sabato 8 gennaio 2011

Bolivia e il Progresso Economico e Sociale: Un esempio per il Mondo

Sebbene il governo boliviano si pone tra i primi paesi del continente nel superaramento della crisi economica globale e nel realizzare piani di sviluppo a beneficio della sua popolazione, è difficile che i media capitalisti pubblicano notizie che riflettano la realtà della nazione andina.
di Hedelberto López Blanch
Rebelion.org

Da quando nel 2005 Evo Morales ha vinto la presidenza con il sostegno popolare, questa nazione ha sperimentato una serie di trasformazioni economiche e sociali che hanno tolto dalla povertà, l'ignoranza e la discriminazione la sua maggioranza della popolazione.
 
Nei primi sei mesi del 2010, il Prodotto Interno Lordo (PIL) è cresciuto del 3,64% rispetto al 2009 grazie allo sviluppo delle costruzioni (10,82%), minerario (9,90%), trasporti (6,2%), il settore dell' energia elettrica, gas e acqua (6,7%) e industria del petrolio greggio e gas naturale (6,4%), secondo l'Istituto nazionale di statistica (INE).
Inoltre, le banche hanno avuto un aumento del 5,04%, il commercio del 4,2%, la produzione del 4% e le comunicazioni del 3,21%.

 
Nel 2009 la Bolivia ha avuto una crescita del 4% e l'inflazione non ha superato il 2%, mentre nel 2008 la crescita del PIL è stata del 6,15%, che si è tradotta in nuovi posti di lavoro, più produzione e surplus nel bilancio commerciale. Per il 2010 si stima che il PIL raggiungerà il 4,5%.
 
Questo continuo sviluppo in questi ultimi anni riflette la serietà, onestà e l'austerità del governo di Evo Morales nel gestire l'economia.
Due istituzioni finanziarie come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale (BM), che per tutta la loro storia si sono caratterizzate per l'introduzione di politiche neoliberali che hanno guidato una crescita economica disuguale a scapito delle politiche di sostegno sociale, hanno riconosciuto i recenti progressi economici della Bolivia. 

mercoledì 5 gennaio 2011

EVO MORALES: Perseguire l'FMI per decapitalizzare l'Economia della Bolivia

Lunedì il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha affermato durante una conferenza stampa, che si dovrebbe processare il Fondo Monetario Internazionale (FMI) per i danni causati all'economia del paese con l'imposizione di politiche di privatizzazione durante lo scorso decennio. "Presto o tardi deve risarcire i danni economici che ha causato", ha affermato il presidente.
Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha suggerito lunedì di processare il Fondo Monetario Internazionale per aver distrutto l'economia boliviana attraverso l'applicazione di politiche di privatizzazione durante i governi precedenti.
Morales ha precisato che l'organismo internazionale ha imposto politiche di privatizzazione che hanno significato un grave danno all'economia boliviana.

"Durante la gestione di Gonzalo Sanchez de Losada (1993-1997/2002-2003) ci hanno imposto politiche economiche di privatizzazione (…) Queste furono le sue ricette per togliere il capitale al paese", ha ripetuto.
Ha ribadito che il FMI deve indennizzare il suo paese per i danni economici che ha causato con tali misure, che hanno finito per "approfondire la povertà in Bolivia".

"Esso (il FMI) ha pregiudicato la crescita economica del paese (…) ad un certo punto, dovranno risarcire i danni inflitti alla Bolivia e all' America Latina per le loro politiche di privatizzazione e di saccheggio delle risorse naturali", ha puntualizzato.
Ha confermato che da quando il paese nel suo primo governo (2006) "non ha seguito le ricette del FMI" e si è concentrato sull' "esportare politiche e programmi economici e sociali", c'è stata una scossa positiva all'economia boliviana e alle riserve internazionali che sono aumentate a 9 mila milioni di dollari".
"Questo è il miglior livello che esse hanno avuto nella storia del paese", ha sottolineato.

sabato 1 gennaio 2011

Un commento al IV Congresso Aspoitalia


Il quarto Congresso di Aspoitalia è stato come al solito una fonte preziosa di analisi e proposte tecniche e scientifiche per affrontare adeguatamente la prossima crisi sistemica che coinvolgerà l'umanità a causa del graduale esaurimento delle risorse fossili.
Il Presidente dell'associazione ha già sintetizzato i contenuti dei vari interventi, che appena possibile renderemo pubblici anche ai lettori di questo blog.
Io vorrei aggiungere solo un breve commento sulle difficoltà che la comunicazione dei rischi collegati al picco del petrolio trova nel raggiungere un'opinione pubblica anestetizzata dalla società del benessere, tema sottolineato in quasi tutti gli interventi.

mercoledì 29 dicembre 2010

Capitalismo e capitali oscuri (la cricca colpisce ancora)


Come è possibile che la "cricca" continui ad arricchirsi eludendo ogni controllo? Cosa hanno fatto e cosa fanno per impedirlo la Banca d'Italia, la Consob e la Politica? E' quello che ci chiediamo in questa puntata di InTempoReale trasmessa da Odeon TV.
Ospiti: Vittorio Malagutti, giornalista de "Il Fatto quotidiano" e autore del libro-inchiesta "Capitalismo di rapina"; Gialuigi Nuzzi, giornalista di "Libero", autore del libro-inchiesta "Vaticano spa". Conduce, come sempre senza bavaglio, Maurizio Decollanz.
La puntata è online, disponibile sul portale di Odeon e sul canale YouTube: