sabato 12 dicembre 2020

BROGLI ELETTORALI USA: 18 STATI RICORRONO ALLA CORTE SUPREMA



Non è mai successo nella storia degli Stati Uniti d’America. Il Texas ha presentato un ricorso alla Corte Suprema per denunciare i presunti brogli durante l’ultima elezione presidenziale e invalidare il voto in 4 Stati: Georgia, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Al ricorso, promosso dal procuratore generale del Texas, Ken Paxton, si sono aggiunti altri 17 Stati.

Le accuse contenute nell’atto di citazione sollevano dubbi sull’integrità e legittimità delle elezioni nei quattro Stati, attualmente attribuiti a Joe Biden e fondamentali per l’elezione di quest’ultimo.
La contestazione del voto in questi 4 Stati potrebbe mettere in discussione ben 62 grandi elettori. Se la Corte Suprema accogliesse il ricorso, il totale dei grandi elettori di Biden potrebbe scendere da 306 a 244, al di sotto della soglia di 270, necessaria per la vittoria. Il numero di grandi elettori assegnati a Donald Trump è al momento di 232.

PIER PAOLO PASOLINI / UCCISO PERCHE’ SAPEVA LA VERITA’ SU PIAZZA FONTANA


Non solo i misteri del gruppo ENI all’epoca guidato da Eugenio Cefis.

Ma anche i segreti della strage di piazza Fontana, sulla reale identità dei mandanti politici della tappa più criminale e sanguinaria nella strategia della tensione che ha massacrato il nostro Paese.

E oggi tre partecipanti all’omicidio di Pier Paolo Pasolini ancora vivi, vegeti e soprattutto a piede libero, mai sfiorati nemmeno da un’indagine sul DNA.

Questo e molto altro sull’Italia dei Servizi deviati, degli affari vaticani, dell’eversione fascista, nel fresco di stampa “L’inchiesta spezzata”, autrice Simona Zecchi, autentica giornalista d’inchiesta, una delle poche in circolazione da noi, con un’informazione del tutto omologata, appiattita e cloroformizzata.

 

UN DEPISTAGGIO SCIENTIFICO

Simona Zecchi. In apertura Pier Paolo Pasolini e, sullo sfondo, la strage di Piazza Fontana

Sullo sfondo c’è il caso Pasolini, quell’omicidio di 45 anni fa all’Idroscalo di Ostia, un’inchiesta che ha fatto sempre acqua da tutte le parti, un depistaggio continuo. Una sentenza che ha individuato un solo colpevole, quel Pino Pelosi che non può più parlare.

L’inchiesta su quella tragedia è stata riaperta tre anni fa, grazie ad una perizia proprio sul DNA che ha accertato la presenza, sul luogo del delitto, non solo del regista e di Pino Pelosi, ma di altri due individui misteriosi.

La perizia è stata voluta dal legale dei familiari di Pasolini, Stefano Maccioni.


Ma da allora – sono trascorsi tre anni – niente si è mosso. Neanche una foglia. Nell’inchiesta della Voce in basso, potete leggere i dettagli di quella riapertura farlocca.

C’è da sperare che adesso il libro-bomba di Simona Zecchi possa servire a ridar fiato a quella inchiesta: essendo zeppo di fatti, carte, documenti, connection da far tremare le vene ai polsi, più che sufficienti per rivitalizzare un’inchiesta altrimenti già in fase di archiviazione.

Sottolinea l’autrice: “Ci sono tutte le basi per riaprire l’inchiesta. E forse anche per riconsiderare la riapertura di quella su piazza Fontana. Basi criminali sostanziali e contestuali, alla presenza del movente che emerge in questo lavoro. E sarebbe ora che si aprisse una Commissione parlamentare d’inchiesta, come si è più volte tentato di fare. Ma che sia una vera indagine politica e criminale: lo Stato deve prendersi la responsabilità di processare sè stesso. Forse è impossibile, l’ultima Commissione sul Caso Moro purtroppo lo ha dimostrato. Un’eccezione invece è stata la Commissione sul caso Moby Prince, che ha dato modo alla magistratura di riaprire le indagini”.

Ma vediamo, in rapida carrellata, alcune tra le novità che emergono dal libro.

venerdì 11 dicembre 2020

IL CONSIGLIO DI STATO DICE SÌ ALL’IDROSSICLOROCHINA


Il Consiglio di Stato ha detto sì all’uso dell’idrossiclorochina come terapia contro il Covid-19, purché sia prescritta da un medico.
La III Sezione del massimo organo di giustizia amministrativa ha infatti accolto, in sede cautelare, il ricorso di un gruppo di medici di base, curato dagli avvocati Erich Grimaldi (più volte intervenuto su Byoblu per parlarne) e Valentina Piraino.

La decisione del Consiglio di Stato

I giudici amministrativi hanno sospeso la nota del 22 luglio 2020 dell’AIFA (l’Agenzia italiana del farmaco) che di fatto vietava la prescrizione off label (ossia per un uso non previsto dal bugiardino) dell’idrossiclorochina nella cura del Covid-19.
Secondo il Consiglio di Stato, non c’è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione dell’utilizzo dell’idrossiclorochina sul territorio nazionale da parte dei medici curanti. “La scelta se utilizzare o meno il farmaco deve essere rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico in scienza e coscienza” e con l’ovvio consenso informato del singolo paziente, fermo restando il monitoraggio costante e attento del medico che la prescrive.

Elezioni negli Stati Uniti: lettera del generale Dominique Delawarde

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Invece di chiedersi chi sarà dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali USA, il generale Delawarde si stupisce del rifiuto dei media di non prendere in considerazione le frodi, sebbene siano evidenti.

Cari amici, molti di voi mi hanno chiesto cosa penso dei fatti che stanno accadendo negli Stati Uniti dal giorno delle elezioni presidenziali, il 3 novembre scorso. In quanto esperto d’intelligence e conoscitore degli Stati Uniti mi sono state rivolte molte domande, che posso ricondurre a due questioni più generali:

1 – C’è stata frode elettorale e l’ipotesi di un colpo di Stato per rovesciare il risultato elettorale è credibile?

2 – Se Biden l’8 dicembre dovesse essere eletto e il 20 gennaio 2021 intronizzato, che conseguenze dobbiamo attenderci?

Cerco di rispondere con chiarezza secondo le linee che seguono.

giovedì 10 dicembre 2020

La minaccia principale del Covid-19 non è la malattia

Negli Stati Uniti il Grande Inganno del Covid-19 è stato utilizzato per giustificare un fraudolento voto postale volto ad impedire la rielezione del presidente Trump. Il prossimo utilizzo del Covid-19 sarà quello di attaccare le libertà civili. Se lo scippo elettorale dei Democratici sarà coronato da successo, avremo probabilmente quel lockdown nazionale che tanto piace ai consulenti di Biden sul coronavirus. Ci sono pochi dubbi sul fatto che la vaccinazione obbligatoria sarà presentata come l’unico mezzo per uscire dal lockdown.

In Gran Bretagna e in gran parte dell’Europa ci sono state grandi manifestazioni contro i blocchi e le restrizioni alle libertà civili imposte in nome della salute pubblica. Il giornalista britannico Chris Sweeney afferma di non riconoscere più la sua Gran Bretagna. Il film “V per Vendetta” si era rivelato predittivo. Nel film, che era stato l’ispiratore delle famose maschere di Guy Fawkes, viene progettata una pandemia per facilitare l’instaurazione di una dittatura. Sembra che un maggiore controllo sulle persone, sulle loro possibilità lavorative e sui loro movimenti sia il futuro verso cui ci stiamo indirizzando.