lunedì 2 novembre 2015

Pasolini un delitto italiano



Pasolini un delitto italiano from Mario Rossi Network on Vimeo.

Ricostruzione, in forma di docudrama con la mescolanza di immagini "finte" e di materiale di repertorio in bianconero, del processo contro Pino Pelosi per la morte di Pier Paolo Pasolini, ucciso nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 sul lido di Ostia. Giordana e i suoi sceneggiatori Stefano Rulli e Sandro Petraglia non pretendono di raccontare la verità su quella morte, ma di spiegare perché quella verità non s'è mai saputa e perché la prima sentenza che condannò Pelosi per omicidio "con il concorso di ignoti" sia stata cassata nelle sentenze successive, rimossa dall'opinione pubblica, dimenticata. Nel film, montato con accorta efficacia da Cecilia Zanuso, di Pasolini si vede il volto, e si ascolta la voce, soltanto nei frammenti di repertorio. Qualcuno gli ha prestato un corpo, ma non il viso, nelle convulse e notturne sequenze dell'omicidio. Si risolve in un atto di accusa contro la putrefazione, l'indegnità, le pesanti responsabilità di una classe dirigente contro la quale in vita Pasolini s'era rivolto nei suoi scritti corsari.

Andato in onda su la7 il 10/07/2012
www.la7.it/speciali/pvideo-stream?id=i572726
www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=17681

sabato 31 ottobre 2015

IMPRIMATUR di Monaldi Rita Sorti Francesco

monaldi rita; sorti francesco - imprimatur Roma, settembre 1683. In una locanda nel cuore della Città Santa la morte improvvisa di un viaggiatore semina il panico: veleno o peste? Per paura del contagio, gli ospiti vengono rinchiusi in quarantena nelle proprie stanze. Tra loro c'è l'abate Atto Melani, ex cantante castrato e ora agente segreto del Re Sole, deciso a scoprire cosa si celi dietro quella strana morte. Atto dovrà scontrarsi con le reticenze e le paure degli altri ospiti, con lo spettro della peste che aleggia sulla locanda e gli echi minacciosi della battaglia decisiva che le armate dei principi cattolici stanno combattendo a Vienna contro i Turchi. Nonostante le difficoltà, l'inchiesta dell'abate Melani condurrà alla soluzione del mistero, ma soprattutto alla tremenda verità che segretamente condiziona il destino d Europa: una congiura internazionale in cui s'intrecciano religione, politica e altari. Il diario dell'inchiesta, tenuto minuziosamente dal garzone della locanda, finirà sepolto in un manoscritto, che riemergerà improvvisamente centinaia di anni più tardi. A ripercorrere con il fiato sospeso il drammatico racconto del garzone è ora un anziano prelato che deve assolvere un delicatissimo incarico: far canonizzare un Papa vissuto tre secoli prima. E, al momento decisivo, sarà proprio il diario a dettare l'ultima parola.

 Con Imprimatur comincia una serie di sette thriller storici ambientati tra il Seicento e il Settecento, basati sulla straordinaria e romanzesca figura dell’abate Atto Melani (Pistoia 1626-Parigi 1714). Cantante castrato, diplomatico e spia, consigliere segreto di papi, principi e re. Melani fu uno degli informatori preferiti del Re Sole e, pur restando sempre nell´ombra, svolse un ruolo cruciale in molti eventi storici della sua epoca. Rita Monaldi e Francesco Sorti hanno ricostruito la sua biografia riscoprendo negli archivi italiani ed europei lettere private, relazioni e carteggi che hanno permesso di strappare la sua figura dall’oblio. Tutti i romanzi dei due autori sono basati su un minuzioso lavoro di ricerca sulle fonti originali in archivi e biblioteche, e ogni libro è caratterizzato da un vero e proprio “scoop” storico.

La serie è composta da sette romanzi i cui titoli formano la sentenza latina IMPRIMATUR · SECRETUM · VERITAS · MYSTERIUM · DISSIMULATIO · UNICUM e infine l´ultimo titolo, ancora tenuto segreto dagli autori: una frase dal significato multiforme che rivelerà tra l´altro l’idea su cui si basa l´intera saga.

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