martedì 3 novembre 2020

Consiglio d’Europa: Con la quarantena e lo stato di emergenza, l'Italia viola i Diritti Umani

In seguito alla denuncia presentata alla Segretaria Generale del Consiglio d'Europa, da parte dell'Osservatorio per la Legalità Costituzionale, istituito presso il Comitato Popolare per la difesa dei beni pubblici e comuni Stefano Rodotà - composto da giuristi, avvocati, e professori universitari in discipline giuridiche, tra cui il Professor Ugo Mattei dell'Università di Torino - è giunta nelle scorse settimana la decisione in merito alle gravi violazioni dei diritti e delle libertà individuali garantite dalla Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali (Cedu), commesse dallo Stato Italiano durante la crisi sanitaria da Covid-19. Tutto nasce dall'esposto alla Segretaria Generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejcinovic Buric, relativo alle violazioni non previamente notificate dal Governo italiano durante il lockdown, come invece previsto ai sensi della Cedu.

Il mancato rispetto dell'articolo 15 della Convenzione, infatti, imponeva la previa notifica della sospensione dei diritti fondamentali da parte del Governo italiano al Consiglio Europeo. Di qui, la decisione che ha condotto il Consiglio di Strasburgo ad imporre al nostro Paese il rispetto della stessa Convenzione. Da oggi, pertanto, gli italiani finalmente hanno un'arma giuridica internazionale per difendersi dalle violazioni delle proprie libertà e dei propri diritti fondamentali, in conseguenza delle misure di prevenzione che impattano sulla libertà dei singoli imposte dal Governo Conte, attraverso i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.).

E TU, QUESTE DOMANDE TE LE SEI FATTE? Silver Nervuti

lunedì 2 novembre 2020

5 Grafici che Mostrano che la Strategia Svedese ha Funzionato. E il Lockdown è Fallito


I funzionari del governo in Svezia hanno annunciato questa settimana che il governo prevede di mantenere le sue leggere restrizioni sui raduni “per almeno un altro anno” per mitigare la diffusione di COVID-19.

A differenza della maggior parte degli altri Paesi europei e delle nazioni del mondo, la Svezia ha rifiutato di avviare un blocco nazionale o di mascherare i mandati, optando invece per una politica che limitava i grandi raduni e si affidava alla responsabilità sociale per rallentare la trasmissione del virus.

Per mesi, la Svezia è stata criticata per la sua decisione di rinunciare a un blocco economico.

“La Svezia diventa un esempio di come non gestire COVID-19”, ha dichiarato la CBS nel suo titolo in un articolo di luglio.

La Svezia era diventata una “storia d’avvertimento”, ha dichiarato il New York Times nello stesso mese.

“Ci stanno portando alla catastrofe”, ha avvertito il Guardian a marzo.

Si possono trovare dozzine di esempi simili. Ogni settimana che passa, però, diventa sempre più chiaro che la Svezia ha capito bene il virus. Tanto per cominciare, i funzionari svedesi sottolineano che anche se le misure di lockdown hanno salvato delle vite, non possono essere sopportate a lungo.

“Le misure che si stanno adottando in Europa non sono sostenibili, stiamo cercando di trovare un livello che sia continuo e che mantenga bassa la diffusione. Non possiamo liberarcene, ma possiamo mantenerla ad un livello ragionevole”, ha detto Johan Carlson, il direttore generale dell’agenzia svedese per la salute pubblica, in un’intervista rilasciata domenica all’emittente pubblica SVT.

Vale anche la pena sottolineare che la Svezia ha evitato una parte della carneficina economica dei suoi vicini europei con l’attuazione di duri provvedimenti di blocco. In agosto, la BBC ha sottolineato che l’economia svedese ha subito molti meno danni durante la pandemia.

LUKASHENKO E I 940 MILIONI DI DOLLARI PER IL LOCKDOWN: ECCO LE PROVE IN ESCLUSIVA!


È dallo scorso mese di Gennaio, con l’introduzione in Italia dello stato d’emergenza da parte del Governo di Giuseppe Conte, che mi sento in guerra, letteralmente catapultato notte e giorno in una trincea. Mi sento in guerra non certo contro un “virus” o un nemico invisibile, ma contro un Governo totalmente eterodiretto da forze e poteri molto pericolosi che hanno messo in scena un vero e proprio colpo di stato globale finalizzato alla progressiva riduzione e cancellazione della democrazia, della libertà e dei diritti civili, alla repressione di qualsiasi dissenso e all’instaurazione di una dittatura mondiale tecnocratico-sanitaria che definire di stampo orwelliano sarebbe un complimento. Tale piano, che va avanti indisturbato già da molti anni, si pone purtroppo anche altri obiettivi, ma ve ne parlerò in un altro articolo.

domenica 1 novembre 2020

Russiagate – Desecretata le prove del complotto di Clinton anti Trump


Pubblichiamo questo articolo di Marco Liconti uscito su adnkronos, particolarmente illuminante sul Russiagate e sugli scenari tuttora in atto.

 

Si arricchisce di nuovi elementi l’intricata vicenda del Russiagate, l’inchiesta sui presunti legami Trump-Putin (mai provati), poi divenuta Obamagate nella contronarrativa repubblicana, che accusa l’establishment democratico di avere organizzato una ‘montatura’ ai danni dell’allora candidato repubblicano Donald Trump.