martedì 24 maggio 2011

Teaser Fili invisibili



FILI INVISIBILI
Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo
Disegni: Walter Trono
Copertina: Emanuela Lupacchino e Massimiliano Guadagni

Negli Stati Uniti scossi da una sommossa popolare senza precedenti, Adam Mack è ad un passo da ritrovare Soul, la ragazza creduta morta durante la tragedia delle torri gemelle. Ma dentro un enigma se ne nascondono sempre tantissimi altri. Cosa rappresentano i misteriosi disegni tracciati sulla banconota statunitense da un dollaro? Perché la pianta di Washington è stracolma di simboli esoterici? Qual'è il motivo che spinge i potenti del mondo ad adorare una divinità dall'aspetto di gufo? Nuovo Ordine Mondiale, sette esoteriche e una stirpe reale che proviene dall'antica Babilonia, sono grandi segreti che si annodano con piccole storie quotidiane, come quella di un bambino nero inspiegabilmente cieco dalla nascita. Cieco come il genere umano, incapace di vedere la moltitudine di fili invisibili che collegano tutto e che da sempre lo rendono schiavo.


In edicola il 25 maggio 2011
2,70 Edizioni Star Comics

lunedì 23 maggio 2011

Roberto Morrione (1941-2011)

robertomorrionedi Giulietto Chiesa.

Lo trovavi sia quando cercavi la notizia sia quando volevi difendere il diritto a dare la notizia. Roberto Morrione era un giornalista appassionato, un punto di riferimento naturale per chi aveva imparato quanto l'informazione sia il cuore della democrazia. Roberto sapeva cogliere con rigore e precisione ogni spiraglio di verità nel vasto flusso delle notizie, e lo porgeva con la calma e la modestia dei forti: non fuggiva dalle macchine strapotenti dei media, ma le correggeva con grande mestiere. Non guardate al povero Tg1 di oggi per disperare che possa esistere un organo di informazione degno di qualche credito. Prima che i lanzichenecchi che oggi occupano le redazioni della Rai le trasformassero in organi ufficiosi e inattendibili e confinassero i giornalisti bravi, c'erano giornalisti come Morrione, che riuscivano a dare autorevolezza al giornalismo perfino in mezzo alle difficoltà e le pressioni dei piani alti del potere.

sabato 21 maggio 2011

Bretton Woods 2.0: la conferenza dell'ordine del nuovo mondo di Soros

   
    Nel luglio del 1944, 730 delegati provenienti da 44 nazioni si incontrarono al Mount Washington Hotel di Bretton Woods, NH, per una conferenza monetaria e finanziaria delle Nazioni Unite. Il suo scopo era di istituire un sistema monetario internazionale post-bellico delle valute convertibili, tassi di cambio fissi, il libero scambio, il dollaro come valuta di riserva mondiale legata all'oro, e quelli di altre nazioni fissate al dollaro.

Inoltre progettò un quadro istituzionale per l'accumulazione di capitale di mercato per garantire che le nuove colonie liberate perseguissero lo sviluppo economico capitalista a vantaggio degli alleati vittoriosi, soprattutto l'America.

E ancora, furono istituiti il FMI e la Banca Mondiale per integrare le nazioni in via di sviluppo nell'economia mondiale globale dominata dal Nord, intrappolandole attraverso il debito come mezzo per trasferire le loro ricchezze a potenti banchieri occidentali.

mercoledì 18 maggio 2011

Perchè l'Islanda ha votato no ai diktat delle banche creditrici

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Circa il 75% dei votanti islandesi ha dimostrato sabato di voler respingere la proposta del governo composto da Verdi e Social-Democratici di pagare 5,2 miliardi di dollari alle agenzie assicurative britanniche e olandesi per il collasso di Landsbanki e di Icesave. Tutti e sei i distretti elettorali islandesi hanno votato per il 'no', con una percentuale nazionale del 60%, in calo dal 93% del gennaio 2010.

Il voto ha riflettuto la diffusa convinzione che i negoziatori del governo non sono stati abbastanza vigorosi nel perorare il caso legale islandese.
La situazione ci ricorda il groviglio del debito tra gli Alleati dopo la Prima Guerra Mondiale.

sabato 14 maggio 2011

Il caso Islanda

In Islanda la popolazione ha di nuovo votato NO al referendum indetto sabato scorso dal governo per il caso Icesave. Gli islandesi, per la seconda volta, hanno espresso la loro più assoluta opposizione all'accordo sul rimborso di 3,9 miliardi di euro chiesto dalla Gran Bretagna e dall'Olanda in seguito al fallimento della Icesave, società controllata dalla Landsbanki. Tutti e sei i distretti elettorali islandesi hanno votato per il "No", con una percentuale nazionale del 60%, in calo dal 93% del gennaio 2010,dimostrato così di voler respingere, ancora una volta, la proposta del governo, composto da Verdi e Social-Democratici.

Per chi non lo ricordasse, l'economia islandese è stata pesantemente colpita dalla prima onda della grande crisi finanziaria che si è abbattuta sull'isola e sul mondo intero nel 2008. Sono cadute immediatamente le due banche principali islandesi, che sono state subito nazionalizzate.