sabato 4 settembre 2010

WIKILEAKS: CORTINA DI FUMO POLITICA

 
 

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tramite Voci Dalla Strada di Alba kan. il 03/08/10

Su richiesta di molti lettori, Réseau Voltaire ha ritenuto importante collocare il dibattito nel suo giusto contesto. Rete Voltaire denuncia in tal modo una manovra diversiva mediatica e ribadisce che la guerra in Afghanistan è illegale.

Il sito Wikileaks ha consegnato una serie di documenti militari riservati a tre mezzi di comunicazione (il New York Times, The Guardian e Der Spiegle) affinchè li esaminassero prima di pubblicarli.
Il 25 luglio 2010, Wikileaks ha pubblicato i 92.000 documenti originali e le tre testate giornalistiche menzionate hanno pubblicato simultaneamente i loro propri articoli. E' la più grande filtrazione di documenti militari di tutta la storia. 

mercoledì 1 settembre 2010

Con i trucchi e con l'inganno: quanto sono cancerogeni i nostri cosmetici

Liberamente ispirato dal video The story of cosmetics (vedi a fondo articolo)

Aldo Agutoli

ROMA. Dopo il grande successo del video di come "vanno le cose", il progetto didattico e di denuncia "the stuff of things" raccontato da Annie Leonard per conto della Tides foundation & Funders workgroup for sustainable production and consumption, è la volta adesso della storia dei cosmetici, di quei prodotti cioè di cui nessuno può ormai fare a meno (non a caso sono sempre più venduti anche i prodotti "for men"). Ecco la nostra traduzione:

Questa è la storia del mondo ossessionato dalle cose. È la storia di un sistema in crisi. Stiamo buttando il pianeta nella spazzatura. Stiamo buttando noi stessi nella spazzatura e non ci stiamo neanche divertendo. La cosa buona è che quando iniziamo a capire il sistema iniziamo a trovare vari modi per intervenire e trasformare i problemi in soluzioni. Ma iniziamo dal principio. Posso dirvelo? Adoro il mio shampoo Panten Pro V. Di circa una dozzina di prodotti per la cura personale che uso ogni giorno è quello senza il quale non potrei vivere. Dice di dare ai miei capelli opachi "i riflessi per splendere".

domenica 29 agosto 2010

YouTube Video Editor

Per fare video editing di solito é necessaria l'installazione di programmi software e una certa abilità tecnica. Noi crediamo che la realizzazione di un video debba essere semplice e divertente e per questo abbiamo introdotto un nuovo strumento che chiunque – perfino questo ragazzo – sarebbe in grado di capire: è un video editor online, ora disponibile in TestTube all'indirizzo: youtube.com/editor, il nostro incubatore di idee.

Senza installare alcun tipo di software, YouTube Video Editor vi consente di:
  • unire più video caricati sul vostro account YouTube
  • tagliare l'inizio e/o la fine di vostri video
  • aggiungere colonne sonore dalla nostra library Audio Swap con centinaia di milioni di canzoni
  • creare nuovi video senza preoccuparsi dei formati dei file e pubblicarli su YouTube con un click
Per avere un'idea di come funziona guardate questo video da rewboss:


sabato 28 agosto 2010

Ipv6, volenti o nolenti

Si parla di IPv6 da tanto tempo, eppure nel mondo occidentale assistiamo all'immobilismo più intransigente nonostante il mondo del software libero sia pronto già da molti anni alla transizione in maniera indolore.

Secondo stime recenti e dati alla mano, la IANA dovrebbe rimanere senza blocchi di indirizza da allocare nel marzo del 2011. I vari registri continentali andranno in esaurimento nel corso dell'anno o del successivo. Cosa ci resta, quindi? Secondo le stime migliori poco più di un anno prima dell'esaurimento completo degli indirizzi IPv4.

mercoledì 25 agosto 2010

OPERAZIONE VENDETTA GIUSTIFICATA:

 
 

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tramite ComeDonChisciotte il 03/06/10

L'ATTACCO ISRAELIANO CONTRO LA FREEDOM FLOTILLA FA PARTE DI UNA STRATEGIA MILITARE PIÙ AMPIA

DI MICHEL CHOSSUDOVSKY
Global Research

Il criminale di guerra e primo ministro Netanyahu, che ha ordinato l'assalto contro la flotta internazionale diretta a Gaza, era in visita ufficiale in Canada al momento dell'attacco israeliano.

L'assalto costituisce un atto di pirateria che viola la legge marittima della Convenzione delle Nazioni Unite.

L'azione di Netanyahu, che ha provocato 9 morti e circa 60 feriti, costituisce un atto criminale commesso in acque internazionali (BBC News - "Deaths as Israeli forces storm Gaza aid ship").

Netanyahu – che crudele ironia! – si era recentemente impegnato a trovare la pace con la Palestina: "Vogliamo agire in fretta e con dialoghi diretti perché il problema che abbiamo con i palestinesi può essere risolto pacificamente e solo se ci sediamo assieme a un tavolo".

 
 

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