lunedì 10 ottobre 2022

Propagandisti d'Italia



La rete è complessa e variegata. Coinvolge i social network, le tv, i giornali e ha come obiettivo principale il condizionamento dell'opinione pubblica. Si attiva nei momenti chiave dell'azione governativa, attaccando chiunque dubiti o dissenta dalla narrazione dominante in merito a qualunque argomento scottante, dalla Pandemia alla guerra in Ucraina, e sostenendo coloro che portano avanti le tesi promosse dall'esecutivo. La rete filo-governo è ormai una realtà ben radicata in Italia, si tratta però di una realtà che non allarma minimamente gli apparati di sicurezza malgrado tenti ossessivamente di orientare, o peggio boicottare, il dibattito pubblico, facendo largo uso della calunnia, della diffamazione e della menzogna, e potendo contare su parlamentari e influencer, lobbisti e giornalisti. L'indagine silenziosa avviata dai liberi cittadini di questo paese sopra il comportamento dei media mainstream negli ultimi due anni è entrata nella fase cruciale. Il materiale raccolto individua i canali usati per la propaganda di Stato, ricostruisce i contatti tra gruppi e singoli personaggi e soprattutto la scelta dei momenti in cui la rete, usando tutti i mezzi di informazione insieme – dalle emittenti televisive e radiofoniche più ricche e importanti come la Rai, Mediaset, La7 e le frequenze radio  riconducibili agli stessi gruppi editoriali — alle pagine dei maggiori quotidiani nazionali come LaRepubblica, il Corriere della Sera e La Stampa – fino alle piattaforme sociali più conosciute come Telegram, Twitter, Facebook, Tik Tok e Instagram, — fa partire la disinformazione... segue


martedì 4 ottobre 2022

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 4 ott 2022


Focus
 
 



In breve

 
Voltaire n°8
 

 
Il governo Usa ordina ai propri cittadini di lasciare immediatamente la Russia
 

 
Il Donbass e una parte della Novorussia aspirano a aderire alla Russia
 

 
L'industria militare russa attraversa una grave crisi
 

 
Edward Snowden ottiene la cittadinanza russa
 

 
Trasferimento di armi in Iran
 

 
Voltaire n°7
 

 
La Cina si prepara alla guerra
 

 
Il falso carnaio di Izium
 
Controversie
 

 
 
 Voltaire n°8
Rete Voltaire, 30 settembre 2022
 
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lunedì 3 ottobre 2022

LA MIA PATRIA E’ MULTINAZIONALE

Qui di seguito troverete il discorso integrale (praticamente introvabile) tenuto da Eugenio Cefis all’Accademia Militare di Modena nel 1972.

https://www.dropbox.com/s/ti2idg4keifuy1t/Cefis%201972_Patria%20multinazionale.pdf?dl=0

Se avrete la pazienza di arrivare fino in fondo e di leggere anche le interessantissime note a margine capirete per quale motivo Pier Paolo Pasolini rimase profondamente turbato da questo testo. Fu sconvolto al punto da sentire l’esigenza di costruirci attorno un romanzo, quel Petrolio che non riuscì mai ad ultimare.
Grazie al discorso di Cefis, Pasolini si trovò come d’incanto di fronte alla fotografia più nitida del mutamento degli assetti di potere nel mondo di allora, scattata nel momento stesso in cui la trasformazione si stava compiendo. Cefis in pratica gli aveva fornito il tassello mancante per comprendere fino in fondo le origini della mutazione politico-antropologica dell’Italia del dopoguerra che ossessionava il poeta da anni.

“Il consumismo può creare dei ‘rapporti sociali’ immodificabili, sia creando, nel caso peggiore, al posto del vecchio clerico-fascismo un nuovo tecno-fascismo (che potrebbe comunque realizzarsi solo a patto di chiamarsi anti-fascismo), sia, com’è ormai più probabile, creando come contesto alla propria ideologia edonistica un contesto di falsa tolleranza e di falso laicismo: di falsa realizzazione, cioè, dei diritti civili.
In ambedue i casi lo spazio per una reale alterità rivoluzionaria verrebbe ristretto all’utopia o al ricordo: riducendo quindi la funzione dei partiti marxisti ad una funzione socialdemocratica, sia pure, dal punto di vista storico, completamente nuova.
[…] Ora, la massa degli intellettuali che ha mutuato da voi, attraverso una marxizzazione pragmatica di estremisti, la lotta per i diritti civili rendendola così nel proprio codice progressista, o conformismo di sinistra, altro non fa che il gioco del potere: tanto più un intellettuale progressista è fanaticamente convinto delle bontà del proprio contributo alla realizzazione dei diritti civili, tanto più, in sostanza, egli accetta la funzione socialdemocratica che il potere gli impone abrogando, attraverso la realizzazione falsificata e totalizzante dei diritti civili, ogni reale alterità. Dunque tale potere si accinge di fatto ad assumere gli intellettuali progressisti come propri chierici. Ed essi hanno già dato a tale invisibile potere una invisibile adesione intascando una invisibile tessera. ”

venerdì 30 settembre 2022

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 30 set 2022


Focus
 



In breve

 
Voltaire n°8
 

 
Il governo Usa ordina ai propri cittadini di lasciare immediatamente la Russia
 

 
Il Donbass e una parte della Novorussia aspirano a aderire alla Russia
 

 
L'industria militare russa attraversa una grave crisi
 

 
Edward Snowden ottiene la cittadinanza russa
 

 
Trasferimento di armi in Iran
 

 
Voltaire n°7
 

 
La Cina si prepara alla guerra
 

 
Il falso carnaio di Izium
 
Controversie
 

 
 
 Voltaire n°8
Rete Voltaire, 30 settembre 2022
 
 Voltaire n°7 - 23 settembre 2022
Rete Voltaire, 23 settembre 2022
 
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