giovedì 16 dicembre 2021

PENSIONI, UNARMA: PARLAMENTO CHE PENSA A PROPRI PRIVILEGI HA POLTRONE DI FANGO


Di Antonio Nicolosi

Un Parlamento che con una mano toglie libertà civile ed economica ai suoi cittadini – privandoli degli strumenti che servono per sopravvivere a un’iper inflazione e crisi senza precedenti, mentre con l’altra anticipa il diritto alle pensioni d’oro per le proprie poltrone – ci verrebbe da dire di ‘fango’ – ha completamente mancato il proprio scopo di esistere”. Così Antonio Nicolosi, Segretario Generale del Sindacato dell’Arma dei Carabinieri, Unarma, commentando la notizia per cui una sentenza del Consiglio di garanzia di Camera e Senato avrebbe riconosciuto il diritto a ottenere la pensione anche nel caso in cui la legislatura dovesse finire prima di quattro anni sei mesi e un giorno. “Per avere contratti dignitosi dei tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica, così come di diversi altri corpi sociali pubblici, sembrano non esserci mai risorse all’interno delle aule della democrazia, le stesse che hanno imposto a migliaia di militari e poliziotti, che hanno scelto di non abbracciare l’imposizione del Green pass, di dover pagare persino per recarsi al lavoro. Non abbiamo giurato di difendere uno stato che dimentica i propri cittadini, ma la Costituzione che garantisce il diritto alla libertà e alla dignità degli italiani. Se la storia più vecchia del mondo, che vuole l’uomo legato al giogo del denaro più che al proprio dovere, dovesse continuare a ripetersi anche nelle aule del nostro Parlamento, saremmo davvero di fronte a un punto di non ritorno per la democrazia tutta.

Foto di Umbe Ber da Pixabay

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mercoledì 15 dicembre 2021

La Cassazione apre ai risarcimenti per gli atti illegittimi dello Stato (inclusi quelli anti-Covid)


Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno emesso un’ordinanza che, con il linguaggio dei giuristi di common law, potrebbe dirsi landmark: ossia, destinata a ridisegnare lo scenario giuridico di riferimento. Difatti, le Sezioni Unite hanno ammesso la proponibilità di una domanda per il risarcimento dei danni ex art 2043 c.c. cagionati dall’esercizio “illegittimo” della potestà legislativa, così ribaltando l’orientamento finora consolidato nel senso di negare la configurabilità del cosiddetto “illecito costituzionale”, riservando l’ipotesi di responsabilità dello Stato al solo caso di mancato adeguamento al diritto Ue (in quanto fonte sovraordinata).

Il principio non è più allora quello notoriamente sintetizzato nella massima King can do no wrong (che, nella rilettura kelseniana, depone nel senso di una sostanziale immunità delle autorità pubbliche, dal momento in cui ciò che conta è che “la giurisprudenza non può riconoscere in nessun atto un illecito dello Stato”), bensì quello esattamente opposto di King can do wrong: anche l’adozione di un atto normativo che risulti illegittimo, in quanto confliggente con fonti superiori o anche solo con principi generali, e che abbia cagionato un danno a un soggetto, può essere fonte di obbligazione risarcitoria.

martedì 14 dicembre 2021

Fermare l’immunità vaticana per gli abusi sessuali


Milioni di vittime di abusi sessuali in tutto il mondo hanno trovato il coraggio e la forza di farsi avanti e chiedere di ritenere il Vaticano responsabile del fatto che hanno permesso che l’abuso sessuale strutturale continuasse anche se erano adeguatamente informati. Anche in Belgio è stata introdotta una richiesta di risarcimento danni. Tuttavia, la Corte ha stabilito che non sono competenti del caso poiché la Santa Sede gode dell’immunità. Non solo il Belgio, ma molti altri Paesi hanno in passato protetto la Chiesa e trascurato i sopravvissuti agli abusi sessuali. 

I sopravvissuti agli abusi sessuali hanno quindi portato il caso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo nella speranza di vedere revocata l’immunità della Santa Sede e di avere accesso a un tribunale civile indipendente che esamini il merito del caso. Il 12 ottobre 2021, la Corte europea per i diritti dell’uomo ha deciso, nel caso JC e altri c. Belgio , che l’immunità della Santa Sede prevale sul diritto delle vittime di abusi sessuali di essere esaminate da un tribunale civile indipendente . E così di nuovo, i sopravvissuti agli abusi sessuali sono stati lasciati fuori al freddo. 

lunedì 13 dicembre 2021

GREEN PASS: PRIMA RIASSUNZIONE PER LAVORATORE SENZA TESSERINO SIA CAPOSALDO PER NUOVA GIURISPRUDENZA


Finalmente anche il mondo della giustizia sta prendendo coraggio sulla questione Green pass. La sentenza del 25 Novembre 2021 del Giudice del Lavoro del Tribunale di Velletri, dott. Giulio Cruciani di riassumere immediatamente nella sua funzione un sanitario sprovvisto di Green pass, Adele Passerini, dell’Asl Roma H 6, può e speriamo diventi presto il caposaldo su cui costruire una giurisprudenza che abbia finalmente a cuore i diritti al lavoro e alla salute degli italiani tutti, anche di coloro che hanno scelto di opporsi all’obbligo di tesserino verde. Come Unarma, pur essendo favorevoli al vaccino, da mesi sosteniamo l’esigenza di sopprimere il Green pass perché incostituzionale e discriminatorio. Lo stato deve garantire, come stabilito anche da questa storica sentenza, la dignità personale e professionale dei lavoratori, contemplando la sospensione dal lavoro solo come extrema ratio in caso di eventi eccezionali. Il diritto alla salute deve altresì essere affermato, e non utilizzato solo come slogan bandiera, attraverso l’utilizzo dei tamponi da fare ogni 48 ore, così come previsto anche dalle norme.

venerdì 10 dicembre 2021

Studio Svedese: Le persone sono morte a tassi del 20% più alti del normale dopo la seconda iniezione di COVID


Secondo un preprint di 34 pagine sull'efficacia del vaccino, pubblicato su The Lancet, 3.939 dei 4,03 milioni di svedesi che hanno ricevuto la seconda dose di un vaccino COVID sono morti meno di due settimane dopo. (N.d.E.)

Un'altra grande bandiera rossa sui vaccini Covid e la morte

Le persone sembrano morire a tassi del 20% o più sopra il normale per settimane dopo aver ricevuto la loro seconda dose di vaccino Covid, secondo i dati di un enorme studio svedese.

Le cifre sono sepolte in un documento preprint sull'efficacia del vaccino pubblicato il mese scorso. Il risultato principale del documento è che la protezione contro il Covid, compresi i casi gravi, è crollata dopo sei mesi.

I ricercatori non hanno esplicitamente esaminato le morti per tutte le cause - che sono aumentate dall'estate in molti paesi che hanno popolazioni altamente vaccinate.