martedì 31 dicembre 2019

GILET GIALLI / UN MOVIMENTO VIVO E CONDIVISO


Non se ne parla più, almeno in Italia, e quindi non esistono. Il solito sistema disinformativo che detta legge nel nostro sgarrupato Paese.
Si tratta dei gilet gialli, che oggi celebrano il loro primo anno di lotta, infatti il primo sabato è stato quello del 17 novembre 2018.
Da noi vengono del tutto ignorati. Mentre invece un fresco sondaggio francese pubblicato su “Le Figarò” documenta esattamente il contrario.
L’indagine statistica è stata elaborata da Odoxa-Dentsu Consulting, un istituto di ricerche transalpine, che ha intervistato una consistente fetta di cittadini parigini e non solo.
Sorprendenti – visto appunto il clima di ignoranza che regna da noi – l’esito dell’indagine.
Ecco cifre e statistiche, come viene dettagliato in una news francese.
“Ad un anno dalla nascita del movimento, i gilet gialli godono ancora del sostegno di 2 francesi su 3. Per il 69 per cento degli intervistati il movimento è stato ‘abbastanza o molto giustificato’, mentre solo il 13 per cento dei francesi si dice contrario alle loro azioni ‘per niente giustificate’. Il 58 per cento degli intervistati – prosegue la nota diramata da Odoxa – valuta positivamente i risultati ottenuti dai manifestanti. Una percentuale che cresce di qualche punto tra i cittadini con un livello di studi inferiore: il 63 per cento considera ‘una buona cosa’ la battaglia portata avanti dai gilet gialli”. Tenendo invece conto del livello retributivo – commenta le Figarò – “il sondaggio conferma che per il 67 per cento con uno stipendio inferiore a 1.500 euro mensili le ripercussioni sono state buone per loro, contro il 38 per cento di quanti guadagnano più di 3.500 euro. Al contempo il 64 per cento dei francesi considera che il presidente Emmanuel Macròn e il governo non hanno sufficientemente tenuto conto delle rivendicazioni avanzate dal movimento”.
Cifre da buttare nei cassetti?

lunedì 30 dicembre 2019

GIALLO PANTANI / ARRESTATA LA “DAMA NERA” RUSSA


Arrestata a Riccione, ubriaca fradicia all’uscita di un bar, Elena Korovina, la “dama nera” nel giallo dell’omicidio di Marco Pantani.
Ha afferrato una spranga di ferro per aggredire due carabinieri che l’hanno portato subito in caserma, dove ha trascorso la notte, per poi essere rimandata a casa e denunciata a piede libero.
E’ la donna dei misteri, un tempo fascinosa escort di lusso, ora irriconoscibile, svisata e imbolsita per l’uso di droghe e alcol.
Quelle droghe che lei conosceva bene, quando faceva da tramite con i pusher per la coca.

Marco Pantani. In apertura Elena Korovina
Un giallo che resta tutto in piedi nonostante la sentenza di archiviazione pronunciata dalla Cassazione sulla tragica fine di Marco nel residence Le Rose di Rimini, esattamente 15 anni fa, il giorno di San Valentino del 2004. Perché – secondo gli alti ermellini – si trattò di suicidio.
Nonostante la gigantesca mole di prove e testimonianze, prima la procura di Perugia ha archiviato, poi il caso è stato definitivamente sepolto sotto una montagna di anomalie, ben 100 quelle illustrate in una ponderosa memoria dal legale della famiglia Pantani Antonio De Rensis: dalla dinamica dei fatti, i segni di colluttazione e trascinamento del corpo, la devastazione di mobili e oggetti, la presenza di indumenti non appartenenti a Marco, chiari segni di violenza, coazione fino all’ingestione coatta di una pallina di coca, causa del decesso.
La stessa posizione dell’escort russa, finita sotto processo, è stata archiviata. Chissenefrega se conosceva i pusher, e chissenefrega degli stessi pusher, oggi liberi come fringuelli. E chissenefrega dei legami dei pusher con la camorra.
E ancora. Chissenefrega se il famigerato Giro d’Italia del 1999 venne taroccato dagli uomini dei clan, così come è emerso in tutta la sua evidenza nel corso di un’inchiesta sempre portata avanti (avanti?) dalla procura di Forlì. Anche in questo caso un’archiviazione, nonostante un’altra gigantesca mole di prove, verbalizzazioni perfino di camorristi i quali confermavano (anche se ‘de relato’) come quel Giro fosse stato comprato e falsato. Tanto da “convincere” (con i metodi che la camorra usa) medici dell’equipe del Giro a taroccare le provette con il sangue di Marco.
Un residuo di inchiesta – sul Giro fasullo – c’è ancora alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nelle mani del pm Antonella Serio. L’avvocato De Renzis, infatti, chiese tre anni e mezzo fa la riapertura del caso: ma in questo lungo lasso di tempo non c’è stata alcuna notizia, solo un silenzio altrettanto tombale.

domenica 29 dicembre 2019

The Internet Archive Team: How to Fix a Democracy




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December 2019

Browsing the Archive

Before You Cast Your Vote

With six weeks until the first votes are cast in Iowa, just why is Harvard law professor Lawrence Lessig on the road, urging us to address a problem that is unlikely to dominate headlines this election season?  "Unrepresentativeness," Lessig explains, is at the heart of what ails our body politic, and every candidate should make curing it a top priority.  Hear Lessig's incisive, sometimes optimistic, often moving ideas from his recent visit to the Internet Archive to talk about his latest book, "They Don't Represent Us."
DIVE IN
Internet Archive Staff
Marketing Made Her Miserable
The Internet Archive has a staff of about 150 people, and every single one has a unique story to tell. Here's a tale from of one of our newest team members—about how she lost her way and found it again, survived the madness of the startup world, and found special meaning in our annual fundraising drive.
READ JENICA'S STORY
Tiny Domains and Where To Find Them

Have you ever wondered what the internet looks like in the Antarctic? The Web might be world-wide, but not every country is equally represented. That's why the Internet Archive recently created the Whole Earth Web Archive, a special portal for browsing archived sites from the 50 smallest internet domains in the world—from Andorra to Yemen. It really IS a small world after all.
SEE THE WORLD
Libraries in the 21st Century

The future of libraries is here, and it's a brave new world for readers and librarians alike. Internet Archive founder and Digital Librarian Brewster Kahle sat down at the annual Charleston Library Conference to discuss decentralization, contextualization, and the ways that we can make information available to everyone.
WATCH NOW
An Illuminating Project

There are old books, and then there are really old books. The Bibliotheca Philadelphiensis project has made hundreds of illuminated manuscripts available online, some dating as far back as the ninth century⁠—including alchemical texts, musical manuscripts, almanacs, and cookbooks, complete with notes and doodles in the margins⁠. 
Spot Rides Again

Remember Spot, the surfing dog from last month's newsletter?
The canine king of the waves is back in a brand new video by San Francisco artists Larisa Berger and Zack McCune: Spot Stands Up. Check out this restored, recut, and reanimated celebration of a surfer's best friend—complete with a new original score!
 

What We're Reading


THE ATLANTIC: Our Predictions About the Internet Are Probably Wrong

POYNTER: Did NASA give spiders drugs to see how they would affect web-spinning?

THE OUTLINE: A Good Place: The World's Oldest .com Domain Is Now a Museum of Internet History

REAL CLEAR POLITICS: What a Decade of Data Says About the TV News Landscape

THE GUARDIAN: Streaming: Stumfilm – the silence of Danes

NPR: Following Backlash, Twitter Offers to 'Memorialize' Accounts Of The Deceased

WASHINGTON POST: These crusaders want to preserve 'human culture' online. Their latest target: Yahoo Groups.

BOING BOING: The Oligarch Game

 
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sabato 28 dicembre 2019

Electronic Frontier Foundation: Help EFF save .ORG

Electronic Frontier Foundation (EFF)
Hi Supporter of Digital Freedom,
The .ORG domain registry—home to groups around the world working for the public good, many of which hold governments and corporations accountable—is on the verge of being sold off to a newly-formed private equity firm in a $1.1 billion deal.
We at EFF, with hundreds of other major organizations and over 18,000 individuals, have spoken out to oppose the .ORG registry's sale to the firm. Yet this is far from over. Will you donate to EFF this year and help us fight back?
The announcement came right after the registry was granted the authority to make major changes to how .ORG is run without consulting the .ORG community. With the new rules in place, the registry's sale means danger for the millions of individuals and organizations using a .ORG website, subjecting them to real threats of censorship and increased fees. But we won't let this happen quietly.
As a member of EFF, you have funded expert technical evaluation, legal analysis, and vocal advocacy to ensure threats to Internet rights don't go unanswered. And right now, any donation made by December 31 will help EFF receive special grants in our Year End Challenge—every supporter matters.
You can amplify our collective power and send the message that the nonprofit and NGO community is not for sale. Will you lend your support to EFF today?
For digital freedom,
Aaron Jue
EFF Development Director
P.S. EFF is a U.S. 501(c)(3) nonprofit and donations are tax-deductible as allowed by law. You can even help us every month or year with an automated donation.


EFF appreciates your support and respects your privacy.
815 Eddy Street
San Francisco, CA 94109-7701
United States

Linux Professional Institute: Nuova Certificazione LPI | Pinguini a Bolzano: SFScon '19



E Andrea Polidori è anche l'autore degli auguri LPI di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Storie di successo con LPI: Andrea Polidori

Quando l'Open Source ci mette la faccia. Dopo quella con Simone Bertulli abbiamo fatto una chiacchierata con Andrea Polidori, Trainer Certificato LPI e FOSS Evangelist. Andrea è anche l'autore degli auguri!

Colpa dello strumento o di chi lo utilizza?

Marcel Gagné illustra sul blog di Linux Professional Institute le implicazioni etiche del FOSS.

Outcert e LPI: l'apprendimento permanente è più che un semplice scopo

Marcel Gagné intervista Lital Shoshan di OUTCERT.
" Vogliamo diffondere un messaggio al mondo. Un messaggio sul perché l'apprendimento permanente è più di un semplice scopo; è una prospettiva che deve essere chiara a tutti noi. Condividendo con noi questa prospettiva, il Linux Professional Institute (LPI) è una delle nostre principali e e più importanti partnership ".

Partneship LPI: ASC Praktijkleren è il primo Community Partner di Linux Professional Institute nei Paesi Bassi

ASC Praktijkleren sostiene enti di formazione nella promozione di competenze ICT aggiornate.
La Partnership "Community" è ora attivabile anche in Italia.

Linux e Open Source: segnala eventi e storie di successo

La mission di LPI è sostenere la formazione e il movimento Linux e Open Source: se sei coinvolto in eventi del settore, non esitare a contattarci per segnalarceli: valuteremo anche proposte di media partnership e sponsorizzazione degli eventi.

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