mercoledì 17 novembre 2010

Intervista a Paul HELLYER

Di Paola Harris


traduzione di Lavinia Pallotta


È un onore per me essere qui a Toronto, Canada, il 7 Maggio 2010 per intervistare Paul Hellyer. Ed è un piacere tornare in Canada dopo l'intervista che feci a Paul nel 2005, su diverse questioni controverse, come gli UFO e il cover-up governativo. L'ultimo libro scritto da Paul si intitola, "Light at the End of the Tunnel: A Survival Plan for the Human Species", e tra i molti argomenti trattati, l'ex Ministro della Difesa canadese affronta la questione UFO, la retroingegneria ET e il sistema finanziario globale, temi che si è gentilmente prestato a discutere con noi in questa intervista.

domenica 14 novembre 2010

La crisi del debito brasiliano

COME PUÒ DIFENDERSI IL BRASILE DALLA FINANZIARIZZAZIONE E TENERE IL SURPLUS ECONOMICO PER SÉ

Il modello d'integrazione post seconda guerra mondiale è sopravvissuto alla sua iniziale promessa. È diventato sfruttamento dell'investimento del capitale, delle infrastrutture pubbliche e degli standard di vita piuttosto che fornire un supporto per il loro sviluppo.

Nella sfera del commercio, i paesi devono ricostruire la loro autosufficienza in termini di beni essenziali e dei cereali. Nella sfera finanziaria, l'abilità delle banche di creare credito (prestiti) praticamente a costo zero con operazioni computerizzate ha portato il Nord America e l'Europa a essere dominate dal debito, e ora cerca di spostarsi in Brasile e negli altri paesi del BRIC finanziando acquisizioni o concedendo prestiti sulle loro risorse naturali, beni immobili, infrastrutture di base e industria. Speculatori,
arbitrageurs e istituzioni finanziarie che usano il "denaro gratuito" vedono queste economie come facili opportunità. Ma nell'obbligare i paesi a difendersi finanziariamente, la loro creazione di credito predatorio fa così terminare l'era del libero movimento dei capitali.

Ma il Brasile ha davvero bisogno di introdurre credito straniero per le spese interne quando può crearlo da sé? I prestiti stranieri finiscono alla sua banca centrale, che investe le proprie riserve in beni del tesoro americano e in euro bonds che danno un basso ritorno e il cui valore internazionale probabilemente declinerà di fronte alle valute del BRIC. Quindi accettare ingressi di capitale di credito e acquisizioni dal Nord del mondo fornisce un "pasto gratuito" per chi emette le valute euro e dollaro, ma non aiuta molto le economie locali.


Vorrei inserire l'argomento di questo seminario, "Global Governance", nel consesto del controllo globale, perché essenzialmente la governance in questo consiste. La parola (dal greco kyber) significa guidare. La domanda allora è: verso quale obiettivo viene guidata l'economia mondiale?

sabato 13 novembre 2010

Crisi Reali o Crisi False: Nascondono il Rischio di una Guerra Nucleare

Siamo arrivati ad un punto decisivo della nostra storia. Gli USA e i suoi alleati preparano una guerra nucleare con conseguenze devastanti.
Durante la Guerra Fredda, fu introdotto il concetto di "mutual assured destruction"(Mutua Distruzione Assicurata, MAD in inglese, NdE). La comprensione delle conseguenze di una guerra nucleare ha contribuito considerevolmente ad evitare lo scoppio di una guerra tra gli USA e l'Unione Sovietica.
di Michel Chossudovsky
 
Oggi, nell'era post Guerra Fredda, tale comprensione non prevale.
Lo spettro di un olocausto nucleare, che ha ossessionato il mondo per mezzo secolo, è stato relegato al rango di "danni collaterali".
Questa avventura militare nel vero senso della parola minaccia il futuro dell'umanità.
Anche se è possibile concepire la perdita di vite umane e distruzione derivante dalle guerre in corso, compreso l'Iraq e l'Afghanistan, è impossibile valutare e comprendere pienamente la devastazione che risulterebbe da una Terza Guerra Mondiale, con "nuove tecnologie" e sistemi avanzati di armi, fino a quando si verifica effettivamente e diventa una realtà.
Una sequenza di guerre sponsorizzate dagli USA caratterizza un periodo della nostra storia al quale si riferiscono eufemisticamente come l'"era post guerra". La guerra guidata dagli USA in Afghanistan è continuata, in diversi periodi, per 31 anni. L'Iraq è stata sotto l'occupazione militare statunitense e alleata per più di 7 anni.

mercoledì 10 novembre 2010

Cartello petrolchimico - 4° Parte: Monsanto

La Monsanto nasce nel 1901 a St. Louis, Missouri, come produttrice di saccarina diventando ben presto un grosso produttore di acido solforico. Negli anni ‘30 mentre milioni di americani senza lavoro non riescono a mangiare, si accorpa la ditta che ha messo a punto un nuovo composto: i policlorobifenili, detti PCB. Sono inerti, resistenti al calore, utili alle industrie come lubrificanti, liquidi idraulici, da taglio e refrigeranti, sigillanti e sono potenti agenti cancerogeni che causano anomalie al sistema riproduttivo ed immunitario.

Cartello Petrolchimico - 3° Parte: Rumsfeld

Vi ricordate Donald Rumsfeld? Si, il fondatore del Project for a New American Century (PNAC), il falco dell'invasione dell'Iraq nel nome della democrazia. Il perenne effettivo della Casa Bianca, con Nixon, Ford, Reagan, Bush padre e figlio. Fu proprio quest'ultimo che lo nominò Defense Secretary, cosa che fece benissimo essendo lui Segretario anche del gruppo Carlysle (società di forniture militari nel cui consiglio di amministrazione sedevano i due Bush oltre che a Shafig Bin Laden, fratello di Osama Bin Laden).

domenica 7 novembre 2010

Cartello Petrolchimico - 2° Parte: Aiuti USA ai Nazisti

di Tonguessy
http://www.appelloalpopolo.it/

Qualsiasi macchina bellica necessita di benzina. Molta benzina. La Germania nazista non ne aveva. Nel'34 ad esempio importò l'85% di prodotti raffinati. Questa dipendenza estera che non evrebbe permesso nessun avvio di attività belliche, fu drasticamente ridimensionata allorchè la Standard Oil americana e la IG Farben finanziarono e svilupparono il processo di idrogenazione che trasformava il carbone presente in notevoli quantità nel territorio tedesco in benzina per autotrazione.
Nel precedente articolo si citava Carl Krauch e la creazione della Jasco. Un ulteriore passo fu la creazione della joint-venture Ethyl GmbH, nata dalla cooperazione tra IG Farben e Ethyl Gasoline Corporation (di proprietà della Standard Oil e General Motors) per costruire e rendere operativi degli impianti di distillazione di piombo tetraetile, un additivo necessario per la benzina.

Cartello Petrolchimico - 1° Parte : La IG Farben


Ho deciso di scrivere alcuni articoli sul cartello petrolchimico, su come si insinui pesantemente dentro la vita sociale e personale di ognuno di noi, su come operi condizionando la notra vita e la nostra salute. La tesi che sostengo è che questo cartello operi ancora sotto l'egida nazista, e per dimostrarlo inizierò parlando dei nazisti e della IG Farben.
 di Tonguessy

La IG Farben fu l'unico grande finanziatore della campagna per l'elezione di Adolf Hitler. Un anno prima che Hitler prendesse il potere nel 1933, la IG Farben donò 400.000 marchi a lui e al suo partito nazista. Di conseguenza, quando il partito nazista andò al potere, la IG Farben fu l'unica a trarre profitti dalla Seconda Guerra Mondiale (SGM) e dal saccheggio dell'Europa da parte dei nazisti. Il cento per cento di tutti gli esplosivi e della benzina sintetica proveniva dalle fabbriche della IG Farben.

sabato 6 novembre 2010

Post Carbon Cities

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Al volo, vi segnalo che è online la versione definitiva di Post Carbon Cities in italiano, appena uscita fresca fresca ad opera di Transition Italia.

La trovate liberamente scaricabile su Scribd, sotto licenza Creative Commons.

Se invece volete regalarlo per aprire gli occhi a qualcuno (è un gran bel libro, pieno di grafici e dati molto chiari) lo trovate anche in libreria. L'uscita è recente, doveva essere presentato al pubblico lo scorso 11 settembre ad Acciaroli nel corso del famoso convegno, poi cancellato per l'omicidio di Angelo Vassallo.