giovedì 26 maggio 2022

CASO EPSTEIN, ANCORA UNA MISTERIOSA MORTE NELL’ENTOURAGE DEI CLINTON.


Un altro consigliere di Bill Clinton legato a Jeffrey Epstein è morto misteriosamente. La vita di Mark Middleton negli ultimi anni è stata ben lontana dall’autorità che possedeva negli anni ’90.

L’ex consigliere speciale di Bill Clinton, che ha contribuito a consolidare il suo legame con il pedofilo Jeffrey Epstein, è morto all’età di 59 anni, entrando così a far parte della nutritissima schiera dei misteriosamente defunti colleghi e/o dipendenti della famiglia Clinton.

Mark Middleton è morto sabato, secondo la sua famiglia, che non ha voluto dichiarare la causa della morte, come riporta il Daily Mail .

Padre di due figli risiedeva a Little Rock, in Arkansas, ed entrambe le autorità di polizia locale e il coroner della contea hanno dichiarato di non voler rispondere sulle cause della morte.

mercoledì 25 maggio 2022

“NATURE” / IL POSSENTE J’ACCUSE SUGLI EFFETTI AVVERSI DEI VACCINI


Un camice bianco, un altro ricercatore, Vanni Frajese, è stato sospeso dall’Ordine dei medici di Roma perché ha ‘osato’ contestare l’efficacia e, soprattutto, la sicurezza dei vaccini.

Professore associato a ‘Uniroma Foro Italico’, endocrinologo di primo livello del servizio pubblico, nipote del grande giornalista Rai Paolo Frajese, aveva ‘osato’ controbattere al sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri (suo ex compagno di studi) nel corso di una puntata per il programma di Myrta Merlino su ‘La7’; nonché dichiarare, durante un’audizione in Senato, che non avrebbe vaccinato la sua figlia adolescente.

In una lunga intervista rilasciata al sito di controinformazione ‘La Nuova Bussola Quotidiana’ racconta la sua odissea, l’odissea di un medico che ha l’enorme colpa di fare in pieno il suo dovere e di anteporre a tutto la salute dei suoi pazienti.

Ecco i passaggi salienti.

 

GOVERNO CONTRO DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE

“La fresca sospensione per la verità me l’aspettavo prima. Da un certo punto di vista è una liberazione. Mi ero autosospeso dalla pratica per coerenza. Ora è arrivata la certificazione”.

“Non voglio adattarmi ad un sistema messo in piedi da questo governo che reputo antidemocratico, anticostituzionale e vergognoso. Adesso posso combattere a viso aperto. In questo modo continuerò a studiare le reazioni avverse e occuparmi dell’impugnazione del provvedimento che ovviamente dal punto legale impronterò su basi scientifiche”

“Mi aspetto che tireranno fuori il cosiddetto nuovo vaccino anti-omicron legandolo al vaccino antinfluenzale, ma voglio vedere i colleghi medici che cosa faranno”.

martedì 24 maggio 2022

GIALLO PASOLINI / IL MURO DI GOMMA DELLE ARCHIVIAZIONI


L’ultimo insulto alla memoria di Pier Paolo Pasolini risale a cinque anni fa, quando la procura di Roma archivia per l’ennesima volta la richiesta di riaprire il caso avanzata dall’avvocato della famiglia, Stefano Maccioni.

Ci sono nuovi elementi  e, soprattutto, c’è il test del DNA che può essere di fondamentale aiuto per individuare gli altri (almeno due quelli identificabili) protagonisti sulla scena del crimine (oltre a Pino Pelosi).

Ma il pm, Francesco Minisci, ancora una volta, impedisce che verità e giustizia possano farsi luce, pur a tanti decenni di distanza da quella tragica notte all’idroscalo di Ostia.

La Voce ha scritto decine di articoli e inchieste, nell’ultimo decennio, per contribuire alla ricerca di quella verità, individuando nella pista “Petrolio” quella più attendibile, e suffragata da una considerevole mole di prove e di riscontri. Pista che porta ai grandi affari di Stato targati soprattutto ENI, all’epoca di quella ‘Razza Padrona’ impersonificata dal numero uno, all’epoca, del cane a sei zampe, Eugenio Cefis. Guai a toccare quei fili, come invece aveva osato fare, non solo da grande scrittore, ma anche da giornalista investigativo di razza, Pier Paolo. Che, a quel punto, “Doveva Morire”….

Potete rileggere articoli e inchieste della Voce sul giallo Pasolini – uno dei misteri di Stato più dolorosi, uno dei buchi neri più profondi – cliccando sui link in basso.

Intanto, vi proponiamo una breve intervista con l’avvocato Maccioni.

lunedì 23 maggio 2022

IL GENERALE FABIO MINI / LA NATO VA SCIOLTA


“La NATO, così come è oggi strutturata e organizzata, dovrebbe essere sciolta”.

Non ha peli sulla lingua Fabio Mini, ex Capo di Stato Maggiore del Comando NATO per il Sud Europa, al Comando Interforze delle operazioni nella ex Jugoslavia e quindi Comandante della Forza internazionale a guida NATO in Kosovo.

Un generale che di forze armate se ne intende come pochi e soprattutto di strategie geomilitari e geopolitiche.

Non è nuovo, da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, a remare contro il mainstream corrente, una voce fuori dal coro, soprattutto quello rappresentato da politici nostrani che di storia non capiscono un tubo. Sembra, in qualche modo, di sentir riecheggiare le parole del grande Giulietto Chiesache ha più volte chiesto l’uscita dell’Italia dalla NATO e ha ‘profetizzato’ l’inizio del terzo conflitto mondiale proprio in Ucraina, dopo il golpe filo Usa del 2014.

Sentiamo le fresche parole del generale Mini nel corso di un’intervista rilasciata a Guido Ruotolo per ‘Ambienteweb’.

venerdì 20 maggio 2022

La pedofilia dei preti italiani che i vescovi vogliono tenere nascosta


Sappiamo tutto di ciò che è accaduto nel mondo, nulla sull’Italia. Eppure negli ultimi 15 anni si contano 325 sacerdoti denunciati per pedofilia. Ecco l’inchiesta per la quale chiediamo il sostegno dei lettori: SOSTIENI LA SUA REALIZZAZIONE! Per ogni euro versato, noi ne aggiungiamo un altro fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Lo chiamavano don Mercedes. A Crema era un pezzo grosso di Comunione e Liberazione il parroco Mauro Inzoli; gli piacevano il lusso e le belle macchine, lo si vedeva spesso nei ristoranti alla moda, un sigaro cubano all’angolo della bocca.

Aveva amicizie politiche importanti e poco senso del pudore: nel gennaio 2015 applaudiva insieme a Roberto Formigoni al convegno sulla famiglia tradizionale organizzato dalla Regione Lombardia, eppure già da anni molestava i ragazzini, come conferma la condanna definitiva per pedofilia del 2018. Li toccava persino durante la confessione, per rinnovare l’alleanza fra Abramo e Isacco descritta nell’Antico Testamento, diceva. La più piccola delle sue vittime aveva 12 anni.