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sabato 1 dicembre 2012

REBUS - Mistero Genesi 5° capitolo: la figura di San Giovanni Battista a cavallo tra Templari e Giovanniti


Partito dalle civiltà Sumere e Egizie, per poi passare attraverso la cultura ellenica, ora il percorso tortuoso dell'indagine sulla GENESI umana approda sull'isola di Malta.

Il nostro obiettivo è costituito dagli ordini cavallereschi medievali: Giovanniti, Ospitalieri e Templari. Che cosa li unisce e che cosa li divide? Per quale motivo i loro destini sono stati così diversi? La fede per San Giovanni può essere considerato un indizio da cui far partire una riflessione sui misteri templari?

sabato 20 ottobre 2012

BAPHOMETTO. La Testa D'Oro

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Gran maestro templare, androgino di Notre Dame de Paris e e la croce del XII secolo davanti alla piccola basilica gotica d Notre Dame de Grace a Senas (Provenza, Francia)
Il processo ai Templari portò alla luce l’adorazione di un enigmatico idolo chiamato Baphometto. Considerato dagli inquisitori la prova della degenerazione dell’Ordine e l’infiltrazione al suo interno di un culto satanico, era al contrario il legame con una Tradizione Alchemico-mistica di origine egizia.

Di Mike Plato

Nella città di Sidone ho più volte sentito raccontare quanto segue: un nobile di questa città aveva amato una nobildonna armena; da viva non la conobbe mai carnalmente, da morta la violò in segreto nella tomba, la notte seguente il seppellimento. Fatto ciò udì una voce che gli diceva ‘ritorna quando sarà giunto il momento del parto, perché allora troverai una testa figlia del tuo atto’. Giunto quel giorno, il cavaliere tornò alla tomba e trovò una testa umana tra le gambe della donna sepolta. La voce si fece di nuovo sentire e gli disse ‘conserva con cura questa testa, perché da essa ti verrà ogni bene’ ”.

sabato 30 giugno 2012

Quel filo (non troppo) sottile che lega Camorra e Bestie di Satana

Quel filo (non troppo) sottile che lega Camorra e Bestie di Satana:
“Negli Stati moderni si conoscono almeno sei tipi di potere, tutti strutturati in forma piramidale e con un’élite al comando: il potere politico, il potere economico, il potere giudiziario, il potere mediatico, il potere religioso, e il poco ortodosso, ma assai italiano, potere criminale. A seconda delle fasi storiche, questi poteri possono combattersi, allearsi o ignorarsi in base a ogni genere di combinazione possibile.”
(Francesco Cossiga, “Fotti il potere”, pag. 16)

Mercoledì ero in trasmissione a Radio Ies, ospite di David Gramiccioli a Ouverture. Con me era ospite anche il collaboratore di giustizia Luigi Coppola. Abbandonato dallo Stato dopo che per anni aveva goduto di un regime di protezione per essere testimone in processi di camorra, adesso vive avendo perso tutto, lavoro, casa e protezione.
Dopo anni che mi occupo di mafie e massoneria, francamente a me viene da sorridere quando sento dire che “lo Stato” non protegge qualcuno dalla mafia. Mafia e Stato sono infatti una cosa sola, e la mafia altro non è che uno dei tanti strumenti di cui lo Stato si serve per gestire il suo potere sui cittadini. Questo concetto l’ho anche ribadito in trasmissione.
Qualche tempo fa scrissi un articolo dal titolo “Introduzione alle minacce di morte”. Voglio ancora una volta occuparmi di minacce, facendo una serie di considerazioni di ordine generale.
Del fenomeno “minaccia” mi hanno sempre colpito due aspetti.
Il primo è la genialità, la varietà, e le modalità con cui le minacce vengono attuate nella realtà, ben diverse da quelle raccontate in film e telefilm.
Il secondo fenomeno riguarda i soggetti attivi della minaccia; le minacce e i comportamenti ostruzionistici non partono, in genere, da camorristi, mafiosi, delinquenti. No. Partono infatti sempre dallo Stato.

sabato 10 dicembre 2011

Il Rotolo di Kirkwall

Il rotolo di Kirkwall
Il Rotolo di Kirkwall è uno dei teli massonici più rinomati. Esso è stato chiamato così perché molti lo ritengono un tappeto da distendere a terra, mentre altri lo considerano da tempo un telo concepito per essere appeso alle pareti come un arazzo.
Il Rotolo di Kirkwall, o Rotolo d’istruzione di Kirkwall, è quasi sicuramente il più antico manufatto di questo genere che ci sia pervenuto. Le sue dimensioni sono di 5,6 metri di altezza per 1,7 metri di larghezza ed è interamente di lino. Esso è custodito dalla Loggia Kirkwall Kilwinning n° 38 di Kirkwall appunto, nelle isole Orcadi, un tempo di dominio della famiglia Sinclair.
La provenienza del Rotolo d’istruzione è incerta e dibattuta da lungo tempo, tanto che l’origine ignota e l’età di questo documento sono oggetto di discussione tra le varie scuole di pensiero, ognuna delle quali ha una propria teoria. Infatti, nonostante vari laboratori abbiano fatto numerose analisi scientifiche, i metodi utilizzati continuano ad essere criticati. Non esiste alcuna testimonianza di come e perché il Rotolo giunse alla Loggia di Kirkwall, ma esistono fondati motivi per credere che vi sia arrivato direttamente dal castello di Kirkwall stessa, costruito nel XIV secolo da Lord Hanry Sinclaire demolito perché gravemente danneggiato nel 1865. Appena due anni dopo fu pubblicato da Gorge W.Speth, fondatore della Loggia di ricerca Quatuor Coronati di Londra, il primo rapporto sul Rotolo, ma sfortunatamente le notizie giunte fino a noi sono ben poche. Sicuramente intorno al 1786 William Grame donò alla Loggia un telo massonico, che fu utilizzato per la celebrazione dei rituali durante i lavori di Loggia, ma non si sa con precisione se si tratti  o meno del Rotolo in questione, e nemmeno la Loggia stessa di Kirkwall ne è certa.
Nel 2001 Andrew Sinclair è riuscito, tramite un ispettore della Criminal Investigation Depatment, ad ottenere dei campioni di tessuto del Rotolo, che ha poi fatto analizzare dall’Università di Oxford. Il Rotolo è composto da una larga parte centrale, con due sezioni più strette cucite ai lati, dalla cui parte inferiore sono stati prelevati i campioni analizzati. Mentre le analisi di questi campioni non avevano portato ad una conclusione convincente, altri studi al radiocarbonio effettuati sulla parte centrale del Rotolo hanno rilevato una datazione relativa al XV secolo.

domenica 26 dicembre 2010

The Secret

Pino Morelli, direttore responsabile della rivista "X Times", ha anticipato, qualche numero fa, l'uscita della serie a fumetti "The Secret". Ideata da Giuseppe Di Bernardo (disegnatore di Diabolik e sceneggiatore del fumetto "L'Insonne" e di "Cornelio - Delitti d'autore"), "The Secret" - annota Morelli - verterà su questioni di confine e su temi scottanti come le interferenze aliene, il Nuovo ordine mondiale, le sette esoteriche, i cerchi nel grano e le scie chimiche. L'opera è impreziosita delle copertine di Emanuela Lupacchino, disegnatrice Marvel, e di un'alchimia tra disegnatori esperti come Michela Da Sacco ed esordienti di talento come Rosario Raho.

"The Secret" è una serie edita dalla Star Comics che sarà distribuita in tutte le edicole italiane dal marzo 2011. La finzione si basa su fatti reali, testimonianze e ricerche compiute da importanti scienziati di confine. Otto episodi a cadenza mensile cercheranno di scoprire IL SEGRETO che si cela dietro l'esistenza stessa del genere umano".

Gli ideatori presentano l'albo con le parole del protagonista, Adam Mack.

"Le cose non sono mai come sembrano. Ci illudiamo di comprendere il mondo intorno a noi, ma in realtà vediamo solo l'aspetto esteriore degli eventi, vediamo solo come ci appaiono. Anch'io ero così, ero esattamente come te. Credevo negli esseri umani, nella legge, credevo ai telegiornali e ai libri di storia.

Poi un giorno, il mondo ti dà un pugno nello stomaco e non puoi fare altro che aprire gli occhi per vedere oltre il tuo dito. Il mio nome è Adam Mack e questa è la storia di un tizio ordinario, al quale succede d'improvviso qualcosa di straordinario. Perché mi è successo tutto questo? Era destino? La sincronicità? Sto cercando di capirlo. Una sola cosa è certa: d'ora in poi, nulla potrà più essere come prima."


"The Secret", produzione di pregevole fattura, è uno di quei casi in cui la cosiddetta cultura popolare (il fumetto ha, però, una sua tradizione se non alta, decorosa) porta una carica di contestazione nei confronti dei poteri costituiti. Spesso è attraverso la finzione - si pensi a molti romanzi di fantascienza o distopici: esempio emblematico è "1984" di George Orwell - che vengono veicolati messaggi destabilizzanti per il sistema e denunciate le macchinazioni delle infami élites. L'establishment, più tollerante verso chi opta per la finzione narrativa piuttosto che nei rispetti di chi si impegna nel giornalismo di inchiesta, confida nella tendenza dei fruitori a relegare racconti e film nel regno della fantasia. Eppure è per mezzo della fantasia che certi accadimenti reali possono essere divulgati e conosciuti: è questo il caso di "The Secret" che ci sembra avere tutte le carte in regola per inoculare nei lettori qualche salutare dubbio.


Fonte: thesecretcomics.blogspot.com

domenica 17 ottobre 2010

Il Principe di Sansevero

Raimondo di Sangro (1710 - 1757 - quest'anno cade l'anniversario della sua nascita - n.d.A.) fu il settimo principe della casata di Sansevero di Sangro, che ebbe come capostipite e primo principe (1587) Gianfrancesco (Cecco) di Sangro.

L'antichissima stirpe dei conti dei Marsi e di Sangro, vantava una discendenza borgognona dallo stesso Carlo Magno; infatti, lo stemma dei di Sangro è lo stemma dei discendenti dei duchi di Borgogna, che fondevano le stirpi carolingia, longobarda e normanna. Legata al potente Ordine Benedettino, la Casa di Sangro vanterà, oltre ad abati ed altissimi prelati, anche i santi Oderisio, Bernardo e Rosalia.