martedì 24 maggio 2022

GIALLO PASOLINI / IL MURO DI GOMMA DELLE ARCHIVIAZIONI


L’ultimo insulto alla memoria di Pier Paolo Pasolini risale a cinque anni fa, quando la procura di Roma archivia per l’ennesima volta la richiesta di riaprire il caso avanzata dall’avvocato della famiglia, Stefano Maccioni.

Ci sono nuovi elementi  e, soprattutto, c’è il test del DNA che può essere di fondamentale aiuto per individuare gli altri (almeno due quelli identificabili) protagonisti sulla scena del crimine (oltre a Pino Pelosi).

Ma il pm, Francesco Minisci, ancora una volta, impedisce che verità e giustizia possano farsi luce, pur a tanti decenni di distanza da quella tragica notte all’idroscalo di Ostia.

La Voce ha scritto decine di articoli e inchieste, nell’ultimo decennio, per contribuire alla ricerca di quella verità, individuando nella pista “Petrolio” quella più attendibile, e suffragata da una considerevole mole di prove e di riscontri. Pista che porta ai grandi affari di Stato targati soprattutto ENI, all’epoca di quella ‘Razza Padrona’ impersonificata dal numero uno, all’epoca, del cane a sei zampe, Eugenio Cefis. Guai a toccare quei fili, come invece aveva osato fare, non solo da grande scrittore, ma anche da giornalista investigativo di razza, Pier Paolo. Che, a quel punto, “Doveva Morire”….

Potete rileggere articoli e inchieste della Voce sul giallo Pasolini – uno dei misteri di Stato più dolorosi, uno dei buchi neri più profondi – cliccando sui link in basso.

Intanto, vi proponiamo una breve intervista con l’avvocato Maccioni.

lunedì 23 maggio 2022

IL GENERALE FABIO MINI / LA NATO VA SCIOLTA


“La NATO, così come è oggi strutturata e organizzata, dovrebbe essere sciolta”.

Non ha peli sulla lingua Fabio Mini, ex Capo di Stato Maggiore del Comando NATO per il Sud Europa, al Comando Interforze delle operazioni nella ex Jugoslavia e quindi Comandante della Forza internazionale a guida NATO in Kosovo.

Un generale che di forze armate se ne intende come pochi e soprattutto di strategie geomilitari e geopolitiche.

Non è nuovo, da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, a remare contro il mainstream corrente, una voce fuori dal coro, soprattutto quello rappresentato da politici nostrani che di storia non capiscono un tubo. Sembra, in qualche modo, di sentir riecheggiare le parole del grande Giulietto Chiesache ha più volte chiesto l’uscita dell’Italia dalla NATO e ha ‘profetizzato’ l’inizio del terzo conflitto mondiale proprio in Ucraina, dopo il golpe filo Usa del 2014.

Sentiamo le fresche parole del generale Mini nel corso di un’intervista rilasciata a Guido Ruotolo per ‘Ambienteweb’.

venerdì 20 maggio 2022

La pedofilia dei preti italiani che i vescovi vogliono tenere nascosta


Sappiamo tutto di ciò che è accaduto nel mondo, nulla sull’Italia. Eppure negli ultimi 15 anni si contano 325 sacerdoti denunciati per pedofilia. Ecco l’inchiesta per la quale chiediamo il sostegno dei lettori: SOSTIENI LA SUA REALIZZAZIONE! Per ogni euro versato, noi ne aggiungiamo un altro fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Lo chiamavano don Mercedes. A Crema era un pezzo grosso di Comunione e Liberazione il parroco Mauro Inzoli; gli piacevano il lusso e le belle macchine, lo si vedeva spesso nei ristoranti alla moda, un sigaro cubano all’angolo della bocca.

Aveva amicizie politiche importanti e poco senso del pudore: nel gennaio 2015 applaudiva insieme a Roberto Formigoni al convegno sulla famiglia tradizionale organizzato dalla Regione Lombardia, eppure già da anni molestava i ragazzini, come conferma la condanna definitiva per pedofilia del 2018. Li toccava persino durante la confessione, per rinnovare l’alleanza fra Abramo e Isacco descritta nell’Antico Testamento, diceva. La più piccola delle sue vittime aveva 12 anni.

giovedì 19 maggio 2022

Ucraina: la seconda guerra mondiale non è finita, di Thierry Meyssan


Nel 1950, mentre lavorava per la CIA, il criminale contro l’umanità Stepan Bandera scriveva: «La linea generale della nostra politica di liberazione è basata sul fatto che la lotta per uno Stato ucraino indipendente è una lotta contro la Russia, non soltanto contro il bolscevismo, ma contro ogni imperialismo espansionista russo, connaturato al popolo russo. Se anche il bolscevismo fosse sostituito da un’altra forma d’imperialismo russo, esso dispiegherebbe comunque tutta la propria forza contro l’Ucraina indipendente per asservirla. Il popolo russo supporta questo imperialismo. Farà di tutto pur di mantenere l’Ucraina in schiavitù. Lo dimostrano il pensiero e i sentimenti politici della massa russa, di qualsiasi ambiente russo, sia comunista sia antibolscevico.»

La propaganda della Nato tenta di minimizzare il peso dei neonazisti in Ucraina, ponendolo sullo stesso piano dei gruppuscoli presenti nel resto dell’Occidente. La verità è molto diversa. Negli ultimi trent’anni, in Ucraina, i banderisti hanno gradualmente preso il potere, riscrivendo la storia, formando la gioventù e modificando uno dopo l’altro tutti i simboli dello Stato. Hanno addottrinato un terzo della popolazione e ora costituiscono un terzo delle forze armate. Il loro obiettivo è distruggere la Russia: cercano di farlo con l’aiuto degli straussiani.

mercoledì 18 maggio 2022

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 18 mag 2022



Focus
 
 



In breve

 
Crisi energetica molto grave negli Stati Uniti
 

 
Il Pentagono organizza la vittoria dell'Ucraina all'Eurovision 2022
 

 
La Cina preoccupata per le ricerche biologiche militari USA in Ucraina
 

 
La Turchia si oppone all'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato
 

 
Tra Riad e Washington le cose non vanno bene
 

 
L'AfriCom in Somaliland
 

 
Arresto in Russia di un ebreo-banderista
 

 
Il Pentagono conferma di aver armato l'Ucraina sin dall'arrivo di Joe Biden
 

 
Washington ha fornito l'elettronica militare a Kiev fin dal 2010
 

 
La Turchia sta per rimpatriare un milione di rifugiati siriani
 

 
Bashar al-Assad a Teheran
 

 
La Russia può distruggere tutti i Paesi della Nato in 30 minuti (Dmitri Rogozine)
 

 
La legge razziale ucraina
 

 
La Polonia si prepara a intervenire militarmente in Ucraina
 

 
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