Di solito l'occhio di questa newsletter è puntato più verso l'estero: incastri geopolitici e disordini internazionali spesso ci fanno dimenticare che il caos ce l'abbiamo anche in casa nostra. Cominciamo con il decreto sicurezza, approvato alla Camera e indirizzato ora al Senato. Un decreto molto contestato, nelle piazze e dall'opposizione, che potrebbe dare filo da torcere al Governo. Ma l'opinione pubblica nostrana è tutta presa dalla riapertura del caso Garlasco: tutto è il contrario di tutto, ciò che sembrava assodato ora non lo è più. E la questione dovrebbe spingere il nostro Paese a una seria riflessione sulle responsabilità di una magistratura che quando sbaglia non paga mai. Le mani vengono messe sempre nelle tasche dei cittadini. Buona lettura.
PRIMO PIANO
Green Deal Ue a rischio: Germania e Francia fanno un passo indietro
di Gabriella De Rosa
Il Green Deal europeo è in crisi. Ora anche Germania e Francia fanno retromarcia sul piano per la sostenibilità.
Lo stesso Macron ha dichiarato che la legge andrebbe cancellata allineandosi al cancelliere tedesco che di recente aveva auspicato la completa abrogazione del Green Deal.
La svolta del presidente francese arriva dalle preoccupazioni relative ai costi di conformità al Green Deal da parte delle aziende. Continua a leggere >
DL Sicurezza approvato alla Camera: include "norma anti-Gandhi" e reclusione per chi occupa immobili
di Giulia Bertotto
Il discusso Decreto di Legge Sicurezza è stato approvato dalla Camera e passa ora al vaglio del Senato. Il testo introduce 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti, riprendendo gli stessi contenuti dell'omonimo Disegno approvato da Montecitorio nel settembre 2024.
Tra i nuovi reati penalmente perseguibili quello di blocco stradale per gli attivisti che interrompono il traffico sulla carreggiata, ribattezzata dall'opposizione norma anti-Gandhi, l'occupazione abusiva degli immobili e la vendita di cannabis light. Continua a leggere >
CRONACA
Delitto Garlasco, l'ombra dell'errore giudiziario: quanti sono in Italia?
di Miriam Gualandi
Dopo 18 anni, a Garlasco si sono riaccesi i riflettori ma la verità sembra ancora lontana.
Prove inutilizzabili o che scompaiono, processi fatti a mezzo stampa prima ancora di arrivare in aula, indiziati non indiziati che sono su tutti i giornali. La domanda resta: chi ha ucciso Chiara Poggi e perché?
Il prossimo 17 giugno è previsto l'incidente probatorio sui reperti mai analizzati oppure riconsiderati. Quel che è certo è che in carcere c'è il fidanzato dell'epoca Alberto Stasi, su cui da sempre è stesa un'ombra: e se fosse vittima di un errore giudiziario?
Pfas nel sangue dei pompieri? Il sindacato dei vigili del fuoco: "I vertici sapevano"
di Andrea Tomasi
Torna la questione Pfas nel mondo dei vigili del fuoco, la categoria più esposta a queste sostanze tossiche. E il sindacato autonomo Conapo denuncia: "I vertici del sistema pompieri sapevano".
Dopo le rivelazioni di Byoblu sulla contaminazione in Italia, i pompieri tornano a fare i conti con questi contaminanti, che sono nei materiali che vanno a fuoco, nelle tute e nelle schiume antincendio.
Il problema esiste e ora il sindacato Conapo punta il dito. È la prima volta che, a livello governativo, si prende atto del problema e si mettono in guardia i guerrieri del fuoco, che sono – come detto – i più esposti.Continua a leggere >
A Gaza caos e spari nella distribuzione degli aiuti alimentari
di Andrea Tomasi
Le Nazioni Unite lo avevano denunciato: costringere alla fame e alla sete la popolazione civile non è guerra contro Hamas, è violazione dei diritti umani, delle più elementari norme del diritto internazionale.
La distribuzione degli aiuti umanitari, dopo mesi di embargo, è finita nel disordine: migliaia di persone assaltano i centri, mentre la fame e la sete sono protagoniste.
La situazione è andata fuori controllo nel secondo giorno di operazioni di soccorso. I palestinesi sopravvissuti alle bombe e alla deprivazione di cibo e – ricordiamolo – medicinali hanno assaltato un centro di distribuzione, sfondando le recinzioni. Continua a leggere >
L'Unione europea procede spedita e presenta "Safe", il salvifico piano per raccogliere abbastanza miliardi da investire in armi. Anche perché la guerra in Ucraina ristagna, neanche l'intervento del Papa, pronto a offrire la casa del Signore per mettere fine alla carneficina, sortisce l'effetto sperato. E intanto che si cercano i miliardi per armare un esercito europeo inesistente, l'Oms riesce a far passare il piano pandemico: certo, più annacquato rispetto alle bozze iniziali, ma ne vedremo gli effetti alla prossima emergenza sanitaria. Buona lettura.
PRIMO PIANO
Approvati 150 miliardi in prestiti per armare l'Ue
di Arianna Graziato
È ufficiale. Il 21 maggio è arrivata l'approvazione formale dei prestiti europei per il settore armi. Il piano si chiama "Safe" e prevede di raccogliere 150 miliardi.
Questi saranno erogati sotto forma di prestiti diretti, per gli Stati membri che ne faranno richiesta, e sono garantiti dal bilancio Ue. Quando si parla di armi infatti sforare i limiti di spesa fino all'1,5% del Pil non è più un problema.
Continua invece ad esserlo investire in scuola, sanità e infrastrutture. Continua a leggere >
"Rafforza la nostra sicurezza comune"
– Antonio Costa
POLITICA
Assemblea plenaria OMS approva Accordo Pandemico: a rischio sovranità e diritti umani, Italia si astiene
di Adalberto Gianuario
L'Assemblea plenaria dell'OMS ha approvato a Ginevra il famigerato Accordo Pandemico.
L'approvazione è avvenuta per consenso, cioè senza una votazione formale. Su una risoluzione sottoposta a voto su richiesta della Slovacchia, 124 Stati si sono espressi a favore, mentre 11 si sono astenuti: Italia, Russia, Iran, Bulgaria, Polonia, Giamaica, Israele, Romania, Paraguay, Guatemala e Slovacchia.
Gli Stati Uniti non hanno preso parte al voto dal momento che Donald Trump ha dato il benservito all'OMS già dallo scorso gennaio. Continua a leggere >
CRONACA
Spostarsi a Roma se la Ztl fascia verde diverrà realtà. Il reportage
di Miriam Gualandi
A Roma si continua a parlare di Ztl fascia verde: salvo nuove proroghe infatti, la zona a traffico limitato più grande d'Europa potrebbe entrare in vigore dal 1 novembre di quest'anno. Il divieto di circolazione vale per le auto che montano motori fino a diesel euro 5 e benzina euro 2, anche per i residenti.
Una misura giudicata iniqua, soprattutto per tutte quelle famiglie a basso reddito che non possono permettersi di cambiare automobile. Anche perché, cosa significa nei fatti spostarsi da una parte all'altra della Capitale senza macchina?
Abbiamo deciso di mostrarvelo in questo reportage che racconta la giornata tipo di una persona che deve spostarsi da una parte all'altra della città, usando solo i mezzi pubblici. Continua a leggere >
ESCLUSIVA BYOBLU
Caccia, filo spinato e cittadini sorvegliati: viaggio nella base NATO più grande d'Europa
di Michele Crudelini
Siamo stati a Mihail Kogalniceanu, cittadina romena a pochi chilometri da Costanza sul mar Nero. Qui sorge quella che diventerà la più grande base NATO di tutta Europa.
Un'area che per ora occupa 2.400 ettari, ma che sarà destinata ad espandersi nei prossimi anni. Si possono intravedere caccia e aerei da guerra di vario genere sorvolare i cieli per addestramenti ed esercitazioni.Continua a leggere >
ESTERI
Guerra in Ucraina, Trump: "Putin non ha fretta. Sta vincendo"
di Andrea Tomasi
La guerra corre sul filo del telefono. Per ora non c'è pace tra Russia e Ucraina. Putin la guerra la sta vincendo.
È quanto ha riferito Donald Trump, in una telefonata ai leader europei: una comunicazione fatta a seguito di un colloquio che il presidente americano ha avuto con il suo omologo russo, Vladimir Putin.
Il contenuto della conversazione tra Trump e i leader europei lo ha rivelato il Wall Street Journal. Continua a leggere >