martedì 25 dicembre 2018

Auguri da LPI - Scopri il Consiglio Consultivo Accademico



Buon Natale, Felice Anno Nuovo (e persino Buon solstizio) da LPI!

wishes='\U0001F381 \U0000020 \U0001F385 \U0000020 Merry Christmas & Happy new year from \U0001F427 LPI Italia \U0001F384' ; echo -e $wishes

Da quando Unicode ha sostituito ASCII siamo diventati tutti un po' più liberi di esprimerci nei modi e nelle forme che le nostre culture ci hanno tramandato. Noi che ci sentiamo Free as in Freedom e che crediamo nei valori dell'Open Source vi facciamo i nostri migliori auguri con l'aiuto della nostra amata BASH.

Il Consiglio Consultivo Accademico di LPI: finalità, interazione

... Sviluppi condivisi che serviranno a creare una nuova serie di corsi formali progettati per il curriculum accademico e universitario.

Le finalità e le opportunità di interazione con il Consiglio Consultivo Accademico - Academic Advisory Council - AAC - del Linux Professional Institute. Leggi il post.

IBM, Microsoft, RedHat e la perdita dell'innocenza

 ... Le notizie sull'acquisto di RedHat da parte di IBM sono scoppiate come una bomba un paio di settimane fa, notizie che anche ora lasciano una sensazione spiacevole nella pancia, notizie che non riesco a mandare giù. Ma vuoi sentire una storia strana? Se fosse successo dieci anni fa, probabilmente non avrei battuto ciglio. Ma allora perché la prendo così male, adesso?

Marcel Gagné sull'acquisto di RedHat da parte di IBM. Leggi il post.

Linux e Open Source: segnala eventi e storie di successo

La mission di LPI è sostenere la formazione e il movimento Linux e Open Source: se sei coinvolto in eventi del settore, non esitare a contattarci per segnalarceli.

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Le Partnership LPI, Training e Academic, sono adesso ancora più flessibili e vantaggiose. Se vuoi saperne di più, contattaci.
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lunedì 24 dicembre 2018

La Puglia: 4 reazioni avverse gravi ogni 100 vaccini iniettati

VaccinoL'industria farmaceutica non ha mai provato un forte desiderio di verificare statisticamente gli eventuali danni da vaccino. Di solito preferiscono affidarsi al sistema di segnalazione da parte dei genitori (si chiama "farmacosorveglianza passiva"). Questo sistema ovviamente è il preferito, da parte delle case farmaceutiche, perché sanno già che la stragrande maggioranza dei genitori si dimentica di segnalare le reazioni avverse, mentre molti di loro non sanno nemmeno che esiste un sistema per farlo. Il genitore che vede una reazione avversa nel proprio figlio si preoccupa prima di tutto di correre dal pediatra e di porre rimedio alla condizione di sofferenza del suo bambino. Una scarsissima percentuale si ricorda poi in seguito di segnalare i fatti avvenuti alle autorità sanitarie. Le cose però cambiano radicalmente se qualcuno – più coscienzioso degli altri – prova invece a perseguire una strategia di farmacovigilanza attiva (per farmacovigilanza attiva si intende il monitoraggio sistematico dei bambini vaccinati, con telefonate di controllo fatte ai genitori nell'arco di un lungo periodo di tempo).
E' quello che ha provato a fare l'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia, con una campagna di farmacovigilanza attiva sui bambini vaccinati durata dal 2013 al 2017 (qui il rapporto completo). I risultati sono eclatanti. Il numero di "eventi avversi gravi" registrati durante le indagini diventa improvvisamente di 300 volte superiore al numero di casi riportati con la sorveglianza passiva. Di fatto, come riportato dalla tabella a pagina 26, risulta che gli eventi avversi gravi sono stati oltre il 40 per mille dei casi monitorati. Come viene spiegato a pagina 17 del rapporto, «un evento avverso a vaccino o farmaco viene classificato come grave ove abbia determinato: decesso; pericolo di vita; invalidità grave o permanente; anomalie congenite/deficit del neonato; ospedalizzazione o prolungamento dell'ospedalizzazione; altra condizione clinicamente rilevante».
Un'altra tabella, a pagina 33, mostra come il "causality assessment" (rapporto di causalità, o correlazione fra vaccino ed evento avverso) sia del 75% dei casi riportati. In altre parole, in seguito alla somministrazione del vaccino negli anni 2013-2017 sono stati registrati 4 eventi avversi gravi ogni 100, con tre quarti di questi casi correlabili direttamente alla somministrazione del vaccino stesso. A questo punto ci si domanda che cosa succederebbe nel mondo se una ricerca di farmacovigilanza attiva, come quella eseguita dalla Regione Puglia, venisse fatta in ogni regione e in ogni nazione del nostro pianeta.
(Massimo Mazzucco, "Regione Puglia: 4 casi di reazioni avverse 'gravi' ogni 100 in seguito ai vaccini", dal blog "Luogo Comune" del 23 novembre 2018).
L'industria farmaceutica non ha mai provato un forte desiderio di verificare statisticamente gli eventuali danni da vaccino. Di solito preferiscono affidarsi al sistema di segnalazione da parte dei genitori (si chiama "farmacosorveglianza passiva"). Questo sistema ovviamente è il preferito, da parte delle case farmaceutiche, perché sanno già che la stragrande maggioranza dei genitori si dimentica di segnalare le reazioni avverse, mentre molti di loro non sanno nemmeno che esiste un sistema per farlo. Il genitore che vede una reazione avversa nel proprio figlio si preoccupa prima di tutto di correre dal pediatra e di porre rimedio alla condizione di sofferenza del suo bambino. Una scarsissima percentuale si ricorda poi in seguito di segnalare i fatti avvenuti alle autorità sanitarie. Le cose però cambiano radicalmente se qualcuno – più coscienzioso degli altri – prova invece a perseguire una strategia di farmacovigilanza attiva (per farmacovigilanza attiva si intende il monitoraggio sistematico dei bambini vaccinati, con telefonate di controllo fatte ai genitori nell'arco di un lungo periodo di tempo).

E' quello che ha provato a fare l'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia, con una campagna di farmacovigilanza attiva sui bambini vaccinati durata dal 2013 al 2017 (qui il rapporto completo). I risultati sono eclatanti. Il numero di "eventi avversi gravi" registrati durante le indagini diventa improvvisamente di 300 volte superiore al numero di casi riportati con la sorveglianza passiva. Di fatto, come riportato dalla tabella a pagina 26, risulta che gli eventi avversi gravi sono stati oltre il 40 per mille dei casi monitorati. Come viene spiegato a pagina 17 del rapporto, «un evento avverso a vaccino o farmaco viene classificato come grave ove abbia determinato: decesso; pericolo di vita; invalidità grave o permanente; anomalie congenite/deficit del neonato; ospedalizzazione o prolungamento dell'ospedalizzazione; altra condizione clinicamente rilevante».

Un'altra tabella, a pagina 33, mostra come il "causality assessment" (rapporto di causalità, o correlazione fra vaccino ed evento avverso) sia del 75% dei casi riportati. In altre parole, in seguito alla somministrazione del vaccino negli anni 2013-2017 sono stati registrati 4 eventi avversi gravi ogni 100, con tre quarti di questi casi correlabili direttamente alla somministrazione del vaccino stesso. A questo punto ci si domanda che cosa succederebbe nel mondo se una ricerca di farmacovigilanza attiva, come quella eseguita dalla Regione Puglia, venisse fatta in ogni regione e in ogni nazione del nostro pianeta.

(Massimo Mazzucco, "Regione Puglia: 4 casi di reazioni avverse 'gravi' ogni 100 in seguito ai vaccini", dal blog "Luogo Comune" del 23 novembre 2018).

To see the article visit www.libreidee.org

sabato 22 dicembre 2018

NEWSLETTER VOCE DELLE VOCI 22 DICEMBRE - NATALE 2018


LA NEWSLETTER DI SABATO 22 DICEMBRE 2018

LE NEWS
20 dicembre 2018
  di PAOLO SPIGA
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20 dicembre 2018
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  di Luciano Scateni

20 dicembre 2018
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  di Giulietto Chiesa

13 dicembre 2018
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  di MARIO AVENA

12 dicembre 2018
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  di MARIO AVENA

16 dicembre 2018
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  di PAOLO SPIGA

12 dicembre 2018
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  di Cristiano Mais


20 dicembre 2018
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  di MARIO AVENA



19 dicembre 2018
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  di Redazione



16 dicembre 2018
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  di MARIO AVENA





12 dicembre 2018
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  di Redazione

5 dicembre 2018
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  di Redazione

“Oltre il manicomio: la ricerca di Sergio Piro e le lotte anti-istituzionali in Campania” è il titolo della  Mostra fotografica e documentaria che si inaugura alla Biblioteca Nazionale di Napoli, Sala Esposizioni, il prossimo martedì 11 dicembre alle ore ore 16.30. A 40 anni ...continua

4 dicembre 2018
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 di ANTONIO GARGANO



IL RACCONTO
IO E IO 
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IL RACCONTO DI NATALE  2018
FIRMATO LUCIANO SCATENI



LA VOCE AUGURA BUONE FESTE A TUTTI I LETTORI