martedì 17 novembre 2020

Mattarella convoca i militari: coprifuoco, paura per gli Usa?

Militari italiani Coprifuoco notturno come in Francia (con il pretesto del Covid) alla vigilia delle elezioni americane? La notizia rimbalza ovunque: Sergio Mattarella ha convocato per il 27 ottobre il Consiglio Supremo di Difesa. Ordine del giorno: «Conseguenze dell’emergenza sanitaria sugli equilibri strategici e di sicurezza globali, con particolare riferimento alla Nato e all’Unione Europea», nonché «aggiornamento sulle principali aree di instabilità e punto di situazione sul terrorismo transnazionale», e infine «prospettive di impiego delle forze armate nei diversi teatri operativi». Militari presto schierati in modo permanente nelle strade italiane? L’attenzione si sposta immediatamente negli Usa, dove si teme stia per accadere qualcosa di inaudito: voci insistenti danno per certo che il Pentagono sia pronto a vigilare sulle elezioni più drammatiche della storia, probabilmente con risvolti senza precedenti. Devastante la polemica agitata da Trump in queste ore: emergono le prove di finanziamenti indebiti che Joe Biden avrebbe ricevuto dalla Cina tramite il figlio, Hunter, già al centro di uno scandalo petrolifero in Ucraina. Molte città statunitensi sono state devastate dalle violenze di formazioni come “Antifa”, manipolate per creare caos dopo le indignate proteste iniziali per il razzismo della polizia. Le elezioni più blindate della storia finiranno in rissa? E’ per questo che anche l’Italia si prepara al peggio, cioè a una crisi mondiale di rilievo anche militare?

Domande per ora senza risposta, alimentate da notizie necessariamente frammentarie. Il Consiglio Supremo di Difesa – si legge sul sito del Quirinale – è il principale strumento costituzionale attraverso cui il capo dello Stato acquisisce «circostanziate conoscenze degli orientamenti del governo in materia di sicurezza e difesa». In altri termini, «è strumento di dialogo e di confronto preventivo tra i responsabili dell’indirizzo politico in materia di difesa nazionale». I suoi componenti possono quindi «concorrere a definire criteri per il migliore esercizio delle rispettive singole competenze». Oltre al capo dello Stato ne fanno parte essenzialmente il premier, alcuni ministri-chiave (esteri, interno, economia, difesa) e naturalmente il capo di stato maggiore della difesa. «A seconda delle circostanze e della materia trattata», possono essere consultati anche i vertici delle singole forze armate (esercito, marina, aeronautica e carabinieri), nonché il presidente del Consiglio di Stato e ulteriori esperti di valore strategico. «I primi sessant’anni di attività del Csd sono stati avvolti da un impenetrabile alone di mistero, facendone l’organo meno conosciuto della Repubblica», ricorda Wikipedia. In pratica: l’Italia si sta preparando al peggio, di fronte all’ipotesi di un’esplosione mondiale innescata dalle tensioni tra Usa e Cina?

lunedì 16 novembre 2020

LE INDAGINI DELLA MAGISTRATURA SULLA MORTE DI EDOARDO AGNELLI SONO STATE RIAPERTE: SONO ANCORA IN CORSO DI SVOLGIMENTO. LO RIVELA IN UN’INTERVISTA ESCLUSIVA A leccecronaca.it L’AMICO MARCO BAVA

di Giuseppe Puppo______“Le mucche…Sono le mucche che ci danno sicurezza sugli orari…”. Quella mattina, con il vento d’autunno e di passione. E polvere, polvere che striscia sulla terra di quei sentieri più candidi delle ossa di un cadavere.

Anch’egli si è fermato là per sempre.

 

Marco Bava (nelle foto), 62 anni, di Torino, una laurea in economia e una in legge, analista finanziario, brillante interprete di bilanci e strategie aziendali, protagonista di tante battaglie pubbliche in difesa dei cittadini contro potentati economici e multinazionali, non lascia alternative, a chi lo conosce: subito, o se ne resta affascinati, oppure si decide di non volerlo rivedere mai più.

Io ne restai affascinato, perché mi piacque il suo modo di essere bastian contrari, come dicono in Piemonte, e da allora, da quando lo conobbi, perché lo intervistai per il mio libro “Ottanta metri di mistero”, e son passati oramai dieci anni, sono restato sempre in contatto con lui, in un modo o nell’altro.

Al costo sempre di lunghi contraddittori, a volte di estenuanti discussioni, continuando a darci del “lei” come il primo giorno, ma comunque in contatto.

L’ho chiamato al telefono questa mattina, lui che parlava con Edoardo Agnelli, del quale fu consigliere finanziario, ma soprattutto per lunghi anni vero e sincero amico.

Fu il primo, Bava, nel 2000 ad avanzare dubbi motivati su quello che a caldo fu classificato come suicidio; dopo l’uscita di quel mio primo libro, che in pratica riaprì il caso, fu il più accanito a smontare – alla luce degli elementi che raccolsi – la versione ufficiale.

Non si è mai fermato.

– Pronto? Bava, senta un po’, le devo parlare di una cosa che ho sentito in giro…

– Eccoci…Lo sapevo che mi avrebbe chiamato, ho letto il suo pezzo di ieri…

 

– Cosa è questa storia che le indagini della magistratura sulla morte di Edoardo Agnelli sarebbero state riaperte? Lo ha detto lei un anno fa…O comunque a lei viene attribuita la novità annunciata. Io, però, non ne ho trovato riscontro da nessuna parte di questo…Lei sa che io verifico sempre prima tutto quello che scrivo…

– Fa benissimo…

– Ma per lei faccio sempre un’eccezione…Non verifico solo una volta, ma almeno due o tre volte…

(ride)

– Se mi dà un minuto, le spiego tutto…

– Grazie, prego, dica pure, segno e faccio sintesi…

 

– In seguito all’ultimo esposto che ho presentato alla magistratura per chiedere la riapertura delle indagini, sono stato convocato a Cuneo e sentito dalla Procura della Repubblica…

– Quando? Da chi?

– Fui ascoltato da un ufficiale giudiziario, per conto del Procuratore Capo Onelio Dodero. Era il 9 dicembre 2018, ho risposto alle domande che mi sono state rivolte, da, tecnicamente, ‘persona informata sui fatti’.

 

– Non violiamo nessun segreto istruttorio, se ci dice qualcosa di più…

– In particolare, ho potuto insistere, chiedendo che fosse acquisita agli atti, sulla sopravvenuta testimonianza del pastore Luigi Astegiano, che, come ricordava lei ieri, smonta da sola la versione ufficiale. Adesso so che è stata acquisita agli atti. Ed è fondamentale…

C’è inoltre  un ulteriore particolare che mi sembra significativo…Lei ieri ha scritto che il pastore si sveglia per portare a pascolare le mucche. In realtà, sono le mucche che svegliano il pastore…

 

– Bellissima questa…

– Eh già! Lo svegliano alle 7.30, certo prima delle 8.00, regolarmente, tutti i giorni, con l’orologio biologico che hanno dentro, perché vogliono andare a mangiare…Un ulteriore riscontro  della sua attendibilità…Così, egli vede, giù, ai piedi del viadotto, da lontano, il cadavere, mentre sono attestati gli spostamenti della Croma grigia ben dopo le 9.00 e mentre nella versione ufficiale del suicidio si parla delle 10.30…

In realtà, il corpo di Edoardo fu portato giù ben prima, senza lasciare segni, senza far rumore…Per non dire che presentava ferite incompatibili con un presunto volo da ottanta metri, perché…

 

– Sì, questo lo sappiamo…Mi dica ancora perché a suo avviso le indagini della magistratura sono state riaperte…

– Le indagini della magistratura, in seguito al mio ultimo esposto alla Procura della Repubblica di Cuneo sono state riaperte…E sono tuttora in corso di svolgimento, anche se al momento non sono emerse altre informazioni…

 

– Come fa a dirlo?

– Chiesi in coda al mio esposto di essere informato su un’eventuale decisione di  archiviazione, per poter a mia volta presentare ulteriori elementi in opposizione, sulla base dell’articolo 408 del codice di procedura penale, che obbliga il magistrato a dare informazioni sull’esito dell’esposto a chi lo ha presentato. Io non ho avuto nessuna comunicazione al riguardo. Quindi le nuove indagini sono ancora in corso…

 

– Un altro elemento su cui ha insistito…?

– Il ruolo della scorta, che non seguì Edoardo quella mattina, contravvenendo ad un preciso obbligo istituzionale cui era vincolato. ‘Ce lo ha chiesto lui, di non seguirlo’, hanno  sempre sostenuto gli agenti della scorta, come se fosse una giustificazione. In realtà, non sono mai stati interrogati dal magistrato.

Poi, ci sono le telefonate, le presunte ultime telefonate fatte, per meglio dire: mai fatte,  da Edoardo quella mattina…

 

– Va bene, Bava, mi scusi, la devo fermare, devo fare un’intervista giornalistica, non scrivere un altro libro. Può bastare così: la cosa importante, l’ho capita. Grazie. Vuole solo aggiungere qualcos’altro?

– Sì. Come tutti gli anni, a maggior ragione quest’anno della ricorrenza del ventennale, faccio celebrare una messa in memoria di Edoardo Agnelli. L’appuntamento è per questa sera alle 18.00, a Torino, nella Chiesa di Santa Maria Goretti, in via Pietro Cossa.

– Porti per favore un pensiero e un anelito di verità anche da parte mia…

– Sarà fatto.

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Firmano 15.000 scienziati: le misure anti-Covid sono follia

Mascherine In qualità di epidemiologi di malattie infettive e scienziati della salute pubblica, nutriamo gravi preoccupazioni per gli impatti dannosi sulla salute fisica e mentale delle politiche Covid-19 prevalenti e raccomandiamo un approccio che chiamiamo Protezione mirata. Provenienti sia da sinistra che da destra e da tutto il mondo, abbiamo dedicato la nostra carriera alla protezione delle persone. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica a breve e lungo termine. I risultati (per citarne alcuni) includono tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale – che porta a una maggiore mortalità in eccesso negli anni a venire, con la classe lavoratrice e i membri più giovani della società che portano il peso più gravoso. Tenere gli studenti fuori dalla scuola è una grave ingiustizia. Mantenere queste misure in atto fino a quando un vaccino non sarà disponibile causerà danni irreparabili, con danni sproporzionati ai meno privilegiati.

Fortunatamente, la nostra comprensione del virus sta crescendo. Sappiamo che la vulnerabilità alla morte da Covid-19 è più di mille volte maggiore negli anziani e negli infermi rispetto ai giovani. In effetti, per i bambini, Covid-19 è meno pericoloso di molti altri danni, compresa l’influenza. Man mano che l’immunità cresce nella popolazione, il rischio di infezione per tutti, compresi i più vulnerabili, diminuisce. Sappiamo che tutte le popolazioni alla fine raggiungeranno l’immunità di gregge – cioè il punto in cui il tasso di nuove infezioni è stabile – e che questo può essere assistito da (ma non dipende da) un vaccino. Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di ridurre al minimo la mortalità e i danni sociali fino a raggiungere l’immunità della mandria. L’approccio più compassionevole, che bilancia i rischi e i benefici del raggiungimento dell’immunità della mandria, è quello di consentire a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo meglio coloro che sono al rischio. Chiamiamo questa protezione “mirata”.

domenica 15 novembre 2020

Morte Edoardo Agnelli, “una cappa impenetrabile”. Il giornalista Parisi racconta le ultime novità

 di Giuseppe Puppo______

La mattina del 15 novembre 2000, alle ore 10.30 circa, sul viadotto Stura dell’autostrada Torino- Savona, fra Marene e Fossano, sulla corsia d’emergenza, c’è ferma, col motore acceso, una Fiat Croma grigia. All’interno, non c’è nessuno.

Fuori butta un vento freddo, quella mattina grigia di sole pallido che più va che viene nel cielo.

 

L’auto è accostata al parapetto, un muro di cemento di un metro e mezzo, sormontato da una grossa grata metallica, difficile da superare per un atleta, figurarsi per un uomo sovrappeso e zoppo d’un piede, in quei giorni, per un infortunio.

La Croma ha il lampeggiante di destra acceso, le portiere chiuse senza sicura.

Sul cruscotto, una patente di guida dispiegata in bella vista.

Dentro troveranno poi anche un bastone da passeggio, e due telefonini. E niente altro: incredibilmente, nessuna impronta, nessuna traccia, niente.

In quel tratto dell’autostrada, passano in media otto auto al minuto. Come risulta dagli atti, in quelli precedenti nessuno ha visto niente di che.

La scorta privata, che seguiva sempre Edoardo per il mandato di sicurezza affidato dall’azienda, non c’era, e non c’è mai stata.

Già.

Poco dopo, la macabra scoperta: ottanta metri più in basso giace senza vita il corpo di un giovane. Si tratta infatti di Edoardo Agnelli, 46 anni, erede dell’impero industriale e finanziario di famiglia, da cui era stato estromesso a causa della sua personalità e delle sue scelte di vita.

Ma non aveva rinunciato alle sue prerogative, proprio nei giorni precedenti lo aveva manifestato apertamente in più occasioni, come ho potuto ricostruire in seguito.

Vicino al torrente Stura, in basso, il cadavere ha addosso una giacca da pigiama, i mocassini sono rimasti attaccati ai piedi, sul volto ferite incompatibili con una caduta di tal genere, che gli avrebbe spappolato il cranio e le ossa.

Un pastore dice di averlo visto, quella mattina, anche se non si è accorto di nulla. Dirà poi, come scoperto in seguito – nessuno glielo aveva mai chiesto, glielo chiedemmo noi giornalisti dieci anni dopo, dopo averlo rintracciato, non senza fatica – che erano le 8.00, massimo ma proprio massimo le 8.30: dice che ne è sicuro, perché è quello l’orario in cui porta a pascolare le mucche, tutti i santi giorni.

Dai tabulati del Telepass emergeranno in seguito gli orari degli ultimi passaggi della Croma in entrata e in uscita dall’autostrada: segnano le 8.59, 9.13, 9.23.

 

Sul posto, arriva poco dopo il sostituto procuratore della Repubblica di Cuneo Riccardo Bausone, e ai presenti assicura: “Il suicidio è una delle tre possibilità che stiamo vagliando. Le altre due sono: malore e omicidio”.

Invece,  in tre ore, il caso venne chiuso. Non fu fatta nemmeno l’ autopsia.

Fu suicidio, fu la rapida conclusione, di indagini che fanno acqua da tutte le parti, basta leggere le carte giudiziarie per capirlo.

“Si è dovuto concludere con l’affermazione di un atto conservativo posto in essere dal predetto per ragioni personali”, scriverà a me Bausone, dieci anni dopo.

 

No, non fu suicidio.

Ne sono convinto. Per tanti anni, ho indagato, credo con onestà intellettuale, senza pregiudizi, e ho scritto due libri, “Ottanta metri di mistero” (Koinè, 2009) e “Un giallo troppo complicato” (Tabula Fati, 2015):  ho trovato una ventina di prove, dico: prove, verificate da me e da altri che si sono occupati della questione del fatto che la versione ufficiale del suicidio non sta in piedi.

Ancora ieri sera Rai 1 ha dedicato al caso un lungo servizio.

Domani, su leccecronaca.it sentirò il collega giornalista Antonio Parisi, e lo storico amico e consulente finanziario di Edoardo, Marco Bava.

Domenica 15 novembre 2020 saranno venti anni da quei fatti.

Il caso non è chiuso, no.

Comunque l’importante è aver restituito ad Edoardo Agnelli la sua dignità, in questo ventennio.

Sì, Edoardo non era quel che dipingono, per screditarlo: era lungimirante, pacifista, contro l’uso degli armamenti, fautore di una produzione industriale ecocompatibile, rispettosa dell’ambiente, contrario alle speculazioni finanziarie nazionali e internazionali, e tante altre cose belle ancora.

Era un animo sensibile, poi, d’una umanità straordinaria:
“extraordinary human and political sensistive”,
lo descrive una sua amica che vive negli Usa.

Questa amica, che stava in America, alla quale Edoardo era molto legato e alla quale telefonava periodicamente, da qualunque parte del mondo si trovasse. aveva sette cani. Ogni volta che Edoardo la chiamava al telefono per salutarla, per prima cosa si faceva passare i suoi cani, a uno a uno, e a uno a uno li salutava, e i cani avevano imparato a conoscerlo, e a uno a uno, ognuno a modo suo, ricambiavano sempre quel saluto.

www.leccecronaca.it

venerdì 13 novembre 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 12 novembre 2020



Rete Voltaire
Focus
 
 



In breve

 
Conferenza internazionale per il rientro dei rifugiati siriani
 

 
Una forza militare russa per salvare l'Armenia
 

 
Conferenza a Damasco sui siriani all'estero
 

 
I grandi media USA abrogano il 1° emendamento
 

 
La Francia sta per mettere fuorilegge i Lupi Grigi
 

 
Nikol Pashinyan neutralizza l'opposizione
 

 
Erdoğan più pericoloso del COVID
 

 
Boicottaggio arabo dei prodotti turchi
 

 
In Francia i Lupi Grigi cercano di organizzare pogrom anti-armeni
 

 
Erdoğan denuncia «le politiche abiette, provocatorie e cariche d'odio di Macron»
 

 
George Soros invia duemila mercenari curdi in Armenia (Erdoğan)
 
Controversie
 
 

 
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