giovedì 20 dicembre 2018

LA VOCE rooseveltiana N° 3 di Giovedì, 20 Dicembre 2018


La Voce Rooseveltiana


D(i)RITTI VERSO LA LIBERTÀ DAL BISOGNO
 
Siamo una comunità di cittadini che sognano il Rinascimento democratico
di cui la società ha bisogno




Editoriale
 
KEYNES, IL NEOLIBERISMO E L'HOMO SAPIENS
di Marco Moiso



Patrizia Scanu

Dopo avere ricevuto l'apprezzatissimo invito del Presidente Gioele Magaldi a scrivere questo editoriale, ho contattato il Direttore de "LA VOCE rooseveltiana", Giorgio Cattaneo, il quale mi ha cortesemente mostrato la vignetta di Mirko Bonini che accompagnerà questo numero. La vignetta raffigura J.M. Keynes, vicino ad un'Europa bisognosa di lui. Nel mio editoriale, approfittando del lavoro di Bonini, esporrò le ragioni per cui, a mio parere, l'Europa abbia ancora bisogno di questo gigante del liberalismo, radicando il mio ragionamento nell'accadimento storico-biologico che ha dato inizio alla strutturazione della società come la conosciamo. 

 
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TragiComix
di Mirko Bonini

TragiComix by Mirco Bonini 01
 



Secondo Noi
   
GM MAGALDI: MASSONI COI GILET GIALLI, MENTRE I GIALLOVERDI DORMONO

L'attentato di Strasburgo, gestito da servizi deviati francesi per aiutare Macron, non fermerà la protesta dei Gilet Gialli, sostenuta dietro le quinte dalla massoneria progressista. Lo afferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. Che aggiunge: la rivolta francese doveva servire anche a supportare il governo gialloverde nella sua sfida alla tecnocrazia di Bruxelles. Purtroppo, l'esecutivo Conte – che pure chiede assistenza ai circuiti massonici progressisti – sembra invece rassegnato a rinunciare a combattere.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
CARPEORO: FRANCIA, TERRORISMO "FALSE FLAG" E PROTEZIONE A BATTISTI

I servizi segreti francesi non sono estranei né al tragico attentato dell'11 dicembre a Strasburgo, che ha giovato a Macron "assediato" dai Gilet Gialli, né alla fuga di Cesare Battisti, sfuggito all'arresto in Brasile grazie agli 007 di Parigi che lo infiltrarono nell'Italia degli anni di piombo. Lo afferma Gianfranco Carpeoro, del Consiglio di Presidenza MR.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
GFC
GC CATTANEO: GILET GIALLOVERDI, MA ORA GLI ITALIANI SI ASPETTANO I FATTI

Delusione per il cedimento del governo gialloverde di fronte all'imposizione della Commissione Europea che chiede all'Italia di ridurre la previsione di deficit 2019. Giorgio Cattaneo: Lega e 5 Stelle hanno il merito di aver reso evidente l'ingiustizia del diktat Ue, ma dopo tante promesse ora gli italiani si aspettano un sostanziale cambio di rotta.
(Intervento sul blog MR).
MAGALDI: ALTRO CHE GLOBAL COMPACT, SERVE UNA RIVOLUZIONE

Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt: la rivolta francese dei Gilet Gialli è indice di una situazione europea per molti aspetti pre-rivoluzionaria. Perfettamente inutile un Global Compact sui migranti che l'Onu non potrebbe far applicare, è tempo di una Organizzazione Mondiale delle Democrazie che promuova il ritorno (rivoluzionario) della sovranità democratica in ogni paese del mondo, dall'Ue all'Africa da cui scappano profughi.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
Gioele Magaldi
GC CATTANEO: JE SUIS NO-TAV, A TORINO I SINDACI FRANCESI CONTRARI ALL'OPERA

«Il progetto Tav Torino-Lione, ancora fermo, è inutile: la Francia accetta l'idea del traforo solo perché largamente a carico dell'Italia, mentre Parigi non riaprirebbe la discussione sull'eventuale nuova linea che nel 2038». Cattaneo: i grandi media hanno oscurato le rivelazioni dei sindaci francesi accorsi a Torino l'8 dicembre per sostenere i NoTav.
(Intervento sul blog MR, ripreso su Libreidee).
GALLONI: GILET GIALLI, L'ENNESIMA RIVOLTA SENZA GUIDA POLITICA

Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: quella dei Gilet Gialli in Francia è l'ennesima rivolta priva di guida politica. Problema: senza una leadership è difficile ottenere risultati, mentre – per contro – una mediazione politica finirebbe per annacquare la protesta tra mille compromessi. La nostra società saprà ridefinire dal basso i rapporti di forza, trovando un modo più giusto di vivere?
(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee).
Nino Galloni
PS SCANU: SPIRITUALITÀ (LAICA) IN POLITICA, PER DECOLONIZZARE LA MENTE

Patrizia Scanu, Segretario generale MR: si può parlare, oggi, di spiritualità (laica) in politica? Ovvero: come decolonizzare le menti dall'ideologia neoliberista. «Non basterà l'economia a salvarci, se perderemo di vista la nostra identità storica e il senso stesso del vivere civile. Ci servono perciò idee lungimiranti e uomini che le incarnino con passione disinteressata e profonda connessione spirituale con ciò che ci rende migliori».
(Intervento sul blog MR)
ZOFFI: DECENTRALIZZARE TUTTO, MANIFESTO PER UN NEW DEAL 4.0

Fabio Zoffi presenta il suo "Manifesto per un New Deal 4.0", che propone di riconvertire l'economia, e quindi la società, su basi partecipative. In sintesi: decentralizzare le imprese, le tecnologie e anche la finanza. E poi: educazione dei nuovi cervelli e investimenti pubblici strategici. «Una visione che può sembrare ambiziosa, ma l'attuale è meno impervia di quanto sembri: e il Dna dell'Italia, basti pensare al Rinascimento, ha tutto quello che serve (cominciando da Movimento Roosevelt) per accettare questa grande scommessa».
(Intervento sul blog MR)
FZ
NG GALLONI: FOLLE TAGLIARE IL DEFICIT, SE È IN ARRIVO LA RECESSIONE

Avverte l'ecomomista post-keynesiano Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: è semplicemente folle pensare di rinunciare al deficit in un momento in cui si teme l'arrivo di una fase recessiva dell'economia. Alla crisi si deve rispondere con investimenti pubblici di valore strategico, che producano occupazione. Altri aiuti: un'agenzia di rating indipendente e il ricorso a moneta di Stato "non a debito".
(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee). 
 
MAGALDI: IL FALLIMENTO GIALLOVERDE È ORMAI ALL'ORIZZONTE

«Diciamocelo: l'esperienza gialloverde sta fallendo. Lega e 5 Stelle rischiano grosso, di fronte alla cocente delusione degli elettori che avevano creduto nella loro scommessa». Parola di Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. Spettacolo penoso, la retromarcia tattica del governo Conte di fronte alle minacce dell'euro-establishment, «come se il problema fosse davvero il deficit al 2,4%».
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
GM
Gianfranco Carpeoro CARPEORO: VIENE DALL'ESTERO L'ATTACCO FAMILIARE A DI MAIO
 

Gianfranco Carpeoro: ci sono "manine" non italiane dietro alla tempesta mediatica scatenatasi sul vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio. Un attacco strumentale, attuato usando come presto le presunte irregolarità riscontrate nell'azienda del padre. Va detto, aggiunge Carpeoro, che in campagna elettorale i grillini si erano distinti per attacchi di analogo tenore, sferrati senza complimenti contro gli avversari.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
MAGALDI: SE CEDONO ALLE MINACCE UE, I GIALLOVERDI PERDONO LA FACCIA

Niente di peggio che deludere le aspettative suscitate: guai, dice Gioele Magaldi, se i gialloverdi crollassero davvero, di fronte alle minacce della Commissione Ue, armate dal ricatto dello spread e rinforzate dal fiancheggiamento anti-italiano del vecchio establishment nazionale, affollato di quinte colonne. Un cedimento sostanziale sul Def, dichiara il presidente del Movimento Roosevelt, autorizzerebbe gli scettici ad archiviare la neonata speranza gialloverde, liquidandola come l'ennesima operazione di "gatekeeping" progettata solo per fare il pieno di voti e neutralizzare il malcontento, raggirando gli elettori.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
Gioele Magaldi
PW WINKLER: ADEGUARE LA COSTITUZIONE, I CITTADINI SIANO SOVRANI

«È necessario e impellente farsi promotori di profonde e radicali riforme, che permettano la realizzazione di quei valori che i padri fondatori europei sognavano: valori tesi a realizzare la pace e il benessere dei popoli, in primis il valore della piena occupazione e della giustizia sociale, non certo ad approfondire i solchi delle disuguaglianze per proiettarsi verso la società dei pochi». Da Pierluigi Winkler, vicepresidente e supervisore affari giuridici del Movimento Roosevelt, una riflessione su come migliorare la Costituzione (tema su cui si è espressa l'Assemblea generale il 23 novembre a Roma, approvando una bozza che spezza il bicameralismo perfetto e introduce elementi di "democrazia stocastica" per il Senato).
(Intervento sul blog MR).
MAGALDI: AL PD NON SERVONO I MINNITI, MA IDEE PROGRESSISTE

Perfettamente inutile il valzer di improbabili candidati alla successione di Matteo Renzi: non è certo grazie a vecchi arnesi come Marco Minniti che il Pd potrà risorgere, sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. L'unica via d'uscita, per l'ex sinistra italiana, consiste nel gettare a mare vent'anni di politica neoliberista, recuperando una dimensione autenticamente progressista e cioè antitetica rispetto alla "teologia" Ue.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
GM
NG GALLONI: COME SOPRAVVIVERE ALLO SPREAD, SE SALE A QUOTA 400

Come sopravvivere allo spread, se salisse a quota 400? Secondo Nino Galloni, economista e vicepresidente del Movimento Roosevelt, servono quattro mosse: emissione di titoli di Stato a breve termine, creazione di moneta statale parallela (non a debito, a circolazione solo nazionale), proseguimento del "quantitative easing" da parte della Bce e istituzione di una agenzia di rating indipendente, «titolata a dare giudizi su basi serie e trasparenti», evitando il classico gioco speculativo normalmente innescato dalle agenzie di Wall Street.
(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee).
MAGALDI E MOISO: GIUSTIZIA, PESSIMA IDEA SOSPENDERE LA PRESCRIZIONE

Senza più l'incombere della prescrizione, i tempi della giustizia potrebbero dilatarsi ulteriormente: ecco perché è controproducente, la sospensione della prescrizione già dopo il primo grado di giudizio introdotta dai 5 Stelle nel Ddl anticorruzione. Secondo Gioele Magaldi, a colloquio con Marco Moiso, così ci si allontana dal "giusto processo", che all'imputato (innocente, fino a prova contraria) andrebbero garantiti tempi non eterni.
(Intervento su YouTube, ripreso dal blog MR).
MR
GM MAGALDI: LA MONTAGNA GIALLOVERDE HA PARTORITO UN TOPOLINO

Diciamola tutta: alla fine, la montagna gialloverde ha partorito il classico topolino. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt: dove lo vedete, il sacrosanto taglio delle tasse promesso dalla Lega in campagna elettorale? E qualcuno sa che fine abbia fatto, esattamente, il mitico reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei 5 Stelle per sostenere le fasce sociali più in affanno? Sembra arrivata l'ora del disincanto, anche per i più tenaci difensori d'ufficio del tentativo democratico rappresentato dal governo Conte.
(Intervento su YouTube, ripreso sul blog MR e su Libreidee). 
MAGALDI E MOISO: ATAC, BRUTTO REFERENDUM NEOLIBERISTA

Brutta pagina, quella vissuta a Roma (ma disertata dagli elettori) sul referendum promosso dai radicali per la "liberalizzazione" dell'Atac: per Gioele Magaldi e Marco Moiso, presidente e vice del Movimento Roosevelt, il quesito suggeriva che l'idea che il pubblico sia sempre meglio del privato. Nei trasporti una clamorosa smentita viene dall'Atm di Milano, indicata in Europa come modello di efficienza.
(Intervento su YouTube, ripreso sul blog MR).
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TORNARE
SOVRANI
ECCO COME

Un nuovo New Deal per il XXI secolo, che rimetta l'uomo al centro di politica ed economia: lo propone il documento politico di indirizzo programmatico per il lavoro dei Dipartimenti. Obiettivo: delineare strategie per rovesciare il paradigma dominante da qualche decennio, neoaristocratico e neoliberista, tutto incentrato su processi decisionali tecnocratici ed elitari, anche quando mantengano le forme e i rituali della democrazia.

BOZZA 1 e BOZZA 2

DIPARTIMENTI, COMMISSIONI, IL NUOVO TEAM

Dodici nuovi Dipartimenti, ciascuno con il suo direttore alla guida di un team di lavoro, più le Commissioni interdipartimentali: si è messa all'opera una grande squadra di lavoro.

LAVORO PER TUTTI 


Piena occupazione, un impiego dignitoso per tutti: a Gianluca Felicini (Terni, acciaierie) il Dipartimento per le Politiche del Lavoro e del Welfare, del Movimento Roosevelt.
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LANZI, L'ITALIA È ARTE


Non solo musei: beni culturali da valorizzare nel mosaico irripetibile del territorio italiano. Chiara Lanzi gestirà il Dipartimento Cultura, Arte e Spettacolo del Movimento Roosevelt.

PERON, SCIENZA E RICERCA


All'astrofisico Roberto Peron (Istituto Nazionale di Astrofisica, Iaps-Inaf) la direzione del Dipartimento per l'Università e la Ricerca del Movimento Roosevelt.

SOLDANO, INFORMARSI È UN DIRITTO

Una donna dalla parte dei diritti civili, partendo dalla trincea della comunicazione giornalistica: a Monica Soldano il Dipartimento MR per l'Informazione e i Mass Media.
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PINZAFERRI, UN FUTURO PIÙ VERDE

Ecologia e futuro, rifiuti ed energia: l'impegno di Franco Pinzaferri alla guida del Dipartimento Ambiente, Rigenerazione urbana e Tutela del territorio e del mare.

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Agenda MR

 

22 dicembre
POLITICA
(ROMA - h 14)
Il partito che serve all'Italia: riunione operativa verso l'assemblea costituente del nuovo soggetto politico di cui alcuni "rooseveltiani" si fanno promotori per il 2019

Appuntamento a Roma il 22 dicembre, (ore 14, via Sallustiana, 27) per una riunione destinata a costruire l'agenda costitutiva del Partito che Serve all'Italia, promosso da esponenti "rooseveltaini" per offrire al nostro paese un indirizzo post-keynesiano, basato sul ritorno alla piena sovranità democratica.




 
   



 
Movimento Roosevelt / Democrazia contro oligarchia
 
Il mondo non è mai stato così ricco, eppure la società è colpita da diseguaglianze inaudite:
senza giustizia sociale non si possono garantire né diritti né pari opportunità.
Grazie all'opposizione artificiosa tra destra e sinistra, l'élite neoliberista ha potuto privatizzare il mondo, minando, dagli anni '70, il futuro delle istituzioni democratiche.
Oggi la vera contrapposizione politica non è più tra destra e sinistra, ma tra democrazia e oligarchia. 
Il Movimento Roosevelt è un soggetto politico meta-partitico ispirato da Gioele Magaldi
e istituito da 500 soci fondatori a Perugia  il 21 marzo del 2015.
Il nostro movimento è impegnato a smascherare la pretesa scientificità economicistica
del rigore nei bilanci pubblici, contribuendo al risveglio democratico della politica italiana, europea e mondiale.
Dobbiamo utilizzare indicatori economici che siano accurati nel misurare il benessere della collettività e ricominciare a costruire ricchezza con le politiche economiche proprie del modello post-keynesiano,
fondato sull'investimento pubblico strategico per rilanciare il settore privato.
Si tratta di una sfida culturale per la quale il Movimento Roosevelt si rivolge a tutte le persone di animo sinceramente progressista, disposte a contribuire a far crescere una nuova consapevolezza.
Per ridiventare cittadini e smettere di essere "sudditi" di anonimi tecnocrati, al servizio di potentati economici privatistici, abbiamo bisogno della consapevolezza, del supporto e dell'impegno del popolo.
L'orizzonte per il quale lavoriamo è squisitamente democratico: vogliamo restituire alla collettività
un futuro prospero e degno di essere vissuto appieno.


 
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  LA VOCE Rooseveltiana
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VACCINI / UNO STUDIO CHOC DALLA PUGLIA, FORTI ALLARMI IN ARRIVO DAGLI STATI UNITI


Dalla Puglia arriva un preciso e documentato allarme sul fronte dei vaccini. Una prassi di "farmacovigilanza attiva", cioè lo studio diretto su un campione di 1.672 bambini, ha consentito di rilevare che la somministrazione del vaccino MPVR (morbillo, parotite, varicella, rosolia) ha prodotto risultati negativi su ben il 4 per cento dei piccoli pazienti, una percentuale da brividi.
La clamorosa notizia – perfettamente ignorata dai grossi media, tutti impegnati in continue campagne pro vax e a favore di Big Pharma – è filtrata dalle audizioni che si stanno tenendo in Senato per discutere il nuovo decreto legge sui vaccini, il numero 770.
Cosa è successo, in sostanza? Fino ad oggi tutte le statistiche venivano elaborate sulla base di segnalazioni provenienti dai genitori. Si otteneva, così, un dato del tutto aleatorio. Attraverso un rilevamento effettuato in modo scientifico, e per un anno, cioè attraverso il metodo della "farmacovigilanza attiva", i dati che emergono sono di ben altro tenore, di gran lunga più preoccupanti degli altri, che finiscono per minimizzare il fenomeno.

DATI UFFICIALI TAROCCATI
"I casi gravi raccolti con questo studio – precisano alcuni ricercatori – superano di 339 volte le segnalazioni giunte spontaneamente".
Ma vediamo alcune dichiarazioni di Antonio Affinita, direttore generale del MOIGE, ossia il Movimento italiano genitori, il quale è stato sentito nel corso delle audizioni a palazzo Madama.
"Mi faccio portavoce non di famiglie ideologicamente ostili alle vaccinazioni, ma di persone che, non comprendendo il senso di queste maniere forti (l'obbligo vaccinale, ndr), ora dubitano della bontà delle vaccinazioni".


Antonio Affinita

"Chi firma un consenso informato accetta tutti i benefici, ma anche i rischi di una terapia. Senza questa decisione non si può procedere a nessun trattamento sanitario. Non si capisce perchè solo in questo caso si debbano ignorare le leggi dello Stato. Oltretutto il ruolo dei genitori nelle scelte di salute dei propri figli come in quelle educative è fondamentale".
"Quanto agli eventi avversi ho richiamato l'attenzione sulla necessità di avviare una farmacovigilanza attiva, come quella che è stata fatta in Puglia. Quanto sono sicure le vaccinazioni plurime? Come facciamo a saperlo senza studi di farmacovigilanza attiva a campione e costanti nel tempo? E' da irresponsabili obbligare ampie fasce di popolazione a 10/12 vaccinazioni senza preoccuparsi di osservarne gli effetti. Ho citato anche lo studio Signum sui militari che invita al principio di precauzione: non più di 5 vaccini per volta".
"Lo studio della Puglia va in questa direzione. Finora ci siamo basati sul report di Aifa, effetto di segnalazioni passive che tuttavia non si possono ignorare. Attenzione però: il 70 per cento delle segnalazioni arriva da una sola regione, il Veneto: è evidente che non possiamo considerare affidabile questo sistema di raccolta dati".
Alla domanda: "cosa ne pensa del fatto che i medici si vaccinano contro l'influenza solo al 15 per cento, come ha detto il ministro Grillo?", così risponde Affinita: "Per un genitore sapere che circa 8 medici su 10 non si vaccinano rafforza perplessità e preoccupazioni".

CONTAMINAZIONI KILLER
E andiamo proprio in Veneto, la regione maggiormente sensibile ad un uso "consapevole" dei vaccini, dove è super attivo da molti anni il Corvelva (Coordinamento regionale del Veneto per la libertà di vaccinazione), protagonista di tante battaglie in difesa della salute dei cittadini.
Di recente il Corvelva ha fornito ampi – e preoccupanti – ragguagli circa una ricerca promossa e condotta sulle impurità biologiche contenute nei vaccini. Ma soprattutto sulla composizione chimica di due lotti del vaccino tetravalente, Priorix Tetra, prodotto da un big di farmaci e vaccini, Glaxo Smithkline.
Scrive Marcello Pamio, che da anni ha puntato i riflettori sui danni prodotti da tanti farmaci e sul ruolo di Big Pharma nell'economia mondiale: "I risultati, anche se preliminari, squarciano uno scenario agghiacciante. In entrambi i lotti sono stati rilevati pepticidi associati a proteine potenzialmente provenienti dai processi di purificazione: 'Sarcoplasmin calcium-binding protein', 'Actina' e 'Vimentina'. La prima è notoriamente allergenica, mentre le altre due sono sostanze di origine animale: pollo la vimentina e bovino l'actina".

Continua Pamio: "il punto nodale è che queste 'contaminazioni' non dovrebbero essere presenti all'interno di un vaccino che verrà inoculato nel corpicino in crescita di un neonato. Se verranno confermate dalle ulteriori analisi in atto, queste sostanze sono associabili ad antibiotici, farmaci, diserbanti, erbicidi, acaricidi, metaboliti della morfina. Qualche nome? Stiamo parlando di robetta chimica come: Morfamquat, un erbicida, Cyflumetofen, un acaricida, Amoxicillina, un antibiotico, 3-Methyleneoxindole, un antivirale, quindi metaboliti batterici, umani e di piante. Ma poi risulterebbero farmaci come Tamsulosin, un alfabloccante, Sildenafil più noto come Viagra, Gabapentin, un antiepilettico, Atovaquone, per la malaria, AMD-070, un farmaco sperimentale per l'HIV, Fluchloralin, un erbicida, Vigabatrin, un antiepilettico. Mi fermo qua, ma penso sia più che sufficiente per comprendere che più ci si addentra tra le molecole e gli atomi di questi farmaci, più il quadro si tinge di colori molto foschi. Ma ormai il vaso di pandora, grazie alle analisi eseguite dal Corvelva, è stato scoperchiato".

QUEI VIRUS TUMORIGENICI CONTENUTI NEI VACCINI
Passiamo alle ultime novità dagli States. Da diversi mesi sono cresciute le preoccupazioni sul fronte della produzione dei vaccini, fino ad oggi considerati intoccabili.
Per questo è da inizio anno al lavoro nientemeno che la Food and Drug Administration (FDA), l'ente governativo americano che ha disposto approfondite analisi sui 'virus tumorigenici' presenti nelle lineee cellulari utilizzate per produrre vaccini ad uso umano. Un tema bollente.

Sostengono alcuni ricercatori a stelle e strisce: "E' noto ormai da tempo che nei substrati cellulari usati nella filiera di produzione vaccinale siano contenuti alcuni virus cancerogeni. Finora però nessun dipartimento per la salute umana aveva mai avviato indagini adeguate per stabilire procedure ufficiali. La speranza è che si faccia chiarezza sulla pericolosità di tali virus, si rivedano le modalità di produzione e regolamentazione di questa categoria di farmaci e vengano fissati controlli rigorosi prima e dopo l'immissione in commercio".
La FDA ha diramato a febbraio 2018 un comunicato che esprime le varie perplessità sugli attuali vaccini e impone regole nuove. Ecco qualche passaggio.
"I vaccini a base di virus sono prodotti su cellule viventi (substrati cellulari). Alcuni produttori stanno studiando l'uso di nuove linee cellulari per produrre vaccini. Talvolta, però, le linee cellulari utilizzate possono essere tumorigeniche, vale a dire che formano tumori quando iniettate nei roditori. Alcune di queste lineee cellulari che formano tumori possono contenere virus cancerogeni che non si riproducono attivamente. Tali virus sono difficili da rilevare con metodi standard. Questi virus latenti o 'dormienti' rappresentano una potenziale minaccia, poiché potrebbero attivarsi in fase di produzione del vaccino".
Continua la nota FDA: "Pertanto, per garantire la sicurezza dei vaccini, il nostro laboratorio sta studiando le modalità di attivazione dei virus latenti nelle linee cellulari e come individuare i virus attivati, nonché altri virus sconosciuti, mediante l'uso di nuove tecnologie. Adatteremo quindi le nuove scoperte per rilevare i virus presenti negli stessi tipi di substrati cellulari adoperati per produrre i vaccini. Stiamo anche cercando di identificare specifici processi biologici che riflettano l'attività del virus".


Luc Montagnier

In sintesi, "questi metodi permetteranno agli scienziati della FDA di aiutare i produttori a determinare se il loro substrato cellulare specifico è sicuro da usare per la produzione di vaccini".
Sorge a questo punto spontanea la domanda: ma fino ad oggi come hanno lavorato i produttori? Quali 'schifezze" super pericolose hanno immesso sul mercato? Quanti milioni di bombe ad orologeria ci sono in giro per il mondo? Ma non erano i farmaci più sicuri, controllati, efficaci e salubri mai realizzati su questa terra, i vaccini?
Torniamo sempre ai maxi interessi di Big Pharma, perchè – come sostiene ad ogni suo intervento il più noto virologo al mondo, Luc Montagnier, "prima di tutto per Big Pharma vengono i soldi e i profitti: la salute dei cittadini è del tutto ignorata".

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mercoledì 19 dicembre 2018

Stai attenta Italia, a Brussels non importa nulla di te


Assistere al completo tradimento della Brexit da parte del Primo Ministro Britannico “Signora di Gesso” Teresa May, ha dato la sveglia agli Italiani. I risultati degli ultimi sondaggi fatti in Italia mostrano che, anche se la coalizione populista italiana è impopolare a Brussels, essa è tuttavia molto popolare fra gli Italiani. E questa è una buona cosa, perché, quando si dà uno sguardo un po’ più da vicino ai negoziati sulla Brexit, è chiaro che la cosa che veramente conta è che l’UE mantenga il proprio potere sulla Gran Bretagna e non ciò che sarebbe nell’interesse migliore delle parti in causa, inglesi e non.
I partners della coalizione italiana hanno ancora il sostegno di quasi il 60% di tutti gli Italiani, sono solo cambiate le loro preferenze. La Lega ora supera il Movimento 5 Stelle (33% e 26%), mentre gli altri partiti di centro-destra, in pratica Forza Italia di Silvio “Uomo di Paglia” Berlusconi sono crollati (dal 14% delle elezioni di marzo ad appena il 7% di oggi).
E sono praticamente le stesse percentuali degli elettori che ora vedono l’UE maltrattare l’Italia. Questi numeri sono solo destinati ad aumentare se l’Europa imporrà sanzioni all’Italia, colpevole di aver presentato un bilancio non gradito a Brussels.
Vediamo inoltre che anche i sostenitori dell’Italeave sono in aumento. Un recente sondaggio della rivista Politico, pubblicato da Zerohedge, mostra come la maggioranza o poco più (51%) degli italiani al di sotto dei 45 anni siano pronti a farlo, a staccarsi dall’Unione Europea.
La pletora degli ultraquarantacinquenni è ancora innamorata dell’ideale di una Europa Unita, collante di un bellicoso continente, piuttosto che confrontarsi con ciò che essa è veramente, una remota e tirannica oligarchia, retta da tecnocrati non eletti, con fortissimi legami con la plutocrazia storica e i vecchi centri di potere.
Il motivo di questo sostegno [ai partiti di governo in Italia] deriva, io credo, dal forte contrasto fra l’arrendevolezza della May all’arroganza della leadership europea verso la temerarietà del popolo inglese (colpevole solo di volersi tirare fuori dalla loro disgraziata unione) e gli attacchi del VicePrimo Ministro Matteo Salvini all’ipocrisia di Brussels sul rigore fiscale.
Salvini sta facendo esattamente quello che deve essere fatto per aumentare i consensi e allontanare l’elettorato italiano da Brussels. E’ stato un colpo da maestro quello di presentare un bilancio che fosse gradito ad entrambi gli schieramenti della coalizione (riduzione di tasse e normative e l’introduzione di un reddito di base generalizzato), ostentando, allo stesso tempo, rispetto per le regole di bilancio europee.
Salvini e il suo partner insurrezionale, Luigi Di Maio, hanno fatto ingoiare all’UE una dose del perfetto veleno politico. Nella proposta di bilancio non c’è nulla di veramente criticabile. Non risolverà i problemi italiani, ma neanche li peggiorerà materialmente.
E’ stata presentata per irritare i dirigenti europei, diventati grassi e pigri per essere sempre stati obbediti a bacchetta. E loro hanno reagito in modo esagerato, proprio nella maniera prevista. Pensate a quello che sta facendo l’UE per questo bilancio. Sta minacciando di multe miliardarie un governo, come quello italiano, che è nei debiti fino al collo.
Questo si potrebbe veramente definire una “pessima visione”.
Considerate come hanno gestito la Brexit. Hanno imposto una enorme tassa di uscita alla Gran Bretagna. Questo in più dei suoi contributi annuali al bilancio comunitario. Non dimenticate poi che l’unica ragione per cui la questione del debito sovrano dell’Italia non è sulle prime pagine dei giornali è perché la Banca Centrale Europea è l’unico acquirente marginale del debito italiano. E il Presidente della BCE, Mario Draghi, non lo fa di certo per la bontà che gli deriva dall’aver lavorato per Goldman Sachs. Lo fa perché, se non lo facesse, crollerebbe l’intero sistema bancario europeo.
E così, tutta la faccenda non è niente di più che un teatro Kabuki. E Salvini lo sa.
Capisce che l’euro è una trappola mortale per l’Italia. Sa anche che, viste le dimensioni del debito italiano, dispone di tutte le leve necessarie.
E tuttavia, guardare ora l’UE è esattamente come rivedere la gestione dei negoziati sul debito greco nel 2015. Si erano rifiutati di trattare. Avevano fatto richieste irragionevoli. Nel caso della Grecia si erano trovati di fronte un elettorato  senza nerbo, che non aveva appoggiato la Grexit e che non aveva dato all’ugualmente inetto Primo Ministro Alexis Tsipras il sostegno di cui aveva bisogno per portare la Grecia fuori dall’euro.
E così la strategia aveva funzionato.
E la stessa cosa sta accadendo con la Brexit. L’aristocrazia britannica non vuole lasciare l’UE. Teresa May è una Remainer e anche così palesemente a libro paga, che, a questo punto, non è più neanche divertente. Fin dall’inizio aveva avuto tutto il potere necessario [per attuare la Brexit] e, nonostante ciò, agisce come se non ce lo avesse.
E così è riuscita a raggiungere lo stesso identico accordo che Brussels aveva sempre voluto, controllare la politica fiscale e commerciale della Gran Bretagna e, allo stesso tempo, privarla di ogni voce in capitolo nel parlamento europeo. Onestamente, la condizione della Gran Bretagna, una volta che l’accordo sarà stato firmato, sarà un’anticipazione del futuro che aspetta tutta le nazioni che rimarranno [all’interno dell’UE].
Tassazione senza rappresentanza.
A questo punto, non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno il fatto che l’UE stia trattando Salvini e il suo governo con lo stesso disprezzo e la stessa derisione. E questo è proprio ciò che Salvini vuole. Deve fare in modo che Brussels si metta da sola dalla parte del torto.
Perchè, se vuole riuscire a liberare l’Italia da Brussels, questo non potrà avvenire per una sua idea. Dovrà esserci una mobilitazione popolare.
Fortuna per lui, e per gli Italiani in generale, gli idioti che comandano a Brussels sono solo felici di cooperare. Francamente, credo che ci godano a fare gli stronzi odiosi.
Questi pensano veramente di poter risolvere la cosa con i loro regolamenti. Ma la verità è che non possono.
Ma perchè, secondo voi, il Presidente Francese Emmanuel Macron e quell’anatra zoppa della Cancelliera Tedesca Angela Merkel vogliono così disperatamente una Grande Armata europea? E’ per invadere ed occupare stati membri ribelli, non per proteggersi dalla Russia.
Più l’UE cerca di fare la prepotente e di piegare l’Italia ai suoi voleri, più Italiani, anche anziani, sosterranno la crociata di Salvini contro di essa. Il populismo è popolare in tutta Europa.
Le elezioni per il Parlamento Europeo di maggio si riveleranno probabilmente un punto di svolta importante nel cammino dell’UE. [Attualmente] tutti i partiti euroscettici sono abbondantemente sotto-rappresentati, rispetto ai loro attuali sondaggi. A maggio, centinaia di poltrone cambieranno proprietario. E molti dei nuovi arrivati non saranno a libro paga della cricca di Davos.
Forse allora l’UE capirà quanto fragile sia l’intero progetto.
Tom Luongo
fonte: www.strategic-culture.org
22.11.2018
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org