venerdì 30 ottobre 2020

Con il caso Epstein inevitabile l’arrivo di accuse e arresti per l’Elite di Hollywood


Artisti come il produttore di Hollywood, Harvey Weinstein, hanno puntato i riflettori sui presunti crimini sessuali che si scatenano nel mondo nascosto dei film. Il ruolo di Jeffrey Epstein collegava più ambiti come il suo ruolo di procuratore, organizzatore del capitolo nordamericano della pratica della magia sessuale occulta, rivelando verità nella vita un tempo ambita, potente e ricca dell’élite di Hollywood.

Congiunto dall’arresto di Ghislaine Maxwell, che ha aggiunto la panna montata e la ciliegia a questo bizzarro incubo di ricchi e famosi. Quindi piangi ora se devi per gli attori e le attrici un tempo riveriti, che ti hanno ingannato con le loro abilità. La maggior parte del mondo piange per i bambini, quelle vittime innocenti uccise in nome dei rituali satanici e dell’adrenocromo.

Hollywood e l’industria dell’intrattenimento hanno sempre posseduto una cultura nascosta o un lato oscuro di questo mondo sfarzoso e glamour, la cui facciata abbellisce i beni tangibili di fama e fortuna che sono il prezzo che alcuni attori hanno pagato per il loro stile di vita nascosto di tabù culturali.

Il loro amore per gli stili di vita sontuosi li ha corteggiati nel mondo come drogati di alcolici di adrenocromo mentre vendevano le loro anime al miglior offerente del diavolo, quello del mondo materiale terreno e la fonte della giovinezza, trovata attraverso il sangue dei bambini, in cambio della sacra promessa di domani dell’eternità nel celeste regno di Dio.

Newsletter Byoblu: UNA GRANDE SCOMMESSA PER CAMBIARE LA STORIA - Claudio Messora e Virginia Camerieri


UNA GRANDE SCOMMESSA PER CAMBIARE LA STORIA

Claudio Messora e Virginia Camerieri
 Fermati e rifletti: che tu sia giovane o che abbia alle spalle ormai diverse primavere, quante volte ti è capitato di vedere una televisione che nascesse per l'esclusiva volontà dei cittadini? Sta avvenendo oggi, e sta accadendo in Italia. Per la prima volta abbiamo la possibilità di finanziare non un giornale, non un semplice canale youtube, ma un'informazione diversa, al vertice della piramide dell'informazione, che possa raggiungere milioni di italiani e che sia davvero libera. 

 In questo video Claudio Messora e Virginia Camerieri vi raccontano la magia che sta avvenendo sotto ai vostri occhi, e vi chiedono di crederci.

 Non è mai bastato così poco per ottenere così tanto, perché Democrazia è Confronto, e già solo offrire un punto di vista diverso a milioni di cittadini, nell'era della censura social e del pensiero unico dominante, è un atto rivoluzionario.

giovedì 29 ottobre 2020

JOE BIDEN / IL BOTTINO DIVISO A META’ CON IL FIGLIO HUNTER


Piove sul bagnato per Joe Biden, il candidato democratico nella corsa alla Casa Bianca.

C’è un giallo nel giallo dentro allo scandalo – scoperto dal New York Post – delle mail che documentano tresche & affari di Hunter Biden, il figlio, in Ucraina attraverso la società energetica Burisma.

Sta emergendo, infatti, che i grossi profitti (fra emolumenti e tangenti) incamerati dal rampante Hunter e finiti sotto gli occhi degli 007 a stelle e strisce, poi, venivano divisi a metà col caro babbo.

Fifty fifty, come si conviene nelle educate famigliole americane.

La clamorosa circostanza emerge dalle mail che a sua volta Hunter ha inviato alla figlia Naomi e che fanno capolino nella marea di messaggi ora nel mirino e pubblicate grazie al New York Post, l’unico quotidiano statunitense che osa rompere il muro di gomma eretto intorno al tanto democratico Biden nella sua galoppata verso la Casa Bianca.

In una mail, un patetico Joe rammenta a Naomi che non può più continuare a vivere come la figlia di un miliardario perché suo padre è al verde.

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 28 ottobre 2020



Rete Voltaire
Focus
 
 



In breve

 
L'Australia ha organizzato una campagna mediatica contro la Cina
 

 
Londra ha organizzato attacchi contro Mosca (Lord Sedwill)
 

 
Erdoğan minaccia la UE e specialmente la Francia
 

 
Secondo Washington è l'Azerbaigian a non rispettare il cessate-il-fuoco
 

 
Iham Aliyev: «Non ci sarà referendum [in Karabakh], mai!»
 

 
Karabakh: Grecia, Russia e Turchia si preparano a entrare in guerra
 

 
Propaganda: gara d'appalto della NATO
 

 
La Russia riprende i combattimenti a Idlib (Siria)
 

 
Il presidente Sarkissian ricevuto alla NATO
 

 
La Turchia si prepara a una risposta russa in Siria
 

 
La Santa Sede denuncia le sanzioni contro la popolazione civile della Siria
 

 
La presenza militare turca in Azerbaigian (Kommersant)
 

 
I Repubblicani fanno ricorso alla Commissione elettorale contro Twitter e Facebook
 
Controversie
 
 
 

 
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COVID 19 / I CONTINUI DEPISTAGGI DELL’OMS


L’Organizzazione Mondiale per la Sanità sempre al centro degli intrighi internazionali su Covid 19. Dalla Cina agli Usa.

Una ricercatrice cinese denuncia senza mezzi termini il governo del suo paese per aver creato in laboratorio il coronavirus. E l’Organizzazione Mondiale della Sanità di essere già da tempo a conoscenza della trasmissibilità del Covid 19 da persona a persona, ben prima di quanto ha sempre sostenuto.

A lanciare il pesantissimo j’accuse è una scienziata e divulgatrice scientifica, Li-Meng Yan, che ha lavorato alla Southern Medical University, al Xiengya Medical College.

Nel corso di un’intervista rilasciata all’anchorman di Fox NewsTucker Carlson, Li Meng Yan fa una serie di rivelazioni da novanta. Tutte da dimostrare ma, secondo quanto sostiene davanti ad uno sbigottito Carlson, è in possesso di prove documentali in grado di suffragare le sue affermazioni.

In sostanza dice che Covid 19 non è un virus naturale ma chiaramente prodotto in laboratorio. Il primo a volerlo è stato il governo cinese. Che a suo parere ha lasciato la ‘firma’ su quel misfatto: c’è – dice – un ‘finger print’, quasi si trattasse di un sigillo digitale. Che lei, appunto, sarebbe in grado di dimostrare.

Sei minuti e mezzo di fuoco, quelli della bollente intervista, che potete ascoltare in versione originale cliccando sul video in basso.

Ma c’è un altro botto. E arriva dagli Stati Uniti.

Non poco inquietanti, infatti, sono i risultati di una approfondita analisi di un consistente numero di cartelle cliniche effettuato da un’equipe della celebre università californiana, UCLA.

Le prime voci, addirittura, risalgono ad un anno fa, quando Keren Kaplan scrive sul Los Angeles Times del 10 settembre 2019 che “i ricercatori di UCLA e i loro colleghi dell’Università di Washington hanno documentato un sensibile incremento di pazienti che richiedevano cure per tosse”.