venerdì 11 gennaio 2008

Knol: la condivisione della conoscenza


Knol è l’unità di conoscenza, la singola informazione elementare, il nuovo progetto di Google. Knol è un sistema di enciclopedia “user generated”, un nuovo competitor a Wikipedia nel mondo dell’informazione online. L’idea alla base del progetto è quella di invogliare chi ha buone conoscenze su un argomento a scrivere una pagina sul tema, così che chi chi effettua una ricerca trovi subito una risposta precisa e il più possibile completa. L’obbiettivo di Google è quindi quello di riuscire ad avere knols per ogni argomento, in modo da poter coprire tutte le necessità di informazione e conoscenza nelle ricerche online.

Dopo la fase di testing, il sistema sarà aperto al pubblico e ognuno sarà libero di dare il proprio contributo. Questo, ovviamente, porterà ad avere una qualità altalenante nelle realizzazioni, con grandi rischi di “spazzatura” e di informazioni errate. Per ovviare a tutto ciò, Google assicura un sistema di ranking utile sia per aumentare la competitività di chi scrive (spronato ad aggiungere contenuti completi e corretti), sia per indicizzare le pagine nei risultati delle ricerche, privilegiando quelle migliori. Il servizio includerà anche molti strumenti per lo sviluppo della community, partendo dalla possibilità di commentare, inviare domande, aggiungere contenuti, valutare e persino recensire uno knol.

Con il diffondersi della notizia hanno già iniziato a circolare le reazioni della Blogosfera, tra commenti entusiasti e blogger perplessi sulle possibilità di questo nuovo servizio. La prima cosa che viene in mente, infatti, è Wikipedia. Ci si domanda se Knols riuscirà a soppiantare il suo concorrente ma fin da subito si può notare come nel primo caso si abbia un’informazione unica per un singolo argomento, risultante dalla convergenza di tutta la rete mentre nel secondo avremo tante opinioni su un topic.

Sinergia per un unico obbiettivo o pluralità di pareri per avere maggior “libertà”? E ancora, meglio il wiki-sistema regolato e controllato o meglio la filosofia libera di Google, contrario alla supervisione perché rea di influenza e manipolazione sui contenuti? Infine: meglio l’informazione pura, priva delle influenze della pubblicità o possiamo accettare che dietro alla diffusione della conoscenza esista anche il sistema Ad-Words per il revenue dei creatori di contenuti? Come si suol dire: ai posteri l’ardua sentenza, agli utenti lo spazio per i commenti.

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