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giovedì 26 marzo 2020

Coronavirus / La Cina Si E’ Fermata A 3.400 Morti: Un Numero Da Influenza Stagionale


L’Italia supera la Cina per il numero dei morti da Coronavirus, 3.500 contro 3.400.
Tutti i giornali sparano titoloni.
E tutti danni i numeri. Senza però pensare per un solo momento cosa significano quei numeri. Leggendoli con attenzione si scopre che la Coronavirus story è la bufala del secolo, la più colossale fake news mai fabbricata dall’uomo.
A sua insaputa?

LA CINA ESCE DAL TUNNEL
Partiamo da un dato ormai consolidato, quello cinese. A quanto pare non ci sono più contagi, né infetti, nè tantomeno morti nell’area bollente di Wuhan. Se ciò è vero e le cifre corrispondono alla realtà, vuol dire che in due mesi esatti la Cina è uscita dal tunnel.
In Europa, invece, siamo nel pieno della crisi, nell’occhio del ciclone. Il famigerato picco deve essere ancora raggiunto: si parla tra fine marzo e metà aprile.

Il resto del mondo è in una fase di quasi “attesa”: il virus deve ancora manifestare la sua “forza” e dispiegare la sua azione. I tempi sono quelli.
Come numeri totali, è stata appena superata la soglia dei 10.000 morti a livello mondiale, con 244.523 contagi e 86.031 guariti.
A grandi linee, se Italia e Cina da sole sfiorano quota 7.000 morti, i restanti 3.000 sono sparsi per il mondo (tra i paesi più colpiti l’Iran e, in fase iniziale, la Corea del Sud che però, al pari della Cina, ha bloccato il virus).
Altre considerazioni.
La SARS, che seminò il terrore nell’arco di otto mesi in 17 paesi, da novembre 2002 a luglio 2003, causò 8 mila casi, i decessi furono 774. Il tasso di letalità sfiorò il 10 per cento (9,6 per la precisione).
La MERS fece registrare, invece, 424 casi nel mondo e 131 morti. Ma aveva un altissimo tasso di letalità, pari ad 1 su 3, con il 34 per cento.

IL TASSO DI MORTALITA’ PIU’ BASSO
Torniamo al Covid 19. Che presenta un tasso di letalità bassissimo, molto più basso rispetto a Sars e Mers: tra l’1 e il 3 per cento.
Da tener presente, poi, che l’età media dei deceduti per Coronavirus è molto alta, circa 80 anni, e solo negli ultimi giorni si sta registrando un poco significativo abbassamento dell’età.

Roberto Burioni
Ancora. I contagiati e soprattutto i deceduti erano già affetti da una o più patologie anche gravi. Per cui – secondo alcuni esperti, non i ciarlatani e i saltimbanchi di turno – quando si riusciranno ad effettuare seri screening, si noterà che una percentuale molto bassa è morta di solo coronavirus: la stragrande parte “anche per il Coronavirus”. Esattamente il contrario di quanto sostiene il catastrofista Roberto Burioni, secondo cui sono tutti morti solo per il Covid 19.
Torniamo ai numeri della Cina, estremamente significativi perché ora praticamente fermi, con zero contagi e zero morti.

Ed esaminiamo il numero dei decessi in quel Paese: 3.400.
Facciamo un raffronto. In Italia il numero medio dei decessi annui per la normale influenza è di 8.000. Significa che in Cina – nell’arco dei due mesi bollenti – sono morti meno della metà di quanti muoiono in Italia per influenza. Ad oggi (ma il numero da noi è destinato a crescere) siamo alla stessa percentuale.

NUMERI DA INFLUENZA STAGIONALE
Tutto ciò vuol dire che i numeri non sono da catastrofe nera.
Ma indicano il trend di una normale influenza, anzi meno.
Con il carattere “stagionale” che hanno tutte le influenze.
Perché, allora, creare tanto allarme che – stando ai freddi numeri – è del tutto ingiustificato? Campato per aria? Con ogni probabilità costruito a tavolino (l’allarme, la strategia del panico)?
Perché un tale diluvio disinformativo mediatico?
Perché le cialtronerie di pseudo scienziati a tutte le ore del giorno, quando i ricercatori veri, con la R maiuscola, non vengono mai interpellati?
Di certo sono più acute e numerose le patologie che, in questo stesso periodo, si stanno scatenando proprio per la paura, il panico, lo stress: ottimi terreni di coltura per altre patologie solo inizialmente psicosomatiche.
Sul cui prodest abbiamo scritto ormai tante volte. Le star di Big Pharma, le aziende farmaceutiche stanno raccoglieranno, e ancor più raccoglieranno in questi mesi con la corsa al vaccino, danari con la pala.

Un reparto di emergenza in Lombardia
Ora, non si tratta si sapere se qualcuno, una potenza oppure un pazzo o un terrorista, ha “inventato” il virus.
Quel che importa è “l’effetto che fa”, l’allarme che crea, il capovolgimento di tutti gli standard di vita, forse per creare cittadini-fantoccio, obbedienti e genuflessi di fronte al Potere.
Ma di tutto questo sarà possibile parlare nei prossimi tempi.
Torniamo per un momento al Coronavirus, il cui arrivo ha visto l’Italia del tutto impreparata, per via dei folli tagli alla sanità effettuati da tutti i governi nell’ultimo decennio. Tagli di posti letto, soprattutto quelli per la terapia intensiva.
Facciamo un raffronto.
Già a gennaio la Francia ha raddoppiato il numero dei posti per la terapia intensiva, da noi non si è mossa una foglia, fino a qualche giorno fa.
La stessa Lombardia si era fatta trovare impreparata per l’epidemia influenzale (quella di routine) dell’inverno 2018, e poco o niente è stato fatto.
Ma la colpa è del destino cinico e baro.

giovedì 5 marzo 2020

Electronic Frontier Foundation: Tell Congress: Do Not Pass a Clean Reauthorization of Section 215

We need your immediate assistance! On March 15, 2020, Section 215 of the PATRIOT Act is set to expire. This deadline  gives us a great opportunity to get some transparency and accountability in the foreign surveillance system and end dragnet phone record surveillance once and for all. But, with a decent reform bill stalled in the House Judiciary Committee, pro-surveillance politicians have a chance to push for a straight-up reauthorization of these invasive surveillance powers.  
Write to your elected officials and tell them enough is enough, vote NO on any “clean” reauthorization of Section 215.
Thank you,
Matthew Guariglia
Activism Team | Electronic Frontier Foundation


eff.org

mercoledì 4 marzo 2020

Eresia Roosevelt: giù le tasse, e reddito universale per tutti

Lagarde e DraghiGiù le tasse, usando anche la moneta complementare emessa a costo zero. E soprattutto, reddito universale: assegno mensile di 500 euro, a chiunque, con l’unico obbligo di spendere subito quei soldi. Sembra un costo, ma non lo è. O meglio: la spesa iniziale sarebbe letteralmente oscurata dal salto in avanti del Pil, grazie al “moltiplicatore” keynesiano (spendi 100, e produci 3-400). Risultato: economia in grande ripresa e, alla fine, maggiori entrate fiscali. Sono due dei tre punti-chiave messi a fuoco dal Movimento Roosevelt (il terzo è il diritto costituzionale al lavoro, oggi assente) con l’intento di capovolgere l’ipnosi finanziaria, del tutto artificiosa, che detiene le vere chiavi della crisi europea. Una “maledizione” che sembra economica, e invece è interamente politica. «Si ciancia di lotta all’evasione fiscale, ma l’evasione la si combatte imponendo tasse eque: se si abbassano le aliquote, oggi folli, cresceranno immediatamente le entrate». Lo sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, rilanciando un’idea del rooseveltiano Carlo Toto: rimettere in moto l’Italia, facendola uscire da decenni di sofferenze imposte dall’alto, attraverso una camicia di forza macroeconomica. A questo è servito il vincolo esterno europeo: a comprimere le possibilità del made in Italy, dopo averlo largamente sabotato, smembrato e indebolito.
Teoria e pratica del neoliberismo, ideologia di cui l’Italia è stata una cavia perfetta. Pura demenzialità, il tetto del 3% imposto alla spesa. Idem la gestione privatistica dell’euro, basata sulla leggenda della scarsità di moneta (in realtà creabile in modo illimitato e senza costi). In pratica, qualcuno lassù ha chiuso i rubinetti. E al paese ha raccontato che, semplicemente, “doveva” soffrire. Peggio: che le tasse servono a pagare stipendi, a far funzionare lo Stato. Nella stanza dei bottoni, tutti sanno che non è vero: ma il mainstream (economisti neoliberali, partiti e media) fingono di non saperlo. Non ne parlano le Sardine, interessate solo a stoppare Salvini (agevolando la corsa di Prodi verso il Quirinale). Non ne parla Bonaccini, e neppure Zingaretti. La promessa di Flat Tax sbandierata dallo stesso Salvini si è fermata col siluramento di Armando Siri. L’Italia politica sembra essersi rimessa a dormire, divisa solo in apparenza tra custodi del centrosinistra e guardiani del centrodestra. Da Renzi a Berlusconi, nessuna soluzione in vista. Nel 2018, in pieno caos gialloverde, i 5 Stelle sembravano volerci provare: ma il reddito di cittadinanza promosso da Di Maio si è rivelato un’amara barzelletta, un’inutile elemosina elargita al prezzo di severe condizioni.
Niente da fare neppure sul fronte della moneta parallela, di cui si era parlato nei mesi scorsi. Ne sa qualcosa un economista keynesiano come Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: basterebbe pochissimo, sostiene, per creare una “moneta di Stato” da affiancare all’euro, senza neppure violare il Trattato di Lisbona. Valore emesso a costo zero, accettato per il pagamento di tasse e imposte. Sarebbe un sollievo immediato, per l’economia. Due piccioni con una fava: meno tasse, ed economia in ripresa. Un altro rooseveltiano, Toto, ora rilancia: se all’abbattimento delle aliquote (e alla facilitazione fiscale propiziata dalla moneta parallela) si aggiunge la maxi-iniezione del reddito universale, l’economia può risorgere. Volerebbero i consumi, dunque il lavoro. Eresia? Sì, certo, ma sarà meglio farci l’abitudine: il Movimento Roosevelt ha intenzione di lanciare una campagna nazionale, sostenendo queste sue proposte a colpi di petizioni popolari. Non ultima quella sul diritto al lavoro: ha poco senso, ribadisce lo stesso Magaldi, che la Costituzione definisca l’Italia una repubblica fondata sul lavoro, se Carlo Totopoi l’occupazione non c’è. Meglio che lo Stato assolva in pieno alla sua funzione, fino in fondo: così come la stessa Bce dovrebbe riscrivere il proprio statuto, puntando alla piena occupazione in Europa, anche l’Italia dovrebbe rivedere la sua Carta, impegnandosi per legge a dare un lavoro a chiunque.
L’eresia è l’unica possibilità che resta, se gli attori della politica nazionale balbettano. Soluzioni vere, radicali, frontali. Un orizzonte antropologico alternativo all’attuale bassa marea, nella quale nuotano (male o malissimo) tutti i partiti. Ma attenzione: non sono solo i rooseveltiani a scrutare il cielo, in cerca di un futuro possibile e dignitoso. La signora Christine Lagarde ha appena evocato il massimo tabù di questi anni di austerity “teologica”: gli eurobond, per sostenere in modo illimitato i debiti pubblici dei paesi europei, senza più l’incubo speculativo dello spread. E persino Mario Draghi, da parte sua, ha parlato addirittura della Modern Money Theory, cioè l’emissione monetaria teoricamente infinita, con cui rianimare l’economia europea. Sarebbe l’esatto contrario di quel rigore che i sacerdoti dell’eurocrazia continuano a spacciare per volere divino. E se in Italia nessuno si muove, Magaldi annuncia un appello direttamente ai cittadini: firme su firme, per sollecitare la rivoluzione di cui si avverte il disperato bisogno. Smettere di avere paura, scacciare la crisi, tornare a progettare un’Italia più comoda per tutti. Senza più evasione fiscale, grazie a tasse affrontabili. E senza più l’alibi della penuria, in virtù del reddito universale: utile a salvare chi un lavoro non ce l’ha ancora, e fondamentale per movimentare consumi, imprese, assunzioni. Si tratta di cambiare tutto, da cima a fondo. Primo step: scoprire che l’eresia non è il problema, è la soluzione.

www.libreidee.org

martedì 3 marzo 2020

Internet Archive Newsletter: The Wayback Machine's Brave New World


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February 2020

Browsing the Archive

A Brave New World

The Internet is a messy place, littered with broken links to defunct web pages. How many times have you stumbled over the dreaded 404 error message: Page Not Found? Enter the Brave desktop browser, now partnering with the Internet Archive's Wayback Machine. With this week's release of version 1.4, Brave's desktop browser users may be able to "heal" those broken links with one click, taking you to the most recent Wayback Machine version of the missing webpage. You can add a Wayback Machine extension in Chrome, Firefox, or Safari to do this, but in this huge step forward, Brave is the first browser to automatically offer a less frustrating browsing experience, including a memory for the web. Now that's a brave new world.
READ ALL ABOUT IT

The Books That Made Bowie Bowie

How do some artists, long gone from our midst, continue to be such creative forces? Tracing David Bowie's arc through plastic soul and glam rock to Ziggy Stardust and Let's Dance-era mainstream hits, we recognize immediately that he was a changeling, constantly morphing, exploring, and responding to art, film, and literature. What made Bowie Bowie? A significant part of it was his voracious appetite for books. The artist left us a list of his 100 favorite books and magazines, most of which you can read for free at archive.org. Browse the books that Bowie loved—to trace the sources feeding his restless imagination.
DIVE IN TO DAVID BOWIE
Catching COVID-19 (Online, That Is)
The Internet Archive and our partners are working hard to gather and preserve content related to the ongoing coronavirus outbreak, and we're asking you, our community, to lend a hand. We've put out a call for the public to nominate relevant publications, websites, and other online works for inclusion in our collection of coronavirus-related material. When medical historians look back on this epidemic, you can help determine what they find—learn how in our blog!
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Night of the Living Adaptations
Zombies have long captured the pop cultural imagination, from the White Walkers in Game of Thrones to the adorable opponents in Plants vs. Zombies. But did you know that our modern conception of the monster wouldn't exist without a copyright mistake? Check out how clerical errors, Haitian legends, and the public domain all combined to create an enduring horror icon—as well as the Internet Archive's most popular film.
GET BITTEN
On Her Majesty's Secret Radio Service

For decades, amateur radio operators have encountered "numbers stations": mysterious broadcasters reciting random strings of letters and numbers. These odd transmissions are actually secret messages sent by intelligence agencies—while anyone can tune in, it's impossible to track down a single recipient, and the encrypted messages prevent eavesdroppers from understanding what they hear. That doesn't stop anyone from recording, though; check out this collection of encoded transmissions!
Sugar Rush, Ahoy!

No Saturday morning cartoon marathon is complete without a big bowl of breakfast cereal—which is why many advertisers made cartoons about breakfast cereal in the 50's, 60's, and 70's. The Internet Archive's Classic TV Commercials collection contains several gems from the genre, with brands that range from modern favorites like Frosted Flakes and Rice Krispies to the now-defunct King Vitaman and Sugar Jets. Take a voyage with Cap'n Crunch, meet Tony the Tiger, and see Franken Berry rise in this collection of TV ads!

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CNET:  Brave Browser partners with Wayback Machine to fight 404 errors

TECHROUND: GitHub Preserves Open Source Software In Arctic Vault

INSIDER: The death of Club Penguin isn't the first time money killed an online community and it won't be the last

HARVARD GAZETTE: Harvard librarian puts this war crime on the map

VENTURE BEAT: Brave browser taps the Wayback Machine to show deleted web pages

MEDIUM: Well, we're all in the mood for a melody…

VICE: Musicians Algorithmically Generate Every Possible Melody, Release Them to Public Domain

CREATIVE COMMONS: The Public Domain is Alive and Well (for Now)


 
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