venerdì 26 settembre 2025

Franco Fracassi Newsletter: L’EUROPA STA STRINGENDO LE MAGLIE DELLA DITTATURA


L'EUROPA STA STRINGENDO LE MAGLIE DELLA DITTATURA
Franco Fracassi Franco Fracassi
Giornalista

L'EUROPA STA STRINGENDO LE MAGLIE DELLA DITTATURA

 

Su spinta anche del governo italiano, la Commissione europea vorrebbe introdurre una legge chiamata "chat control", che permetterà ai governi e a Bruxelles di accedere liberamente a tutte le chat personali di Whatsapp, Telegram e Signal. Nessun messaggio, nessuna foto, nessun audio, nessun filmato sarà più personale. Verrà violata la cosa più preziosa che si ha in una democrazia: la privacy. Nemmeno la Germania Est riuscì a fare tanto.

Ma non è tutto, il 10 ottobre prossimo entrerà in vigore (se pur in fase sperimentale) l'euro digitale. Si tratterà di un passo dirimente verso la costruzione di quella gabbia digitale che si chiama "smart city".

Infine, sempre l'Europa sta dirottando una quantità esorbitante di soldi e risorse dalle pensioni, dall'assistenza pubblica, dalla sanità e dall'istruzione verso la guerra e l'apparato di sorveglianza.

È arrivato il momento di svegliarsi!

Per farlo, però, bisogna prima sapere, conoscere a fondo la materia, comprenderne i meccanismi e saperne scovare le trappole.

Proprio per questo, ti propongo una serie di letture, tutte attinenti a queste tematiche.

"Welcome to 1984". Un viaggio all'interno del mondo delle "smart city" e del mondo digitale più in generale.

"Next". Una approfondita inchiesta sulle cosiddette "armi del futuro". In realtà si tratta di armi già esistenti ma talmente immaginifiche da poterle paragonare a quelle usate dagli Avengers. È quella la direzione verso la quale stanno andando la guerra e lo spionaggio.

"Sotto la notizia niente". Per comprendere il funzionamento del mondo dell'informazione e della comunicazione, per poterlo decodificare e, di conseguenza, individuarne le debolezze e le distorsioni.

Perché la lettura è lo strumento migliore pere poter accedere alla consapevolezza

l'unico modo per avere:

"Welcome to 1984" 

"Next"

"Sotto la notizia niente"

è rispondere a questa email, scrivendomi che sei interessato.

Un abbraccio,
Franco Fracassi

Fonte

martedì 23 settembre 2025

Rete Voltaire I principali titoli della settimana 23 set 2025


Rete Voltaire
Focus
Netanyahu e il nazismo
di Thierry Meyssan
 
 



In breve

 
La Mauritania potrebbe aderire agli Accordi di Abramo nonché supervisionare gli jihadisti nel Sahel
 

 
Dmitri Medvedev riapre il dossier della Grande Finlandia e dei crimini razzisti in Carelia
 
Controversie
 
 

 
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sabato 20 settembre 2025

BYOBLU: Il Punto della Settimana


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BYOBLU EDIZIONI

Il Punto della Settimana.

LA RASSEGNA SETTIMANALE

20 Settembre, 2025

Ci avevano abituato che applicare pacchetti di sanzioni fosse una cosa da poco e che tira qui, spingi di là, alla fine l'unanimità si ottiene sempre. Almeno è quanto accade con la Russia da oltre 3 anni. Con Israele, però, è tutto più difficile. Difficile condannare, difficile dissociarsi, difficile applicare un sanzionamento persino ridicolo tanto è grave la situazione umanitaria a Gaza. L'Italia, come al solito, fa la parte del leone con i deboli e del coniglio con i forti. Se non è collusione allora è paura, e in entrambi i casi c'è qualcosa che non va. La società civile non è più propensa ad accettare lo status quo e l'occasione quindi è scioperare. Lunedì venturo si preannuncia una giornata calda nelle piazze di gran parte d'Italia. Sotto accusa soprattutto l'invio di armi, business intoccato dalle predette sanzioni. E mentre il Governo tenta di salvare la faccia, all'orizzonte si apre un'altra finestra di Overton. Quella della guerra contro la Russia, a cui poco a poco ci stiamo abituando. Gli ospedali si preparino, si addestrino le truppe alpine! Armiamoci e poi partite. Che avvolti nella bandiera tricolore ci tornerete voi, mica loro. Buona lettura.

PRIMO PIANO

Sanzioni Ue a Israele rischiano di saltare: l'Italia resta contraria

di Gabriella De Rosa

Le misure varate contro Israele non sono di semplice applicazione e rischiano di arenarsi tra la burocrazia di Bruxelles e rimanere una piccola mossa politica di facciata.


Nel frattempo che la popolazione palestinese continua a subire il massacro, i bombardamenti e la fame. Il pacchetto di sanzioni ha bisogno dell'unanimità che al momento in Unione europea non c'è. Tra i paesi contrari soprattutto Italia e Germania.


La posizione del governo italiano sulle sanzioni contro Israele resta ambigua. Al question time ieri il ministro degli Esteri Tajani è stato obiettivo di attacchi da parte delle opposizioni in Senato. Continua a leggere >

POLITICA

Scatta il piano per preparare gli ospedali italiani alla guerra

di Andrea Murgia

L'Italia lavora a un piano per preparare gli ospedali allo stato di guerra.


Al Ministero della Salute è stato istituito un tavolo permanente, composto da dieci membri e che si riunisce periodicamente per definire una strategia nazionale di risposta sanitaria nell'ipotesi in cui si acuiscano le tensioni che chiamano in causa la NATO.


Il tavolo è stato istituito attraverso un decreto dello scorso aprile. Oltre al Ministero della Salute vengono coinvolti anche governo e Ministero della Difesa. Continua a leggere >

CRONACA

Prove tecniche di guerra sui monti del Trentino Alto Adige. Esercitazione truppe alpine con droni e sistemi satellitari

di Andrea Tomasi

Prove tecniche di guerra ai piedi delle Dolomiti. Boschi e montagne assediati dalle truppe alpine.


Si tratta di una esercitazione. Una prova che vede coinvolte la Brigata alpina Taurinense, la Brigata Julia, assetti di supporto appartenenti al Centro Addestramento Alpino di Aosta, al 4° reggimento Altair dell'Aviazione dell'Esercito, al 2° reggimento trasmissioni alpino e reggimento logistico Julia.


L'addestramento di cinque giorni vede la messa in campo di 12 squadre. In montagna i militari si muoveranno a piedi, di giorno e di notte. Tutto si svolge in Trentino Alto Adige, nei territori tra Moena, Passo Costalunga ed Ega. Continua a leggere >

Petrolio, addio all'ultima azienda italiana: IP venduta agli azeri

di Andrea Murgia

Addio all'ultima società petrolifera controllata da una famiglia italiana. IP (Italiana Petroli) passa alla compagnia statale azera Socar. L'accordo preliminare firmato il 15 settembre 2025 chiude un altro capitolo della storia industriale del nostro Paese.

Ed è una storia emblematica quella di IP: prima, di fatto, sotto il controllo statale, poi privatizzata e ora pronta a finire in mani straniere. Continua a leggere >

ESTERI

Diritti minacciati e i francesi scendono di nuovo in piazza

di Andrea Tomasi

Non scherzate coi francesi. Non scherzate coi cittadini. Non scherzate con i loro diritti. Dopo le manifestazioni di piazza dei giorni scorsi, con il movimento Bloquons Tout (Blocchiamo Tutto) che ha fatto onore al proprio nome, la protesta torna a montare.


Nuova giornata di scioperi, blocchi del traffico e dei servizi, manifestazioni organizzate dai sindacati uniti contro la politica di austerità (la politica lacrime e sangue che gli italiani conoscono bene) annunciata per la finanziaria 2026. Si contesta l'abolizione di due festività (8 maggio e lunedì di Pasqua) e le drastiche misure di  bilancio ai servizi.  Continua a leggere >

ALTRE NOTIZIE DALL'ITALIA E DAL MONDO

Grazie per aver letto il Punto della Settimana. A sabato prossimo!


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Miriam Gualandi, giornalista, curatrice della rubrica.

Vincenzo Pistillo, editor e grafica.


venerdì 19 settembre 2025

Patto Internazionale Sanitari e Cittadini: La straordinaria capacità di rinnovamento espressa da Robert Kennedy jr.