I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki non rispondevano a una strategia militare. Il Giappone aveva già intenzione di capitolare. Gli Stati Uniti volevano solo che i giapponesi si arrendessero a loro invece che ai sovietici, che già cominciavano a dilagare in Manciuria.

In Europa, eccetto che in Jugoslavia, la pace regna dalla fine della seconda guerra mondiale, ossia da 77 anni. Per gli europei la guerra era ricordo lontano, ed ecco che con orrore la riscoprono in Ucraina. Gli africani della regione dei Grandi Laghi, poi gli abitanti della ex Jugoslavia, poi i mussulmani, dall’Afghanistan alla Libia, passando per il Corno d’Africa, li osservano con disgusto: per lunghi decenni gli europei hanno ignorato le loro sofferenze e li hanno accusati di essere responsabili delle proprie disgrazie.

Secondo alcuni la guerra di Ucraina è iniziata con il nazismo; secondo altri, otto anni fa; nella coscienza degli Occidentali dura da appena due mesi. Prendono atto solo in parte delle sofferenze causate dalla guerra, tuttora incapaci di percepirne tutti gli aspetti. Soprattutto, erroneamente, interpretano la guerra attuale basandosi sull’esperienza dei bisnonni e non su quanto vivono personalmente.