mercoledì 23 giugno 2010

Byoblu.Com - A chi piace Byoblu?

A chi piace Byoblu?

XXXI Premio Ischia Internazionale del Giornalismo

  Byoblu.Com è nella top ten dei social media 2010, ovvero tra le dieci nomination candidate a vincere il Premio Social Netwok 2010 istituito dal XXXI Premio Ischia Internazionale del giornalismo.
 
 L'anno scorso ero arrivato terzo. Primo si era classificato Marco Travaglio. Quest'anno Travaglio non c'è, in compenso corrono Piovono Rane, del buon Alessandro Gilioli, con La carta dei cento per il quale tra l'altro, curiosamente, avevo realizzato io stesso la video-intervista accompagnatoria, poi Luca Sofri di Wittgenstein, Spinoza, Leonardo e così via.
 
  Andare sul palco del Premio Ischia, per questo blog, significherebbe avere l'opportunità di portare all'attenzione di una più vasta platea i temi e le inchieste che nell'ultimo anno mi hanno impegnato a fondo, da L'informazione assassina, la denuncia di Stefania Pace nei confronti della Protezione Civile che faceva rientrare la gente nelle case prima del terremoto, alla Videocassetta che uccide, l'intervista della Rai a Giampaolo Giuliani, censurata dalla Commissione Grandi Rischi sulla strada per il TG1 delle 20, 6 giorni prima del 6 aprile 2009.
 E poi... certo! Sarebbe una soddisfazione personale per un lavoro che mi arricchisce ogni giorno, nel mio rapporto con voi, ma non certo economicamente.

  A chi ci piace byoblu.com, può votare in fondo alla pagina che si apre a questo link: http://newsletter.byoblu.com//go.aspx?idCampaign=514&idArticle=0&iduser=67b77021-6446-4af1-aa95-2c53f619ecfe&mail=webmaster@mariorossi.net&url=http%3a%2f%2fwww.premioischia.it%2fSondaggi%3flang%3dit
 
Ma avete solo tre giorni di tempo: le votazioni si chiudono venerdì!

Diffondere, Divulgare, Diramare

Le Tre D che salveranno il mondo!

giovedì 17 giugno 2010

Un’opposizione “lirica” alla disastrosa diga in Etiopia

opposizione lirica alla disastrosa diga in EtiopiaAlcuni attivisti per la giustizia oggi hanno scelto un approccio musicale per criticare i governi etiope, italiano e irlandese, ed i potenziali finanziatori internazionali di un progetto per la costruzione di una diga disastrosa per l’ambiente in Etiopia.

Parlando dal ‘quartiere italiano’ a Dublino, con una performance di musica lirica in sottofondo, Nessa Ní Chasaide, coordinatrice del Debt and Development Coalition Ireland ha dichiarato:

“Il governo italiano e le istituzioni di credito internazionali, alle quali contribuisce anche l’Irlanda, stanno prendendo in considerazione di sostenere un disastro ambientale nel sud dell’Etiopia e nel nord del Kenya. Sollecitiamo il ministro delle Finanze Brian Lenihan ad opporsi ad ogni sostegno da parte delle istituzioni di credito internazionali a questo progetto devastante, in particolare facendo leva sulla partecipazione dell’Irlanda alla Banca Europea per gli Investimenti e alla Banca Mondiale. ”

martedì 15 giugno 2010

REBUS 2010, ultima puntata sul potere delle case farmaceutiche

REBUS, ultima puntata per il 2010 Vaccini&Co. ovvero il potere di BigPharma! mercoledì 16 giugno alle 21.30 su Odeon e Odeon24 (Sky827).

lunedì 14 giugno 2010

British Petroleum: una catastrofe accidentale?

Mentre la pioggia tossica causata dalla fuoriuscita della BP ha cominciato a distruggere coltivazioni nel Tenesse, aumentano i sospetti sull’intenzionalità dello stesso.
Un rapporto del Ministero delle Risorse Naturali della Federazione Russa avverte che la fuoriuscita di petrolio e gas della BP nel Golfo di Messico è sul punto di trasformarsi nella peggior catastrofe ambientale di tutta la storia.
Gli scienzialti russi stanno segnalando i primi danni per la “pioggia tossica” nello stato del Tennessee. Informazioni stampa di questa regione confermano queste voci in base a quanto si legge nel Servizio di Notizie WREG nell' articolo intitolato “Misteriosi danni alle coltivazioni minacciano centinaia di ettari”.
“Le troviamo ovunque, nelle erbe, nei fiori, nei ciliegi, nella gramigna”, ha detto l’agricoltore Toni Holt riferendosi alle misteriose macchie biancastre che stanno sterminando le sue coltivazioni”. Sembra che siano dappertutto.

domenica 30 maggio 2010

FOTO SHOCK DALLA LOUISIANA: LA MAREA NERA È ARRIVATA SULLE COSTE

Ciao, è passato quasi un mese dall'esplosione della Deepwater Horizon e a nulla sono valsi i tentativi per arginare la marea nera: il pozzo non è ancora stato chiuso e il petrolio inizia ad arrivare sulle coste. Il nostro team sul posto – prima di essere allontanato dalla Guardia costiera - ha fotografato una spiaggia ricoperta da uno strato di catrame denso e viscoso nell'area di South Pass, in Louisiana, vicino alla foce del fiume Missisipi. Prima avvelenano il mare con i disperdenti chimici per far sparire il petrolio e adesso allontanano chi cerca di monitorare e documentare l'espandersi del disastro. Recenti stime confermano le nostre ipotesi che la reale fuoruscita di petrolio sia di ben dieci volte più grande di quanto dichiarato da BP: ecco perché si cerca di nascondere agli occhi dell'opinione pubblica l'entità di questo disastro. In documenti ufficiali, compilati prima di ricevere l'autorizzazione per queste esplorazioni petrolifere, la compagnia affermava che era improbabile si verificasse una catastrofe, e che, in caso di disastro, le 50 miglia di distanza dalla costa avrebbero reso altrettanto improbabile un interessamento della costa. BP ha veramente fatto male i sui conti!