|
sabato 12 giugno 2021
Prolungamento validità Certificazioni - #LPIMemberJourney | LPI Italia
venerdì 11 giugno 2021
La “minaccia russa”: una ‘bufala’ che può distruggere il mondo
Nel corso del 2016 il direttore della CIA John Brennan e il direttore dell’FBI James Comey, insieme al corrotto partito democratico, iniziarono ad orchestrare il Russiagate per tentare di impedire a Trump di riportare alla normalità i rapporti con la Russia, riducendo così il rischio di una guerra nucleare. L’ex presidente Trump cercò anche di stroncare sul nascere una nuova Guerra Fredda, ma questo non favoriva gli interessi di potere e profitto del complesso militar-industriale, che ha invece un disperato bisogno della “minaccia russa” per giustificare la propria stessa esistenza.
Stephen Cohen, assieme a me ed altri esprimemmo le nostre preoccupazioni sul fatto che le tensioni tra le due maggiori potenze nucleari si fossero inasprite molto di più di quanto lo fossero durante la Guerra Fredda del XX secolo. Molti siti web unirono le forze per mettere in evidenza come il “Russiagate” fosse solo una montatura.
Per screditare queste nostre voci, nel 2016 vide la luce improvvisamente un nuovo sito, PropOrNot, che presentava un elenco di 200 “agenti e/o marionette della Russia”. Quelli di noi che avevano richiamato l’attenzione sul Russiagate e sul rischio di aggravare la situazione erano in quell’elenco. Il Washington Post aggiunse credibilità all’accusa riportando quella di PropOrNot secondo la quale coloro che erano contrari ad una politica ostile nei confronti della Russia erano “agenti di Putin”.
giovedì 10 giugno 2021
I numeri della Pandemia svelano il piano del Governo
E la percentuale tra i giovani?
mercoledì 9 giugno 2021
Gli alleati dovranno morire per Kiev?, di Thierry Meyssan
Le forze armate USA
I nemici degli anglosassoni:
1 - Il nemico storico: i russi. Li considerano persone spregevoli, destinate, dopo Ottone I (X secolo), alla schiavitù, come il nome stesso dell’etnia dice (la cui denominazione deriva dall’inglese slave, che significa anche schiavo). Nel XX secolo gli anglosassoni si opponevano all’URSS, prendendo a pretesto il comunismo, ora sono contro la Russia, senza conoscerne la ragione.
2 - Secondo avversario, da loro stessi creato con la “guerra senza fine”, scatenata dopo l’11 settembre 2001: le popolazioni del Medio Oriente Allargato, di cui distruggono sistematicamente le strutture statali – che siano alleati o avversari non fa differenza – per «rispedirle all’età della pietra» e sfruttare le ricchezze dei loro territori (strategia Rumsfeld/Cebrowski).
3 - Terzo avversario: la Cina, il cui sviluppo economico minaccia di relegarli in seconda posizione. Per loro non c’è che un’opzione: la guerra. Perlomeno è quanto pensano i politologi, che parlano persino di “trappola di Tucidide”, in riferimento alla guerra che Sparta mosse ad Atene, spaventata dalla sua espansione [1].
4 - Seguono, benché a lunga distanza, le questioni dell’Iran e della Corea del Nord.
Questo quanto ribadiscono ripetutamente, da angolazioni diverse, la Strategia interinale della Sicurezza Nazionale di Joe Biden [2] e la Valutazione annuale dei rischi [3] della Intelligence Community.
martedì 8 giugno 2021
STRAGE DI STATO / PARLA IL GIUDICE ANGELO GIORGIANNI
Sta facendo non poco discutere il fresco di stampa “Strage di Stato – Le verità nascoste della Covid-19”, scritto dal magistrato Angelo Giorgianni e dal medico Pasquale Bacco, animatori dell’associazione ‘L’Eretico’.
A far discutere è soprattutto il nome dell’autore della prefazione, nientemeno che il procuratore capo a Catanzaro, Nicola Gratteri, sempre in prima linea nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta e per accendere riflettori sulle connection mafia-politica-imprese.
Gli attacchi a Gratteri sono stati scatenati in particolare dai fondi al vetriolo di Giuliano Ferrara su ‘il Foglio’, che lo accusa di ‘negazionismo’ e praticamente di militanza ‘no vax’.
Ecco cosa risponde Giorgianni, 66 anni, giudice presso la Corte d’Appello di Messina, un’altra vita da magistrato di trincea, ora impegnato anche sul fronte di vaccini & pandemia.
“Siamo stati bollati come due dei peggiori negazionisti del Covid, antivaccinisti e diffusori di pericolose fake news. E il mio collega Gratteri è stato attaccato: solo per aver accettato di firmare la prefazione del libro gli è stato appioppato l’epiteto di negazionista. Basta, ora querelo”.
“Non mi sono vaccinato e non mi vaccinerò, ma non voglio essere definito un no vax”.
“Questi vaccini allo stato attuale non hanno subìto una sperimentazione adeguata, hanno necessità di approfondimenti. Non ritengo che ci sia la fretta di adottare un vaccino che ancora ha la necessità di approfondimenti. Tanto è vero che l’EMA ha detto di aggiornare il bugiardino, il che vuol dire che le persone devono capire quali sono le controindicazioni a cui si può andare incontro, poi ognuno fa le sue scelte. Io mi rifiuto di pensare che uno possa essere bollato come ‘no vax’ solo perché proclama prudenza”.