mercoledì 13 ottobre 2010

Campi elettromagnetici a bassa frequenza: sapere antico ed applicazioni contemporanee

L'argomento delle onde elettromagnetiche a bassa frequenza merita un approfondimento. Svariate ricerche "eretiche", anche non recenti, sono confluite nel volume di Armando Mei e Nico Moretto, intitolato "Gizah: le piramidi satellite ed il codice segreto", 2010. Il libro, dedicato all'Egitto, la cui civiltà gli autori, sulla base delle ricostruzioni offerte da Erodoto e da Manetone, nonché di esplorazioni nell'ambito all'archeoastronomia, datano ad epoca antidiluviana, contiene interessanti osservazioni sui luoghi energetici del pianeta.

Secondo i due ricercatori, le aree archeologiche più misteriose della Terra, Teotihuacan, Gizah, Yonaguni, sono centri ad elevata intensità elettromagnetica a bassa frequenza. Questo potrebbe significare che antichi monumenti furono eretti per sfruttare l'intensità di tale fenomeno naturale, generato dalla rotazione di Gaia intorno al proprio asse. Si potrebbe ipotizzare dunque - sostengono gli autori - che gli ideatori delle piramidi avevano cognizioni in merito ai campi elettromagnetici, alle onde radio, alle interferenze, ai punti scatteratori. Sorprende che essi avessero intuito che le onde elettromagnetiche a bassa frequenza - comprese tra i 3 ed i 30 hz - potevano essere usate per lo studio del campo magnetico terrestre. Giova ricordare che le onde rilevate all'interno della piramide di Cheope viaggiano nella banda indicata, intorno ai 16 hz, stando alle indagini di Tom Danley.

Le congetture di Mei e Moretto, che attribuiscono a popoli antidiluviani anche conoscenze sulla ionosfera, paiono trovare una conferma in quanto, ad esempio, scrive l'estensore di Are we in a H.A.A.R.P. "Earthquake war"?, 2010. Egli ricorda: "Gli Illuminati conoscono l'importanza del campo magnetico terrestre e collocano le loro capitali su quei punti della griglia dove il campo è più forte, ritenendo che un'ubicazione ad hoc renda il contatto con la Natura più intenso. Infatti, molte città sono pianificate e costruite su un reticolo che combacia con le leylines. Di solito, negli Stati Uniti, la Main street e la State street sono tracciate lungo i meridiani, mentre sui nodi sono edificate le chiese".

Saremmo al cospetto di un sapere trasmesso attraverso i millenni ed oggi appannaggio di funeste sette che forse ne carpirono i capisaldi a confraternite iniziatiche risalenti ad epoche remote. Si evince la volontà per opera di antichi architetti di innalzare edifici monumentali, secondo un complesso progetto unitario. Per l'efficace trasmissione di onde elettromagnetiche l'equidistanza è una proprietà fondamentale: Teotihuacan, Gizah ed il Mar del Giappone, ove le ciclopiche vestigia di un sito templare sono oggi sommerse, sono equidistanti tra loro.

E' evidente che, in questi tempi di ferro, le tecnologie derivate da nozioni inerenti ai campi a bassa frequenza sono volte alla distruzione ed alla morte, dai terremoti artificiali al controllo mentale. Restano la possibilità e la volontà di compiere ricognizioni in settori di frontiera per tradurre la conoscenza in applicazioni utili.

Fonti:

A. Mei, N. Moretto, Gizah: le piramidi satellite ed il codice segreto, 2010
Autore non indicato, Are We in a H.A.A.R.P. "Earthquake war"?, 2010
C. Dorofatti, Il mistero dello Djed, in Fenix n. 21, agosto, 2010



 
 

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