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giovedì 14 marzo 2019

SANGUE INFETTO / CHIESTO IL SEQUESTRO DEI BENI PER DUILIO POGGIOLINI


Condanna per gli imputati, ossia ex dirigenti delle aziende del gruppo Marcucci e l'ex re Mida della sanità Duilio Poggiolini, di cui viene anche chiesto il sequestro dei beni per risarcire vittime e parenti.
Questa la richiesta dei due principali avvocati delle parti civili, Stefano Bertone ed Ermanno Zancla, al processo per la strage del sangue infetto cominciato quasi tre anni fa a Napoli, con una sentenza prevista per il 25 marzo.
Un processo "storico", con le prime indagini delle fiamme gialle di Trento quasi 40 anni fa, poi il processo cominciato proprio a Trento nel 1999 con l'imputazione di epidemia colposa (inizialmente si è parlato, e a ragione, di "strage", visto l'altissimo numero di vittime che oggi si calcola, oltre 5 mila). Il processo viene trasferito a Napoli per competenza territoriale nel 2003. E inizia l'eterno letargo giudiziario, con le carte accumulate (oltre 1000 fascicoli di cui parecchi persi) negli scantinati del tribunale di Napoli a far la muffa. Il via, dopo 13 anni, solo ad aprile 2016, per arrivare oggi alle battute finali.
Nell'udienza del 21 gennaio il pm, Lucio Giugliano, ha chiesto l'assoluzione piena per tutti gli imputati, perchè il "fatto non sussiste": a suo parere, infatti, i legali delle parti civili non sarebbero stati in grado di dimostrare quel fondamentale nesso causale che lega le infusioni di  emoderivati infetti all'insorgenza delle patologie che nella gran parte dei casi poi conducono ad una vita di sofferenze e quindi alla morte.

Nel corso delle lunghe udienze del 18 e 19 febbraio hanno preso la parola Bertone e Zancla.
L'intervento del primo, durato circa 9 ore, ha teso a documentare quello strategico nesso causale. E soprattutto a legare l'insorgenza delle patologie non tanto alla "prima infusione" ma come in tutti i casi anche alle successive e moltissime inoculazioni effettuate dopo la prima, le cosiddete "reinfezioni" o "sovrainfezioni": sovente anni e anni di terapie peggiori del male, e avvenute con una forte sottovalutazione dei rischi connessi. Secondo molti terapeuti dell'epoca, infatti, occorreva correre dei rischi perchè altrimenti si moriva. Circostanza falsa, perchè è stato dimostrato in molti paesi che la non-somministrazione di quegli emoderivati killer "prolungava" la vita, seguendo terapie alternative.


Duilio Poggiolini

Bertone ha fatto subito un esempio: "come se ad un bimbo sulla spiaggia qualcuno sparasse un colpo. Poi un altro, un altro e un altro ancora. E' molto difficile stabilire quale sia stato il colpo letale, ma il bimbo è morto e tutti i colpi sono stati, anche sotto il profilo giudiziario, responsabili di quella fine". Come le pugnalate inferte a Cesare o il celebre "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie dove tutti sono allo stesso modo colpevoli di quell'omicidio.
Analogamente ciascuna infusione di emoderivati killer ha contribuito ad aggravare la situazione e ad accelerare la patologia fino a renderla senza ritorno.
Sul fronte dei test sugli emoderivati, sulla loro "sicurezza", Bertone è stato molto chiaro. Esistevano anche all'epoca delle norme che non sono state rispettate. Se quel sangue arrivava ad esempio dagli Usa (anche dalle carceri dell'Arkansas) senza che in quel Paese fossero stati effettuati degli adeguati controlli, non per questo nel nostro Paese non potevano essere fatti. Cosa che invece non è successa, consentendo a dei prodotti infetti di entrare nei circuiti di lavorazione e distribuzione (come nel caso del gruppo Marcucci) senza i controlli adeguati.
Il processo di Trento – ha sostenuto Bertone – prendeva in esame situazioni che si sono verificate dopo il 1994, per questo è subito terminato; mentre l'odierno processo prende in considerazione un arco temporale molto più ampio, dalla metà degli anni '70 a fine anni '80 (fino al 1991).
Circa il sangue proveniente della carceri americane, sia le cronache che molti ricercatori e quindi la letteratura scientifica ne parlano fin dagli anni '60. Il primo segnale risale al 1963, le notizie sul carcere di Cummings (in Arkansas) sono di fine anni '60, come del resto ha dettagliato il docufilm Fattore VIII di Kelly Duda, che ha verbalizzato al processo di Napoli un anno e mezzo fa.
Nella sua arringa Bertone ha più volte fatto riferimento alla prima verbalizzazione di questo processo, quella resa dall'ematologo Piermannuccio Mannucci, rilevando le tante incongruenze e i conflitti d'interesse. Per questo ha chiesto che la sua posizione, così come quella di un ex dipendente del gruppo Marcucci, Riccardo Vanni, venga attentamente vagliata per aver reso "falsa testimonianza".


Piermannuccio Mannucci

Nella sua arringa Zancla ha parlato in particolare a nome dei fratelli Scalvenzi, tutti e tre emofilici e che hanno ricevuto somministrazioni di emoderivati, così come il padre. Uno dei fratelli sopravvissuti ha testimoniato al processo e ricostruito per filo e per segno quella odissea, addirittura individuando il farmaco killer e la data della prima infusione per suo fratello. "La pistola fumante – ha sottolineato Zancla – perchè è difficilissmo precisare con tanta precisione sia l'uno che l'altra". Il farmaco killer, ossia l'Human Crai, era all'epoca prodotto da un'azienda del gruppo Marcucci.
Zancla ha poi sottolineato come in tutte le vicende che hanno tragicamente caratterizzato sia i casi del processo che la strage del sangue infetto, si possa parlare a pieno titolo di "responsabilità concausale delle infusioni successive", di "causalità addizionale". Il che rende molto chiare le responsabilità di chi ha messo sul mercato quei prodotti letali.
Alle prossime due udienze (la prima il 26 febbraio) prenderanno la parola i legali della difesa, tra cui due big del foro, Alfonso Stile e Massimo Dinoia. Per il 25 marzo, appunto, è prevista la sentenza del giudice monocratico e presidente della sesta sezione penale, Antonio Palumbo.

To see the article visit www.lavocedellevoci.it


mercoledì 13 marzo 2019

Vaccini: arriva l’Azione Civile Nazionale – Luca Scantamburlo


Sarego, il Comune contro l'obbligo vaccinale

C'è un piccolo comune che si affaccia sull'Agno e sul Brendola, Sarego, in provincia di Vicenza, che ha approvato una delibera per dire "No a misure coercitive per imporre le vaccinazioni sui minori". Con 7 voti favorevoli, un astenuto e 5 consiglieri usciti dall'aula, questo piccolo avamposto di esseri umani pensanti ha sfidato l'incantesimo lanciato sugli italiani dalla propaganda mediatica orchestrata dalla politica e dalle lobby farmaceutiche, che attraverso l'invenzione a tavolino di epidemie che non esistono ha creato i presupposti per convincere i tele-addormentati che tra tutti i problemi sanitari, che fanno vittime a decine di migliaia tutti gli anni, il morbillo fosse il più temibile. Sulla base di fake news colossali, credute solo perché a diramarle sono televisioni e giornali, è stata varata una legge contraria alla Costituzione italiana (la Costituzione ammette la coercizione sanitaria solo in caso di gravi epidemie) che he messo le famiglie le une contro le altre e ha diviso i bambini in soggetti conformi (da includere) e non conformi (da allontanare).
Se fosse un film di fantascienza sarebbe considerato distopico e nutrirebbe la penna di schiere di critici letterari. Siccome invece è la realtà, tutti si guardano bene dal manifestare il più piccolo disappunto, minacciati anche loro di esclusione, come i moltissimi medici che hanno dovuto subire un processo medioevale di radiazione solo perché – in ossequio alla metodologia scientifica – hanno osato esprimere critiche e perplessità in ordine alla misura abnorme emanata dal Governo Pd di Beatrice Lorenzin. Curiosamente, chiunque si esprima nel merito, se non è un Premio Nobel della medicina viene lapidato, mentre a un ex Ministro che non è neppure laureato è stato concesso non solo di girare tutti gli studi televisivi a spergiurare su un argomento che evidentemente non aveva le competenze per affrontare, ma addirittura di scrivere una legge coercitiva le cui ricadute si applicano a 60 milioni di persone. E soprattutto ai loro bambini.
In questo contesto, il consigliere Mauro Roviaro ha presentato una mozione in cui chiedeva al sindaco, Roberto Castiglion, "fatto salvo accertate emergenze epidemiche" (condizione che se applicata al DDL Lorenzin avrebbe tagliato la testa al toro), di far esprimere i consiglieri sul "consenso alla libertà di scelta terapeutica in tema di vaccinazioni ai minori". E i consiglieri hanno scelto. La mozione, inoltre, è stata inviata anche al Ministro della Salute, carica oggi ricoperta da quella Giulia Grillo che in precedenza si era espressa fermamente contro l'obbligo vaccinale e che ha spesse volte dichiarato pubblicamente di voler superare il DDL Lorenzin con un'altra legge ispirata a un "obbligo flessibile", al Ministro della Pubblica Istruzione, all'Assessore alla Sanità della Regione Veneto, alla Provincia di Vicenza e tutti i comuni di sua appartenenza. Si attende di sapere se l'Ordine dei Medici abbia intenzione di radiare anche le istituzioni comunali di Sarego.

Vaccini: Arriva l'Azione Civile Nazionale

Nel frattempo, un gruppo di cittadini, guidati da Luca Scantamburlo, saggista e soprattuto genitore, ha avviato un'azione civile nazionale chiamata "Istanza ai Ministri", ovvero la richiesta al Governo di una deliberazione, in seno al Consiglio dei Ministri, con il parere del Consiglio di Stato, del Consiglio Superiore della Sanità e del Ministero della Salute, per portare all'attenzione del Presidente della Repubblica la richiesta di emanare un decreto: un regolamento analogo a quello già firmato dal suo predecessore Oscar Luigi Scalfaro, che nel 1999 emanò il DPR 355, che consentiva anche ai bambini non in regola con il certificato vaccinale di frequentare la scuola dell'obbligo e accedere alla sessione d'esame.
La legittimità di questa istanza ai ministri si basa sul principio di sussidiarietà, disposto dall'ultimo comma dell'articolo 118, titolo V, della Costituzione italiana, riguardante la collaborazione tra enti locali e Stato, con la cosiddetta decentralizzazione. La sussidiarietà si può intendere anche in senso orizzontale: i cittadini privati, in forma singola o associata, possono operare con l'amministrazione dello Stato, dei Comuni o della Città Metropolitana, diventando possibili fonti di diritto.
Si potrebbe ritenere che il Consiglio Superiore della Sanità possa esprimere un parere non favorevole, ma questa azione civile nazionale porta sul tavolo del decisore politico e anche dell'esecutivo di carriera (i dirigenti dei ministeri) la cosiddetta "notizia di reato". In questo caso, consiste nell'imposizione alla popolazione infantile e adolescenziale di una serie di farmaci mentre la magistratura inquirente sta raccogliendo informazioni per possibili illeciti penali colposi e per valutare la possibilità che questi stessi farmaci possano essere guasti o imperfetti.
Per chi volesse partecipare a questa azione civile nazionale, qui il link con le istruzioni e per scaricare i documenti da inviare: http://bit.ly/Istanzavaccini.

giovedì 7 marzo 2019

Anche in Italia i Pirati in corsa per le europee


Alle prossime elezioni europee, a meno di interpretazioni fantasiose delle leggi vigenti, il simbolo del Partito Pirata italiano sarà sulle schede elettorali italiane.

Nei mesi scorsi abbiamo lavorato assieme agli altri Partiti Pirata europei per definire un programma comune, ufficialmente ratificato il 9 febbraio 2019, in Lussemburgo.

Il nostro è un movimento nato già internazionale, ed è attualmente presente anche in molti Paesi extra-UE. Abbiamo il vantaggio di non dover andare in giro per l'Europa alla ricerca di alleati per metter su improbabili "internazionali".

Oggi più che mai c'è bisogno di una rappresentanza pirata nelle istituzioni europee. Per anni abbiamo denunciato i rischi derivanti dalla perdita di privacy online, ma i partiti tradizionali e la maggior parte dei media hanno sempre snobbato la questione, considerandola non prioritaria. Oggi, tuttavia, le conseguenze di questo atteggiamento sono sotto gli occhi di tutti.
Oggi anche una piccola agenzia di marketing è in grado, attraverso l'accesso ai dati personali dei cittadini (o anche solo di una parte di essi), di spingere nazioni intere a prendere decisioni contrarie ai propri interessi e al tempo stesso a quelli globali.
Eventi fondamentali degli ultimi anni -la Brexit, l'elezione di Donald Trump- sono stati possibili grazie alla profilazione di massa e alla vendita di informazioni personali dei cittadini.

Le grandi sfide che abbiamo davanti -la giustizia economica, il cambiamento climatico, i diritti civili- richiedono scelte difficili e lungimiranti; ma nulla di tutto ciò sarà possibile, fin tanto che la politica continuerà ad avere come unico obiettivo la prossima tornata elettorale e ad affidarsi ad agenzie di marketing per vincere.

Vogliamo evitare che l'Europa diventi una tecno-distopia, in cui il terrorismo e la sicurezza vengono usati come scuse per giustificare un orrendo capitalismo della sorveglianza, in cui multinazionali e governi si spalleggiano a vicenda per raccogliere quanti più dati possibili sulle persone, per profitto o per controllo sociale.
Come già avviene in Cina da diversi anni.

Vogliamo pensare l'Europa come un insieme di cittadini che hanno interessi e obiettivi comuni, perseguendo il bene collettivo, anche in ambito digitale.

Stay tuned.

Fonte: www.partito-pirata.it

sabato 2 marzo 2019

LA VOCE rooseveltiana N° 6 di Sabato, 02 Marzo 2019


La Voce Rooseveltiana


D(i)RITTI VERSO LA LIBERTÀ DAL BISOGNO
 
Siamo una comunità di cittadini che sognano il Rinascimento democratico
di cui la società ha bisogno




Editoriale
 
BANANE E ANANAS SENZA VERGOGNA, DAI SOTTO-UOMINI DEL CAPITALISMO IMPERIALE

di Giorgio Cattaneo


editoriale

Considerate se questo è un uomo, scriveva Primo Levi, scandagliando – nella sua vitrea autopsia dell'inferno nazista – il più scomodo dei sentimenti: la vergogna. Siamo davvero capaci di tanto? Era uno di noi anche il soldato Franz, poi diventato un mostro nazista solo perché lobotomizzato fin dai banchi di scuola? Noi e il nazista abbiamo lo stesso Dna, la stessa biologia, lo stesso cuore? Ebbene sì, concludeva Primo Levi: i tedeschi, diceva, sono riusciti a raggiungere le vette assolute dello stragismo freddo, programmatico, soprattutto in virtù della loro straordinaria, disciplinata metodicità. Degradare il prigioniero a sotto-uomo e il carceriere ad automa: senza questa doppia operazione, l'inferno crolla. Quello di Auschwitz è passato giustamente alla storia come esempio di ineguagliata macelleria umana di tipo industriale. Ma se l'alta Slesia è una landa gelida e grigia, ci sono inferni assai meno sgradevoli, sul piano estetico. L'ossimoro perfetto è l'inferno quotidiano insediato in un paradiso terrestre come la Costa Rica. Due oceani, spiagge e giungle, parchi naturali tra i più belli del pianeta. Ma poi, là in fondo, ci sono loro: gli invisibili abitanti dell'inferno. Lavorano come schiavi e muoiono giovani, per via di tutte le banane che finiscono sulle nostre tavole.


 
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TragiComix
di Mirko Bonini

TragiComix by Mirco Bonini 01
 



Secondo Noi
   
GM MAGALDI: CASALEGGIO ERA MASSONE, MA GUAI A DIRLO AGLI IPOCRITI 5 STELLE CHE STANNO DELUDENDO L'ITALIA

Gianroberto Casaleggio era massone: lo conferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, nel denunciare l'ipocrisia dei 5 Stelle che mettono al bando la massoneria pur avendo al governo ministri massoni come Tria e Moavero. Ovvio che perdano le elezioni in Sardegna e in Abruzzo: non mantengono le promesse, non avendo osato rovesciare il tavolo di Bruxelles per dire "stop" al rigore neoliberista Ue.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
MOISO: CUBA DICE ADDIO AL COMUNISMO, SARÀ UN NUOVA MIAMI O LA PATRIA DEL SOCIALISMO LIBERALE?

Col referendum del 25 febbraio, l'isola caraibica dei Castro ha detto formalmente addio al regime comunista, aprendo agli investimenti esteri: diventerà una nuova Miami neoliberista o una patria del socialismo liberale? Se lo domanda Marco Moiso, vicepresidente del Movimento Roosevelt, ben consapevole del fatto che un duro lavoro attende anche l'Europa, se vuole tornare a essere un sistema pienamente democratico, non è più dominato dall'oligarchia finanziaria e tecnocratica.
(Intervento sul blog MR).
MM
EC CIARDIELLO: CONOSCERE MEGLIO LA RUSSIA DI PUTIN, PER RIEQUILIBRARE GEOPOLITICA ED EXPORT MADE IN ITALY

Se l'Occidente si divide, tra i fan di Putin e gli ostinati russofobi, conviene conoscere meglio la natura del potere del Cremlino, che si basa sull'orgoglio nazionale dopo la ricostruzione della Russia al termine dell'era Eltsin. Un'analisi firmata da Emilio Ciardiello, del Dipartimento Geopolitica e Difesa del Movimento Roosevelt. La Russia di oggi? Non così felice, probabilmente, di dipendere dagli scambi con la Cina per compensare le sanzioni inflittale dall'Ue, su input Usa.
(Intervento sul blog MR).
PESCE: INNAMORIAMOCI DELLA POLITICA, NON DI QUESTI POLITICI CHE TRANSITANO COME METEORE

Ricordate Monti, accolto come un salvatore della patria? Poi venne Renzi, che sembrava eterno. Ora siamo a Di Maio e Salvini. Ma il loro governo è fragile, avverte il rooseveltiano Domenico Pesce, perché non ha osato scommettere sul deficit necessario a risollevare l'economia. Facile profezia: a breve, si sgonfierà anche la "bolla" Salvini. Un consiglio? Innamoriamoci della politica, non di questi politici: loro passano, mentre i problemi restano.
(Intervento sul blog MR).
DP
GM MAGALDI: CASO DICIOTTI, IL GIUSTIZIALISMO COLPISCE ANCORA (MA IERI ERA LA LEGA A TIFARE PER I GIUDICI)

Ridicolo che i 5 Stelle non abbiano osato proteggere Salvini dalla magistratura, rifugiandosi nel voto online degli iscritti. Per contro, la stessa Lega – il cui leader oggi è stato ingiustamente accusato – ieri agitava il cappio in aula, schierandosi coi magistrati e contro i politici. Gravi fragilità del sistema politico italiano, secondo Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt: non abbiamo ancora capito che il giustizialismo di Tangentopoli portò alla fine della sovranità del paese, ora sottomesso alla Disunione Europea?
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee). 
GALLONI: DEBITO, SISTEMA-PAESE E AZIENDE. DI QUESTO DEVE OCCUPARSI UN'AGENZIA DI RATING INDIPENDENTE

Ci serve un'agenzia di rating capace di pesare con obiettività il sistema-Italia nel suo complesso. L'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, rilancia la sua proposta per un'agenzia di rating indipendente da Wall Street, che si basi su criteri oggettivi e trasparenti. Obiettivo: difendere il nostro paese dall'attacco della speculazione finanziaria. L'agenzia, spiega Galloni, dovrà pronunciarsi su quattro distinte tipologie di rating: i debiti sovrani e il rischio-paese, ma anche la salute delle imprese (quelle che fanno profitto e le stesse imprese non-profit).
(Intervento su Scenari Economici).
Nino Galloni
GM MAGALDI: NIENTE È COME SEMBRA, LA GEOPOLITICA È CONDIZIONATA DA POTENTI INTERESSI PRIVATISTICI

Gioele Magaldi: niente è come sembra, e in troppi stanno semplicemente barando. Da un lato Salvini stoppa i migranti senza curarsi dell'Africa e Di Maio straparla del Venezuela, dall'altro la Merkel inscena la farsa del Trattato di Aquisgrana con un Macron assediato dai francesi. Tanto teatro, secondo il presidente del Movimento Roosevelt, ma la sostanza resta sempre nell'ombra: a scontrarsi non sono più le nazioni, ma gruppi di interessi privati ben rappresentati dai circuiti supermassonici delle Ur-Lodges.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
CARPEORO: L'ANTIAMERICANISMO ITALICO OSCURA GLI ALTRI IMPERIALISMI CHE ORMAI DOMINANO IL PIANETA

Troppo spesso si spara a casaccio sugli Stati Uniti, come se fossero l'unica potenza imperiale nel mondo. Secondo Gianfranco Carpeoro, dirigente del Movimento Roosevelt, il tradizionale antiamericanismo della sinistra italiana (cui ora si aggiunge quello del web complottista) mette in ombra tutti gli altri imperialismi, condotti da paesi non democratici, divenuti ormai co-protagonisti del grande gioco della geopolitica mondiale.
(Intervento su YouTube).
GC
GS SONCINI: TERREMOTO EMILIA, COLPA DELLE TRIVELLE? I DUBBI DEL GEOFISICO KEELE, DOSSIER DA RIAPRIRE

È stata l'attività di "fracking", con gas sparati nel sottosuolo, a provocare il terremoto in Emilia nel 2012 causò 27 morti? A domandarselo è Peter Styles, geofisico inglese dell'Università di Keele, all'epoca presidente della commissione incaricata dalla Regione di indagare sulle cause del sisma. La notizia – segnala il rooseveltiano Gerardo Soncini – è che oggi lo stesso Keele dichiara che, all'indomani della tragedia, non gli venne fornita una documentazione completa delle attività di trivellazione in corso nell'area colpita.
(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
 
GALLONI: ASSUNZIONI NEL PUBBLICO E MONETA PARALLELA PER FINANZIARE PENSIONI E REDDITO DI CITTADINANZA

Lo Stato assuma giovani, per ridurre i precari e alzare i salari e la contribuzione previdenziale. Poi serve una moneta parallela, per finanziare assunzioni e investimenti senza gonfiare il deficit. E occorre utilizzare i "residui attivi" dello Stato (miliardi) per ottenere liquidità dalla Bce, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Senza queste misure, afferma l'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, i provvedimenti del governo non avranno vita lunga: né il reddito di cittadinanza, né la quota 100.
(Intervento su Scenari Economici).
Nino Galloni
GM MAGALDI: DAI 5 STELLE DISINFORMAZIONE SU CARACAS PER NASCONDERE I LORO FALLIMENTI ITALIANI

Gioele Magaldi critica frontalmente la dirigenza del Movimento 5 Stelle – Luigi Di Maio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista – per le dichiarazioni avventate sulla crisi politica in corso in Venezuela. Parlare di golpe significa fare disinformazione, dice il presidente del Movimento Roosevelt, e ai 5 Stelle serve a oscurare i loro tanti fallimenti governativi.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
CATTANEO: QUALE OSCURO POTERE HA PIEGATO SALVINI ALLA "TEOLOGIA" DELL'INUTILE TAV TORINO-LIONE?

Giorgio Cattaneo: resta un mistero il motivo per cui anche Salvini si sia piegato alla "teologia" dell'inutile Tav Torino-Lione, grande opera mistificata dai media e considerata obsoleta da tutti i tecnici indipendenti. Si presenta il cantiere come fosse in fase d'arrivo, mentre del traforo ferroviario (57 chilometri) non è stato scavato neppure un metro.
(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
GC
NG GALLONI: UNA FOLLIA INVADERE IL VENEZUELA, IL PAESE VA AIUTATO A TORNARE A PRODURRE BENI PRIMARI

Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, boccia qualsiasi ipotesi di intervento armato in Venezuela: la crisi politica devono risolverla i venezuelani, dice l'economista. Semmai, il paese va aiutato a rimettere in piedi agricoltura e industria per ridurre la sua dipendenza dall'estero per le importazioni. Troppo fragile, un'economia basata solo sull'esportazione del petrolio greggio. Almeno, Caracas dovrebbe poterlo raffinare.
(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee).
HECHICH: SALVINI, DI MAIO E LA "PERFIDA" FRANCIA CHE VORREBBE CALPESTARE L'ITALIA ANCHE IN AFRICA

Bravi, Salvini e Di Maio, ad alzare la voce contro la Francia dopo le reiterate provocazioni di Macron. Lo afferma Roberto Hechich, direttore del Dipartimento Geopolitica del Movimento Roosevelt. Se le parole del governo italiano hanno irritato i francesi vuol dire che hanno colpito nel segno. Un avvertimento: l'Italia non accetta condizioni di sudditanza. Però non basta: secondo Hechich, bisogna intensificare le intese con paesi come l'Algeria e la Tunisia e proporre un Piano Marshall per l'Africa che cancelli la vergogna coloniale del franco Cfa.
(Intervento sul blog MR).
RH
GM MAGALDI SUL VENEZUELA: ANTIAMERICANI CIALTRONI, NON VEDONO CHE IL VERO GOLPISTA È MADURO

Gioele Magaldi difende l'autoproclamato presidente venezuelano Juan Guaidò, capo del Parlamento di Caracas, e attacca Alessandro Di Battista che l'ha definito "golpista". Semmai, dice il presidente del Movimento Roosevelt, il vero golpista è Nicolas Maduro, che ha esautorato i parlamentari e vinto le ultime elezioni in assenza di opposizione.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
GALLONI A CITTÀ DI CASTELLO: SERVE UNA MONETA GIUSTA, CHE SMETTA DI GRAVARE SUL DEBITO PUBBLICO

Una moneta direttamente legata al sistema produttivo, e non una moneta "a debito" come l'euro: sul tema, il 25 gennaio a Città di Castello (Perugia) si è confrontato l'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, nel corso della conferenza "Moneta e giustizia" condotta insieme ad Antonio Maria Rinaldi, fondatore di "Scenari Economici".
(Video integrale su Scenari Economici).
NG


 
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MR News


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COORDINATORI REGIONALI MR,
ECCO I NOMI



Almeno un coordinatore per ogni Regione italiana: Patrizia Scanu, segretaria generale del Movimento Roosevelt, presenta la lista completa dei nuovi dirigenti locali del movimento. Una rete di 23 attivisti in grado di organizzare in modo sistematico in quasi tutte le Regioni italiane (all'appello mancano solo Veneto e Marche). Importante momento di formazione, per i coordinatori regionali, la mattinata di lavoro prevista il 4 maggio a Roma, nell'ambito dell'assemblea nazionale programmata all'Istituto Sant'Orsola


FRIULI,
NASCE IL GRUPPO REGIONALE MR 



Pienamente operativo il gruppo regionale Friuli Venezia Giulia del Movimento Roosevelt, coordinato da Roberto Hechich e Massimo Della Siega. La prima riunione dell'organismo locale friulano ha avuto luogo il 21 febbraio in serata presso l'agriturismo Ai Feudi di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia.

Info: roberto.hechich@movimentoroosevelt.com, massimo.dellasiega@movimentoroosevelt.com.


STUDENTI ALLA RADIO, COME I GIOVANI VIVONO LA POLITICA


"Studenti in piazza: noi, i ragazzi del 2019": è stato il tema della diretta radiofonica dell'8 febbraio al Bibliocaffèletterario di via Ostiense a Roma. Alla trasmissione, condotta da Monica Soldano (direttrice di Radio 100 Passi nonché del dipartimento media del MR) hanno partecipato anche i dirigenti rooseveltiani Patrizia Scanu (segretaria generale) e Paolo Mosca (sceneggiatore), a confronto con studenti e dirigenti scolastici dei licei classici della capitale. Una puntata speciale, dunque, degli "Ammazzacaffè Roma/Milano", dedicata ai giovani di oggi, scoprendo come vivono la scuola, la politica e l'informazione.
leggi tutto leggi tutto leggi tutto

GENOVA,
ATTIVATO IL GRUPPO REGIONALE LIGURIA


Passione civile, competenze e talenti a disposizione della Liguria: è nato a Genova il 2 febbraio il nuovissimo gruppo regionale del Movimento Roosevelt, coordinato da Davide Montefiori. La prima riunione, aperta anche ad amici e conoscenti interessati proporre progetti da condividere, si è svolta nel locale Moody, nel centralissimo Largo XII Ottobre.

(Info: davide.montefiori@movimentoroosevelt.com). 
 

Agenda MR

 

9 marzo

15 MARZO
ASSEMBLEA MR PUGLIA
(BARI - h 18,15)

 
Assemblea regionale dei soci rooseveltiani pugliesi il 9 marzo a Bari, via Celentano 76, ore 18,15.  Secondo il coordinatore, Michele Ciccarone, è giunto il momento per far ripartire gli incontri e le iniziative locali: i soci stanno crescendo ed è tempo di delineare gli obiettivi e unire le forze. L'assemblea di Bari sarà aperta anche ai non iscritti.

(Info e prenotazioni: michele.ciccarone@movimentoroosevelt.com oppure nuzzivito@libero.it. Telefono: Michele Ciccarone, 349.3591295).
GALLONI, CONFERENZA SULL'ECONOMIA
(TORINO - h 20,30)

 
Sarà Enrica Perucchietti a introdurre Nino Galloni il 15 marzo a Torino, che interverrà sul tema "Denaro per noi, non contro di noi", nella conferenza-dibattito promossa dal MR Piemonte, con la partecipazione di Egidio Rangone e Roberto Alice. Appuntamento nella sala-incontri di via Moretta 57, ore 20,30, ingresso libero.

(Info: daniele.gervasoni@gmail.com). 



17 MARZO

23 MARZO
ASSEMBLEA MR EMILIA ROMAGNA
(FERRARA - h 20)
 
Lavori in corso per i soci rooseveltaini dell'Emilia Romagna: in attesa di successive riunioni a Bologna, è convocata domenica 17 marzo a Stellata di Bondeno, in provincia di Ferrara, la prima assemblea regionale 2019 degli iscritti emiliani e romagnoli. La riunione, organizzata da coordinatore pro-tempore Federico Caselli, si terrà presso il pontile del gruppo nautico La Rocca, alle ore 15. Sarà lo stesso Caselli a contattare personalmente i soci in vista dell'incontro, aperto anche ad amici simpatizzanti.

(Info: federico.caselli@movimentoroosevelt.com).
ASSEMBLEA REGIONALE MR UMBRIA
(PERUGIA - h 18,15)

 
Contro la crisi della democrazia, per il rilancio di infrastrutture e trasporti nel Centro Italia e per una prospettiva di rinnovato impegno territoriale dei rooseveltiani umbri, coordinati da Simone Casagrande Moretti. Questi i temi che saranno affrontati sabato 23 marzo dall'assemblea regionale Umbria del Movimento Roosevelt, convocata alle ore 18,15 nella  Sala della Vaccara, spazio comunale del Palazzo dei Priori a Perugia, in piazza IV Novembre.

(Info: simone.casagrande@movimentoroosevelt.com).  

23 MARZO

30 MARZO
RIUNIONE MR UK
(LONDRA - h 15)

 
Sovranismo o sovranità? Stati sempre meno indipendenti: se ne parla a Londra, al "forum ateniese" promosso dalla sezione Uk "William Beveridge" del Movimento Roosevelt domenica 24 marzo. Che cos'è la sovranità? Chi la garantisce? E' vero che la sovranità degli Stati sta erodendosi? E cosa significa "governo sovranista"? Il sovranismo è realmente una forma di populismo? Sono solo alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta, annuncia Emanuele Barrasso nel presentare l'incontro, che si svolgerà presso l'Inca Uk, Italian Advice Centre (124 Canonbury Road, London N1 2UT). Orario: 3pm. L'iniziativa durerà un paio d'ore.

(Info: info@rooseveltmovement.co.uk).
"UN NEW DEAL PER L'ITALIA E PER L'EUROPA"
(LONDRA - h 14,30)

 
"Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e l'Europa". Dall'importante convegno di Londra, il Movimento Roosevelt si prepara a lanciare un messaggio a tutti gli europei: difendere le istituzioni democratiche dalle ricette economiche del neoliberismo. Nella Fyvie Hall della Westminster University interverranno fra gli altri Ilaria Bifarini, Danilo Broggi, Guido Grossi e Antonio Maria Rinaldi, accanto a Nino Galloni, Egidio Rangone, Pino Cabras, Gioele Magaldi, Marco Moiso, Patrizia Scanu e Giovanni Smaldone.

(Info: https://blog.movimentoroosevelt.com/home/1967-grande-evento-europeo-organizzato-il-30-marzo-a-londra-dal-movimento-roosevelt.html).

03 maggio

04-05 MAGGIO
NEL SEGNO DI OLOF PALME
(MILANO - h 14)
 
"Nel segno di Olof Palme, Carlo Rosselli e Thomas Sankara e contro la crisi della democrazia in Italia, Europa, Africa e a livello globale". Questo il tema dell'importante evento rooseveltiano in programma il prossimo 3 maggio a Milano, ore 14, al Museo del Risorgimento, col patrocinio del Comune di Milano e un intervento dell'ambasciatore italiano a Stoccolma. Costituito il comitato organizzativo, presieduto da Gioele Magaldi.
ASSEMBLEA NAZIONALE
(ROMA)

 
In preparazione, per il 4-5 maggio, la prossima assemblea nazionale del Movimento Roosevelt, destinata a produrre l'ennesimo salto di qualità, configurando il movimento come soggetto giuridico di primo piano. L'assise sarà ospitata, come di consueto, dall'Istituto Sant'Orsola di via Livorno a Roma, nei pressi di piazza Bologna (stazione Tiburtina).
 



 
   



 
Movimento Roosevelt / Democrazia contro oligarchia
 
Il mondo non è mai stato così ricco, eppure la società è colpita da diseguaglianze inaudite:
senza giustizia sociale non si possono garantire né diritti né pari opportunità.
Grazie all'opposizione artificiosa tra destra e sinistra, l'élite neoliberista ha potuto privatizzare il mondo, minando, dagli anni '70, il futuro delle istituzioni democratiche.
Oggi la vera contrapposizione politica non è più tra destra e sinistra, ma tra democrazia e oligarchia. 
Il Movimento Roosevelt è un soggetto politico meta-partitico ispirato da Gioele Magaldi
e istituito da 500 soci fondatori a Perugia  il 21 marzo del 2015.
Il nostro movimento è impegnato a smascherare la pretesa scientificità economicistica
del rigore nei bilanci pubblici, contribuendo al risveglio democratico della politica italiana, europea e mondiale.
Dobbiamo utilizzare indicatori economici che siano accurati nel misurare il benessere della collettività e ricominciare a costruire ricchezza con le politiche economiche proprie del modello post-keynesiano,
fondato sull'investimento pubblico strategico per rilanciare il settore privato.
Si tratta di una sfida culturale per la quale il Movimento Roosevelt si rivolge a tutte le persone di animo sinceramente progressista, disposte a contribuire a far crescere una nuova consapevolezza.
Per ridiventare cittadini e smettere di essere "sudditi" di anonimi tecnocrati, al servizio di potentati economici privatistici, abbiamo bisogno della consapevolezza, del supporto e dell'impegno del popolo.
L'orizzonte per il quale lavoriamo è squisitamente democratico: vogliamo restituire alla collettività
un futuro prospero e degno di essere vissuto appieno.


 
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martedì 26 febbraio 2019

La paura che si nasconde dietro la mascolinità aggressiva


Ciò che mi colpisce di più è la fragilità. Gillette produce una pubblicità rivolgendosi agli uomini affinché sfidino i comportamenti prepotenti, e migliaia proclamano furiosamenteche non useranno mai più i suoi prodotti. L’American Psychological Associacion (APA) pubblica nuove direttive cliniche suggerendo che una mascolinità caratterizzata da dominio, aggressività e repressione emotiva può essere dannosa per la salute mentale degli uomini, e i media conservatori mondiali hanno un mancamento collettivo. Eccoli qua i tipi forti e taciturni.
Se i “veri uomini” secondo il movimento per i diritti degli uomini sono decisi e autoritari, perché gli esponenti di questa dottrina sono così facilmente turbati? Perché la più piccola sfida alle norme che proclamano – proveniente da un rasoio o da un corpo accademico di cui non avevano mai sentito parlare – scatena questa testeria(1) frenetica?
Pensando alle identità maschili, sono colpito dall’inadeguatezza dei termini che usiamo. L’idea secondo cui gli uomini dovrebbero essere distanti, dominatori ed egoisti è spesso definita mascolinità tossica, ma questo serve solo ad alienare quelli che potrebbero necessitare di maggiore aiuto. I suoi proponenti descrivono il loro ideale comportamentale come mascolinità tradizionale, ma le concezioni della mascolinità, come le concezioni della famiglia, sono sempre cambiate radicalmente da un secolo all’altro. Nella reazione furiosa alla pubblicità e alle nuove direttive, nell’entusiasmo per lo psicologo Jordan Peterson e simili ideologi machisti, quello che io intravedo è una mascolinità pavida.
Se si è a proprio agio con se stessi, non si ha bisogno di chiamare altri uomini cornuti. Se si è forti, non ci si sente minacciati da donne forti. In un  interessante articolo dell’anno scorso, Pankaj Mishra ha argomentato che quando si percepiscono crisi della mascolinità, esse spesso sono associate all’ansia di un declino economico o nazionale. Proprio come l’umiliazione degli Stati Uniti in Vietnam stimolò l’appetito per “certe visioni da cartone animato della mascolinità come Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger”, il 9/11 favorì la diffusione di paure morbose sull’evirazione dei poteri occidentali e il bisogno di asserire un nuovo ideale di virilità. La percezione di perdita di dominanza politica e di genere ha fatto sì che alcuni uomini tentassero rozzamente di ristabilire l’egemonia maschile con l’omofobia e  la misoginia.
Come rivelano le direttive dell’APA, una mascolinità pavida infligge danni tremendi sia agli uomini che alle donne.  Gli uomini più preoccupati della loro virilità, secondo uno studio del 2011, tendono a cercare assistenza sanitaria preventiva il 50% in meno di coloro che sono meno ansiosi riguardo alla loro identità maschile. Sono anche meno propensi a richiedere psicoterapia. L’APA collega questa mentalità ai tassi di suicidio molto più alti tra gli uomini che tra le donne.
Mentre facevo ricerche sia sul cancro prostatico che sulla solitudine, ho scoperto quanto uccida il riserbo maschile. Paure che non riusciamo a nominare presto si accrescono fino a diventare terribili segreti. Mentre crescono, diventano ancora più difficili da condividere, e quindi da assimilare e sopportare. Siccome gli uomini sono spesso restii a discutere un problema che minaccia la loro virilità e addirittura la loro vita, la raccolta fondi per la ricerca sul cancro alla prostata non è al passo con le somme raccolte per altre malattie. Come per il tumore al seno, un trattamento efficace necessita il superamento di tabù.
Scrivendo di questi problemi, e portando in tour l’album che verte sullo sconfiggere la solitudine che ho scritto con Ewan McLennan, mi sono accorto di migliaia di persone che si comportavano come se fossero state ad aspettare il permesso di rilassare il loro contegno. Nel normalizzare le nostre condizioni spaventose, nel comunicare con altri che hanno sofferto in silenzio, troviamo una forza collettiva che non possiamo trovare da soli. Quelli che ci intimano di non prestare ascolto, crescere e sviluppare un paio di… ci spingono verso il disastro e la disperazione.
Uno dei tanti he-man che hanno reagito alle nuove direttive, David French, scrivendo per il National Review, asserisce che per diventare “un uomo adulto” c’è bisogno di una disciplina “oppressiva”, di aggressività e di correre rischi. Ma per me, crescere – sia come uomo che come donna – significa abbandonare la rabbia, l’aggressività e il bisogno di dominare. Significa imparare a parlare di paura, di perdita, di gioia e amore. Significa sia ascoltare che condividere, esplicitare i propri problemi e interagire con quelli degli altri. Bisogna essere forti per ammettere le proprie debolezze. Ammettendole, si costruisce la propria forza.
L’antico errore, che ha inibito innumerevoli vite, è supporre che siccome il disagio fisico nell’infanzia rende fisicamente forti, il disagio psichico debba rendere emotivamente forti. Invece provoca l’opposto. Impianta una vulnerabilità che può richiedere una vita intera d’amore e di terapia per essere rimediata e che, non affrontata, porta all’inasprimento di tutta una serie di comportamenti distruttivi. Uomini emotivamente danneggiati troppo spesso disfano le proprie vite, quelle dei loro partners e dei loro figli. Io ritengo che sia la prestanza fisica che la forza emotiva siano virtù, ma esse sono acquisite con metodi completamente diversi.
Quelli che negano i propri sentimenti tendono a negare quelli degli altri. Per alcuni uomini evidentemente è più facile ordinare un attacco con i droni, separare bambini dalle loro famiglie o costruire un muro, che ammettere e affrontare le proprie vulnerabilità.  Come ha esposto Madeleine Somerville sul Guardian, esiste una potente correlazione tra una certa percezione della  mascolinità e una mancanza di preoccupazione per il mondo vivente: i veri uomini non riciclano. Uno studio nel Journal of Consumer Research suggerisce che il mangiare carne sia fortemente associato a concetti di virilità che inibiscono il passaggio ad una dieta a base vegetale, essenziale per evitare il collasso ambientale.
Che razza di uomo sei se hai bisogno di arrivare a tanto per provare la tua mascolinità? La costruzione di una identità stabile non richiede rozzi marcatori culturali, ma educazione emotiva e autovalutazione onesta. Più proclamiamo la nostra forza e dominanza, più riveliamo di essere deboli.
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di AMAGO
NOTE
(1) “Testeria” è un termine tipico del linguaggio femminista che può essere reso come “isteria causata da testosterone”, cioè qualcosa come “isteria maschile” (Ndt)