lunedì 2 ottobre 2017

Quel che la Commissione Europea ha scoperto riguardo alla violazione del copyright, ma si è ‘scordata’ di dirci.

La violazione del copyright ha impatti negativi sulle vendite legali? Questa è una domanda fondamentale, con ripercussioni profonde sul modo in cui il copyright e la politica di applicazione del copyright dovrebbero funzionare.
Nel gennaio 2014, la Commissione Europea ha assegnato alla società olandese Ecorys un contrattoda 360.000 euro per condurre uno studio sul tema.
Lo studio di 300 pagine è stato consegnato alla Commissione nel maggio 2015, ma non è mai stato pubblicato. Almeno fino ad oggi. Sono riuscita ad avere accesso ad una copia:  Estimating displacement rates of copyrighted content in the EU
La conclusione dello studio: con l'eccezione di blockbuster usciti da poco, non ci sono prove a supporto dell'idea che le violazioni del copyright che avvengono online rimpiazzino le vendite.Sebbene questo risultato non sia eccezionale, ma coerente con studi precedenti, solleva l'interrogativo:
Perché la Commissione, dopo aver speso una quantità significativa di denaro su di esso, decide di non pubblicare questo studio per quasi due anni?
Studio UE: ad eccezione dei blockbuster appena usciti, nessuna prova che violazioni #copyright online danneggino vendite.Tweet this!
La politica sul copyright si basa solitamente sul presupposto di fondo che la violazione del copyright ha un effetto negativo diretto sui ricavi dei titolari dei diritti. L'esempio più recente di questo tipo di ragionamento è la proposta altamente controversa della Commissione di richiedere ai provider dell'hosting di installare filtri sui contenuti. , per sorvegliare tutti i contenuti caricati dagli utenti. La Commissione afferma che tale misura è necessaria per risolvere un "gap di valore", un presunto spostamento di valore da servizi di streaming musicale provvisti di licenza a servizi di hosting come YouTube, che ospita un mix di contenuti con e senza licenza. Per discutere in modo appropriato proposte di questa portata, abbiamo ovviamente bisogno di avere accesso a tutte le prove disponibili riguardo al fatto che nella pratica questo spostamento (di valore) avvenga realmente o meno.
Questo studio avrebbe potuto rimanere sepolto in un cassetto per molti altri anni, se non fosse stato per una richiesta di accesso ai documenti che ho avanzato in base alla legge dell'Unione Europea sulla Libertà di Informazione del 27 luglio 2017, dopo essere venuta al corrente della gara pubblica bandita per questo studio e datata 2013. La Commissione per due volte non ha risposto alla mia richiesta nei tempi previsti, ma mi aspetto che sia rilasciata ufficialmente entro pochi giorni una risposta conclusiva che comprenda lo studio e del materiale integrativo.
Vorrei invitare la Commissione a contribuire con prove più solide e tempestive al dibattito sul copyright. Questi dati, che hanno valore sia dal punto di vista finanziario che da quello della loro rilevanza, dovrebbero essere disponibili per tutti quando sono finanziati dall'Unione Europea – non dovrebbero rimanere a raccogliere polvere su uno scaffale fino a quando qualcuno li reclama attivamente.

sabato 30 settembre 2017

"Vaccini: Dominio Assoluto" in formato digitale!


 VACCINI: Dominio Assoluto

da oggi anche in versione digitale!
In Europa e in Italia non sono in atto epidemie o pandemie, certifica l'Organizzazione mondiale della sanità. Allora, come ha potuto il governo Gentiloni promulgare il decreto legge 73 il 7 giugno 2017 che impone a neonati, bambini e adolescenti ben 12 vaccinazioni, se non è in atto alcuna emergenza ed urgenza? In realtà, non si tratta di una campagna di vaccinazione, ma una sperimentazione di massa sulla pelle di neonati, bambini e adolescenti sani. Chi, cosa, come, quando, perché? A un giornalista si chiede di raccontare i fatti, di spiegarli con riscontri documentali, soprattutto di controllare il potere, ogni potere. Occorre cercare la verità, quella scomoda, quella che urtica, quella che obbliga al realismo. Possiamo fare qualcosa? Ho il dovere morale di sperarlo e di essere contagioso. A questo serve la cultura, a rinvigorire l'umanità: la conoscenza ci rende liberi.

L'AUTORE
Gianni Lannes dal 1987 svolge in Italia e all'estero il mestiere del giornalista. Ha lavorato per la RAI e La7, nei settimanali L'Espresso, Panorama, Famiglia Cristiana, Io Donna, D La Repubblica delle Donne, Il Venerdì di Repubblica, Avvenire, Diario.
Ha scritto inoltre per i mensili Airone, La Nuova Ecologia, Medicina Democratica, Il Gargano Nuovo. Ha collaborato ai quotidiani Il Manifesto, Liberazione, La Repubblica, L'Indipendente, L'Unità, La Stampa, Il Corriere della Sera. Ha pubblicato i seguenti titoli di inchiesta: Nato: colpito e affondato, (2009), Il Grande Fratello. Strage del dominio (2012), Terra Muta, (2013), Nato, la strage del Francesco Padre, (2014), Italia, USA e getta, (2014), La montagna profanata, (2015), Nè vivi, né morti, (2016), Bambini a perdere, (2016).
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venerdì 29 settembre 2017

Premio Roberto Morrione Sesta Edizione: si aprono le giornate di premiazione!


"A proposito di Mauro Rostagno", il 29 settembre a Torino

"A proposito di Mauro Rostagno", il 29 settembre a Torino

L'Associazione Amici di Roberto Morrione e Libera Piemonte organizzano a Torino venerdì 29 settembre, dalle ore 20.30 presso il Centro Commensale Gruppo Abele in via Sestriere 34, una serata dedicata alla figura di Mauro Rostagno, sociologo e giornalista assassinato dalla mafia il 26 settembre 1988 a Valderice in provincia di Trapani a causa della sua attività di inchiesta giornalistica. L'incontro …
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Il Premio Morrione torna al Festival di Internazionale a Ferrara

Il Premio Morrione torna al Festival di Internazionale a Ferrara

Domenica 1° ottobre il Premio Morrione presenterà in anteprima le inchieste finaliste della sesta edizione al Festival di Internazionale di Ferrara alle 15.00 al Cinema Apollo, sala 4. Con questo evento, che segue la serata a Torino del 29 settembre "A proposito di Mauro Rostagno" organizzata con Libera Piemonte, continua l'apertura delle giornate di premiazione della sesta edizione del Premio Roberto Morrione. Il …
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mercoledì 27 settembre 2017

Premio Roberto Morrione: Save The Date: il Premio Morrione a Torino e Ferrara


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Save the date: ci vediamo a Torino e Ferrara per le giornate di premiazione 2017

Save the date: ci vediamo a Torino e Ferrara per le giornate di premiazione 2017

Le giornate di premiazione della sesta edizione del Premio Roberto Morrione  si articoleranno in un mese molto ricco di iniziative dedicate al giornalismo investigativo che inizieranno il 29 settembre a Torino, continueranno il 1 ottobre al Festival di Internazionale a Ferrara e si concluderanno con tre giorni di iniziative sempre nel capoluogo piemontese da venerdi 18 ottobre a sabato 21 ottobre.…
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L'intervista agli autori dell'inchiesta vincitrice del Premio Morrione 2015

Fondi rubati all'agricoltura: la BBC torna sull'inchiesta

Tutto è iniziato con il Premio Morrione un paio di anni fa, quando nessuno aveva mai raccontato prima questa storia. Il fiuto di due giovani giornalisti, Diego Gandolfo e Alessandro Di Nunzio, sulle tracce dei fondi europei sottratti dalle mafie all'agricoltura in Sicilia. Li incontriamo oggi, all'indomani dell'uscita su BBC World Service di reportage audio e video ai quali hanno collaborato …
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martedì 26 settembre 2017

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 21 settembre 2017


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
200.000 israeliani attesi in "Kurdistan" dopo la proclamazione del nuovo Stato indipendente
 

 
Secondo H.R. McMaster, Hezbollah non è un'organizzazione terrorista
 

 
Nel 2016 la Guida suprema della Rivoluzione ha distribuito nel mondo oltre un miliardo di dollari
 

 
Susan Rice ammette di aver fatto spiare Donald Trump
 

 
Nelle commemorazioni dell'11 settembre il presidente Trump vieta ogni riferimento alla versione di Bush
 

 
Doppio gioco USA in Siria
 

 
L'Arabia Saudita sostiene il processo di pace russo in Siria (Lavrov)
 

 
USA: la crisi degli oppiacei collegata alla perdita del lavoro
 

 
La riscrittura del massacro del Sinjar
 
Controversie

 
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