D'Angelosante: REBUS SEQUEL - La Storia delle Storie

sabato 14 settembre 2013

REBUS SEQUEL - La Storia delle Storie

Esistono analogia tra la leggenda di Horus e la storia di Gesù narrata dai Vangeli? Cosa devono suggerirci. I rotoli del mar morto e gli ultimi ritrovamenti che arricchiscono le testimonianze sulla vita del Cristo potrebbero cambiare anche la Storia dellUmanità? Le tante analogie che esistono tra religioni passate e presenti devono portarci a pensare che esiste un comun denominatore? Quale?
Le risposte in questa puntata di Rebus.

in studio:
CLAUDIO BONVECCHIO, doc. Filosofia delle scienze sociali allUniversita dellInsubria, simbolista
GIANFRANCO PECORARO, direttore di HERA, esoterista
VITTORIO DI CESARE, docente in Intelligence

REBUS SEQUEL, andato in onda su Odeon e Odeo24 (SKY827) lunedì 23 febbraio.

SEGUE su:
REBUS SEQUEL Horus-Cristo
www.youtube.com/watch?v=a2wgeNj0E8g

REBUS SEQUEL Rennes Le Chateau
www.youtube.com/watch?v=mT142fJ43bI

REBUS SEQUEL Iside-Madonna
www.youtube.com/watch?v=lWoEyXQC09Y

REBUS SEQUEL Graal-Maddalena
www.youtube.com/watch?v=62a5-LyOAGk

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"Improvvisamente"

Leggendo la letteratura sulle origini delle civiltà evolute, ero infastidito dalla quantità di "improvvisamente". La scienza … aveva avuto inizio improvvisamente con i greci … frammenti di quasi scienza, matematica e astronomia erano comparsi improvvisamente presso i popoli mesopotamici, egizio, cinese e molto più tardi nelle Americhe. La civiltà stessa era apparsa all'improvviso, con la scrittura cuneiforme della Mesopotamia e i geroglifici dell'Egitto; l'agricoltura … a quanto pareva, aveva avuto inizio tutt'a un tratto circa 10.000 anni fà in un brevissimo arco di tempo … l'arte e la decorazione si erano manifestato improvvisamente 30 o 40.000 anni fà nell'era glaciale, quando l'uomo moderno era entrato in Europa per soppiantare l'uomo di Neandertal.

Alexander Marshack
The Roots of Civilization: the Cognitive Beginning of Man’s First Art, Symbol and Notation
1972, New York: McGraw-Hill

Il linguaggio della Dea

Ciò che impressiona non è la metamorfosi dei simboli nel corso dei millenni, ma piuttosto la loro continuità dal Paleolitico in poi. Gli aspetti precipui della Dea del Neolitico - la generatrice di vita, …; la dispensatrice di fertilità …; la dispensatrice e protettrice di vita o nutrimento …; la reggitrice di morte … - possono essere tutti rintracciati nel periodo in cui comparvero le prime culture in osso, avorio o pietra, attorno al 25.000 a.C., e i loro simboli - vulve, triangoli, seni, chevron, zig-zag, meandri, coppelle - risalenti a un'epoca ancora più arcaica.
Il tema centrale del simbolismo della Dea si dispiega nel mistero della nascita e della morte e nel rinnovamento della vita, non solo umana ma di tutta la terra e anzi dell'intero cosmo. … In questo sistema di simboli si configura il tempo mitico, ciclico, non lineare.

Gimbutas Marja
Il linguaggio della Dea – Mito e culto della Dea madre nell'Europa neolitica
Ed. Neri Pozza, Milano, 1989

Pico della Mirandola

"Già il Sommo Padre, Dio Creatore aveva foggiato, questa dimora del mondo quale ci appare […] Ma ultimata l'opera, l'Artefice desiderava che ci fosse qualcuno capace di afferrare la ragione di un'opera così grande, di amarne la bellezza, di ammirarne la vastità. […] Ma degli archetipi non ne restava alcuno su cui foggiare la nuova creatura, nè dei tesori, nè dei posti di tutto il mondo. Tutti erano ormai pieni, tutti erano distribuiti nei sommi, nei medi, negli infimi gradi…"

Orazione sulla dignità umana

sabato 14 settembre 2013

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