martedì 29 marzo 2022

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 29 mar 2022



Focus
 
 



In breve

 
La Polonia rivendica Kaliningrad
 

 
Kiev denuncia l'apertura di una sede della Croce Rossa Internazionale
 

 
L'UE svende agli USA la privacy degli europei
 

 
Verso un referendum di adesione di Lugansk alla Federazione di Russia
 

 
Il programma di armi biologiche Stati Uniti-Ucraina
 

 
Hunter Biden e le armi biologiche ucraine
 

 
Le perdite russe in Ucraina
 

 
La Borsa di Mosca in forte rialzo
 

 
La rete di propaganda di guerra anti-Russia
 

 
Il gas russo dovrà essere pagato in rubli
 

 
La Cina si oppone all'esclusione della Russia dal G20
 

 
«L'Occidente usa l'Ucraina per mantenere il proprio dominio sul mondo»
 

 
Tutti i media ucraini controllati dal Consiglio di Sicurezza e di Difesa
 

 
La Santa Sede si corregge
 

 
Il Pentagono non crede ai missili ipersonici russi
 

 
Possibile rottura delle relazioni diplomatiche fra Washington e Mosca
 

 
Le agenzie di rating non potranno più valutare le imprese russe
 

 
La Russia si appresta a lasciare l'OMC
 

 
Scoperta una prigione segreta ucraina
 

 
Kiev vieta i partiti politici di opposizione
 

 
Israele accoglie con freddezza Zelensky
 

 
Dall'Ucraina all'Ichkeria/Cecenia… e ritorno
 

 
Bashar al-Assad negli Emirati
 
Controversie
 
 

 
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Israele sbalordito dai neonazisti ucraini, di Thierry Meyssan


La presenza di neonazisti organizzata dallo Stato in seno alle forze armate ucraine non è sporadica, sebbene non sia quantificabile in modo preciso. È invece facile contare il numero delle loro vittime. In otto anni, nell’indifferenza generale, i neonazisti hanno ucciso 14 mila ucraini. Questa è una delle cause dell’intervento militare russo in Ucraina. Israele si trova per la prima volta a fare i conti con quanto mai avrebbe immaginato di dover affrontare: il sostegno del protettore USA al suo nemico storico, il nazismo.

Di fronte alla crisi ucraina Israele deve misurarsi con un problema inaspettato: è vero quanto sostiene Mosca, ossia che l’Ucraina è nelle mani di una «banda di neonazisti», finanziata da ebrei ucraini e statunitensi? Se la risposta fosse affermativa, Tel Aviv avrebbe il dovere morale di chiarire la propria posizione nei confronti di ebrei sostenitori di nazisti, a prescindere dalla posizione rispetto alla crisi ucraina.

Il problema è ancor più doloroso perché gli ebrei statunitensi che sostengono o strumentalizzano i gruppi nazisti ucraini sono un piccolo gruppo di un centinaio di persone, gli straussiani, oggi al potere nella cerchia più vicina al presidente Joe Biden.