domenica 7 novembre 2010

Cartello Petrolchimico - 2° Parte: Aiuti USA ai Nazisti

di Tonguessy
http://www.appelloalpopolo.it/

Qualsiasi macchina bellica necessita di benzina. Molta benzina. La Germania nazista non ne aveva. Nel'34 ad esempio importò l'85% di prodotti raffinati. Questa dipendenza estera che non evrebbe permesso nessun avvio di attività belliche, fu drasticamente ridimensionata allorchè la Standard Oil americana e la IG Farben finanziarono e svilupparono il processo di idrogenazione che trasformava il carbone presente in notevoli quantità nel territorio tedesco in benzina per autotrazione.
Nel precedente articolo si citava Carl Krauch e la creazione della Jasco. Un ulteriore passo fu la creazione della joint-venture Ethyl GmbH, nata dalla cooperazione tra IG Farben e Ethyl Gasoline Corporation (di proprietà della Standard Oil e General Motors) per costruire e rendere operativi degli impianti di distillazione di piombo tetraetile, un additivo necessario per la benzina.

Cartello Petrolchimico - 1° Parte : La IG Farben


Ho deciso di scrivere alcuni articoli sul cartello petrolchimico, su come si insinui pesantemente dentro la vita sociale e personale di ognuno di noi, su come operi condizionando la notra vita e la nostra salute. La tesi che sostengo è che questo cartello operi ancora sotto l'egida nazista, e per dimostrarlo inizierò parlando dei nazisti e della IG Farben.
 di Tonguessy

La IG Farben fu l'unico grande finanziatore della campagna per l'elezione di Adolf Hitler. Un anno prima che Hitler prendesse il potere nel 1933, la IG Farben donò 400.000 marchi a lui e al suo partito nazista. Di conseguenza, quando il partito nazista andò al potere, la IG Farben fu l'unica a trarre profitti dalla Seconda Guerra Mondiale (SGM) e dal saccheggio dell'Europa da parte dei nazisti. Il cento per cento di tutti gli esplosivi e della benzina sintetica proveniva dalle fabbriche della IG Farben.

sabato 6 novembre 2010

Post Carbon Cities

postcarbon.jpg

Al volo, vi segnalo che è online la versione definitiva di Post Carbon Cities in italiano, appena uscita fresca fresca ad opera di Transition Italia.

La trovate liberamente scaricabile su Scribd, sotto licenza Creative Commons.

Se invece volete regalarlo per aprire gli occhi a qualcuno (è un gran bel libro, pieno di grafici e dati molto chiari) lo trovate anche in libreria. L'uscita è recente, doveva essere presentato al pubblico lo scorso 11 settembre ad Acciaroli nel corso del famoso convegno, poi cancellato per l'omicidio di Angelo Vassallo.

giovedì 4 novembre 2010

Report e il petrolio della Haven nel pesce che mangiamo

Conoscevamo il cormorano incatramato dalla marea nera della BP nel Golfo del Messico. Ma se avete visto Report ieri sera, sapete che dentici e scorfani del Golfo di Genova, sono suoi parenti stretti. Nulla in confronto al marciume scoperto dalla magistratura durante l'inchiesta sull'Arpal, l'agenzia per la protezione ambientale della Liguria.

Report ne ha parlato riferendosi all'affondamento della petroliera Haven, ma abbracciare tutti gli aspetti di questa catastrofe in 2 ore di programma è difficile anche per Milena Gabbanelli.

mercoledì 3 novembre 2010

Tutto va meglio del previsto...e dunque vai di QE2!

Negli USA (e non solo) continuano ad uscire dati macro "incoraggianti", molto spesso "meglio delle attese".
Niente di eclatante intendiamoci: il Rallentamento dell'economia USA è sensibile ma comunque la prospettiva di una ricaduta in Recessione appare sempre più remota (almeno per il 2010...).
Gli operatori coca-cow-boys e gli economisti coca-cow-boys esultano, gli uni comprando a stecca azioni gli altri pompando sui loro Blog iper-ottimisti trai quali la massima incarnazione è il mitico CARPE DIEM (il nome è già significativo) che "posta" esclusivamente notizie positive, facendo un attento lavoro di "depurazione del contesto" da tutte le sfumature "sgradite" che potrebbero essere nocive per l'ottimismo e che ignora bellamente le notizie negative.