martedì 14 settembre 2021

Bandiera rossa e Rothschild: dai Kazari al Pc cinese

E’ noto che ci sono anche i Rothschild, nella storica strategia di penetrazione in Occidente del potere cinese, ispiratore delle politiche plan4tarie di lockdown basate sulla presunta emergenza sanitaria, che in realtà non esiste (politiche autoritarie, in Europa fieramente contrastate dalla Svezia). Faccio notare l’origine kazara di certi gruppi di potere e di certe ideologie, fortemente totalitarie. Il colore di riferimento di tutti i partiti comunisti è sempre stato il rosso. (I Kazari, popolazione di origine ariana ma di idioma turco, si erano insediati nelle steppe del sud-est russo a partire dal VII secolo; pur non avendo nulla a che vedere con gli ebrei biblici, palestinesi, nel medioevo si convertirono improvvisamente all’ebraismo, ndr). Curiosamente, i baroni Rothschild – in tedesco, letteralmente, “scudo rosso” – ereditarono quel nome dall’emblema araldico di Shabbatai Zevi, un riformatore ebraico, padre dello Chassidismo, corrente che si diffuse nel XVII secolo nell’area orientale, nella zona del Volga “bulgaro” (che era l’area originaria dei Kazari), oltre che nell’Impero Ottomano.

Poi, Sahhabai Zevi fu costretto dal Sultano ottomano a convertirsi all’Islam; ma la sua fu una falsa conversione, solo di facciata. Sicché, i suoi seguaci entrarono in clandestinità, soprattutto nell’area turca, mentre in Occidente si radicarono. In Germania ottennero anche un titolo Shabbatai Zevinobiliare, nel momento in cui un editto imperiale asburgico permise anche agli ebrei di acquisire un titolo aristocratico. Nacquero così i baroni Rothschild: nel loro simbolo c’era proprio lo scudo rosso di Shabbatai Zevi, che era stato l’iniziatore di questo filone moderno di mistica ebraica. I Rothschild nascono proprio da lì. Ed è per quello – tra l’altro – che in Turchia è così tanto radicata la massoneria, che storicamente è stata il contenitore dell’influsso “ashkenazita” nell’area turca: per questo è su sfondo rosso, la mezzaluna bianca della bandiera nazionale turca (nell’Impero Ottomano era verde). Il colore rosso – anziché quello verde, tradizionale dell’Islam – è stato assunto dalla Turchia moderna dopo il golpe di Ataturk.

sabato 11 settembre 2021

11 SETTEMBRE / CIA, FBI & CASA BIANCA, (STATI) UNITI NEL TERRORE


20 anni da quel tragico 11 settembre.

Il capo della Casa Bianca, Joe Biden, promette di rendere pubblici atti & documenti fino ad oggi top secret. “Desecreto tutto”, sbandiera.

Altro fumo negli occhi degli americani, dopo i freschissimi, tragici scivoloni sul fronte dell’Afghanistan e su quello dei vaccini, per far approvare in modo illegale dalla ‘Food and Drug Administration’ il prodotto Pfizer e con il diktat per la terza dose.

Perché la verità sull’attentato alle Torri Gemelle e i 3000 morti è già consegnata alla storia ed è ben nota, non solo agli americani. Ma è stata regolarmente nascosta dal mainstream, dalla stampa sempre più omologata e cloroformizzata.

Una verità che parla di precise, chiare, inequivocabili responsabilità dei servizi segreti e d’intelligence a stelle e strisce, FBI e CIA in cima alla lista: le cui azioni, di tutta evidenza, erano orchestrate nelle alte sfere, vale a dire la Casa Bianca e il Pentagono.

Le prime verità risalgono ai risultati del lavoro svolto dalla ‘Commissione nazionale sugli attacchi terroristici dell’11 settembre’, nota anche come ‘Commissione sull’11 settembre’, venuti alla luce il 27 maggio 2004.

Sul fronte italiano, spicca il grande lavoro investigativo svolto da Giulietto Chiesa e da Ferdinando Imposimato, due grandi amici della ‘Voce’, due colonne che hanno firmato per il nostro magazine decine e decine di inchieste al calor bianco: ed anche sui misteri (ormai non più tanto) che avvolgono le Twin Towers.