venerdì 17 luglio 2009
I molti perché di Google Chrome OS
mercoledì 8 luglio 2009
Google annuncia: faremo un sistema operativo
Google lancia la sfida finale a Microsoft e annuncia: "faremo un sistema operativo open source". L'obbiettivo è mantenere il controllo del Web del domani e offrire una soluzione per desktop, laptop ma soprattutto netbook. Ecco perchè l'assalto della Grande G tocca anche Apple.
Dopo i brower e i cellulari, anche un sistema operativo per computer La sfida di Google al mondo del'IT per imporsi come un protagonista viene portata al prossimo e, definitivo, livello. L'annuncio di una iniziativa che condurrà "Big G" a creare un Os è stata data questa notte, con una nota nel blog ufficiale dell'azienda.Da quanto si apprende dalle prime e scarne notizie, il sistema operativo, ovviamente open source e basato su Linux, ha come obbiettivo primario quello di creare un ambiente che favorirà l'uso di Internet e di tutte le Web Applications, che restano il nucleo degli interessi commerciali di Google. "Si tratterà di un OS leggero - dice Google - e agile, disegnato per partire in secondi e con una interfaccia non intrusiva. La maggior parte dell'azione si svolgerà su Web". L'idea di un Os Google finalizzato all'esperienza Internet in tutte le sue componenti, e specialmente nell'utilizzo dei servizi Internet, era in circolazione da molto tempo e anche se la società americana aveva sempre minimizzato o sviato i discorsi in proposito questo sarebbe stato il prossimo passo.
Nel mirino di Google c'è prevalentemente Microsoft; si tratta di un risposta alla sfida porta da Redmond che , come la gran parte del mondo della tecnologia, è convinta che Internet sia la piattaforma intorno a cui girerà l'informatica del domani e in conseguenza di questo ha deciso di non lasciare a Google il controllo degli utenti e dei servizi sulla rete, uno sforzo che aveva condotto Microsoft a cercare di acquistare anche Yahoo, l'unico vero e grande concorrente di Google su Internet. Google creando un sistema operativo incrocia definitivamente le sue armi con quelle della rivale puntando alla vera cassaforte degli assetti di Microsoft: il suo OS.
Google Os, che girerà su processori Intel e ARM, non è un un diretto concorrente di Mac Os; non sarà possibile infatti, salvo hack illegali, installarlo sui Mac, ma un progetto di questa portata condotto da una realtà di assoluto primo piano per l'IT non può risultare indifferente a Cupertino anche perché Google punta (debutto seconda metà 2010) in primo luogo al mondo della mobilità ovvero a quelli che oggi sono i Netbook e che domani potrebbero essere tutti i dispositivi per Internet e lo sfruttamento dei servizi in rete. Un settore dove Apple, al di là dei proclami anti-minilaptop, è destinata a sbarcare con un hardware che assomiglia molto a quello che ha in mente Google. www.macitynet.it
martedì 30 giugno 2009
La Comunicazione Digitale
Nell’ambito di un corso di formazione (qui la lezione introduttiva) su nuove forme di apprendimento basate sulle tecnologie digitali (leggi Google Apps Education) una delle difficoltà maggiori si sta rivelando essere non tanto la spiegazione tecnica di come eseguire determinati task, quanto l’insegnamento di un approccio diverso alla didattica, che, proprio a partire dalla logica della rete, dovrebbe/potrebbe essere tradotta nella scuola in un modello di apprendimento collaborativo e partecipato.
Tralasciando tutte le considerazioni di carattere teorico (che probabilmente potrò elaborare a fine corso) e vista l’affinità degli argomenti che sto insegnando con i temi quotidiani di Googlisti, in questo periodo mi appunterò qui alcuni spunti per le mie lezioni: stavolta partiamo da questo post sui documenti di Google.
Ci sono molti servizi sul web per la collaborazione online, ma non c’è dubbio che Google Docs è rapidamente diventato uno dei più popolari, soprattutto perchè è completamente gratuito (anche nella versione Apps Education), è web based, funziona con qualsiasi browser (anche mobile), è multilingua, consente la collaborazione in tempo reale ed è davvero semplice da utilizzare. Ma ciò non significa che manchi di alcune funzionalità.
1. Chattare in Google Docs Comunicare in tempo reale e con una maggiore efficienza non significa limitarsi a scrivere note su pagine condivise: Google Documenti ha un client di chat integrato per la comunicazione dei collaboratori in tempo reale (ma solo nei Fogli di Calcolo e in Presentation quando selezioniamo “Avvia Presentazione“). Una delle migliori funzioni del client di chat è la capacità di mostrare online un’anteprima di foto da Picasa o Flickr e video da Google Video e YouTube.
2. Organizzare facilmente i documenti Documenti e Fogli di Calcolo hanno un’interfaccia abbastanza chiara, ma ogni volta che si lavora con più persone è sempre preferibile organizzarsi al meglio: uno dei metodi più efficaci è l’uso di colori e commenti. In un foglio di lavoro i colori possono essere impostati per seguire alcune regole (ad esempio ogni cella con il mio nome sarà gialla), e si possono inserire commenti facendo clic col tasto destro su qualsiasi cella per aggiungere un messaggio senza occupare spazio. In generale nei Documenti è possibile gestire le cartelle tramite i colori, in maniera simile alle etichette di Gmail.
3. Condividere con altri Google Docs basa il suo successo proprio sulla condivisione: la chiave, tuttavia, è sapere esattamente come si può condividere. A discrezione del proprietario di un documento, i collaboratori possono essere invitati a modificare o semplicemente visualizzare un file condiviso. Per impostazione predefinita tutti gli utenti che possono modificare il documento hanno la capacità di condividere il documento con altri, e se veramente si desidera abbattere tutti i limiti di condivisone, è possibile abilitare un accesso universale per la visualizzazione o la modifica attraverso uuna vera e propria pubblicazione online. Unico avvertimento: c’è un limite di 10 persone per il controllo simultaneo di editing di documenti e presentazioni (per i fogli di lavoro, il limite è 50).
4. Tornare indietro nel tempo: le revisioni Probabilmente sapete già che Google Docs salva automatico tutto quello che fate, ma forse non siete a conoscenza che è possibile manipolare le revisioni precedenti al fine di vedere esattamente quello che è cambiato. Tutti i Google Documenti hanno uno strocio delle revisioni in modo da poter monitorare i cambiamenti e, volendo, tornare indietro in qualsiasi momento. Nello storico di revisioni, è anche possibile guardare le due versioni fianco a fianco per vedere i cambiamenti codificatoi con coori differenti.
5. Disegnare Recentemente Google ha aggiunto una funzione di disegno collaborativo ai Documenti. Questo apre tutta una nuova gamma di opzioni di condivisione, i quanto anche diagrammi e grafici possono essere costruiti e condivisi con facilità. Le opzioni di disegno sono, ovviamente, limitate, ma c’è una scelta sufficiente di forme, linee, frecce, o caselle di testo, ed è possibile ruotare, colorare e scegliere il livello degli oggetti.
6. Tutto il resto Ci sono poi una serie di altre funzioni che si possono trovare utili o meno.
Google da’ la possibilità di modificare l’html o il css dei documenti.
In un foglio di calcolo, è possibile fare riferimento da un foglio all’altro, consentendo agli utenti di rimanere sul proprio foglio, mentre contemporaneamente ne aggiornano altri. Si può anche fare in modo da avere celle che contengano dati raccolti “live” da internet, e molto altro ancora.
Google Docs è ancora (e chissà per quanto) in Beta e cambia frequentemente, dunque possiamo aspettarci funzioni aggiuntivi e risoluzione di problemi ad interim.
Per restare aggiornati: un blog e tanti tutorial.
Fonte: www.googlisti.com/2009/04/16/a-scuola-con-google-apps.html Teaching the collaboration in the digital era through many applications of the web 2.0 and Google Apps in the classroom.mercoledì 3 giugno 2009
REBUS - MISTERO GENESI 1A PUNTATA - 1/5
"IL MISTERO DELLA GENESI, dove nascono gli Dei?" lunedì 18 MAGGIO 2009 ALLE 20.45 E ALLE 22.00 CIRCA Odeon e Odeon24 (SKY827) REBUS 2009, LA NUOVA SERIE Rebus si addentra nel Mistero della Genesi, alla ricerca dei segreti sulla nascita degli Dei. Inizia, con questa puntata, un viaggio che, a ritroso nei millenni, punta ad esplorare le grandi civiltà del passato per capire quale possa essere lorigine dellumanità stessa. Un viaggio attraverso miti e leggende che, dopo un attento studio, si sono rivelati fatti concreti e cronache della notte dei tempi. Quali verità sconvolgenti dobbiamo ancora apprendere sullorigine dellUmanità? E possibile che attraverso lo studio dei Sumeri si possa ricavare che i loro Dei altri non erano che esponenti di una razza extraterrestre? Chi o cosa dominava la terra prima del diluvio universale? In questa prima puntata del ciclo il Mistero della Genesi: dai Sumeri agli Egizi, le teorie di Zacharia Sitchin e lenigma della Grande Piramide. http://www.youtube.com/watch?v=h0n02Vwn8CA
venerdì 29 maggio 2009
REBUS - prosegue il ciclo IL MISTERO DELLA GENESI: la Civiltà ellenica, il mito oltre il mito
Salesforce rinforza la partnership con Google
«Salesforce.com, l'azienda di cloud computing a livello enterprise, ha annunciato oggi la disponibilità di una nuova versione di Force.com for Google App Engine, un set di strumenti e servizi dedicati agli sviluppatori in grado di unire le due principali piattaforme di cloud computing per lo sviluppo applicativo disponibili sul mercato». Il connubio tra Google e Salesforce, dunque, compie un passo avanti offrendo nuove opportunità agli sviluppatori.
Spiega Marc Benioff, Chairman e CEO di salesforce.com, nel comunicato ufficiale diramato: «Gli sviluppatori possono trarre vantaggio da entrambe le infrastrutture di cloud computing di Google e salesforce.com per costruire e avviare le proprie applicazioni [...] Grazie alla collaborazione con Google, gli sviluppatori hanno a disposizione le innovative funzionalità di cloud computing disponibilii con Force.com e AppEngine, ciò si traduce nell'opportunità di realizzare applicazioni migliori per i propri clienti». Al tempo stesso plaude all'iniziativa anche Scott McMullan, Google Apps Partner Lead per Google Enterprise: «Siamo entusiasti di come l'anteprima di AppEngine for Java sia stata accolta dalla community di sviluppatori. Il connubio tra Force.com e le migliorie apportate ad App Engine accresceranno ulteriormente la possibilità per gli sviluppatori di tutti il mondo di creare nuove applicazioni direttamente nella nuvola».
La collaborazione tra le parti è iniziata nel 2004 con Google.org, è proseguita nel 2005 con Google Maps, giungendo poi a Google AdWords, OpenSocial e nel 2008 a Salesforce per Google Apps. Una Developer Conference è prevista nelle prossime ore al Moscone Center di San Francisco per illustrare le qualità della nuova integrazione tra Force.com e Google App, così da introdurre gli sviluppatori alle nuove opportunità che scaturiranno dall'annuncio odierno. Un video illustrativo è stato nel frattempo portato online sul sito Salesforce.
Salesforce annovera tra i propri partner nomi quali Prestitempo, Electronic Arts, Allianz, Toyota, Dell ed altri ancora. Il pedigree Google non necessita di ulteriori spiegazioni. In comune i due gruppi hanno una forte propensione verso il mondo business: Salesforce per vocazione, Google per necessità di mercato. L'offerta Google App è il punto di incontro, la "nuvola" è la nuova dimensione da affrontare e l'ambito business potrebbe essere quello maggiormente sensibile alle qualità della nuova offerta sia per quanto inerente i costi, sia per quanto inerente le opportunità emergenti.