mercoledì 11 dicembre 2019

Julian Assange in tribunale: relazione dell'udienza del 21 ottobre 2019


Sono rimasto profondamente turbato in qualità di testimone degli eventi che si sono svolti ieri presso la Westminster Magistrates Court. Ogni decisione è stata pilotata attraverso gli argomenti e le obiezioni inascoltate della difesa di Assange da un giudice che non si dava quasi la pena di fingere di prestare attenzione.


Prima che mi dilunghi sull’evidente mancanza di un processo equo, la prima cosa che non posso fare a meno di notare è lo stato di Julian Assange. Sono rimasto profondamente sbigottito da quanto peso il mio amico abbia perso, dalla velocità con cui si è incanutito e dall’evidenza di un prematuro invecchiamento in rapido avanzamento. [Assange] ha una marcata zoppia che non avevo mai notato prima. Da quando è stato arrestato, è dimagrito di 15 chili.
Ma il suo aspetto fisico era ben poca cosa paragonato al declino mentale; quando gli è stato chiesto di dire il suo nome e la sua data di nascita, ha faticato visibilmente per svariati secondi per ricordare entrambi. Parlerò al momento opportuno dell’importante contenuto della sua dichiarazione alla fine dell’udienza, ma la sua difficoltà nel parlare era più che evidente; ha dovuto sforzarsi veramente per articolare le parole e concentrarsi su una linea di pensiero.
Fino a ieri ero sempre stato tacitamente scettico delle voci- anche di quella di Nils Melzer, il Relatore Speciale ONU sulla tortura-, secondo cui il trattamento inflitto a Julian equivaleva ad una tortura, e parimenti scettico anche verso coloro che sostenevano che venisse sottoposto a trattamenti farmacologici debilitanti. Ma, dopo aver assistito ai processi in Uzbekistan di diverse vittime di forme estreme di tortura e avendo lavorato con dei profughi della Sierra Leone e di altri paesi, posso dire che da ieri mi sono ricreduto completamente e che Julian esibiva esattamente gli stessi sintomi delle vittime di tortura portati semi-accecati alla luce del giorno, in particolare in termini di disorientamento, confusione e di sforzo palpabile nell’affermare la propria libera volontà al di sopra di un acquisito senso di impotenza e disperazione.
Sono stato più che incredulo di fronte a quanti, come un anziano membro della difesa aveva sostenuto in una conversazione con me domenica sera, affermavano di essere preoccupati che Julian potesse non sopravvivere fino alla fine del processo di estradizione. Adesso mi ritrovo non solo a crederlo anch’io, ma ad essere perseguitato da questo pensiero.
Tutti i presenti ieri in quell’aula hanno potuto vedere come uno dei più grandi giornalisti e dei più importanti dissidenti del nostro tempo venga torturato fino alla morte dallo stato di fronte ai nostri occhi. Vedere il mio amico, la persona più eloquente e dotata dell’intelligenza più pronta che io abbia mai conosciuto, ridotto ad una larva umana confusa e incoerente è stato insopportabile. Eppure i rappresentanti dello stato, in particolare l’insensibile giudice Vanessa Baraitser, non erano solo pronti, ma anche impazienti di prendere parte a questa partita sanguinaria. La Baraitser gli ha persino detto che, se non era in grado di seguire il dibattimento, gli avvocati avrebbero potuto spiegargli più tardi cosa era successo. Il pensiero di come e perché un uomo che, in base a quelle stesse accuse che lo riguardano, era riconosciuto come altamente intelligente e competente, fosse stato ridotto ad una persona incapace di seguire dei procedimenti giudiziari, non le ha dato la benché minima preoccupazione.
L’accusa contro Julian è molto specifica; aver cospirato con Chelsea Manning per la pubblicazione dei Diari di Guerra dell’Iraq, dei Diari di Guerra dell’Afghanistan e dei cablò della diplomazia statunitense. Le accuse non hanno nulla a che vedere con la Svezia, con il sesso, con le elezioni americane del 2016, una semplice distinzione che i principali organi di informazione sembrano incapaci di cogliere.






Per concessione di Italiani per Assange
Fonte: https://www.craigmurray.org.uk/archives/2019/10/assange-in-court/
Data dell'articolo originale: 22/10/2019
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=27378

martedì 10 dicembre 2019

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Eleanor Roosevelt and Human Rights DeclarationIl Movimento Roosevelt è l'unico movimento politico ad usare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani come principale ispirazione per la propria attività politica.

Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione.





DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo dei rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

L'Assemblea Generale
proclama


la presente Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo come ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un'eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibiltà di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

1. Ogni individuo accusato di reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.

Articolo 14

1. Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15

1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, nè del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16

1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17

1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in comune con gli altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20

1. Ogni individuo ha il diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21

1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio Paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio Paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22

Ogni individuo in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale nonchè alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23

1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24

Ogni individuo ha il diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1. Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26

1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria.
L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e la libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29

1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e della libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

lunedì 9 dicembre 2019

BAYER / GLIFOSATO KILLER, UNA VALANGA DI RISARCIMENTI MILIARDARI


Fino ad oggi, in realtà, sono solo tre le cause perse in tribunale, ed intentate da agricoltori Usa. Ma i risarcimenti decisi sono già colossali e Bayer ha già perso 30 miliardi di dollari in capitalizzazione alla Borsa. Una cifra spaventosa.
Come spaventoso è il numero delle cause intentate, in crescita esponenziale mese per mese. Stando alle ultime rilevazioni, infatti, i contenziosi hanno raggiunto quota 43 mila, con una vertiginosa crescita fatta segnare negli ultimi mesi: da luglio sono più che raddoppiati.
Cerca di piazzare una pezza a colori Bayer: “Questo significativo incremento – osserva una nota aziendale – è chiaramente dovuto alla spesa in pubblicità televisiva a favore delle cause, che si stima sia grosso modo raddoppiata nel terzo trimestre 2019 rispetto a tutto il primo semestre dell’anno”.
Secondo gli esperti, l’ammontare delle cause si attesta intorno ai 50 miliardi di dollari. E a quanto pare i legali del colosso farmaceutico stanno studiando una exit strategy: ossia offrire a tutti coloro che hanno fatto causa un risarcimento cash pari a circa il 25 per cento della richiesta avanzata. E la cifra totale dovrebbe aggirarsi sui 10 miliardi di dollari. Per arginare lo tsunami che è ormai alle porte.
Da rammentare che la storia ha inizio un paio d’anni fa, con l’acquisto (da circa 65 miliardi di dollari) del gruppo Monsanto, leader mondiale degli erbicidi, tra cui il glifosato killer. Una decisione della quale i vertici del colosso tedesco oggi si pentono amaramente.

domenica 8 dicembre 2019

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine ven 6 dic 2019

Réseau Voltaire
Focus
« Sous nos yeux » (9/25)
La France manipulée
par Thierry Meyssan




En bref

 
Le Parlement européen et la propagande anti-cubaine
 

 
La milice turkmène syrienne reçoit des chars allemands
 

 
La Banque centrale libanaise est-elle un système de Ponzi ?
 

 
Le rapport de l'OIAC était falsifié
 

 
Le Royaume-Uni défie l'AG de l'Onu et son tribunal
 
Controverses
Fil diplomatique

 
Débat à l'Assemblée nationale d'une proposition de loi visant à lutter contre l'antisémitisme
 

 
Un appel d'universitaires juifs aux députés français
 

 
Entretien de Bachar el-Assad avec Paris Match
 

 

« Horizons et débats », n°25, 25 novembre 2019
Les milices helvètes
Partenaires, 26 novembre 2019
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sabato 7 dicembre 2019

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana sab 7 dic 2019

Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Il parlamento europeo e la propaganda anti-cubana
 

 
La milizia turcomanna siriana riceve carrarmati tedeschi
 

 
La Banca Centrale libanese è uno schema Ponzi?
 

 
Il rapporto dell'OPAC è stato falsificato
 

 
Il Regno Unito sfida l'Assemblea Generale dell'ONU e il suo tribunale
 
Controversie

 
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