La dinamica della disintegrazione economica mondiale ha scatenato una serie di avvenimenti che hanno lasciato perplessi molti osservatori politici. O, almeno, questo è quanto vogliono far credere i principali mass media. Ma, la realtà è piuttosto diversa.
Una reazione popolare contro le dittature e i dittatori sostenuti dagli Stati Uniti è stata prevista dall'11 settembre, ha dichiarato Zbigniew Brzezinski, fondatore della Commissione Trilaterale e membro del Bilderberg Club, durante una conferenza alla MIT University (Massachusetts Institute of Technology, N.d.E.) qualche mese fa. Si tratta di un "risveglio politico globale, nel quale le masse del mondo (principalmente i giovani educati, sfruttati e impoveriti del Terzo Mondo) si sono accorte della loro sottomissione, disuguaglianza, sfruttamento e oppressione". Questo "risveglio" è in gran parte determinato dalla rivoluzione dell'informazione, la tecnologia e la comunicazione, ma principalmente dall'influenza di internet e le reti sociali. Brzezinski aveva individuato proprio questo "risveglio" come la più grande minaccia per gli interessi delle élite globali.
Così come l'impatto economico va in profondità e che gli effetti collaterali della crisi si diventano evidenti in vista del collasso della civiltà, il mondo dei bianchi dovrà rinegoziare i suoi diritti per portare avanti un modello di vita che ormai non può permettersi.