giovedì 15 ottobre 2020
È ora di porre fine alla tratta dei bambini e alla complicità internazionale nella prevenzione delle responsabilità
” Sparizioni forzate e complicità internazionale nella prevenzione della responsabilità “
Nella Giornata internazionale degli scomparsi , i paesi di tutto il mondo ricordano i propri dati statistici sulle persone scomparse, mentre ai parenti viene ricordato un altro anno caratterizzato da una diffusa impunità.
Come altri giorni programmati per la commemorazione dalle Nazioni Unite, la Giornata internazionale degli scomparsi rende omaggio alle vittime e ai loro parenti, ma nulla di tangibile in termini di sostegno alla ricerca della giustizia e della memoria collettiva. Questi ultimi risuonano particolarmente in America Latina: le dittature appoggiate dagli Stati Uniti hanno creato un piano sistematico di scomparsa dei civili e impunità, lasciando i parenti alla mercé delle istituzioni statali che si occupano di custodire il patto del silenzio, come viene chiamato in Cile.
Tuttavia, l’intervento straniero e le sue ripercussioni si sono aggiunti al trauma associato alla scomparsa. Forse è ora che l’ONU accentui il fatto che la scomparsa non è solo un concetto storico. La commemorazione annuale è già ipocrita; aderire alla sua esclusività porta il sostegno delle Nazioni Unite alla violenza e all’impunità ad un altro livello.
mercoledì 14 ottobre 2020
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 14 ott 2020
‘Draghi, falso messia: risponde all’élite che ci impose Conte’
Lo scorso sabato sera c’era davvero una insolita fila di auto blu sotto casa di Mario Draghi, che ormai si muove e parla già come se fosse a Palazzo Chigi. Salvatore della patria? Non scherziamo: è uno dei massimi artefici del disastro nel quale ci troviamo. Lo sostiene Cesare Sacchetti, sul blog “La Cruna dell’Ago“. Sacchetti è tra quanti – non pochi – si mostrano scettici, rispetto all’ipotetica “conversione democratica” dell’ex numero uno della Bce, tra i massimi architetti del rigore europeo, già protagonista delle grandi privatizzazioni degli anni ‘90 che sabotarono il futuro dell’economia italiana. Al meeting estivo di Cl a Rimini, ricorda Sacchetti, Draghi si è scagliato contro chi ha messo a rischio il futuro dei giovani. Non dovrebbe far altro che guardarsi allo specchio – scrive – se davvero volesse individuare il colpevole. I giovani sono condannati a una vita di incertezze e di precarietà permanente a causa della feroce applicazione delle dottrine ordoliberiste imposte da Bruxelles e dalla grande finanza internazionale. «Draghi infatti è stato uno dei più feroci e spietati esecutori del piano economico del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale».
L’oligarchia partorì già negli anni’70 la deindustrializzazione dei decenni successivi, attuata attraverso un’ondata di privatizzazioni selvagge. Ora, «l’uomo che salvò l’euro e condannò la Grecia alla più grave devastazione economica mai vista dal dopoguerra», è tornato a parlare: lo ha fatto in occasione del congresso europeo di cardiologia, ed è stato ancora più esplicito. «Ha chiaramente detto che si uscirà dalla crisi da Covid solamente attraverso “il vaccino e con test di massa e tracciamento” che nella sua idea dovranno diventare la nuova normalità». La sorveglianza di massa – scrive Sacchetti – sarà dunque la caratteristica fondamentale di questo nuovo totalitarismo globale. «Appare ormai evidente che la crisi pandemica sia stata espressamente pensata, come predisse Jacques Attali (uomo a stretto contatto con i vertici del mondialismo), per partorire un governo unico mondiale che esautori definitivamente le nazioni, che dovranno lasciare il posto a questa nuova dittatura globale. Draghi sa perfettamente queste cose, così come sa che è lui, e non Conte, l’uomo designato dalla gerarchia sovranazionale per portare l’Italia verso l’ultima fase del Nuovo Ordine Mondiale».