"Tanto tuonò che piovve" recita un famoso detto popolare. Un detto che ben descrive la sorte toccata al famigerato NITAG, il gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni, il quale ha avuto una vita tanto breve quanto travagliata. La nomina di Bellavite e Serravalle, etichettati con la solita targhetta di "no-vax", ha suscitato talmente tanta indignazione e sgomento nel mondo della "scienza ufficiale" da indurre il ministro Schillaci a tornare sui suoi passi e revocare tutte le nomine. Si dovrà rifare tutto da capo, ma ormai la frittata è fatta. E i legami tra alcuni (ormai ex) membri della commissione e le case farmaceutiche non hanno fatto altro che soffiare sul fuoco dello scandalo. Dall'altra parte del mondo, in Alaska, Trump e Putin si sono incontrati per discutere di guerre in corso e possibili accordi di pace. L'incontro è terminato con tante belle parole da parte di entrambi i leader ma poca sostanza: per ora nessun accordo, il conflitto in Ucraina prosegue. In Israele la popolazione, seppur stanca della guerra e degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, sembra non avere molti subbi sulla legittimità dell'intervento militare in corso. Netanyahu, dal canto suo, non ha quindi motivi per porre un freno alle bombe che i jet della sua aviazione continuano a sganciare in giro per il Medio Oriente. Buona lettura. |
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NITAG, lo scandalo d'agosto: cosa è successo davvero e cosa ci insegnadi Virginia Camerieri |
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Nel pieno di Ferragosto, mentre gli italiani erano distratti tra spiagge e ombrelloni, si è consumata una polemica che avrebbe meritato tutta la loro attenzione.
Tutto è iniziato con le nomine del professore di ematologia e ricercatore Paolo Bellavite e del medico pediatra Eugenio Serravalle nel NITAG, il Comitato tecnico consultivo sui vaccini. La frangia del mondo scientifico, quella incapace di accettare il confronto, li ha etichettati frettolosamente come "no‑vax" e ha esercitato pressioni sul ministro Orazio Schillaci affinché li rimuovesse. Un copione già visto: una nuova "caccia alle streghe" ispirata a un dogma che oggi, come ieri, non si può mettere in discussione.
Ma il vero scandalo è arrivato subito dopo: un'inchiesta giornalistica ha fatto esplodere il marcio che covava all'interno del comitato appena nato. Continua a leggere > |
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"Sono stata molto delusa dalla revoca del NITAG perché si è dato spazio a chi continua ad offendere la scienza, fatta di pluralismo e dubbi." – Maria Rita Gismondo |
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Il caso dimenticato: Schillaci e le partecipazioni in società farmaceutichedi Virginia Camerieri |
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Mentre il ministro della Salute Orazio Schillaci veniva travolto dalle polemiche sulle nomine di Serravalle e Bellavite, pochi hanno ricordato un dettaglio che pesa come un macigno: il suo portafoglio personale di azioni in otto società biofarmaceutiche americane, per un valore dichiarato di oltre 100.000 euro.
Nel 2023 fu realizzata un'inchiesta che partiva proprio dall'analisi della sua dichiarazione patrimoniale depositata appena due mesi prima del suo insediamento.
Lì veniva tutto documentato nero su bianco: partecipazioni in aziende impegnate nella ricerca di cure oncologiche, terapie a base di Rna e Dna sintetico, farmaci sperimentali per tumori e malattie croniche. Ad oggi, non vi è traccia pubblica di eventuali dismissioni di tali investimenti. Continua a leggere > |
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Morti di taser, due vittime nelle ultime 48 ore: deterrente efficace o dispositivo potenzialmente mortale?di Giulia Bertotto |
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Due cittadini morti, quasi certamente a causa dell'utilizzo del taser, in poco più di 24 ore, a Olbia e in provincia di Genova.
La prima vittima è un uomo di 57 anni che aveva precedenti penali, e stava scontando una condanna per spaccio. Sono ora indagati per omicidio colposo i due carabinieri intervenuti nel comune sardo, ma la Procura comunica che si tratta di un atto dovuto.
A poche ore dalla tragedia in Sardegna è morto un 47enne dopo essere stato anche lui colpito con la pistola elettrica. Il cittadino è deceduto a Sant'Olcese, vicino Genova. I carabinieri erano intervenuti dopo la segnalazione di una lite. Anche in questo caso la Procura aprirà un fascicolo per omicidio colposo e disporrà l'autopsia. Entrambe le vittime erano disarmate.
E così questo dispositivo torna ad essere al centro dello scontro politico: secondo il Garante dei Detenuti in Sardegna si tratta di uno "strumento di tortura legalizzato". Continua a leggere > |
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Rimini, arrestato un altro presunto sabotatore del Nord Stream. Resta un attentato USA contro l'Uedi Giulia Bertotto |
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È stato arrestato a Rimini un cittadino ucraino sospettato di aver partecipato al sabotaggio del gasdotto Nord Stream. L'indagato è accusato di concorso in esplosione, sabotaggio contro l'ordinamento costituzionale e distruzione di infrastrutture. Dopo l'estradizione in Germania, sarà interrogato dal giudice istruttore federale. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe preso parte all'incursione che nel settembre 2022 piazzò esplosivi nei pressi dell'isola di Bornholm, provocando il 26 settembre gravi danni alle condotte dell'impianto tedesco che riforniva l'Europa di gas russo. Continua a leggere > |
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Proteste a Tel Aviv per recupero ostaggi, ma per il 64% degli israeliani "non ci sono innocenti a Gaza"di Giulia Bertotto |
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Fine settimana di scioperi di massa e disordini in Israele, dove centinaia di migliaia di persone si sono riversate nelle strade bloccando la circolazione chiedendo al governo di ottenere il rilascio dei prigionieri trattenuti da Hamas. Nelle stesse ore il Governo Netanyahu colpiva una centrale elettrica nello Yemen, vicino alla capitale Sana'a, controllata dagli Houthi, mettendone fuori uso i generatori.
Mentre l'opinione pubblica di Israele si mobilita per i propri ostaggi, un sondaggio condotto dall'Università Ebraica di Gerusalemme all'inizio di giugno ha fornito una statistica sul sostegno alla politica criminale di Netanyahu: il 64% degli israeliani concorda con l'affermazione secondo la quale "non ci sono innocenti a Gaza". Continua a leggere > |
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Miriam Gualandi, giornalista, curatrice della rubrica. Vincenzo Pistillo, editor e grafica. |
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