I media internazionali pullulano di notizie e analisi sull'inchiesta "Midas" che sta travolgendo il cerchio magico di Zelensky: il suo finanziatore Tymur Mindich e Oleksander Tsukerman sono fuggiti all'estero, con tutta probabilità a Tel Aviv. Due figure chiave del governo di Kiev si sono dimesse: Svitlana Grynchuk e Herman Galushchenko, ministri dell'energia e della giustizia.
Ma tra fotonotizie dei gabinetti d'oro e delle pile di banconote trovate a casa di Mindich, reazioni dei leader internazionali (ieri Merz ha chiamato Zelensky chiedendo "determinazione nella lotta alla corruzione e riforme dello stato di diritto"), previsioni sulle prossime teste che l'inchiesta potrebbe far saltare (ci sarà anche quella di Zelensky?), manca un aspetto cruciale: chi controlla le agenzie Sabu e Sapo che stanno terremotando l'establishment ucraino?
"C'è un solo potere che può decidere se giustiziare o perdonare i suoi bastardi. E quello è a Washington, DC. Da lì soffia il vento gelido", ha scritto in uno dei suoi caustici post Dmitry Medvedev. Si tratta solo di una delle affermazioni al vetriolo a cui ci ha abituato l'ex presidente russo oppure c'è un fondo di verità? Continua a leggere >