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domenica 8 settembre 2019
The D Daily is out! Edition of 08 settembre 2019
Vaticano e 11 settembre
Vaticano e 11 settembre from Mario Rossi Network on Vimeo.
Il coinvolgimento dell'Opus Dei nell'11 settembre 2001.
sabato 7 settembre 2019
11 settembre, le torri del WTC erano minate? Una commissione di vigili del fuoco lo sostiene e per me è giusto ascoltarli
Il 24 luglio scorso, 18 anni dopo la tragedia dell’11 settembre a New York, nel silenzio totale dei grandi media americani (e italiani), cinque uomini non “qualunque” si sono riuniti nel Distretto di Piazza Franklin e Munson, a un passo dai Queens di New York, per approvare, all’unanimità, una risoluzione.
Il cui testo proclama l’”incontrovertibile evidenza” del dato che “esplosivi preventivamente collocati” all’interno delle “tre torri” del World Trade Center, “ne hanno provocato la distruzione”.
Chiunque abbia seguito un poco le polemiche che da 18 anni ruotano attorno alla spiegazione dell’11 Settembre 2001, si renderanno conto immediatamente che una tale dichiarazione cancella in un colpo solo l’intero impianto della inchiesta ufficiale, contenuta nel famigerato “9/11 Commission Report”.
Dunque è importante sapere chi sono questi cinque uomini. Sono i membri della Commissione dei vigili del fuoco del Distretto di Piazza Franklin e Munson: un distaccamento di “volontari” (come lo sono i pompieri americani) che subì gravi perdite mentre portava aiuto nei primi momenti del dramma. I pompieri della Contea di Nassau che morirono nelle torri furono 24, ai quali si aggiunsero quattro residenti nel quartiere. La Commissione dei cinque (composta da uomini che 18 anni fa parteciparono a quelle operazioni e ne uscirono vivi) ha l’incarico di tenere viva la memoria di quell’evento.
I loro nomi vanno ricordati: Philip F Melloy, Dennis G. Lyons, Joseph M. Torregrossa, Christopher L. Gioia, Les Saltzman. Non perché siano famosi. Né probabilmente lo diventeranno. Ma sono importanti perché videro con i loro occhi, sentirono con le loro orecchie. Sono i primi esperti, sanno di che si tratta, portano i segni nei loro corpi.
Tuttavia non furono ascoltati, nemmeno interrogati dalla Commissione. E, se lo furono, le loro testimonianze vennero taciute o ignorate. Ci sono voluti 18 anni perché potessero trovare la forza e il coraggio di rendere pubblico, solennemente, quello che sanno. Ovviamente i grandi media americani e occidentali non diranno una parola di tutto ciò, ma questo non basterà per fermare la notizia. Non lo impedisce a noi in questo momento.
Questi cinque testimoni, pompieri di New York, cittadini americani, si sono mossi dopo che il Comitato degli Avvocati per una nuova inchiesta sull’11 settembre è riuscito a far arrivare una precisa richiesta sul tavolo del Procuratore del Distretto Sud di New York, Geoffrey S. Berman.
La richiesta era esattamente quella di riconoscere l’evidenza che il World Trade Center era stato preventivamente riempito di esplosivi, prima dell’arrivo degli aerei che colpirono due delle tre torri. Il fatto nuovo fu che l’Ufficio del Procuratore rispose (nel novembre scorso) riconoscendo che la petizione aveva il diritto di essere portata sul tavolo di un Gran Jury, cioè di fronte a un Tribunale dello Stato.
Il tempo passa, gli ostacoli ci sono e cresceranno, i ritardi si accumuleranno. Ma adesso ci sono testimoni e esperti che dichiarano pubblicamente di voler sostenere “ogni sforzo di altre istituzioni governative che “vorranno investigare e scoprire la verità — che continua a essere ostacolata — sugli eventi di quell’orribile giorno”. Così dice la risoluzione dei pompieri di New York, Contea di Nassau. Il commissario Gioia ha detto: “Noi siamo il primo Distretto che approva questa risoluzione. Non saremo gli unici”.
Ma allora risorge potente un interrogativo: chi piazzò quelle cariche esplosive nelle tre torri? Chi poteva condurre in porto una tale operazione? Non certo i 19 terroristi “islamici” che sarebbero stati (e non c’erano) a bordo degli aerei. Ci volevano squadre di specialisti ben protetti per farlo. Tutte cose di cui la Commissione Ufficiale neppure si è occupata, negando poi l’esistenza “inoppugnabile” delle esplosioni dal basso, che precedettero e accompagnarono i crolli.
Dunque la Commmissione ufficiale ha mentito. Ricordiamo che a capo dell’FBI in quel momento c’era (pura coincidenza?) colui che è al centro dell’inchiesta sul Russiagate, Robert Mueller.
fonte: Global Research. “Call for New 9/11 Investigation: New York Area Fire Commissioners Make History”.
venerdì 6 settembre 2019
La versione ufficiale del crollo del WTC N° 7 è un cumulo di macerie
Ecco la conclusione:
“La principale conclusione del nostro studio è che il fuoco non ha causato il crollo del WTC 7 l’11 settembre, contrariamente alle conclusioni del NIST e delle società di ingegneria private che hanno studiato il crollo. La conclusione secondaria del nostro studio è che il crollo del WTC 7 è stato un collasso globale, che ha comportato il cedimento quasi simultaneo di tutti i pilastri dell’edificio.”
Notate tre cose: (1) ci sono voluti 18 anni per ottenere una vera indagine sulla distruzione di un edificio di cui erano stati accusati dei terroristi mussulmani, (2) l’unico modo in cui si può verificare il “cedimento quasi simultaneo di tutti i pilastri dell’edificio” è attraverso una demolizione controllata e (3) questo straordinario risultato non è stato riportato dai media di regime.
In altre parole, lo studio è già stato destinato al Buco della Memoria. Questo è il modo in cui opera The Matrix. Questo è il motivo per cui c’è bisogno di questo sito web. L’unico scopo dei notiziari stampati e televisivi è quello di programmarvi in modo che seguiate pedissequamente l’agenda di chi vi governa. Quelli che seguono i notiziari della TV, ascoltano la National Public Radio o leggono i giornali vengono programmati per essere automi senza cervello.
Leggete ora questa dichiarazione dei Commissari dei Vigili del Fuoco di Franklin Square and Munson [del 24 luglio 2019].
Considerando che gli attacchi dell’11 settembre 2001 sono indissolubilmente e per sempre legati a Franklin Square e ai vigili del fuoco del Dipartimento di Munson;
Considerando che, l’11 settembre 2001, mentre operava presso il World Trade Center di New York City, il vigile del fuoco Thomas J. Hetzel, badge # 290 della Hook and Ladder Company # 1, Franklin Square e Munson Fire Department di New York, rimaneva ucciso durante lo svolgimento delle sue funzioni, insieme a 2.976 altri soccorritori e civili;
Considerando che, i membri del Dipartimento dei Vigili del fuoco di Franklin Square e Munson erano stati chiamati a collaborare alle successive operazioni di salvataggio, recupero e pulizia del sito del World Trade Center, cosa che aveva provocato a molti di loro malattie potenzialmente letali a causa della respirazione delle tossine venefiche presenti nel sito;
Considerando che il Consiglio dei Responsabili del Distretto dei Vigili del Fuoco di Franklin Square e Munson riconosce la natura significativa e convincente della petizione posta all’attenzione del procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York riferentesi a crimini federali non perseguiti commessi presso il World Trade Center l’11 settembre 2001, invita il procuratore degli Stati Uniti a presentare tale petizione ad uno speciale Gran Giurì ai sensi della Costituzione degli Stati Uniti e 18 USC SS 3332 (A)
Considerando che, le prove schiaccianti presentate in detta petizione dimostrano oltre ogni dubbio che esplosivi e/o materiali incendiari pre-impiantati – non solo gli aerei e gli incendi conseguenti – avevano causato la distruzione dei tre edifici del World Trade Center, uccidendo la stragrande maggioranza delle vittime di quel giorno;
Considerando che le vittime dell’11 settembre, le loro famiglie, la popolazione di New York City e la nostra nazione meritano che ogni crimine relativo agli attacchi dell’11 settembre 2001 sia indagato con il massimo rigore e che ogni persona responsabile sia portata di fronte alla giustizia;
ORA PERTANTO, SI DEVE DECIDERE che il Consiglio dei Responsabili del Distretto dei Vigili del Fuoco di Franklin Square e Munson sostenga pienamente un’indagine federale completa del gran giurì e un procedimento giudiziario per tutti i reati connessi agli attacchi dell’11 settembre 2001, nonché ogni sforzo di altre entità governative per indagare e scoprire tutta la verità che circonda gli eventi di quel giorno orribile.
Paul Craig Roberts
Un altro mondo - Documentario di Thomas Torelli
Un altro mondo - Thomas Torelli from Trecentosessantagradi on Vimeo.
UN ALTRO MONDO è un documentario che propone un inedito modo di interpretare la realtà per stimolare una diversa presa di coscienza del mondo nelle generazioni future. Il film documentario propone una riflessione sull'interconnessione esistente tra uomo e universo, legame che troppo spesso gli uomini dimenticano di avere. Chi siamo realmente, quale posto abbiamo nell'universo, un viaggio alla scoperta delle conoscenze di antichi uomini tribali, tra fisica quantistica e credenze per sfidare la visione moderna del mondo, girato dal premiato regista Thomas Torelli (produttore e autore di 'Zero: Inchiesta sull'11 settembre', regista e autore di 'Sangue e Cemento').
Con la partecipazione di: Masaru Emoto - Gregg Braden - Vittorio Marchi - Igor Sibaldi - Massimo Citro - Emilio Del Giudice - Enzo Braschi - Giorgio Cerquetti - Massimo Corbucci Antonio Giacchetti - Nitamo Montecucco - Subcoyote Alberto Ruz Buenfil - Rainbow Eagle - Don Luis Nah - Westin Luke Penuma.
Il film è stato presentato al RIFF - Rome Independent Film Festival, al Phoenix Film Festival e numerosi altri festival, ottenendo ottimi riconoscimenti dalla critica e dal pubblico. Selezione Ufficiale al Ischia Film Festival, Ariano Film Festival e al Voices from the Waters International Traveling Film Festival (Bangalore India).
Con grande piacere comunichiamo che il film ha vinto il Clorofilla Film Festival di Legambiente come Miglior Documentario del 2014. Recentemente ha vinto due premi alla BICC Ronda 2014 – Bienal Internacional del Cine Científico dell’Associazione Spagnola per il Cinema Scientifico - ASECIC, (Spagna): Premio del Pubblico “Diplomi ASECIC / BICC 2014” e il “Trofeo ASECIC Guillermo F. Zúñiga” alla miglior opera scientifica e tecnologica.
Siamo convinti che questa presa di coscienza raccontata nel documentario aprirà le porte a un inedito modo di interpretare la realtà e stimolerà un nuovo spirito critico sul presente, generando un migliore e più luminoso domani per le generazioni presenti e future. Diventa parte del cambiamento, sostieni il nostro progetto.
Un Altro Mondo è possibile!
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