martedì 19 gennaio 2021

VACCINI / PER L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ SONO INEFFICACI!


Non siamo affatto certi dell’efficacia dei vaccini contro la pandemia”.

Una affermazione clamorosa, dirompente, la notizia del secolo.

Perché a pronunciarla non è il taxista di turno o un aiuto infermiere del Cardarelli (con il dovuto rispetto), ma il capo scientifico dell’Organizzazione Mondiale per la SanitàSoumya Swaminathan, nominata sul campo a marzo 2019 – quindi allo scoppio dell’epidemia – come “Chief Scientist” presso la prestigiosa OMS, l’organismo internazionale che dovrebbe tutelare la salute di tutti i cittadini del mondo.

Avete letto quelle parole di fuoco su qualche giornale, sui nostri media di regime? O le avete per caso ascoltate nel corso di qualche tiggì? Niente. Neanche una sillaba. Solo intenti – quei vomitevoli organi di disinformazione di massa – a tessere le lodi di questo o quel vaccino, oppure immortalare sorrisetti e risolini dei ‘testimonial’ delle taumaturgiche pozioni.

 

Il J’ACCUSE DEL CHIEF SCIENTIST DELL’OMS

Ma veniamo alle parole pronunciate dalla scienziata indiana, nota per le sue ricerche su tubercolosi e HIV, pronunciate nel corso di una videoconferenza diffusa su twitter e quindi consultabile da tutti: “Non credo che abbiamo le prove su nessuno dei vaccini per essere sicuri che impediranno alle persone di contrarre effettivamente l’infezione e quindi di essere in grado di trasmetterla”.

Una autentica picconata sulla credibilità di tutti qui vaccini annunciati con trombe & fanfare, a partire da quello griffato Pzifer-BioNTech, per proseguire con quello a stelle e strisce di Moderna, per non parlare poi di quello ancora in fase di stallo made in AstraZeneca.

lunedì 18 gennaio 2021

VACCINI / IL “NO” DEI SANITARI, LO DENUNCIA IL FINANCIAL TIMES


Una sonora bocciatura ai vaccini anti Covid-19 arriva nientemeno che dall’autorevole Financial Times, foglio non sospetto di simpatie bolsceviche. Né tantomeno anti vax.

Un lungo editoriale-inchiesta del 6 gennaio, infatti, è destinato a far discutere molto e, soprattutto, a gettare scompiglio tra i governi alla frenetica caccia dei vaccini.

L’allarme arriva proprio da quel settore medico-infermieristico che non solo è tenuto a vaccinarsi in primissima battuta, ma deve provvedere alla somministrazione di quei vaccini (in cui per buona parte non ha fiducia) nelle vene dei cittadini.

Il prestigioso quotidiano britannico ha raccolto una serie di sondaggi in mezza Europa e pareri eccellenti. Ne esce fuori un quadro desolante, destinato a scoraggiare chi abbia anche solo lontanamente in testa di rendere obbligatori i vaccini anti coronavirus, ed anche coloro che si augurano di raggiungere la tanta sospirata immunità di gregge.

 














domenica 17 gennaio 2021

Youtube verso la chiusura di Byoblu.


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Youtube verso la chiusura di Byoblu. È questo il mondo che volete?

Youtube ha bloccato un'emittente regolarmente registrata come testata in Tribunale, con un direttore responsabile, concessioni ministeriali e la supervisione dell'Agocom. Quella testata è Byoblu.

Non so se ve ne siete resi conto, ma le cose stanno precipitando. La deriva iniziata nel 2020 con la censura dei contenuti non allineati da parte dei grandi colossi della rete è diventata, in questo inizio 2021, conclamata. Canali cancellati, profili chiusi, video che spariscono, persone a cui viene impedito di commentare o pubblicare… E la politica, che dovrebbe agire secondo i principi della Costituzione improntati all'ormai disapplicato articolo 21, anziché difendere i cittadini dallo strapotere di soggetti privati (peraltro stranieri), se ne sta con le mani in mano, quando addirittura non li asseconda.

Byoblu ha fatto e sta facendo il massimo per portare nelle vostre case quelle voci non allineate a cui sono preclusi radio, televisione e giornali. Le altre potete sentirle ovunque, a reti unificate. Cos'è una dittatura, se non un regime nel quale esiste una sola opinione ammissibile? A cosa serve incarcerare i dissidenti, oggi, se tanto nel nuovo Governo dei Social Network basta impedirgli di parlare e scrivere? A niente: è solo questo il motivo per cui ancora non ci vengono a prendere a casa, uno per uno: il potere mediatico che detengono è ormai talmente grande, che basta chiudere un profilo per far sparire completamente la voce di chi non è d'accordo. Nell'era dei post-diritti, ne sono rimasti solo due: essere allineati al pensiero dominante, oppure gridare alla luna, seduti su un sasso nel deserto.

Noi non volevamo gridare alla luna: volevamo difendere la libertà di parola in maniera effettiva.Per questo abbiamo creato le App. Per questo abbiamo affrontato gli ingenti costi del digitale terrestre e siamo adesso in cinque regioni: Lombardia (607), Piemonte (606), Lazio (632), Veneto (607) ed Emilia Romagna (622). Certo,con una infinità di problemi. Tecnici e finanziari.Ma ci avete sostenuto.E' un tentativo interamente sostenuto dai cittadini per i cittadini.Per questo non ne parla nessuno. Per questo ci ostacolano in tutti i modi. Per questo ci perseguitano. Siamo il loro incubo, siamo forti ma siamo ancora troppo fragili.

Youtube verso la chiusura di Byoblu

Youtube ha limitato l'account di Byoblu: non possiamo pubblicare per una settimana. Perché? Perché nel TG di giovedì scorso abbiamo dato conto di quanto ha scritto sul British Medical Journal l'editorialista di punta Peter Doshi, secondo cui l'efficacia del vaccino sarebbe solo del 19%, massimo 29%. Il Tg del 14 gennaio è stato OSCURATO! Cercatelo pure su Youtube, e vedrete che non c'è più.

Voglio farvi riflettere su una cosa. Siamo una testata giornalistica regolarmente registrata in tribunale. Siamo una televisione che trasmette sul digitale terrestre, con le concessioni governative in regola. Siamo tutelati dalla Costituzione e vi sono organismi istituzionali (nazionali) deputati a vigilare su come viene esercitata la libertà di stampa nel nostro Paese: siamo registrati al ROC e sottoposti all'Agcom. Abbiamo un direttore responsabile che risponde all'Ordine dei Giornalisti oltreché alla legge.

Non accettiamo che nessuno, al di fuori delle istituzioni italiane, attraverso gli organismi preposti, e all'infuori della magistratura che sono i soli organi che riconosciamo, possa sindacare su quanto viene detto dalla nostra redazione nel nostro telegiornale.

Parlano di fascismo e di nazismo, e poi in barba alle leggi sulla stampa si comportano come un plotone di esecuzione che fa irruzione nelle redazioni e decide cosa può andare in onda e cosa no. Sarebbero questi gli alti valori progressisti a cui queste società internazionali dicono di ispirarsi? E riescono anche a dirlo senza vergognarsi? Senza mettersi perlomeno a ridere?

Voglio ricordare a tutti che qui siamo in Italia. Ci sono leggi apposta per occuparsi di ciò che i cittadini italiani possono o non possono dire. Leggi che tutelano la libertà di espressione così come la libertà di stampa. Può un soggetto privato, estero, divenuto monopolista di fatto dei canali di comunicazione,riscrivere i principi della Costituzione, senza che questa venga di fatto abrogata? Nessuno nelle istituzioni si pone il problema? Nessun politico manifesta il suo sdegno in Parlamento? Nessun disegno di legge, da quelli che sono nati in rete e grazie alla rete e gridavano nelle piazze in difesa della libertà di informazione? Nessuna interrogazione, sostenuta da un minimo di firme, per costringere il Governo a rispondere? Ma che ci state a fare, alla Camera e al Senato? Qui tuttavia si va oltre: qui è direttamente il Presidente della Repubblica che dovrebbe occuparsene, visto che è il garante del rispetto dei principi costituzionali.

Vogliono metterci in ginocchio?

Ora, bisogna che ci parliamo chiaro: Byoblu è nata su Youtube, quasi 14 anni fa. Su Youtube ha costruito oltre mezzo milione di iscritti, e su Youtube milioni di persone hanno guardato 200 milioni di volte i video prodotti. Da Youtube provengono una buona parte di abbonamenti e proventi pubblicitari. Almeno un quarto del fabbisogno mensile. Riuscite ad immaginare quali strumenti abbia il sistema per metterci in ginocchio?

Abbiamo oggi 12 mila abbonati, compresi i 4.000 circa di Youtube. E abbiamo tra i venti e i trenta mila euro di donazioni al mese, salvo episodi eccezionali. Tra il digitale terrestre, le App, i dipendenti, i collaboratori, le attrezzature, gli affitti, le consulenze, i servizi e tutto il resto, Byoblu costa tra i 70 e i 90 mila euro al mese. Tanti soldi? Sì, tantissimi! Ma sono niente, quando si parla di televisione. Con questi soldi, nelle tv mainstream si fa una sola puntata di una piccola trasmissione del mattino, perché viceversa una singola puntata di uno show serale costa anche milioni di euro. E allora, come facciamo? Ci riusciamo perché in una ventina di persone ci facciamo in quattro ogni giorno. Prendiamo sberle, facciamo errori, cadiamo, ci rialziamo e cerchiamo sempre di attaccare quel cavolo di segnale all'antenna. E miglioriamo noi stessi costantemente. Anche grazie alle critiche costruttive.

Ma non possiamo reggere, con questi numeri, se perdiamo un quarto delle nostre entrate. E sta già accadendo: una settimana senza Youtube significherà un calo significativo dei ricavi. E siccome non abbiamo intenzione di spegnere una delle pochissime fonti di informazione non allineata di cui disponete, per far piacere ai globalisti nemici della Costituzione, andremo avanti a dare le notizie, costi quel che costi! Così, al terzo avvertimento Youtube, ci chiuderà il canale (tra l'avvertimento e il primo avvertimento è passato pochissimo tempo). È la cronaca di un'eutanasia annunciata! Un crimine premeditato. Un canale storico, glorioso, che ha cercato di combattere con le unghie e con i denti, come Davide contro Golia, contro un esercito di piccoli servi che anziché stare con Davide tentano di fiaccarlo, perché Golia possa avere la meglio.

L'unica via di uscita: il risveglio dei cittadini a un nuovo spirito di partecipazione

Inutile girarci intorno: se non vogliamo chiudere, gli abbonamenti devono almeno raddoppiare. E le donazioni anche. Dodicimila abbonati, per un progetto che ha dato così tanto in termini di libertà di informazione, sono pochi. Devono diventare 30 mila, 40 mila! E allora, se potete, abbonatevi!

Allo stesso modo, dovete rendervi conto che là fuori, a seguire l'informazione libera di Byoblu e di DavveroTV, siete milioni. Perlopiù, come semplici spettatori che non hanno ancora scelto di partecipare. Se decidete di sostenerci, potete far saltar fuori il budget di un mese in pochi giorni. A voi costa veramente poco, perché siete tantissimi, ma per tutti significa un'opportunità: continuare a mantenere un piede tra la porta e lo stipite, quando in tanti dall'altra parte stanno facendo pressione per chiuderla definitivamente. E allora, se potete, donate!

C'è una terza opzione. Con la pubblicità i potenti controllano l'informazione. Grazie alla pubblicità decidono chi vive e chi muore. Noi non possiamo rivolgerci a Publitalia o a Manzoni Advertising, per ovvi motivi. Però possiamo provare a costruire una rete di imprenditori seri, onesti, che credono nei nostri valori, che realizzino prodotti etici, sostenibili, vicini all'ambiente, portatori di benessere, che si riuniscano intorno al progetto della TV dei Cittadini e parlino al suo pubblico. Cittadini tra i cittadini, che si fanno promozione da soli. Se avete un'attività e volete scommettere sulla vostra televisione, scrivete a adv@davvero.tv.

E adesso, una domanda per voi

Niente e nessuno vi costringerà a farlo se non ne sarete convinti. Questo lo so bene. E sia chiaro: se non lo farete, avrete le vostre buone ragioni. Byoblu non deve esistere per forza, come se fosse una legge della fisica, o una costante universale. In fin dei conti, tutto nasce, vive e muore. Evidentemente non avremo fatto abbastanza, non saremo stati abbastanza decisivi, non saremo stati abbastanza coraggiosi, abbastanza infaticabili, abbastanza disarmati e disarmanti da trasmettervi il senso di quello che facciamo ogni giorno ed il perché sia così importante. Se non ne siete convinti, insomma, allora lasciate perdere. Questo Paese andrà avanti lo stesso, e magari arriverà qualcuno che saprà fare meglio di quanto abbia provato, un po' maldestramente, a fare Messora in questi lunghi 14 anni, prendendo pugni da tutte le parti, come Rocky, ma restando sempre in piedi, fino alla fine. Perché se dovevano averla vinta, avrebbe dovuto essere soltanto dopo l'ultimo round.

Se in troppo pochi doveste sentire l'urgenza di difendere questo progetto e di partecipare, da cittadini, alla Tv dei cittadini, io personalmente sono sereno e pronto a lasciare andare questo sogno, come una foglia d'autunno nel vento.

Saranno contenti i debunker, saranno contenti quelli che combattono per la libertà di parola (a patto che sia la loro), quelli che combattono per l'uguaglianza (a patto che tutti siano uguali a loro), per la diversità (a patto che diversità non voglia dire pluralismo), saranno contenti i grandi giornalisti radiotelevisivi che non dovranno più confrontarsi con opinioni diverse e potranno continuare ad invitare le comparse del sistema a declamare verità assolute senza affaticarsi a pensare a domande scomode, saranno contenti i politici e i movimenti che prima usano l'informazione libera per farsi eleggere, e poi non la sopportano perché fa con loro quello che prima loro facevano con i politici precedenti, e saranno contenti a Bruxelles, a Washington, a Davos e in qualunque altro luogo signori attempati e danarosi si incontrino per decidere come usare le loro infinite risorse per controllare l'opinione pubblica. A fin di bene, si intende: quello loro.

E sarò contento anche io. Perché no? In fin dei conti, finalmente potrò riposarmi, portare la mia barca fuori dalla tempesta, ormeggiarla in un porticciolo sicuro ed occuparmi di capre (quelle vere), galline, coniglietti, asinelli (che sono la fine del mondo e danno tante soddisfazioni), e dei miei bambini, che mi vedono troppo poco.

L'unica cosa che resta da stabilire è questa: voi… Voi sarete contenti?

Si accettano scommesse.

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USA ► Nella frode elettorale ai danni di Trump è coinvolta anche l'Italia

Nelle ultime ore gli eventi negli Stati Uniti si susseguono in velocità, ed è difficile per molti capire cosa stia succedendo o cosa sia successo nei mesi scorsi.

Di certo Trump aveva le prove inconfutabili della frode attraverso i server sparsi per il mondo, come quelli di Dominion a Francoforte e gestiti dalla CIA. Settimane fa era trapelata la notizia di un'incursione in Germania dove dopo uno scontro a fuoco, fossero stati sequestrati i detti server. Fatto adesso confermato dalle accuse della Procura della Repubblica di Napoli, contro Arturo D'Elia, che vedremo qui di seguito, e di cui avevamo parlato in un articolo del 3 dicembre: Operazione Sequestro Server CIA ►Cos'è successo a Francoforte?


Nei giorni scorsi il segretario di stato Mike Pompeo, in un twit "ringrazia" l'Italia e Di Maio per aver "messo in mostra" una delle grandi esportazioni italiane"

Di Maio ha risposto sempre su Twitter, ribadendo la vicinanza dei due paesi e ringraziando per il commento...ma adesso sappiamo, che il commento di Pompeo era una frecciatina sottile e mirata.

sabato 16 gennaio 2021

Italiagate, parte II: Obama e Renzi accusati di essere le menti della frode elettorale USA


L’ultimo articolo pubblicato precedentemente su questo blog ha rivelato la partecipazione dell’Italia nella frode elettorale eseguita contro le elezioni USA.

Un ex agente della CIA e già capo di una delle stazioni dell’agenzia di intelligence, Bradley Johnson, ha spiegato come l’Italia abbia avuto un ruolo determinante in quello che può essere definito a tutti gli effetti un colpo di Stato internazionale contro Donald Trump.

L’attore principale di questa frode sarebbe stato Leonardo, la società governativa leader nel settore della difesa e delle tecnologie aerospaziali.

Ora c’è un’altra persona che ha completamente confermato il ruolo dell’Italia in tutto questo e si tratta di Maria Zack.

Maria Zack è la presidente dell’associazione “Nazioni in azione” e in un documento audio trapelato due giorni fa su Twitter ha spiegato esattamente come sarebbe avvenuto l’attacco hacker.

Secondo la Zack, il centro che avrebbe coordinato questa operazione sarebbe stata effettivamente l’ambasciata americana a Roma.

Questa versione dei fatti coincide completamente con quella fornita da Johnson, ma l’attivista americana fornisce ulteriori dettagli semplicemente fondamentali.

A coordinare il piano sarebbe stato il generale Claudio Graziano dal secondo piano dell’ambasciata a Via Veneto, assistito a sua volta da un ex agente dei servizi segreti, Stefano Serafini.

Il generale Graziano è un personaggio di assoluto rilievo in questa storia. Graziano ha già ricoperto il ruolo di Capo di Stato Maggiore sotto i governi Renzi e Gentiloni ed è attualmente presidente del comitato militare dell’Unione europea.