venerdì 15 luglio 2022

Sequestro di un laboratorio d'ecstasy nella base Nato di Kleine-Brogel


La polizia belga ha fatto irruzione nella base Nato di Kleine-Brogel e ha sequestrato un laboratorio d’ecstasy.

Molte le persone arrestate, poi rilasciate grazie all’immunità diplomatica.

Nella base ci sono armi nucleari statunitensi.

Traduzione
Rachele Marmetti

www.voltairenet.org

mercoledì 13 luglio 2022

Ucraina: la desinformazione del Sistema di Informazione, di Manlio Dinucci


I servizi d’intelligence italiani (Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza) sorvegliano l’insieme degli influencer filorussi in Italia. Non è un’idea bislacca di Roma, ma una pratica coordinata, messa in atto in tutti gli Stati membri della Nato. Come già per la rete stay-behind, il primo documento viene pubblicato in Italia. La vicenda permette di capire cosa abbia indotto il quotidiano di sinistra Il Manifesto a censurare il collega Manlio Dinucci, nonché cosa abbia spinto il provider Orange a censurare il nostro sito, Voltairenet.org, in Polonia.

lunedì 11 luglio 2022

INCHIESTE & AFFARI TAV / PREVALGONO I DIRITTI A PRIVACY & OBLIO O ALL’INFORMAZIONE E ALLA MEMORIA?


Prime inchieste flop sul fronte di grandi affari & corruzioni targate ‘Alta Velocità’, la gran torta miliardaria anni ’90 e 2000 da spartirsi tra politici, imprese di riferimento, faccendieri e ‘mafiosi’ (quindi anche camorristi e ‘ndranghetisti).

Insabbiamenti, depistaggi, sdoppiamenti di inchieste, filoni ‘impazziti’ da una procura d’Italia all’altra. Di tutto e di più, affinchè non venisse fuori il vero, autentico ‘marcio’ dell’Italia targata (sic) seconda repubblica, e fresca reduce dalla ‘sbornia’ di Mani Pulite, dalla Tangentopoli che avrebbe dovuto finalmente ripulire e ri-moralizzare il Belpaese.

venerdì 8 luglio 2022

Dr. Volodymyr & Mr. Zelensky: Il lato nascosto del presidente ucraino, di Guy Mettan


Il deputato svizzero ed ex caporedattore della Tribune de Genève, Guy Mettan, traccia un ritratto del saltimbanco che interpreta il ruolo di presidente dell’Ucraina. Mostra come questo comico di varietà si sia trasformato in alleato dei banderisti e per loro conto instauri una dittatura.

Héros de la liberté, Hero of Our Time, Der Unbeugsame, The Unlikely Ukrainian Hero Who Defied Putin and United the World, Zelensky, l’Ukraine dans le sang: media e dirigenti occidentali, affascinati dalla «stupefacente resilienza» dell’attore, miracolosamente trasformato in «condottiero di guerra» e «salvatore della democrazia», non sanno più con quali superlativi tessere le lodi del presidente ucraino.

Da tre mesi il capo di Stato ucraino è in prima pagina su tutti i giornali, è in apertura dei telegiornali, inaugura il Festival di Cannes, arringa parlamenti, si congratula e ammonisce colleghi a capo di Stati dieci volte più potenti del suo: un successo e un senso tattico finora ineguagliati da un attore del cinema o da un dirigente politico.

mercoledì 6 luglio 2022

USA & NATO / PIU’ DI MEZZO MONDO SI STA ORGANIZZANDO CONTRO IL LORO IMPERIALISMO


Si svolge il 23 giugno il summit dei ‘BRICS’, acronimo che sta per Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, ossia i paesi che lo hanno promosso e costituito nel 2009.

Un appuntamento fondamentale soprattutto oggi, con il conflitto in Ucraina e gli equilibri geopolitici internazionali in forte, continua fibrillazione.

Se da un lato l’imperialismo USA mostra ogni giorno il volto più truce, chiedendo a destra e a manca sanzioni sempre più forti contro la Russia a aiuti sempre più massicci all’Ucraina proprio in funzione anti Putin, e la UE dal canto suo è sempre più genuflessa davanti ai voleri della NATO, pronta ad accogliere a braccia aperte, bruciando ogni tappa politica e burocratica, Ucraina, Moldavia, Finlandia e Svezia – un vero filotto – dall’altra parte della barricata non stanno certo con le mani in mano. E si serrano le fila per dare una risposta decisa e concreta al gendarme USA e agli alleati NATO.

Una risposta in questo senso è rappresentata proprio dal summit BRICS, finalizzato ad accrescere la cooperazione (questo il motivo del resto per il quale è nato) tra i paesi aderenti e soprattutto per attivare l’adesione di nuovi partner, nel vasto bacino asiatico, africano, sudamericano. “Secondo Cina e Russia – commentano in molti – l’obiettivo BRICS è quello di allargare ulteriormente il raggio di coinvolgimento, per fare in modo che soprattutto le economie dei paesi emergenti possano aderirvi”.

Ed in questo modo raggiungere un duplice obiettivo: aumentare gli scambi commerciali tra i paesi partner e dare una mano a quelli in maggior difficoltà, provocata dal conflitto in atto e dalla criminale (e autolesionista per i paesi UE, Italia in pole position)  politica di sanzioni spinta al massimo dagli USA.

I dati dimostrano che da quando i meccanismi del BRICS sono entrati in funzione, praticamente dal 2006 (anche se solo 3 anni dopo se ne ufficializza la nascita), la percentuale dell’aggregato dell’economia di quei paesi, all’interno del contesto mondiale, è più che raddoppiata, passando dall’11,7 per cento al 25,9 fatto segnare nel 2021.