venerdì 30 novembre 2018

Ma non dovevamo togliere le sanzioni alla Russia?


Fra le tante promesse elettorali che sembrano finite nel dimenticatoio, c'è anche quella di togliere le sanzioni alla Russia. Sia Salvini sia Di Maio si erano dichiarati a favore di una rimozione delle sanzioni, non per motivi ideologici, ma "perchè danneggiano l'economia italiana".
Che fine hanno fatto queste promesse?
Ieri lo stesso ministro degli esteri russo Lavrov ha concesso un'intervista a El Paìs, dichiarando: "Questa mitologica "minaccia russa" viene imposta agli europei primariamente dall'esterno. Le sanzioni alla russia sono state imposte all'Europa sotto ordini diretti di Washington. Secondo alcune stime, la perdita complessiva da parte delle nazioni europee a causa delle sanzioni è stata di oltre 100 miliardi di dollari. E' importante che i politici europei si rendano conto di questo."
Forse se ne renderanno anche conto, ma da noi di questo argomento da tempo non si sente più parlare. Non avevamo un ministro degli esteri, da qualche parte? Che fine ha fatto?
Inoltre, da ieri sono tornate in funzione le sanzioni americane contro l'Iran, che tendono a bloccare completamente l'esportazione iraniana di petrolio. A noi per ora verrà concesso - Deo gratias - di continuare a commerciare con loro per altri sei mesi, ma poi il divieto dovrebbe diventare tassativo per tutti.
E' possibile che non ci sia un solo politico italiano che abbia il coraggio di sollevare il nostro vero problema, che non è tanto la dipendenza (burocratica) da Bruxelles, quanto piuttosto la dipendenza (strategica e geopolitica) dai voleri e dagli umori degli Stati Uniti d'America?
Massimo Mazzucco
luogocomune.net

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