Sono passati 167 anni. Era il 20 agosto 1858 quando il naturalista britannico Charles Darwin presentò alla Linnean Society di Londra la teoria dell'evoluzione per selezione naturale, anticipando la pubblicazione de "L'origine delle specie". Da allora la scienza non fu più la stessa. Ma nemmeno il mondo fu più lo stesso. La teoria dell'evoluzione delle specie venne trasformata dal cugino di Darwin (Francis Galton) in una teoria sociale: il darwinismo. E poi, ancora, nacquero la tecnocrazia, il razzismo, il neoliberismo, il nazismo. L'ombra della sopraffazione tra esseri umani in nome di un'ideologia prese il sopravvento. Per comprendere appieno quel che sto cercando di spiegare ho scritto alcuni libri. "Le mani sul mondo", che racconta di come il World Economic Forum rappresenti la somma di tutte le ideologie sopracitate e si adoperi più di tutti per cambiare il mondo in quella direzione. "Next", che spiega come l'uomo pur di sopraffare il prossimo è disposto a inventare armi fantascientifiche e inimmaginabili. "Welcome to 1984", che si sofferma su come la tecnocrazia abbia prodotto il fenomeno delle smart cities, che ci porterà a vivere in una gabbia digitale in un futuro terribilmente prossimo. "Biolab", che rivela come in nome della sopraffazione e della scienza senza etica si sia costruita una enorme rete mondiale di biolaboratori militari pronti a creare ogni sorta di nuova malattia. "I misteri di Wuhan", che ripercorre la recente storia della pandemia per spiegare le origini (militari e volute) della Sars-Cov-2. |
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