile, in modo tale da far luce in maniera definitiva sull’operato dei presunti pedofili. La parrocchia è il luogo in cui per consuetudine e costume si svolge l’infanzia di gran parte della popolazione e, sapere che preti condannati nelle prime fasi del giudizio e poi beneficiari della prescrizione, sono ancora in giro per le parrocchie, mette un bel po’ di angoscia. Il reato di pedofilia genera nella vita della vittima un danno alla sfera psico-fisica di natura permanente e, per questo, la prescrizione non dovrebbe operare in questa ipotesi di delitto, poiché i suoi effetti non risultano terminati al momento della denuncia.

Le testimonianze fornite dalle vittime ci hanno permesso di comprendere che i traumi di queste esperienze spesso vengono raccontati in età adulta e questo agevola parecchio il ricorso al “salvagente” prescrizione. Si pensi anche al fatto che la quasi totalità delle testimonianze ha riportato un senso di profonda vergogna verso i genitori nel raccontare gli abusi subiti, e i costoro rappresentano per il diritto penale coloro che hanno la facoltà di denunciare fino a che la vittima non abbia compiuto i diciotto anni.

lunedì 10 maggio 2021

Dieci anni dall’invasione della Libia


Dieci anni fa, il 19 marzo 2011, gli Stati Uniti e il suo braccio militare NATO hanno scatenato un bombardamento prolungato contro la Libia, dove il colonnello Muammar Gheddafi era in carica da oltre quattro decenni. Gheddafi sarebbe stato ucciso in modo brutale sette mesi dopo, mentre la Libia precipitava nel caos mentre le parti in conflitto in questo paese fratturato si rivoltavano l’una contro l’altra.

L’invasione USA-NATO della Libia non è limitata ai raid aerei. Nelle ore di apertura dell’attacco, navi da guerra e sottomarini americani e britannici hanno lanciato decine di missili da crociera che, entro il 21 marzo 2011, avevano spazzato via l’intero sistema di difesa aerea strategica di Gheddafi lungo la costa libica. I bombardieri spirituali statunitensi B-2 hanno distrutto l’aeroporto più grande della Libia, nella capitale Tripoli, mentre gli aerei Tornado hanno lanciato missili Storm Shadow su numerosi obiettivi strategici.

L’errore critico di Gheddafi “è stato quello di rinunciare alla sua agenda sulle armi nucleari”, notato dall’eminente storico indiano Vijay Prashad (1). In un accordo con le potenze occidentali, Gheddafi aveva abbandonato l’arricchimento dell’uranio per le bombe nucleari, mentre alla Libia era stato revocato le sanzioni. Diverse nazioni, tra cui Iran e Corea del Nord, hanno informato Gheddafi che è stato un grave errore indebolire le sue difese e perseguire relazioni apertamente amichevoli con l’Occidente.

Il 5 aprile 2003, il funzionario dell’amministrazione Hawkish Bush John Bolton aveva esplicitamente avvertito Libia, Iran e Siria che l’attacco statunitense all’Iraq “invia un messaggio” a quei paesi, comunicando che “il costo del loro perseguimento delle armi di distruzione di massa (WMD) è potenzialmente alto ”. (2)

All’inizio di questo secolo, l’Iraq non aveva ovviamente armi nucleari o biologiche, come era noto prima che iniziasse l’invasione statunitense del marzo 2003. Saddam Hussein era indifeso come lo sarebbe stato Gheddafi otto anni dopo, entrambi obiettivi ideali in nazioni che, non a caso, possiedono importanti fonti di petrolio e si trovano in regioni strategicamente importanti. La lezione è dura e brutta: se si desidera essere protetti dagli attacchi delle potenze imperiali, trasformare il proprio paese in uno stato nucleare o in una fortezza militare.

Dopo nove mesi di negoziati, il 20 gennaio 2004 il presidente George W. Bush ha dichiarato che Gheddafi si era “giustamente” impegnato a liquidare “volontariamente” i suoi programmi di armi di distruzione di massa. Più di 10 strutture in Libia sono state smantellate dove era in corso l’arricchimento dell’uranio per le bombe nucleari. Anche l’arsenale di armi biologiche di Gheddafi è stato distrutto.

venerdì 7 maggio 2021

Nucleare – Boris Johnson annuncia un aumento del 40% nell’arsenale britannico


Boris Johnson ha annunciato un aumento del 40% dell’arsenale nucleare britannico.

Oggi l’arsenale è di circa 200 testate nucleari. Ciascuno è circa 8 volte la potenza della bomba di Hiroshima che ha ucciso oltre 200.000 persone. Questa è una capacità di uccidere di centinaia di milioni. Come può Johnson ragionevolmente giustificare quell’arsenale, per non parlare di aumentarlo?

Una domanda chiave viene posta dai media e dal parlamento: è legale?

La risposta è un clamoroso No. L’aumento dell’arsenale nucleare della Gran Bretagna viola i nostri legali ai sensi del Trattato di non proliferazione nucleare, che la Gran Bretagna ha ratificato nel 1970. Il Trattato richiede che i paesi che hanno armi nucleari si disarmino e quelli che non le hanno non lo facciano. prendili. Non vi è alcun modo in cui aumentare un arsenale nucleare sia legittimo ai sensi del Trattato.

Ma non sono solo le nuove testate ad essere illegali, è anche l’intero progetto di sostituzione del Trident. Quando il governo di Blair ha perseguito per la prima volta la sostituzione del Trident nel 2005, Matrix Chambers ha fornito un parere legale che ha ritenuto che la sostituzione del Trident sarebbe stata una violazione del materiale del Trattato perché richiede ciascuna delle parti del Trattato si impegni a portare avanti i negoziati in buona fede su misure efficaci relativi alla cessazione anticipata della corsa agli armamenti nucleari e al disarmo nucleare.

Quindi non solo le testate aggiuntive sono illegali, ma la sostituzione del Tridente è illegale e il mancato disarmo delle nostre armi nucleari esistenti viola il Trattato.

Stranamente, i governi britannici si affermano sempre il loro fermo impegno nei confronti del TNP e la Revisione integrata non fa eccezione. Afferma: “Siamo fortemente impegnati per la piena attuazione del TNP in tutti i suoi aspetti, compreso il disarmo nucleare”.

giovedì 6 maggio 2021

Gli USA distruggono il governo americano in Afghanistan costato 143 miliardi di dollari


Il governo dell’Afghanistan creato e sostenuto dagli Stati Uniti è sull’orlo del collasso. Ha perso ogni credibilità presso la sua gente a causa della sua incompetenza e della sua incredibile corruzione. Se gli aiuti militari statunitensi e gli enormi apporti di aiuti internazionali venissero ritirati, i talebani sarebbero alle porte di Kabul e pronti a conquistare l’intero paese nel giro di pochi giorni.

Da quando il presidente George W. Bush proclamò idioticamente l’obiettivo di creare da zero uno Stato moderno, progressista, filo-occidentale, stabile e democratico in Asia centrale 20 anni fa, gli Stati Uniti hanno investito 143 miliardi di dollari nella ricostruzione dell ‘ Afghanistan. Ed è stato tutto sprecato.

Oggi, il fattore più importante che distrugge la credibilità del governo afghano tra il suo stesso popolo non sono gli attacchi e l’opposizione militare dei talebani ribelli: è l’aiuto internazionale dominato e diretto dagli Stati Uniti che ha completamente minato e screditato proprio il governo che si suppone. supportare.

Queste verità elementari sono state ripetutamente evidenziate da critici espliciti della disastrosa disavventura militare statunitense in Afghanistan negli ultimi due decenni. Io e molti altri collaboratori di questa piattaforma li abbiamo realizzati ripetutamente. Ma il 10 marzo, sono stati tutti dichiarati – in modo chiaro e inequivocabile – dal più alto funzionario del governo degli Stati Uniti incaricato di monitorare lo sforzo bellico in quella sfortunata nazione dell’Asia centrale, lo stesso Ispettore Generale Speciale per la Ricostruzione dell ‘ Afghanistan (SIGAR) John Sopko .

Il 10 marzo, Sopko ha espresso proprio questi punti nel verbale nelle osservazioni preparate pronunciate presso il Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS) a Washington, DC. Ha avvertito che gli aiuti statunitensi e internazionali sono il fattore più importante per distruggerli generando corruzione incontrollata e facendo schifo agli occhi del popolo afghano.

“(I) donatori internazionali hanno, nel loro stesso interesse, stipulato un patto del diavolo con i successivi governi afgani per fornire quantità enormi di assistenza finanziaria che paradossalmente potrebbe finire per minare l’intero sforzo militare e di ricostruzione”, ha spiegato Sopko.

“Come SIGAR ha da tempo riportato, cerca straniera ha distorto l’economia afghana e ha esacerbato il problema della corruzione”, ha detto.

Di conseguenza, “la corruzione endemica dell’Afghanistan fornisce ossigeno all’insurrezione e mina lo stato afghano”, ha avvertito Sopko.

mercoledì 5 maggio 2021

I Medici per l’etica Covid scrivono all’EMA


Emer Cooke, Direttore esecutivo, Agenzia europea per i medicinali, Amsterdam, Paesi Bassi

1 aprile 2021


Signore e signori,

ALL’URGENTE ATTENZIONE PERSONALE DI: EMER COOKE, DIRETTORE ESECUTIVO DELL’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI


Riconosciamo la ricezione del vostro 23 marzo risposta alla nostra data lettera d 28 febbraio, alla ricerca di rassicurazione che i rischi prevedibili di COVID-19 “vaccini” a base genetica erano state escluse in studi su animali prima di uso umano. Le nostre preoccupazioni derivano da molteplici linee di evidenza, tra cui il fatto che la “proteina spike” SARS-CoV-2 non è una proteina di attracco passiva, ma è probabile che la sua produzione inizi la coagulazione del sangue attraverso più meccanismi.

Purtroppo, la sua risposta del 23 marzo non è convincente e inaccettabile. Siamo costernati che tu scelga di rispondere alla nostra richiesta di informazioni di importanza cruciale in modo sprezzante e non scientifico. Un approccio così sprezzante alla sicurezza dei vaccini crea la sgradita impressione che l’EMA stia servendo gli interessi delle stesse aziende farmaceutiche i cui prodotti è tuo dovere di valutare. L’evidenza è chiara che ci sono alcuni gravi rischi di eventi avversi e che un numero di persone, non a rischio di SARS-CoV-2, è morto a seguito della vaccinazione.

1. Lei ammette che i “vaccini”, che sono descritti più accuratamente come agenti sperimentali basati sui geni, entrano nel flusso sanguigno ma ovviamente non può fornire dati quantitativi. In assenza di quest’ultimo, qualsiasi valutazione scientifica che pretendi di aver intrapreso manca di fondamento.

2. La tua affermazione che gli studi non clinici non indicano alcun assorbimento rilevabile dei vaccini nelle cellule endoteliali manca di credibilità. Chiediamo di vedere le prove scientifiche. Se non disponibile, si deve presumere che le cellule endoteliali siano mirate.

3. L’auto-attacco non poteva essere escluso negli animali a meno che non fossero stati preventivamente innescati immunologicamente. Chiediamo prove che tali esperimenti siano stati eseguiti. Esperimenti simili sono stati condotti in precedenza con vaccini candidati precedenti non riusciti ed è stato osservato un aumento della malattia fatale, dipendente dagli anticorpi.

4. Abbiamo richiesto prove scientifiche, non una vaga descrizione di ciò che è stato presumibilmente visto in esperimenti su animali non validi. La tua rapida menzione dei risultati di laboratorio sugli esseri umani è cinica. In considerazione della plausibile connessione tra la produzione di proteine ​​spike e l’emergere di eventi avversi gravi tromboembolici (SAE), chiediamo di vedere i risultati delle determinazioni del D-dimero. Come saprai, il D-dimero è un ottimo test come aiuto per diagnosticare la trombosi.

martedì 4 maggio 2021

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO D’EUROPA DEL 2018: ROAD MAP VACCINALE, GAVI ALLIANCE, PASSAPORTI SANITARI E PROPAGANDA


Un documento del 7 dicembre 2018 del Consiglio d’Europa  sul rafforzamento della cooperazione contro le malattie prevenibili con il vaccino mostra in tutta la sua cruda trasparenza come Il Covid per qualcuno sia stata una manna dal cielo per accelerare tutti i programmi già elencati in questo e in altri documenti, dal Wef all’OMS, dal FMI al Consiglio d’Europa, tutti pare avessero già le risposte, quelle che successivamente sono state indicate come strade necessarie per sconfiggere la pandemia.

Qui sotto il documento integrale in download mentre nei paragrafi successivi i punti salienti del documento per argomento.

Operatori Sanitari

(5) La rapida diffusione della disinformazione attraverso i social media e da vocali attivisti anti-vaccinazione ha alimentato concezioni errate che stanno spostando l’attenzione del pubblico dai benefici individuali e collettivi della vaccinazione e dai rischi posti dalle malattie trasmissibili e verso una maggiore sfiducia e paure di eventi avversi non dimostrati. È necessaria un’azione per rafforzare il dialogo con i cittadini, per comprendere le loro reali preoccupazioni e dubbi sulla vaccinazione e per affrontare adeguatamente questi problemi, sulla base delle esigenze individuali. 

(6) Gli operatori sanitari svolgono un ruolo chiave nel lavorare verso l’obiettivo di migliorare i tassi di copertura vaccinale. Per sostenere i loro sforzi, dovrebbero essere offerte loro opportunità di istruzione e formazione continua sulla vaccinazione in conformità con le raccomandazioni nazionali.

lunedì 3 maggio 2021

Hunter Biden ammette ciò che i servizi segreti USA avevano negato


Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, durante un’intervista di CBS, trasmessa il 4 e 5 aprile in occasione della pubblicazione del suo libro, Beautiful Things, ha ammesso che un suo computer personale fu sequestrato dall’FBI.

L’informazione era stata pubblicata in piena campagna presidenziale dal New York Post. Il quotidiano aveva anche rivelato il contenuto di diversi file comprovanti una vasta vicenda di corruzione [1].

Il presidente Donald Trump, che aveva chiesto all’Ucraina d’indagare su queste affermazioni, era stato accusato di strumentalizzare la propria posizione a fini politici.

L’ex direttore dell’intelligence nazionale, James Clapper, l’ex direttore della CIA, John Brennan, nonché il suo successore, Michael Morell, avevano denunciato una «disinformazione russa». I media statunitensi e internazionali non avevano osato riprendere le informazioni del Post, che oggi l’interessato conferma.

Clapper, Brennan e Morell hanno tutti lavorato per il presidente Barack Obama e per Hillary Clinton.

Traduzione
Rachele Marmetti
Giornale di bordo
www.voltairenet.org

sabato 1 maggio 2021

Linux Professional Institute: Essentials: lezioni in italiano! | Esami online | Dal blog



Linux Essentials: materiali in italiano sul Learning Portal

Il Learning Portal di LPI è adesso anche in italiano.
È già disponibile il corso completo per Linux Essentials.
Già disponibili anche le lezioni per gli Argomenti 101 - 104 di LPIC-1.

Esami online: aggiornamento

Abbiamo aggiornato la pagina dedicata agli Esami Online.
LPI offre ora Linux Essentials, LPIC-1 (101 e 102) e LPIC-2 (201 e 202) tramite il Sistema di test online Pearson VUE OnVUE.

Dal blog

Linux e Open Source: segnala progetti, eventi e storie di successo

La mission di LPI è sostenere la formazione e il movimento Linux e Open Source: se sei coinvolto in eventi del settore, o in progetti FOSS, non esitare a contattarci per segnalarceli: valuteremo anche proposte di media partnership e sponsorizzazione degli eventi.

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